Sichuan: Ingegnere di 43 anni della città di Chengdu, muore dopo ripetute detenzioni e torture

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Nome: Jiang Yunhong
Sesso: Maschile
Età: 43
Indirizzo: non riportato
Professione: ingegnere nella Fabbrica per compressori d'aria a Chengdu
Data di morte: 8 Marzo 2011
Data di più recente arresto: 20 Novembre 2007
Il posto più recente di detenzione: Prigione Wumaping
Città: Chengdu
Provincia: Sichuan
Persecuzione subita: scosse elettriche, privazione del sonno, lavoro forzato, lavaggio del cervello, iniezioni forzate / somministrazione di farmaci, pestaggi, l’appeso, prigionia, isolamento, torture, stupri, aggressioni sessuali, alimentazione forzata, estorsione, licenziamento dal posto di lavoro, restrizione fisica, manicomio, saccheggio della casa, interrogazione, detenzione, divieto di usare il bagno, proibizione di ricevere visite
Persecutori chiave: Qu Wenhao

Il sig. Jiang Yunhong era residente nella città di Chengdu, provincia di Sichuan. Dal 2005 al 2008, è stato detenuto nel centro di lavaggio del cervello di Xinjin a Chengdu, nel centro di detenzione di Chengdu e nel carcere Wumaping. A causa dei maltrattamenti subiti nel carcere di Wumaping, soffriva di sintomi di ascite e di cirrosi e per cinque volte si trovò in condizioni critiche. È stato rilasciato all’inizio del 2009, alla scadenza del termine ma il medico disse alla sua famiglia che probabilmente non avrebbe vissuto molto di più. L'8 marzo 2011, il sig. Jiang è scomparso all'età di 43 anni.

Jiang ha iniziato a praticare il Falun Gong nel dicembre 1995. Ha seguito i principi di Verità-Compassione-Tolleranza per diventare una persona migliore ed è stato beneficiato in molti modi. Dall'inizio della persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, fu condannato ai lavori forzati per due volte e sottoposto più volte a detenzione in carcere. Durante la detenzione subì diverse torture e per due volte fu sul punto di morte.

Sogno orribile che dura dieci anni

Nell'ottobre 2001, il sig. Jiang fu condannato ai lavori forzati. Fu perseguitato fino ad arrivare in punto di morte e fu rilasciato dietro dichiarazione medica. I funzionari del campo di lavoro lo rimandarono alla città di Chengdu, dove aveva lavorato . La stazione di polizia locale ed il comitato residenziale rifiutarono di accettarlo.

Nello stesso periodo, due suoi amici praticanti, in giovane età, sono stati perseguitati a morte . Uno di loro era il sig. Zhou Yong, che era stato il suo compagno di stanza per più di dieci anni. Il sig. Zhou ha lavorato come ingegnere presso la stessa fabbrica del sig. Jiang. Avevano praticato il Falun Gong insieme per più di cinque anni. Fu perseguitato a morte il 30 settembre 2001.

Il sig. Jiang è stato licenziato dal suo lavoro. L'appartamento datogli per il suo posto di lavoro fu revocato La stazione di polizia locale rifiutò di rilasciargli un’identità, quindi andò in esilio. Egli riuscì a trovare un lavoro senza un ID ma aveva difficoltà a fare una vita normale.

Entro due mesi dalla sua liberazione, il sig. Jiang subì un altro turno di persecuzione.

Jiang il 2 febbraio 2002, raccontò quanto segue. "Nella tarda serata del 21 dicembre 2001, dormivo nel mio appartamento quando, diverse persone fecero irruzione nella mia stanza e cercarono di legarmi. Opposi resistenza e fui buttato a terra. Tre o quattro persone mi presero a calci, poi alcuni di loro calpestarono le mie mani e i piedi. Due di loro si sedettero sulla mia schiena e mi colpirono con violenti pugni. Mentre mi picchiavano, hanno gridato : "Siamo la polizia.”

