Chiesta la fine della persecuzione in quattro eventi in Australia e Nuova Zelanda

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(Minghui.org)L’Australia è il continente più piccolo ed è isolato dal resto del mondo. Ciò nonostante i cittadini di questo paese hanno a cuore la libertà di credo e la protezione dei diritti umani fondamentali.

Pochi giorni fa sono stati tenuti quattro eventi per ricordare il sedicesimo anniversario della persecuzione della Cina ai danni del Falun Gong. Tre di questi eventi sono avvenuti nelle capitali di stato dell’Australia il 18 luglio 2015 e uno in Nuova Zelanda il 16 luglio.

I passanti leggono i cartelloni per apprendere i fatti sulla persecuzione

Sydney: manifestazione nel centro di Auburn

Il 18 luglio i praticanti del New South Wales hanno organizzato un evento nel centro di Auburn, una città alla periferia di Sydney, per informare le persone riguardo la persecuzione del Falun Gong in Cina. Quattro praticanti del Falun Gong hanno pronunciato dei discorsi e spiegato perchè hanno sporto denuncia contro Jiang Zemin, ex capo del regime comunista cinese.

Evento del 18 luglio nel centro di Auburn, una città alla periferia di Sydney

Sig. Liu Jintao: torturato perchè voleva essere una brava persona

Il sig. Liu Jintao è stato arrestato nel 2006, anno in cui avrebbe ottenuto una laurea specialistica alla China University of Petroleum di Pechino. È stato portato prima in un centro di lavaggio del cervello e successivamente trasferito in un centro di detenzione ed infine condannato ai lavori forzati nel Campo di Tuanhe.

“Sono stato torturato nel Campo di lavoro forzato di Tuanhe”, ha detto il sig. Liu. “Una guardia ha ordinato a 4 carcerati di picchiarmi e allo stesso tempo darmi delle scosse con bastoni elettrici. Dei drogati mi hanno strappato i vestiti di dosso, inserito il manico di una spazzola per gabinetti nell’ano e hanno giocato con il mio pene per umiliarmi”.

Inoltre la sua schiena è stata bruciata con dei tubi del riscaldamento ed è stato lasciato all’aria aperta e senza vestiti nei gelidi giorni invernali, mentre versavano sul suo corpo acqua fredda.

“Le guardie mi hanno anche costretto a sedermi su di un piccolo sgabello senza potermi muovere, senza dormire e senza poter andare in bagno. Mi hanno privato del cibo e lo hanno chiamato uno ‘sciopero della fame’. Poi mi hanno sottoposto ad alimentazione forzata”.

“Sono qui, oggi, solo perchè Jiang ed i suoi seguaci devono essere ritenuti responsabili per tutte le atrocità che hanno commesso”, ha detto il sig. Liu.

Abi Shalla: scoppiato in lacrime

Abi Shalla, un poeta, si è commosso fino alle lacrime per il coraggio dimostrato dai praticanti nell’affrontare la persecuzione

Abi Shalla, un poeta, ha saputo della persecuzione dai cartelloni esposti e ascoltando i praticanti.

Sapere dei metodi di tortura e specialmente del prelievo forzato d’organi dai praticanti vivi, lo ha fatto piangere. Ha poi aiutato a spiegare ad altri passanti quali fossero le atrocità commesse dai tirapiedi comunisti cinesi.

Venendo a sapere che sono state depositate più di 80.000 denunce contro Jiang per aver perseguitato il Falun Gong, Shalla ha detto che questa è la cosa giusta da fare ed ha aggiunto: “I capi di tutte le nazioni devono prestare attenzione perchè questo è un genocidio, qualcosa di simile a ciò che Hitler ha fatto agli ebrei”.

Anthony Misaf: i persecutori devono essere portati davanti alla legge

Anthony Misaf ha detto che chi perseguita il Falun Gong dovrebbe essere processato

Anthony Misaf ha letto i cartelloni ed è rimasto scioccato dalle brutalità commesse dagli scagnozzi comunisti cinesi. Ha firmato la petizione che chiede la fine della persecuzione.

Il sig. Misaf ha detto: “Nessuno dovrebbe fare una cosa così brutta come perseguitare i praticanti del Falun Gong, nemmeno per il potere o per denaro”.

Quando gli è stato detto che la persecuzione sta andando avanti da 16 anni è rimasto stupito.

“Come possono i principali autori di tutto questo farla franca? Si sono comportati come Satana uccidendo tutte quelle persone. Devono essere portati di fronte alla giustizia!”.

Brisbane: raccolta firme in tre località

A Brisbane Square i praticanti chiedono la presa di coscienza riguardo la persecuzione

Il 18 luglio i praticanti del Queensland hanno sistemato dei cartelloni in tre località diverse: Brisbane Square, Chinatown e la località turistica di Sunnybank per dire alla comunità come il Falun Gong sia perseguitato in Cina.

Daniel: dirà a più persone della persecuzione

Daniel, uno studente, ha detto che avrebbe detto a più persone di questa atrocità

Incuriosito dai cartelloni il giovane studente Daniel li ha letti tutti, dall’inizio alla fine, e poi ha fatto numerose domande.

