Liaoning: La persecuzione di Qu Lianxi e della sua famiglia negli ultimi vent'anni

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Il praticante del Falun Gong Qu Lianxi del distretto di Zhongshan, nella città di Dalian, provincia di Liaoning, è stato imprigionato e brutalmente perseguitato per 10 anni, dopo essere stato arrestato il 29 Agosto 2001 é stato rilasciato il 28 Agosto 2011, ma la sua un tempo felice famiglia gli era già stata distrutta a causa della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

Durante l'imprigionamento di Qu Lianxi, sua moglie Shi Guifen fu arrestata e detenuta cinque volte, e anche mandata ad un campo di lavori forzati. La sua seconda sorella più grande Qu Ping fu arrestate e detenuta sei volte e, purtroppo, nel 2008 morì a causa della lunga persecuzione. Nei primi di Agosto del 2001, il padre di Qu Lianxi morì per il dolore e per la rabbia. A quel tempo, Qu Lianxi fu costretto a diventare un senza tetto e a vivere nella povertà. Sua moglie, Shi Guifen, fu anch'essa detenuta. Qu Xiulan e Qu Ping furono incarcerati. Il padre di Qu Lianxi morì senza riuscire a vedere suo figlio. La madre del signor Qu, che aveva più di 80 anni e non stava bene ed era debole, dovette prendersi la responsabilità di aiutare la sua famiglia distrutta. In più, anche la sorella di Qu, Shi Guixiang, è stata condannata a due anni di lavori forzati perchè praticava il Falun Gong. La situazione della famiglia di Qu Lianxi riflette quella di migliaia di altri praticanti del Falun Gong in China che hanno sopportato delle circostanze altrettanto drammatiche.

La brutale persecuzione subita per dieci anni e la prigionia di Qu Lianxi

Il signor Qu Lianxi, di 51 anni, andò a Pechino per fare appello per il diritto di praticare il Falun Gong con sua moglie Shi Guifen il 3 Ottobre 1999. Vivevano nella contea di Tongzhou, a Pechino, insieme ad altri praticanti provenienti da tutto il paese. Più tardi, tutti i praticanti che vivevano lì furono arrestati dalla polizia del Dipartimento di Dalian e della Divisione di Sicurezza Nazionale. Qu Lianxi e sua moglie vennero detenuti al Centro Detenzione del Distretto di Sviluppo della città di Dalian. Durante la detenzione, Qu Lianxi fu ammanettato ad una sedia di ferro dalla polizia del Quadrato Due Sette e fu percosso con manganelli elettrici e bastoni di legno perchè smettesse di praticare il Falun Gong.

Più tardi, la coppia fu trasferita al Centro di Detenzione Yaojia. Appena dopo il rilascio di Shi Guifen, Qu Lianxi fu trasferito di nuovo al Campo di Lavori Forzati della Città di Dalian e fu imprigionato lì per un anno. Dopo il suo rilascio, fu frequentemente infastidito dalla polizia. Fu anche costretto a presentarsi alla polizia dove gli fu chiesto se praticasse ancora il Falun Gong. La polizia lo forzò anche a scrivere un giuramento in cui dichiarava che avrebbe lasciato il Falun Gong. Nel Gennaio 2001, fu costretto a diventare povero e senza casa.

Il 29 Agosto 2001, Qu Lianxi fu arrestato dalla polizia del Dipartimento del Distretto di Shahekou nella Città di Dalian. La polizia gli estorse 1.700 yuan (*), gli prese i lettori mp3, due fotocopiatrici, un set di strumenti per stampare, dozzine di mucchi di carte, e due bancomat per oltre 10.000 yuan. Nel centro di detenzione, Qu Lianxi digiunò per protestare contro la persecuzione e venne forzato ad ingerire una soluzione ad alto concentrato di sale.

Tre mesi più tardi, Qu Lianxi fu condannato dalla corte locale e imprigionato nella Prigione di Wafangdian. Rifiutò di fare i lavori forzati e fu costretto a sedersi in una piccola panca lunga circa 25 cm, larga 5 cm e alta 20 cm per molto tempo. La polizia mandò anche un prigioniero ad osservarlo. Fu poi trasferito nella Prigione di Huazi, nel Liaoyang.

