Australia: Il Falun Gong fa sentire la propria voce alla manifestazione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani

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(Minghui.org) Il 14 dicembre, la Fondazione per il Sostegno dei Diritti Umani e la Comunità Vietnamita dell’Australia, Sezione del Nuovo Galles del Sud, hanno tenuto una manifestazione nel sobborgo di Sydney di Cabramatta. I praticanti del Falun Gong si sono uniti alla manifestazione per condannare i tentativi del regime comunista cinese di estendere la persecuzione del Falun Gong in Australia e i tentativi del Partito di controllare le comunità australiane con minacce economiche. La manifestazione era parte delle attività locali in riconoscimento della 66ma Giornata Internazionale dei Diritti Umani.

John Deller, un portavoce locale del Falun Gong, ha sottolineato che sia i praticanti del Falun Gong che i vietnamiti hanno sofferto a causa dell’influenza del Partito Comunista. Lui ha introdotto brevemente il Falun Gong e riesaminato i 15 anni di persecuzione e la resistenza pacifica dei praticanti ad essa.

Al termine del suo discorso, ha ricordato ai presenti che il Pcc ha cercato di estendere le sue violazioni dei diritti umani nella società australiana e di controllare le comunità australiane, soprattutto i cinesi.

John Deller, un portavoce del Falun Gong, parla alla manifestazione Praticanti del Falun Gong parlano ai passanti della persecuzione del Falun Gong

Altri relatori alla manifestazione hanno fatto da eco al Signor Deller

Craig Kelly, membro della Camera dei Deputati Australiana, ha fondato, insieme al senatore John Madigan, Parlamentari Contro il Prelievo Forzato di Organi) e ha osservato che l’Australia dovrebbe prestare più attenzione a questo problema.

Craig Kelly, membro della Camera dei Deputati Australiana, parla alla manifestazione

Ha anche detto: “Riguardo il problema dell’influenza e del commercio del Partito Comunista Cinese, dobbiamo assolutamente tenere d’occhio ciò. Dobbiamo usare questa come un’opportunità, per commerciare tra di noi, per aumentare il commercio che abbiamo, con l’aumentare dell’esposizione che abbiamo, possiamo fare più luce sul problema dei diritti umani. Quindi ritengo che il commercio non dovrebbe essere visto come una cosa negativa, ma come una cosa positiva che può aiutare a portare maggiore libertà e diritti umani”.

Alla manifestazione, il deputato Chris Hayes, ha parlato alla praticante del Falun Gong Lin Li, e ha ascoltato la sua storia. Durante la conferenza APEC a novembre, Lin Li si era unita alla protesta a Sydney. Alcuni cinesi provenienti dalle organizzazioni locali, che si ritiene siano stati portati dal Pcc, hanno spinto la signora Li giù sulla strada, e un’auto l’ha quasi investita.

La Signora Lin Li parla al deputato Chris Hayes

La signora Lin Li è preoccupata riguardo l’infiltrazione del Pcc nella società australiana. Il deputato Hayes ha elogiato Li per il suo coraggio, e l’ha incoraggiata a continuare il buon lavoro di esporre le violazioni dei diritti umani da parte del Pcc.

Il deputato Hayes ha parlato per il Falun Gong in diverse occasioni. Una volta ha scritto al Ministro Australiano degli Affari Esteri, chiedendo al governo australiano di condurre un’indagine indipendente sulla persecuzione del Falun Gong in Cina.

Than Nguyen, un avvocato ed ex presidente dell’Associazione Vietnamita del Nuovo Galles del Sud, e il promotore della manifestazione, ha detto che le persone che vivono in un paese libero non dovrebbero dimenticare coloro che soffrono di violazioni dei diritti umani.

Ha detto: “Oggi, Giornata Internazionale dei Diritti Umani, stiamo per celebrare il 66° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Sono passati 66 anni, ma abbiamo ancora una lunga strada da percorrere. Abbiamo apportato molti progressi nella tecnologia, ma i diritti umani e la dignità di alcune persone non sono rispettati.

“In Australia siamo molto fortunati a godere dei nostri diritti umani, quindi abbiamo la responsabilità di aumentare la consapevolezza delle violazioni dei diritti umani in molte parti del mondo.

“È così facile quando abbiamo cose così buone, quando i nostri diritti umani non sono interessati. Ma dobbiamo ricordare le vittime di violazioni dei diritti umani. Ci sono quelli in prigione, per esempio, le persone del Falun Gong in Cina che sono in carcere per il loro credo, e vengono giustiziati e i loro organi vengono prelevati. Così dobbiamo rendere le persone consapevoli di ciò e aiutare a fare qualcosa al riguardo”.