Il pestaggio lasciò molti lividi sul mio corpo. Dopo il mio arresto, iniziai a fare uno sciopero della fame per protestare contro la detenzione. Il quinto giorno, fui mandato nell’ospedale affiliato con il centro di detenzione della città di Chengdu. Pochi giorni dopo, mi inviarono al centro di detenzione della contea di Pujiang, dove continuai lo sciopero della fame. Divenni molto debole. L'11 Gennaio 2002, quando ero sul punto di morire , fui riportato nella città di Chengdu e lasciato in una strada. Grazie all'aiuto di altri praticanti, ebbi la possibilità di sopravvivere."

Il 22 luglio 2005, il sig. Jiang andò a visitare un praticante. Poco dopo il suo arrivo, la polizia fece irruzione e lo arrestarono. Fu portato nella sezione di lavaggio del cervello Xinjin nella città di Chengdu. Dal momento del suo arresto, è stato continuamente torturato ed interrogato per sette giorni senza poter dormire. Fu costretto a sedersi su di un alto sgabello con le mani ammanettate a lato. La polizia lo ha costantemente picchiato per tenerlo sveglio. Lo prendevano a calci e pugni, gli hanno schiaffeggiato le palpebre con strisce di cartone e gli versavano l’acqua sul corpo, sul viso e sulla testa.

Più tardi, la polizia della divisione di sicurezza interna del dipartimento di polizia di Chengdu e l'ufficio 610 (un'organizzazione di agenti speciali creata appositamente per perseguitare il Falun Gong) ripresero a torturare il sig. Jiang. Una volta, le sue braccia furono ammanettate dietro lo schienale della sedia. La polizia ha poi tirato i suoi capelli indietro e al tempo stesso, calpestato le manette . Le sue mani facevano così male che perse conoscenza un paio di volte durante la tortura. I suoi polsi erano gonfi e la carne tumefatta . Un'altra volta, un ufficiale di polizia torturò il suo muscolo della coscia, pizzicandolo, perforandolo, e calpestandolo in un modo molto crudele Il sig. Jiang ha sofferto un dolore insopportabile.

Dopo due mesi di brutali torture, il sig. Jiang fu in grado di prendersi cura di sé. Fu tenuto in un ospedale affiliato al il centro di detenzione della città di Chengdu. Il tribunale distrettuale Chenghua di Chengdu lo condannò a tre anni di prigione. I funzionari del Centro di detenzione di Chengdu lo portarono al carcere di Wumaping su una barella con una bombola dell’ossigeno. La famiglia del sig. Jiang per quattro volte ricevette la notizia che era sul punto di morire. Aveva inoltre i sintomi dell’ascite e della cirrosi epatica.

Il 31 dicembre 2006, il sig. Jiang Zhihong pagò le autorità per ottenere la liberazione di suo fratello. Il sig. Jiang Yunhong era rimasto a casa di sua madre. Tuttavia, i funzionari della prigione di Wumaping tentarono di portarlo indietro prima che potesse recuperare . Il sig. Jiang fu costretto a fuggire per evitare l'arresto. Suo fratello, il sig. Jiang Zhihong, fu sospeso da lavoro per tre mesi consecutivi . Nel novembre del 2007, il sig. Jiang fu nuovamente arrestato e portato al carcere di Wumaping. Subì più volte diverse torture.

Il suo termine di rilascio scadeva il 26 luglio 2008, quindi la madre 80enne del sig. Jiang andò alla prigione di Wumaping per riportarlo a casa. Tuttavia, le fu detto che la detenzione di suo figlio era stata prolungata di sei mesi. Quando finalmente fu rilasciato, all'inizio del 2009, il medico disse che probabilmente non aveva molto da vivere. La pancia era gonfia e dalla sua bocca spesso usciva sangue . Il sig. Jiang è scomparso poco più di un anno dopo, l'8 marzo 2011.

Personale lettera d’appello scritta mentre era in carcere a Wumaping

Il 29 febbraio 2008, mentre era detenuto presso la prima divisione della clinica del carcere di Wumaping, il sig. Jiang ha scritto una lettera d’appello.