Qu Lianxi continuò il suo digiuno dopo essere stato trasferito alla Prigione di Huazi. Le guardie lo trascinarono in una clinica e lo alimentarono forzatamente. Lo ammanettarono, e gli incatenarono i piedi alle due estremità del letto e annodarono una corda ad entrambi i lati del letto per immobilizzarlo. É stato sottoposto ad alimentazione forzata per tre volte al giorno e sono stati mandati due prigionieri a controllarlo. Poteva dormire solo per due o tre ore al giorno. Non gli era permesso di andare in bagno e doveva usare un vaso. Poteva andare in bagno solo quando doveva liberare l'intestino. Diventò estremamente magro. Questo durò per almeno tre mesi. Durante questo periodo sviluppo delle pustole che si diffusero per tutto il corpo ed erano dolorose e pruriginose, ma non poteva muoversi essendo legato.

In seguito, le guardie provarono a costringerlo a fare lavori pesanti ma lui si rifiutò. Incitarono allora i prigionieri ad alzarlo, portarlo fuori picchiandolo e prendendolo a calci. Lui rifiutò anche che li fosse assegnato un numero come carcerato. La guardia diede l'ordine di percuoterlo così duramente da non riuscire più a camminare. A causa di questo brutale trattamento, ricominciò a digiunare per protesta. Le guardie incitarono i prigionieri a far si che facesse lavori molto sporchi in pessimi ambienti, per punirlo. Misero anche una lastra di ferro sui carboni ardenti e lo portarono su di essa, il che gli procurò delle grosse vesciche ai piedi.

Dopo cinque anni, Qu Lianxi fu trasferito alla Prigione di Panjin. Una volta vide le guardie perquisire un praticante e prendere le sue copie stampate di articoli sul Falun Gong. Insistette che gli venissero ridate. Le guardie rifiutarono e Qu protestò digiunando. Fu portato al campo di basketball dove fu lasciato a congelare per sei o sette ore al giorno. Era un inverno davvero freddo a Panjin. Il vento era come un coltello che gli tagliava la faccia. L'intero suo corpo tremava moltissimo.

Allo scopo di fermare la persecuzione, digiunò per molte volte. Le guardie lo portarono all'ospedale della prigione e, lo sottoposero ad alimentazione e somministrazione forzata di droghe. Aggiunsero una grande quantità di sale alla soluzione. Qu Lianxiè stato imprigionato nella Prigione di Panjin per oltre quattro ani e l’hanno rilasciato il 28 Agosto 2011.

Fino ad Ottobre 1999, lo stipendio di Qu Lianxi continuò ad essere pagato al suo datore di lavoro. Durante il suo imprigionamento, il suo datore di lavoro mandò della gente alla prigione per rompere il contratto lavorativo con lui, ma non accettò e non firmò la carta. Dodici anni dopo, il suo datore di lavoro non gli diete più neanche un centesimo di stipendio.

La moglie Shi Guifen arrestata cinque volte e mandata al campo di lavori forzati

La moglie di Qu Lianxi, Shi Guifen, di 50 anni, iniziò a coltivare il Falun Gong nell'Ottobre 1996. Nell'Ottobre 1999, andò a Pechino per appellarsi per il diritto di praticare il Falun Gong. Fu arrestata nella contea Tong, a Pechino, e fu portata indietro alla città di Dalian. Alla Stazione di Polizia della Strada Kunming, le sue mani furono legate dietro la schiena. Gli ufficiali di polizia le gridarono addosso e la rimproverarono, le diedero pugni e calci e cercarono di buttarla a terra. Ma lei riuscì a non cadere a terra. La schiaffeggiarono ripetutamente. Aveva le labbra insanguinate e i suoi denti erano danneggiati. La pelle all'interno della bocca si sbucciò e in seguito dovette inghiottirsela. La polizia usò anche manganelli elettrici per elettrizzarla e la minacciarono di mettere il manganello elettrico nel suo "tempio". Non le venivano dati cibo e acqua e non poteva andare in bagno. Fu picchiata ripetutamente per un'intera notte. Il secondo giorno quando la polizia le tolse le manette trovarono che i suoi occhi erano così gonfi che si potevano a malapena vedere, e la sua faccia era sfigurata. Fu poi detenuta al Centro di Detenzione del Distretto di Sviluppo e nel Centro di Detenzione Yaojia per più di un mese prima di essere rilasciata.