Than Nguyen, l’ex presidente dell’Associazione Vietnamita del Nuovo Galles del Sud

Nguyen ha ricordato ai partecipanti: “Le questioni economiche sono importanti, ma non dobbiamo dimenticare che la chiave, le basi per il progresso economico e dello sviluppo, è il rispetto per i diritti umani. È solo attraverso il rispetto per i diritti umani e per la dignità umana che ogni individuo ha l’opportunità di realizzare il proprio potenziale e di dare un contributo alla società.

“Se tralasciamo i diritti umani per dei vantaggi economici, cadiamo nella trappola che il fine giustifica i mezzi. E se facciamo ciò, a lungo andare, la nostra società andrà indietro. Se compromettiamo i nostri valori fondamentali, per degli scambi commerciali, per gli affari, alla fine la società ne risentirà. Poichè le persone non potrebbero essere pienamente contente ed esprimere il loro potenziale, i loro diritti umani non sarebbero rispettati. Così i diritti umani sono la base per un progresso economico, non il contrario. Rispettare i diritti umani prima, e quindi prosperità e progresso economico verranno”.

Il Dr. Thang Ha, l’attuale presidente dell’Associazione Vietnamita del Nuovo Galles del Sud, ha detto che è importate distinguere il Pcc dal popolo cinese.

Il Dr. Thang Ha, Presidente della Sezione del Nuovo Galles del Sud dell’Associazione Vietnamita in Australia

Il Dr. Thang ha detto: “I diritti umani sotto il comunismo sono solo sulla carta. Loro fanno una promessa, ma non la mantengono. Questa è la situazione alla quale l’Australia e tutto il mondo dovrebbero prestare attenzione. Non possiamo contrattare i diritti umani per un guadagno economico. Questo è ciò che il Partito Comunista fa, cercano di usare gli affari, e l’Australia ha firmato un accordo di libero scambio con la Cina.

“Nella comunità vietnamita abbiamo sempre fatto una chiara distinzione tra il popolo cinese e il governo cinese. Comprendiamo, perché noi stessi abbiamo avuto esperienza di ciò. Questo è ciò che fanno sempre - dipingono una bella immagine. Ma la realtà non è così.

“Cercano di farci pressione, di dividerci, e di infiltrarsi nella nostra comunità. Tuttavia, cerchiamo di essere uniti e di essere un tutt’uno, poiché il popolo vietnamita ha già subito il comunismo.

“Dobbiamo difendere i nostri diritti e le nostre tradizioni. Ogni contea, ogni città, e ogni provincia in Vietnam si compone di molte culture e tradizioni. E credo sia la stessa cosa per le persone del Falun Gong. Non è possibile rimuovere un intero gruppo di persone, non si possono cancellare e mettere in galera. Ucciderli è come genocidio. Questo è ciò che il governo cinese sta cercando di fare al Falun Gong.

“Non dimentichiamo le nostre radici e la nostra nazione. Cerchiamo di portare qualcosa di buono al nostro paese, cerchiamo di aiutare le persone. E sono sicuro, oggi, che i praticanti del Falun Gong stanno con noi per aumentare la consapevolezza sui diritti umani”.

“I praticanti del Falun Gong in Cina non hanno diritti e libertà di praticare. Noi siamo liberi in Australia, e cerchiamo di pressare il governo dell’Australia affinchè parli per coloro che sono indifesi e non hanno i diritti umani di base e non sono liberi di praticare il proprio credo. Cerchiamo di avere tutte le nazioni e tutti nel mondo per rafforzare ed aumentare le loro voci, per parlare e aiutare chi ha bisogno.

“Credo che i praticanti del Falun Gong la pensino allo stesso modo. Hanno il loro credo, famiglie, e città d’origine. Il Pcc li mette in prigione e li perseguita. Ma il PCC non sarà mai in grado di eliminare la loro fede”.

Fiona Bachmanann, rappresentante di Amnesty International, sezione australiana

Fiona Bachmanann, che rappresenta Amnesty Australia, ha chiesto la fine della persecuzione del Falun Gong. Ha parlato con alcuni praticanti, e promesso di far aumentare l’attenzione sulla loro situazione ai suoi colleghi di Amnesty Australia.

La signora Bachmanann ha detto: “Oggi è l’anniversario del 66° anno della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. I gruppi di azione di Amnesty International si concentrano sulla sensibilizzazione sui diritti umani nella comunità australiana.

“Sosteniamo il Falun Gong. La mia opinione è che sia una violazione dei diritti umani trattare qualcuno nella maniera in cui è trattato [in Cina] il Falun Gong. Non penso che nessuno qui oggi sosterrebbe tali violazioni.”

Versione inglese

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