"Nella seconda metà di febbraio 2008, il sig. Wu dalla clinica ha di nuovo emesso un avviso sulla mia condizione critica di ascite e di cirrosi epatica con emorragie orali ed al tratto digestivo. La mia vita è in pericolo. Io sono incurabile. Il mio stomaco è disteso. Le mie gambe e i piedi sono gonfie e deboli. Ho difficoltà a camminare. Ho male al fegato e alla milza. Dato che il mio apparato digerente e la bocca sanguinano, non riesco a mangiare nulla. Posso solo bere. Spesso mi sento stordito e con un senso di costrizione al petto . Ho difficoltà a respirare e mi sento molto debole. Spero di essere rimandato dalla mia famiglia.”

"Sono un cittadino rispettoso delle leggi che non ha fatto nulla di male. Dovrebbero essermi riconosciuti i diritti fondamentali alla vita e alla libertà di credo. Sto solo perseverando nella mia fede in Verità-Compassione-Tolleranza. La libertà di credo è un diritto umano fondamentale ed è protetto dalla costituzione cinese e dalle leggi. Ho subito un trattamento ingiusto, torture e persecuzioni, e mi dovrebbe essere permesso di dirlo al mondo. Anche questo è un diritto fondamentale.”

"Non solo sono stato privato dei miei diritti, ma devo subire anche delle persecuzioni. Dall'inizio del 2000, sono stato licenziato dal mio lavoro, il mio appartamento mi è stato tolto e la mia richiesta di un documento di identità ufficiale è stata negata. Non ho avuto altra scelta che andare in esilio ed avevo difficoltà a vivere normalmente. Tutti i miei risparmi sono stati confiscati durante la perquisizione in casa. Durante la detenzione sono stato sottoposto a percosse e torture . Il pessimo stato attuale delle mie condizioni di salute è interamente dovuto alla persecuzione della quale ho sofferto.”

"Dopo che sono stato arrestato il 22 Luglio del 2005, la polizia della divisione di sicurezza interna del dipartimento di polizia della città di Chengdu e i funzionari dell'ufficio 610 locale, mi hanno brutalmente torturato e interrogato nel centro di lavaggio del cervello Xinjin nella città di Chengdu. Non mi fu permesso di dormire per sette giorni e per sette notti. Nelle diverse serate, sono stato picchiato da varie persone. I miei occhi sanguinavano e non riuscivo a camminare. Così ho iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Poi sono stato portato all'ospedale del Distretto della città di Chengdu e sono stato detenuto per più di dieci mesi. I funzionari dell'ufficio 610 sono venuti in ospedale a minacciarmi. Hanno cercato di portarmi via per continuare a torturarmi. La mia vita è stata in punto di morte diverse volte.”


"Nonostante le mie condizioni di salute, mentre ero in ospedale, mi hanno annunciato che sono stato condannato a tre anni di prigione senza udienza e senza difesa. Sono stato portato al carcere di Wumaping su una barella e con una bombola dell’ossigeno.”

"Da quando ho sviluppato i sintomi di ascite e di cirrosi epatica, i funzionari del carcere mi hanno dato la libertà medica condizionata per un periodo di sei mesi. Ma dopo cinque mesi volevano portarmi indietro. Ero ancora molto debole. Ho anche sentito che il praticante Zhang Xingcai è stato perseguitato a morte nella clinica della prigione Wumaping. Ho deciso di non tornare in prigione e ho lasciato la casa. Ho affittato una casa in un'altra zona per poi trasferirmi a casa di un contadino. Ma non molto tempo dopo, il 20 novembre 2007, sono stato di nuovo arrestato e riportato in carcere Wumaping. Al momento dell’arresto avevo con me più di 5.000 yuan (*) e un computer portatile nuovo del valore di 6.500 yuan . Sono stati sequestrati dalla polizia.”

"Non ho fatto nulla di male. Perché sono stato perseguitato? Solo perchè credo in Verità-Compassione-Tolleranza e perché sono inflessibile nelle mie convinzioni, sono stato privato del diritto alla vita e ho dovuto vivere in esilio. Sono stato torturato e condannato e la mia vita è in pericolo. Non mi è stato permesso di stare con la mia famiglia. Devo essere imprigionato e perseguitato fino alla morte? "

Una lettera di appello precedente descrive le precedenti persecuzioni

Nel novembre 2001, il sig. Jiang Yunhong ha scritto una lettera di appello per descrivere com’è stato condannato due volte al lavoro forzato.