Nel Marzo 2001, Shi Guiwen uscì per comprare alcune verdure e fu portata via in una macchina della polizia da agenti in borghese che la stavano osservando. Fu ammanettata e mandata alla Stazione di Polizia di Heishijiao per un interrogatorio, per 24 ore. La polizia non trovò prove contro di lei e fu rilasciata. Ma poco dopo, fecero irruzione in casa sua dicendo che doveva tornare indietro alla stazione di polizia per un'ulteriore investigazione. Ad ogni modo, la portarono direttamente al Centro di Detenzione Yaojia e la imprigionarono per un mese.

Nella sera del 22 Maggio 2001, Shi Guifen stava affiggendo materiali che mostravano la persecuzione del Falun Gong in un area dove i poliziotti erano nascosti. Fu portata alla stazione di polizia dove la interrogarono violentemente. Il giorno dopo, fu mandata al Centro di Detenzione Yaojia e fu detenuta per più di un mese. Nel centro di detenzione rifiutò di indossare l'uniforme della prigione, di accettare le regole della prigione, o di eseguire gli ordini. La polizia la picchiò ripetutamente e la ammanettarono ad un anello di ferro fissato a terra per il mese seguente. Poi fu condannata ad un anno di lavori forzati.

Alle 3 di mattina, un giorno, fu portata in un'auto della polizia al Campo di Lavori Forzati di Masanjia. Siccome non poteva stare in piedi o camminare a causa della persecuzione prolungata, il campo rifiutò di accettarla. Tuttavia, la polizia locale corruppe qualcuno al campo di lavoro e lei fu finalmente accettata. Il poliziotto che si occupava del suo caso le ordinò di firmare una carta per riavere i 5.700 yuan che le avevano preso mentre perquisivano la sua casa. Dopo aver firmato, la polizia le diete solo 4.000 yuan. Lei chiese perchè ci fossero 1.700 yuan in meno. Il poliziotto disse: "I costi del trasporto del cibo sono stati tutti detratti da quell'ammontare". Lei disse: "Siete dei ladri. Mi perseguitate e mi prendete anche i soldi". I quattro ufficiali di polizia sulla scena non risposero. Uno di loro si chiama Liang Meng.

Una mattina nell'Ottobre 2002, Shi Guifen stava tornando a casa dopo aver comprato delle spezie. Gli ufficiali di polizia la aspettavano per arrestarla nuovamente. Fu presa a calci e portata dal secondo piano fino alla macchina della polizia per trasportarla alla Stazione di Polizia di Jieshan. Lì inventarono bugie su di lei e la incarcerarono nel Centro di Detenzione Yaojia per un mese. Durante la detenzione, Shi Guifen digiunò per una settimana e fu quindi alimentata con la forza. Più tardi fu detenuta nella stanza dei lavori forzati e ammanettata all'anello di ferro per terra per due settimane. Fu condannata a due anni di lavori forzati e fu trasferita al Campo di Lavori Forzati di Masanjia. Nel campo, le guardia incitarono i collaboratori (*) a bucare le sue dita con le penne, e non le permisero di dormire, il che le portò un'ischemia del miocardio e un infarto. Non potè salire le scale per mesi. L'ufficiale di polizia Wang Xueqiu e il capitano Lu Yueqin incitò altri nel campo di lavoro forzato a picchiarla, prenderla per i capelli, tirargli calci alle gambe e a non permetterle di andare in bagno durante il suo periodo mestruale.

Nel Settembre 2008, quando la signora Shi andò in casa di un altro praticante del Falun Gong, fu arrestata e portata alla Stazione di Polizia Hutan. Siccome era molto debole per gli anni di persecuzione subita, svenne perdendo conoscienza. Nonostante questo, la polizia la portò al Centro di Detenzione Yaojia durante la notte ed è stata detenuta per un mese. Più tardi fu ancora trasferita al Campo di Lavori Forzati di Masanjia e fu tenuta lì per due anni. Shi Guifen non cooperò con il campo per la cosiddetta "valutazione della performance" e, come conseguenza, le guardie Sun Bin e Guan Lin la picchiarono con mani e piedi e gli afferrarono le mani per costringerla a firmare la carta.

