Dopo 12 anni, la resistenza pacifica del Falun Gong porta speranza in mezzo alla repressione

Dichiarazione del Falun Dafa Information Center per il 20 luglio
 
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Dodici anni fa in questa settimana, il Partito Comunista Cinese (PCC) lanciò una campagna per sradicare il Falun Gong – una pratica spirituale, pacifica e popolare scelta da decine di milioni di cittadini cinesi. Questa violenta e sistematica repressione, iniziata in Cina il 20 luglio 1999 e che continua ancora oggi, è caratterizzata da arresti, da torture e da morti in ogni parte del paese.

Eppure, in questa vicenda, c'è anche una dimensione ottimista, perchè i praticanti del Falun Gong, hanno risposto con una disobbedienza civile di base, su una scala che non ha precedenti nella storia cinese. Hanno spezzato il velo di disinformazione imposto dal PCC e stanno convincendo un numero sempre maggiore di persone a smettere di partecipare alla persecuzione.

Per 12 anni, le organizzazioni dei diritti umani hanno anche documentato la diffamazione, i pestaggi, gli stupri, le torture e gli omicidi commessi dal PCC contro decine di migliaia di uomini e donne innocenti, il cui unico crimine è stato quello di avere una fede non controllata dal regime comunista (estratti). Nel 2006, l'Ispettore Speciale per le Nazioni Unite, Manfred Nowak riportò che i praticanti del Falun Gong rappresentavano il 66 per cento delle presunte vittime di torture sotto custodia in Cina.

Nell'aprile 2011, Amnesty International ha afferamto nel suo ultimo rapporto annuale che i praticanti del Falun Gong “che rifiutano di firmare una dichiarazione sono generalmente torturati fino a quando decidono di cooperare; molti muoiono durante la detenzione o poco dopo il rilascio.” (rapporto). La scorsa settimana Freedom House ha espresso grande preoccupazione per la campagna in corso, affermando che: “Oggi, gli aderenti del Falun Gong restano i più perseguitati in Cina.” (comunicato stampa)

Di fatto nel 2011 il Falun Dafa Information Center ha già documentato una trentina di casi di individui morti per gli abusi subiti dal 1 gennaio (notizia). Anche se il numero totale dei morti è certamente molto più alto, e anche rimanendo ai dati di queste stime prudenti, nessun altro gruppo di prigionieri di coscienza cinesi subisce un tasso così alto di vittime per torture.

Di fronte ad una tale terribile brutalità, con il più potente regime autoritario al mondo che volge tutta la forza del suo apparato repressivo contro di loro, i praticanti del Falun Gong non si sono fatti intimorire, ne sono ricorsi alla violenza. Piuttosto, sia in Cina che nel resto del mondo, hanno risposto con uno dei più grandi e innovativi movimenti non-violenti che il mondo abbia mai conosciuto.

Decine di milioni di praticanti del Falun Gong in Cina hanno messo in atto una rete di distribuzione di volantini fatti in casa e DVD. Ingegneri praticanti del Falun Gong che vivono all'estero hanno sviluppato strumenti eccezionalmente efficaci per aggirare la censura di Internet. Compagnie mediatiche fondate da praticanti del Falun Gong portano notizie non censurate in Cina e fanno trapelare resoconti di prima mano di ciò che accade in Cina e nel resto del mondo. Migliaia di volontari del Falun Gong in ogni parte del mondo telefonano regolarmente in Cina, per convincere i carnefici a smettere di torturare (analisi)

Questa dodicesima ricorrenza è una giornata solenne per ricordare coloro che sono stati uccisi, storpiati e perseguitati, è un promemoria per la gente del mondo sul fatto che la situazione dei diritti umani in Cina rimane spaventosa.

Ma è anche una giornata di speranza.

Dodici anni dopo che l'ex leader del PCC Jiang Zemin affermò che il Falun Gong sarebbe stato eliminato in tre mesi, la pratica non soltanto è ancora viva in Cina, ma sta anche fiorendo nel resto del mondo. La resistenza pacifica dei praticanti offre un’ancora di salvezza di verità e compassione per milioni di cinesi e un modello attorno a cui vale la pena radunarsi per la comunità internazionale.

In questa giornata, il Falun Dafa Information Center spera che tutta la gente in Cina e altrove smetta di essere traviata dalla propaganda e dalle lusinghe economiche del PCC, e vada in aiuto di queste persone gentili e coraggiose. Chiediamo ai rappresentanti dei governi e ai cittadini di tutto il mondo di condannare apertamente il PCC per il suo sfacciato attacco contro i praticanti del Falun Gong, le loro famiglie e i loro avvocati (Come puoi aiutare). Sollecitiamo tutti a chiedere apertamente la fine della persecuzione, così che la Cina possa iniziare un nuovo capitolo e muoversi verso un futuro luminoso.

Versione inglese: http://faluninfo.net/article/1147/

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