"Con i diritti sanciti dall’art. 41 della Costituzione e conferiti ai cittadini, agli inizi del 1999, come molti altri praticanti del Falun Gong, sono andato a Pechino per fare appello per la fine della persecuzione del Falun Gong, nonostante ci fosse il rischio per la mia sicurezza personale. Sono stato arrestato e poi condannato ad un anno di lavori forzati. Sono stato picchiato, torturato ed ho subito ogni tipo di maltrattamento. Un paio di volte ho quasi perso la vita.”

"A metà dicembre, mentre ero in detenzione nell’ufficio di collegamento di Chengdu a Pechino, sono stato ammanettato fuori ad un palo per quasi 20 ore. Nel frattempo, mi hanno preso a pugni e calci, ed interrogato con la tortura.”

"Dopo che sono stato riportato a Chengdu, sono stato detenuto nel centro di riabilitazione di droga di Qingyang. Quando i praticanti sono stati costretti a correre come un metodo di tortura, mi sono rifiutato. Così sono stato spogliato e rimasto con solo biancheria intima, sono stato ammanettato dietro la schiena e messo a terra in una piccola cella. La polizia ha versato acqua fredda su di me. Poi sono stato appeso alla barra metallica di un cancello, gli ufficiali della polizia mi hanno preso a pugni, gli ufficiali femmine mi hanno preso a calci con i loro tacchi alti. Quando ho gentilmente detto loro di non fare azioni malvagie, mi hanno tappato la bocca con carta igienica, asciugamani e calzini sporchi. Più tardi, mi hanno sigillato la bocca con nastro adesivo. Dopo che un altro praticante ha perso conoscenza per due volte, la polizia ha smesso di torturarci.”

"Mentre sono stato detenuto presso il Centro di Detenzione Zhi'an a Chengdu, sono stato portato fuori e ammanettato dietro la schiena , semplicemente perché avevo detto che fare appello è un legittimo diritto di un cittadino. Poiché ho sempre sorriso, un ufficiale di polizia è stato sconvolto e mi ha picchiato duramente la testa con la sua bacchetta. Ha anche colpito il mio naso, la bocca, il petto e la pancia con la punta della bacchetta. Gli altri agenti di polizia osservavano da lontano, ma nessuno l’ha fermato. Quando tornai nella cella, le mie compagne di cella asciugarono il mio viso con lacrime e simpatia. Hanno condannato tale tortura.”

"Quando ero detenuto nel centro di detenzione del Villaggio Lianhua, ho provato a fare gli esercizi del Falun Gong tutti i giorni. Sono stato ammanettato e incatenato per circa 30 giorni. A volte ero ammanettato dietro la schiena.”

"A metà gennaio 2000, sono stato portato al campo di lavoro forzato Dayan nella città di Ziyang, provincia di Sichuan. All'inizio, i funzionari del campo ed i detenuti non sapevano nulla del Falun Gong. I praticanti erano spesso picchiati o puniti. Dato che il praticante Wang Xuzhi si era rifiutato di collaborare, le guardie del campo l’avevano legato e picchiato. Anche il capo della sezione, Wang Yu l’ha punito fisicamente o lo ha costretto a lavorare per tutta la notte. I funzionari di alto rango fanno finta di non sapere delle torture. Una volta dopo il pestaggio, il sig. Wang Xuzhin ed io abbiamo deciso di segnalare i maltrattamenti a loro nel campo di lavoro. Quando abbiamo segnalato il pestaggio il giorno dopo, non ci hanno ascoltati. Davanti a più di una dozzina di funzionari di alto rango, Wang Yu picchiava il sig. Wang e nessuno l’ha fermato. Quando ho criticato i funzionari, si sono arrabbiati e hanno ordinato ad un paio di detenuti di torturarmi. Mi hanno spinto a terra, mi hanno tolto la camicia e mi hanno legato strettamente. Poi hanno calpestato i miei polpacci, tirandomi su in posizione in ginocchio. Hanno iniziato a picchiare la mia faccia con le loro scarpe. Il mio naso è diventato gonfio ed il mio viso e la mia bocca sanguinavano. Non mi hanno slegato fino a quando non ho perso conoscenza. Comunque quando mi sono svegliato, ero di nuovo legato.”