Ha voluto sapere del Falun Gong e perchè i cinesi comunisti hanno torturato i praticanti. Dopo che un praticante ha risposto alle sue domande e gli ha spiegato la situazione attuale in Cina lui è rimasto stupito e ha detto: “Non pensavo che un governo potesse arrivare a tanto e perguitare le persone buone!”. Ha firmato la petizione che chiede la fine della persecuzione ed ha promesso di raccontare i fatti a più persone.

Firmando la petizione

Diverse persone hanno firmato la petizione per chiedere la fine della persecuzione

Anche una donna su una sedia a rotelle si è fermata per chiedere maggiori informazioni. Quando ha sentito del prelievo forzato d’organi dai praticanti vivi in Cina è rimasta visivamente scioccata e ha detto: “È orribile! Dobbiamo fermarlo, ora!”. Ha quindi firmato la petizione che chiede la fine di questa brutalità.

Una signora su una sedia a rotelle firma la petizione per combattere l’oppressione

Melbourne: una marcia a supporto delle denunce contro Jiang

Una marcia nel centro di Melbourne il 18 luglio. Gli striscioni dicono:
“Disintegra il Partito Comunista Cinese. Ferma l’inumana persecuzione”.

Il 18 luglio i praticanti del Victoria, uno stato del Sud-Est dell’Australia, hanno svolto una marcia nel centro di Melbourne.

A capo del corteo vi era la Banda Marciante della Terra Divina, seguita dagli striscioni con scritto “La Falun Dafa è grande”, “Ferma la persecuzione del Falun Gong” e “Sostieni la causa contro Jiang”.

Iniziando dalla Biblioteca di Stato del Victoria, il corteo è avanzato procedendo lungo il centro commerciale e Chinatown e si è fermato a Victoria Park. Ha attirato un gran numero di spettatori, molti dei quali erano scioccati nell'apprendere della severa oppressione lunga 16 anni.

Un cartellone che illustra la pacifica pratica di meditazione e la brutale persecuzione

Persone scioccate nel sentire della persecuzione

Peter Westmore, presidente del National Civic Council e da lungo tempo sostenitore del Falun Gong, ha parlato all’evento. Ha fatto notare che la tortura non si è ancora placata e che il pubblico deve essere messo a conoscenza dei fatti.

Bruce e le sue due figlie Amelia e Rebecca sono venuti da più di 320 kilometri di distanza.

“Non abbiamo mai visto una marcia simile prima. Molto impressionante e commovente”, ha detto Amelia. “Questa banda, la Banda Marciante della Terra Divina, è eccellente! Inoltre tutto riguarda di libertà di credo, qualcosa che tutti noi dovremmo avere a cuore.

Avendo visto il servizio della SBS One sul prelievo d’organi vivi, Bruce ha detto che il documentario ha inviato un forte messaggio a tutti.

“Siamo stati impressionati dal coraggio dei praticanti”, ha detto. “Allo stesso tempo le atrocità come il prelievo d’organi da praticanti vivi violano i diritti umani ed i principi morali fondamentali. Dobbiamo fermarlo”.

Bruce e le sue due figlie hanno detto di sostenere i praticanti

Franic, un’insegnante in pensione, era impressionata dalla banda. Ha un forte interesse della cultura cinese e ha detto che il regime comunista cinese non dovrebbe fare il lavaggio del cervello alle persone per controllarle.

Ha detto: “È un bene vedere una marcia come quella di oggi. Scriverò delle lettere al nostro governo perchè i funzionari facciano la loro parte”.

Nuova Zelanda: oltre 50 residenti hanno accusato Jiang per la persecuzione del Falun Gong

Situata a 4.000 kilometri a Sud-Est dall’Australia, la Nuova Zelanda è anch’essa parte dell’emisfero australe.

Il 16 luglio, nella capitale Wellington, i praticanti hanno organizzato una marcia seguita da una manifestazione di fronte al Campidoglio. Scoop, un' agenzia stampa su Internet, ha scritto a riguardo delle attività.

Più di 50 residenti della Nuova Zelanda hanno sottoscritto denunce contro Jiang per aver causato la persecuzione del Falun Gong. Questi documenti sono stati inviati alla Corte Suprema del Popolo di Pechino e alla Procura Suprema del Popolo in Cina.

Secondo le informazioni pubblicate dal sito web Minghui, dai primi di Maggio alla metà di luglio di quest’anno, sono state depositate denunce da più di 80000 praticanti, sia dalla Cina che dall’estero.

I praticanti sono stati torturati per il loro credo e questo include l’essere picchiati, privati del sonno, ricevere scosse con bastoni elettrici ed essere sottoposti al lavoro forzato.

16 luglio. Durante una manifestazione i praticanti in Nuova Zelanda sostengono le cause indette contro Jiang

Non solo i praticanti sono stati torturati mentre erano sotto custodia cinese ma le loro condizioni di salute sono state ignorate e sono stati presi campioni del loro sangue per un possibile trapianto d’organi.

“In quel momento non siamo riusciti a dare un senso a quegli esami del sangue”, ha detto un praticante alla manifestazione. “Perchè i funzionari ordinavano degli esami mentre ignoravano le nostre vite? Ho compreso solo dopo che sono stato rilasciato ed ho letto i resoconti sulprelievo d’organi dai praticanti vivi. Volevano gli organi e non gli importava di noi”.

Ha aggiunto: “Fortunatamente sono riuscito a sopravvivere – ma molti altri non sono stati così fortunati. Ora noi dobbiamo parlare per loro!”

Versione inglese

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