Il 9 Settembre 2010, Shi Guifen stava per essere rilasciata dopo aver terminato i suoi due anni di lavoro. Tuttavia, il Distretto del'Ufficio 610 di Zhongshan (un'organizzazione di agenti speciali istituita unicamente per perseguitare il Falun Gong) non permise alla sua famiglia di andarla a prendere. Invece, fu portata direttamente al Centro del Lavaggio del Cervello di Luotaishanzhuang nella città di Fushun e non fu rilasciata fino a che non fu detenuta e perseguitata per altri 20 giorni.

Dopo l'arresto di Shi Guifen nel 2008, durante la sua permanenza nel campo di lavoro forzato , sua madre 82enne dovette fare tutto il lavoro di casa e prendersi cura dei nipoti. Sua madre andò alla Stazione di Polizia di Hutan e richiese il rilascio di Shi Guifen. A causa del grosso peso delle responsabilità e della mancanza di sua figlia, la madre di Shi Guifen non ce la faceva più. Se ne andò con la schiena curva e il suo corpo era sempre più debole.

La terza sorella più grande Qu Ping perseguitata a morte

La terza sorella più grande di Qu Lianxi, Qu Ping, nata l'11 Agosto 1955 era di Liangjiadian nel Distretto Jinzhou nella città di Dalian City. Era impiegata dell'ufficio postale di Liangjiadian nel Distretto di Jinzhou. Iniziò a praticare il Falun Gong nel 1997. Dopo che il PCC lanciò la sua persecuzione del Falun Gong il 20 Luglio 1999, Qu Ping fu arrestata sei volte. Morì per la persecuzione a 51 anni il 22 Maggio 2006. Qui sotto ci sono le informazioni riguardo i suoi arresti e la morte.

Nell'Ottobre 1999, Qu Ping andò a Pechino per difendere il diritto di praticare il Falun Gong e fu incarcerata. Un mese dopo, il suo capo la licenziò.

Nel Luglio 2000, Qu Ping andò al Campo di Lavori Forzati Masanjia per visitare la sua sorella Shi Guifen che era lì detenuta. Fu denunciata alle autorità da un tassista perchè gli aveva offerto dei materiali informativi, e fu arrestata dalla polizia locale di Masanjia. Qu Ping digiunò per protesta. Pochi giorni dopo fu trasferita al Centro di Detenzione del Distretto di Jinzhou dove continuò il suo digiuno per più di due mesi. Quando fu finalmente rilasciata tornò a casa ma per evitare le molestie della polizia locale dovette diventare una senzatetto.

Nel Maggio 2003 verso le 22:00 la polizia della stazione di Liangjiadian entrò in casa sua per arrestarla. Non essendo lei lì, arrestarono il suo coniuge. Qu Ping non riusciva più a trovare un posto sicuro per mangiare e dormire, così si trovava veramente in difficoltà . A volte non mangiava per un giorno intero. Una volta andò dall’ ottantenne sua madre in via Kuiying nella città di Dalian. Tuttavia, più di 10 ufficiali di polizia, inclusi Sun, Wang e Huang, che erano nascosti lì vicino irruppero nella stanza. Qu Ping saltò dal secondo piano per scappare procurandosi delle gravi lesioni alle vertebre. Nonostante fosse in gravi condizioni, la polizia la portò in macchina alla stazione di polizia. Durante la notte, capirono che la sua vita era in pericolo, così la riportarono a casa della madre, buttandola fuori dalla macchina. Fortunatamente un vicino la trovo. La madre allora la riportò in casa. La mente di Qu Ping era ancora lucida ma non poteva alzarsi e non poteva camminare; rimase con la schiena curva per tantissimo tempo.

Nell'ottobre 2004, Qu Ping fu arrestata nuovamente in un negozio in città dalla polizia della stazione di Liangjiadian. Fu mandata al Centro di Lavori Forzati Masanjia ma fu rilasciata perchè non idonea alla visita medica. Fu finalmente mandata a casa.

Il 22 Maggio 2006, Qu Ping morì a causa delle molestie e della persecuzione

(*) GLOSSARIO

Versione Cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2011/10/16/247827.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a57216-article.html

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