Il governo cinese ha legalizzato le "sparizioni forzate"

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(Minghui.org) Recentemente, il governo cinese ha approvato una nuova versione dell'articolo di diritto penale N. 73. L'articolo 73 stabilisce che le persone che sono sospettate di mettere a repentaglio la sicurezza nazionale e di essere coinvolte in attività terroristiche possono essere controllate dal dipartimento di pubblica sicurezza senza avvisare la famiglia del sospetto. La gente crede che l'articolo N. 73 sia un modo di legalizzare la "sparizione segreta." In questa revisione, i diritti dei cittadini cinesi sono violati. Gli agenti o funzionari governativi non sono ritenuti responsabili delle loro azioni, quando fanno rispettare la legge.

A livello internazionale, questo tipo di sparizione si chiama "sparizione forzata". Qualche anno fa, le Nazioni Unite hanno adattato la "protezione di tutte le persone sottoposte a dichiarazione di sparizioni forzate". Le Nazioni Unite hanno definito la "sparizione forzata" un reato grave. Quando la "sparizione forzata" è sistematicamente utilizzata su larga scala, è considerata un "crimine contro l'umanità".

Il partito comunista cinese (PCC) ha praticato la "sparizione forzata" sistematicamente su larga scala nel corso della persecuzione del Falun Gong negli ultimi 12 anni. L’ufficio 610 (*) locale viene utilizzato come quartier generale per istruire gli enti di sicurezza interna e della polizia su come effettuare arresti. Dopo che i praticanti vengono arrestati, le autorità rifiutano di rivelare la loro ubicazione. Le famiglie dei praticanti li cercano inutilmente. A volte ci vogliono mesi, addirittura anni, per trovare i praticanti arrestati.

All'inizio dello scorso anno, Zhou Yongkang, segretario del comitato centrale degli affari politici e legislativi del PCC, è andato a Wuhan, nella provincia di Hubei. Circa due settimane più tardi, ci sono stati arresti su larga scala di praticanti a Wuhan. Nei soli mesi di aprile e maggio, quasi 50 praticanti sono stati arrestati. Il 20 aprile 2011, 11 praticanti sono stati arrestati in segreto. Tutti gli arresti sono stati eseguiti senza che le famiglie ne fossero a conoscenza. Si è poi appreso che l'ufficio 610 di Wuhan aveva pianificato l'operazione e che il dipartimento di polizia e di sicurezza interna lo avevano realizzato. Dopo aver seguito e monitorato i praticanti per lungo tempo, hanno volutamente eseguito gli arresti in modo che i loro familiari non potessero venirne a conoscenza.

La polizia non ha seguito le procedure legali nel fare gli arresti. Le ragioni per gli arresti e la sorte dei praticanti non sono state comunicate alle famiglie. Le famiglie hanno richiesto informazioni sui praticanti scomparsi a diverse agenzie governative, senza ottenere alcuna informazione utile. Sei mesi più tardi, le famiglie hanno saputo che gli arresti erano stati fatti da una "sezione" della polizia municipale. Nessuno ha potuto dire nient’altro. Nel frattempo, alcune delle famiglie alla fine hanno scoperto che i praticanti erano stati trattenuti nel centro del lavaggio del cervello provinciale. Tuttavia, una volta localizzato il luogo di ubicazione del centro ed essere andati là, è stato detto loro che i praticanti che cercavano non erano detenuti in quella struttura. Le guardie hanno mostrato alle famiglie un elenco dei loro detenuti. Le famiglie hanno notato che nessuno dei praticanti loro conoscenti era sulla lista. Hanno chiesto alla guardia che tipo di persone fossero detenute. La guardia ha detto solo, "É un'agenzia segreta” e anche i loro numeri di telefono sono “informazioni segrete”. In effetti, molti praticanti del Falun Gong sono stati detenuti segretamente lì.

La "sparizione forzata" applicata dal PCC non riguarda solo praticanti che vivono a casa e che vengono arrestati, ma riguarda anche coloro che sono appena usciti dal carcere. Alcuni praticanti sono stati arrestati lo stesso giorno del rilascio e segretamente portati in posti sconosciuti dove continuano ad essere detenuti.

Il signor Xu Ganghai, 66 anni, da Wuhan ha trascorso nove anni in prigione. La sua condanna è terminata l’11 marzo 2012. Quel giorno, l'ufficio 610 di Wuhan e la prigione hanno portato di nascosto il signor Xu ad un centro di lavaggio del cervello senza avvisare la sua famiglia. Anche il signor Liu Shuisheng ha finito di scontare otto anni di carcere l’11 marzo 2011. Poi è stato inviato al centro del lavaggio del cervello di quartiere per un mese. Dal momento che il signor Liu non poteva essere "trasformato", è stato trasferito al centro di lavaggio del cervello provinciale.

I praticanti vittime della "sparizione forzata" non sono protetti dalla legge. Le agenzie governative fanno quello che vogliono e hanno abusato dei praticanti. Per esempio, di 11 praticanti arrestati segretamente a Wuhan, il signor Zhang Su e il signor Zhang Weijie sono stati inviati ad un centro di lavaggio del cervello e brutalmente picchiati. Al signor Xiong Weiming sono state date droghe sconosciute che lo hanno danneggiato. Il signor Feng Zhen è stato citato in giudizio dall’ufficio di investigazione. Il signor Li Huosheng è stato processato e condannato al carcere senza avvisare la sua famiglia. Quest’ultima ha assunto un avvocato per suo conto, al quale non è stato permesso di vedere il cliente.

La signora Jiang Sihua dal villaggio di Liujia nel comune di Magang, contea si Tongcheng, provincia di Hubei, era in condizioni critiche dopo essere stata torturata durante la sua 'scomparsa'. E’ stata arrestata il 20 maggio 2008, e mancava da due mesi. La sua famiglia non è stata in grado di ottenere una qualsiasi informazione su di lei. In meno di due mesi, è stata torturata a tal punto che è diventata incontinente e non era più in grado di prendersi cura di se stessa. Il suo peso è sceso da 53 chili a meno di 37 chili. Nel luglio 2008, è stata condannata a tre anni di prigione, ma le autorità non lo hanno comunicato alla sua famiglia.

Jiang ha fatto molte dichiarazioni che hanno fatto sì che diventasse norma la "scomparsa segreta" dei praticanti, come ad esempio: "distruggerli fisicamente", "la morte in conseguenza dei pestaggi sarà considerata un suicidio", "non c'è bisogno di controllare la loro identità, saranno cremati direttamente." Ha anche attivamente incoraggiato la "sparizione forzata". Numerosi praticanti sono scomparsi da molti anni senza una parola sulla loro sorte. La "sparizione forzata", che colpisce le persone a tutti i livelli della società, è diventata anche un modo in cui il PCC mantiene il suo dominio sul paese. Anche degli avvocati che difendono la giustizia sono "scomparsi segretamente" per lunghi periodi di tempo.

La Cina ha legalizzato il crimine di "sparizione forzata". Anche se si basa sui "reati che mettono in pericolo la sicurezza nazionale e crimini complottati dai terroristi", il PCC sostiene il diritto di interpretare la legge come meglio ritiene opportuno. Il PCC può legalmente applicare la "sparizione forzata" per ogni cittadino fino a quando lo ritiene necessario.

(*) GLOSSARIO

Versione inglese: http://en.minghui.org/html/articles/2012/5/3/133049.html

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