"Pochi giorni dopo, una mattina, ho visto una guardia del campo picchiare diversi praticanti che erano stati legati perché praticavano gli esercizi. Abbiamo cercato di scendere per fermare il pestaggio, ma alcuni detenuti ci hanno fermato. Così il sig. Wang Xunzhi ed io abbiamo iniziato a fare gli esercizi. Le guardie del campo sono venute a picchiarmi con i bastoni e mi hanno legato con gli altri praticanti. Tutti hanno iniziato a fare lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione.”

"Spero che la mia sofferenza possa invocare i funzionari ed i detenuti ad avere compassione. Vorrei dire a loro che il Falun Gong è retto e che i praticanti dovrebbero avere un ambiente di pratica legittimo.”

"Alcuni di noi praticanti siamo stati trasferiti alla sezione di controllo rigoroso. Siamo stati brutalmente torturati per diversi giorni. La guardia del campo ci gridò, 'La sezione di controllo stretto è un inferno'.”

“Un giorno, mentre stavamo lavorando, la guardia Qu Wenhao e molti altri improvvisamente hanno iniziato a picchiarci. Uno di loro batteva le nostre schiene con un tondino di acciaio. Un altro batteva la nostra testa con una canna di bambù fino a farla sanguinare. Un enorme bastone di legno è stato usato per colpire la schiena e le spalle. Un altro colpiva la nostra schiena con un frustino di bambù, causando il sanguinare delle nostre schiene. Alcuni altri ci gettarono mattoni o altri oggetti ... Non ci hanno lasciato riposare a pranzo ne dormire di notte e siamo stati costretti a lavorare per tutto il tempo. A causa della base altamente concentrata nella pasta chimica che siamo stati costretti ad usare per fare i fuochi d'artificio, le nostre mani sono state bruciate e sanguinavano, facevano molto male. Abbiamo chiesto loro di non maltrattarci ma, hanno risposto che era intenzionale.


"Per quattro giorni e tre notti non stop, non ci è stato permesso di dormire, mangiare o bere. Siamo sempre stati picchiati, e siamo diventati fisicamente deboli. Alcuni praticanti erano in pericolo di vita. Il praticante Mei Lunxian divenne molto debole dopo essere stato picchiato e legato per più di trenta minuti. Era collassato a terra. Quando l'abbiamo visto, non siamo riusciti a controllare le nostre lacrime. Ci siamo incoraggiati a resistere , pensando che la giustizia prevarrà. La tortura è terminata nella sera del quarto giorno.”

"Più tardi, sono stato portato alla fabbrica meccanica. Ho incontrato alcune persone gentili che si erano prese cura di me ed io qui sinceramente li ringrazio. La mia condizione di salute è migliorata. Fino a luglio 2000, il campo di lavoro ha intensificato il lavaggio del cervello. I praticanti sono stati tutti inviati in vari luoghi per fare il lavoro sporco e duro. Siamo anche stati inviati alle sessioni di lavaggio del cervello nel pomeriggio e la sera fino alle ore 2 di mattina. Poi il giorno dopo, dovevamo iniziare a lavorare alle 4 del mattino. Sono stato costretto a lavorare sotto il sole cocente. Ogni giorno avevo più di una dozzina di tagli o ferite. I miei pantaloni erano bagnati tutto il giorno ma non ho potuto cambiarli o lavarli. A volte, mi facevano parlare tutta la notte e non mi lasciavano dormire intenzionalmente. Più tardi, mi hanno costretto a correre per tutta la notte. A causa delle loro maledizioni e pazzesche menzogne, le minacce e la pressione a lungo termine, e le brutali torture fisiche, la mia mente ed il corpo non potevano più reggere. Per calmarli , ho scritto una lettera nella quale rinnegavo la mia fede nel Falun Gong, alla fine di agosto 2000. In seguito, ho pensato molto, ho guardato dentro di me per circa venti giorni e mi sono reso conto che mi sbagliavo. Ho trovato la mia debolezza, il mio attaccamento all’egoismo. Prima di lasciare il campo di lavoro, ho corretto l’errore commesso sotto l’enorme pressione. Ora dichiaro ancora una volta che tutti i miei scritti contro il Falun Gong, intorno a settembre 2000, vengano considerati annullati.”

