Petizioni al Primo Ministro australiano: Urge azione per i diritti umani in Cina

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(Minghui.org) I praticanti del Falun Gong di Queensland si sono riuniti al King George Square a Brisbane, nel pomeriggio del 18 marzo per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grave repressione in atto in Cina. Sono state raccolte molte firme per le petizioni indirizzate al Primo Ministro australiano Malcolm Turnbull, che ad aprile visiterà la Cina.

Le petizioni sollecitano Turnbull a sollevare la questione dei diritti umani nell'incontro con i leader cinesi. Dal 1999 un gran numero di praticanti del Falun Gong sono stati perseguitati e oltre 3900 sono le morti accertate in seguito alle torture subite durante la custodia nei centri di polizia. Alcuni esperti della Cina stanno valutando il numero esatto di morti, conteggio che sembra suggerire un numero ben più alto, soprattutto considerando la quantità di prelievi d'organi sanzionato dallo Stato cinese.

I praticanti del Falun Gong hanno allestito uno stand presso il King George Square per sensibilizzare l'opinione pubblica

"Non possiamo rimanere in silenzio"

Al King George Square, vicino al consolato cinese, Emily Coopur, una residente, si è fermata presso lo stand e ha parlato per molto tempo con un praticante.

"Non sapevo nulla di queste atrocità... quello che sta succedendo in Cina è davvero malvagio". Sconvolta dalla gravità della repressione e in particolare dal prelievo forzato di organi attuato sui praticanti del Falun Gong, ha detto: "Non possiamo rimanere in silenzio. Il governo australiano deve impegnarsi per fermare quest'abominio".

Una donna viene a conoscenza della persecuzione e mostra il suo sostegno

Bradley Whitehead, della Nuova Zelanda, attualmente lavora a Brisbane e ha riferito di aver già sentito parlare dei prelievi d'organi, tempo fa, in Nuova Zelanda. "Questo è orribile e non può essere tollerato". Lei spera che il premier Turnbull discuterà la questione con i leader cinesi.

Per Gary Hwang, della Corea del Sud, era la prima volta che sentiva parlare della persecuzione in Cina. Dopo aver firmato la petizione per il Primo Ministro e un' altra a supporto delle cause legali contro il leader cinese Jiang Zemin per aver perseguitato il Falun Gong, ha ringraziato i praticanti per i loro sforzi, dicendo: "State facendo la cosa giusta. Vi sosteniamo ".

Un cinese: Fate luce sui fatti reali della persecuzione

Molti cinesi, che passavano d'innanzi allo stand, sono rimasti sorpresi da quello che hanno visto. Una giovane coppia ha raccontato di avere dei parenti in Cina, colpiti dalla persecuzione. "Io non sapevo però che fosse così malvagia", ha detto uno di loro.

La coppia ha deciso di abbandonare l'organizzazione del PCC dopo aver appreso gli atti viziosi che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha commesso, nel corso degli ultimi decenni, per danneggiare persone innocenti.

I passanti firmano le petizioni per sostenere il Falun Gong

Un altro giovane, emigrato da poco dalla Cina, ha letto i manifesti in dettaglio, uno per uno e poi ha chiesto: "Potrebbe spiegarmi il motivo per cui Jiang Zemin ha scelto di perseguitare il Falun Gong?"

"Certo" ha risposto un praticante; gli ha descritto come il Falun Gong, a metà degli anni '90, sia diventato così popolare da registrare quasi 100 milioni di praticanti, ma quando il regime comunista ha compreso che ci fossero più persone in Cina che praticavano il Falun Gong rispetto agli iscritti ufficiali del partito, ha cominciato a reprimere il movimento, fino a giungere alla persecuzione. Tuttavia i praticanti, nel corso degli ultimi sedici anni, hanno sostenuto le loro credenze nonostante i soprusi.

Il giovane è rimasto colpito; ha preso alcuni materiali e ha ringraziato il praticante dicendo che avrebbe riferito ad altre persone.

Versione inglese

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