Voice of America: Disertore Cinese Presenta Nuove Prove della Rete di Spie in Australia

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(Clearwisdom.net) Nota dell’editore: Secondo fonti interne, il regime comunista cinese, scioccato dalle defezioni di Chen Yonglin e Hao Fengjun, ha stabilito che non può esserci più alcuna mobilità all’interno dell’Ufficio 610 e gli agenti originali di questo ufficio non possono dimettersi. Non possono lasciare l’Ufficio 610 con la scusa della pensione o del trasferimento ad altre organizzazioni.

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Secondo le notizie riportate da Phil Mercer su Voice of America il 21 giugno 2005 un ex agente segreto cinese che ha chiesto asilo politico in Australia ha prodotto ancora nuove prove a sostegno delle rivelazioni sulla rete di spie creata dal governo cinese per tenere sotto controllo i dissidenti. Hao Fengjun dice di avere centinaia di documenti sensibili che provano che il governo cinese ha spie che controllano il movimento spirituale Falun Gong in Australia.

Hao Fengjun dice che, tra i documenti trafugati dalla Cina, c’è un rapporto di intelligence che mostra nei dettagli i piani del Falun Gong per organizzare una conferenza a Sidney. Il signor Hao dice che è stato compilato a Pechino e che è circolato tra gli ufficiali cinesi di più alto rango. Il rapporto cita i nomi degli organizzatori della conferenza e li accusa di essere stati coinvolti in “una serie di attività che potrebbero disturbare e danneggiare il governo cinese”.

Hao Fengjun dice di aver lavorato per un servizio di sicurezza cinese conosciuto come 6-10, creato specificamente per occuparsi del Falun Gong.[…] I suoi documenti sono stati ottenuti e tradotti in modo indipendente dalla Australian Broadcasting Corporation, che dice di non avere modo, ad oggi, di confermarne l’autenticità.

Queste nuove informazioni non hanno ricevuto alcuna risposta da Pechino o dall’Ambasciata cinese a Camberra. Un diplomatico cinese di medio livello, che a sua volta sta chiedendo asilo in Australia, comunque ritiene che i documenti sia autentici.

Chen Yonglin ha lasciato il suo posto all’ambasciata cinese di Sidney lo scorso mese. Anche lui ha chiesto asilo politico, sostenendo che se facesse ritorno in Cina sarebbe sicuramente perseguitato a causa del suo sostegno al Falun Gong. L’ex diplomatico è ora nascosto. Come il signor Hao, anche lui afferma che la rete cinese di spie e informatori in Australia è estesa.

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Versione cinese disponibile su: http://minghui.ca/mh/articles/2005/6/23/104684.html
Versione inglese disponibile su: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2005/6/24/62192p.html

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