"Rispetto alla persecuzione subita da altri praticanti, la mia è solo la punta di un iceberg. Qui faccio il mio appello e racconto di fatti augurando che tutte le persone possano distinguere tra il bene e il male. Io sinceramente chiedo di fermare la persecuzione.”

"Dopo che sono stato rilasciato dal campo di lavoro, sono stato licenziato dal mio lavoro e mi è stato tolto l’appartamento. La stazione di polizia locale ha rifiutato di registrarmi. Nessun’altra agenzia governativa mi ha aiutato. Ma dovevo vivere e prendermi cura di mia madre.”

"Nel 31 gennaio 2001, mentre stavo imparando come scrivere in un Internet café, sono stato nuovamente arrestato. Nella stazione di polizia, Yang Wenbin, un funzionario del dipartimento di polizia di Jinjiang della città di Chengdu incaricato della persecuzione del Falun Gong mi ha interrogato. Mi ha insultato e minacciato. Ha calunniato il Falun Gong ed il suo fondatore. Nel mese di febbraio, quando sono stato arrestato nel centro di detenzione, durante l’interrogatorio Yang mi ha schiaffeggiato e minacciato. Dopo l'inchiesta, sono stato rilasciato, ma ero ancora agli arresti domiciliari.”

"Il 16 marzo 2001, sono stato nuovamente arrestato. Ho iniziato subito uno sciopero della fame. Mi sono indebolito. Ho iniziato a scrivere questa lettera d’appello al governo provinciale. Nonostante la Procura avesse dichiarato la mia innocenza non sono stato rilasciato. Nonostante la mia condizione di debolezza, il 21 giugno 2001, sono stato condannato a un anno e mezzo di lavori forzati. Il giorno dopo, sono stato portato al campo di lavoro forzato Xinhua nel Comune Mianyang. Nell’ospedale del campo di lavoro, sono stato sottoposto all’alimentazione forzata. Cinque detenuti sono stati li per tutto il tempo. Ho scritto una lettera di appello ma non ho ricevuto alcuna risposta.”

"Voglio salvaguardare i principi universali di Verità-Compassione-Tolleranza e migliorare me stesso. Non dovrei essere condannato ai lavori forzati o perseguitato. L'anno scorso, sono stato detenuto e torturato per molto tempo. Ora sono nuovamente in uno stato di detenzione, la mia condizione di salute è peggiorata. Vorrei la mia libertà e vivere una vita normale con un corpo sano. Mia madre ha più di 70 anni e non sta bene. Ha bisogno di cure e del mio sostegno. Mentre ero in stato di detenzione lo scorso anno, aveva paura che sarei stato torturato a morte. Ha percorso un lungo viaggio per farmi visita nel freddo inverno e nella calda estate. I praticanti vorrebbero prendersi cura delle loro famiglia, ma questa brutale persecuzione ha tolto la libertà a molti di loro, così non sono in grado di prendersi cura delle loro famiglie. Alcuni non osano tornare a casa, alcune famiglie sono state spezzate. Chiedo di essere liberato immediatamente.”

"Devo negare la detenzione e la persecuzione ripetuta. Consentire la punizione su di me significa accettare la persecuzione del male ed alimentarla. Il mio sciopero della fame non è un atto di suicidio. Il suicidio non è conforme ai requisiti del Falun Gong.”

"Se la mia detenzione fosse prolungata, potrei perdere la mia vita. Credo che la giustizia sconfiggerà il male. Gli antichi hanno un detto: "Avendo ascoltato il Tao il mattino, uno può morire anche la sera." Ma devo dichiarare ancora una volta che faccio tesoro della mia vita e non commetterò un suicidio. Se perdessi la mia vita, questo è dovuto alla persecuzione del male.”

"Io mi appello sinceramente di nuovo per fermare la persecuzione del Falun Gong, portare la giustizia al Falun Gong ed al nostro Maestro, e liberare tutti i praticanti del Falun Gong detenuti".

8 marzo 2011, il sig. Jiang è scomparso all'età di 43 anni.

Nota
(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2011/3/25/238059.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a55846-article.html

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