Tianjin: Un'insegnante modello è diventata cieca e disabile dopo otto anni di reclusione

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Nome: Zhao Yulan (张玉兰)
Sesso: Femminile
Età: 50
Indirizzo: Sconosciuto
Occupazione: Insegnante di storia in una scuola media
Data dell'arresto più recente: 11 Marzo 2012
Luogo di detenzione più recente: Prigione Femminile di Tianjin (天津女子监狱)
Città: Tianjin
Persecuzione subita: Lavaggio del cervello, condanna illegale, iniezioni forzate, percosse, detenzione, reclusione, torture, repressione fisica, casa perquisita, interrogatorio, inedia

(Minghui.org) Dopo che il regime Comunista Cinese di Jiang ha cominciato a perseguitare il Falun Gong nel Luglio 1999, sono stata maltrattata molte volte. Nel 2002 sono stata condannata a otto anni di prigione. In conseguenza alla tortura ed alla somministrazione di droghe sconosciute in prigione, entrambe le mie gambe sono diventate disabili e ora sono cieca da entrambi gli occhi.

La Sig.ra Zhang Yulan (prima della persecuzione)

Ero un'insegnante di storia alla Scuola Media N°63 nel Distretto Nankai di Tianjin. Prima che cominciassi a praticare la Falun Dafa nel 1998, avevo diverse malattie, in particolare malattie cardiache. Un mese dopo aver praticato, comunque, ho scoperto di non aver più bisogno di medicine. Le malattie erano scomparse. Seguendo i principi di Verità-Benevolenza-Tolleranza sono diventata un'insegnante modello a lavoro. Quando sono stata imprigionata, molte persone hanno cercato di far sì che venissi rilasciata, inclusi i funzionari scolastici, i collaboratori e i genitori dei miei studenti. L'ingente abuso ed i maltrattamenti subiti sotto la persecuzione mi hanno fatto diventare cieca e disabile.

Arresto e tre sessioni di tortura

Degli agenti della Stazione di Polizia di Xiangyanglu mi hanno arrestato l'11 Marzo 2002 e hanno perquisito la mia casa ed il mio ufficio. Hanno confiscato il mio computer, i miei soldi, libri e materiale del Falun Gong. Hanno supposto che fossi coinvolta in un incidente nel quale 36 turisti stranieri hanno sorretto uno striscione di chiarimento della verità (*) in Piazza Tiananmen e perciò sono stata torturata in tre diverse sessioni.

La prima sessione ha avuto luogo nella stazione di polizia. Sono stata ammanettata e spinta dentro un meccanismo di tortura metallico e sono stata rinchiusa al suo interno. La parte superiore del mio corpo era eretta e c'erano piastre metalliche di fronte e dietro di me. Erano così salde che avevo difficoltà a respirare. C'era una grossa piastra metallica in basso con due fori per le caviglie. Non potevo muovermi.

Questo meccanismo veniva usato per torturare i criminali allo scopo di ottenere confessioni. Un detenuto solitamente non riusciva a resistere per più di qualche minuto. Io sono rimasta bloccata in questa sedia di ferro (*) per 14 ore.

Meccanismo di tortura: Sedia di ferro

La seconda sessione ha avuto luogo nel Centro di Detenzione del Distretto di Nankai. Delle guardie mi hanno portata nella stanza delle torture, nella quale c'era una gabbia metallica con una sedia metallica fissata al suo interno. Una guardia mi ha spinta sulla sedia, mi ha ammanettato le mani ai braccioli della sedia e ha fissato i miei piedi alle gambe della sedia. Il capo del centro di detenzione ha puntato il mio naso e ha detto, "Nessuno è stato in grado di uscire di qui camminando negli ultimi anni". Sono stata tenuta là per quattro giorni e tre notti senza aver dormito. Due guardie dotate di sfollagente mi hanno tenuta sotto osservazione. Mi hanno picchiata ogni qualvolta chiudevo gli occhi.

La terza e più intensa sessione di tortura si è verificata alcuni giorni più tardi nella Stazione di Polizia di Xiangyanglu. Quattro guardie mi hanno portato là dopo avermi incatenato le mani e le gambe e mi hanno spinta dentro la stanza nella quale c'era una sedia metallica. Le guardie hanno bloccato la parte superiore del mio corpo con delle piastre metalliche sia davanti che dietro. C'era una barra di metallo sotto la piastra. Ho avuto immediatamente difficoltà a respirare. Le catene che connettevano i miei piedi erano avvolte attorno alla barra e non ho potuto muovermi.

D'un tratto la mia intera famiglia è apparsa nella stanza. La mia seconda sorella si è messa a piangere quando ha visto come venivo trattata. Mia cognata ha detto, "Ti salveremo, dovessimo spendere tutti il nostri soldi". Ho detto loro di non spendere alcun soldo per farmi uscire perché non avrebbe funzionato. La mia famiglia è tornata di nuovo il giorno dopo. Hanno chiesto a mio figlio di mettersi in ginocchio di fronte a me per diverse ore e di pregarmi di smettere di praticare il Falun Gong.

Nel terzo giorno, quattro funzionari della mia scuola sono venuti per cercare di persuadermi a rinunciare alla pratica. Ho chiesto loro di non tornare più; nel caso in cui non avessi rinunciato, sarei stata continuamente torturata nella sedia di metallo senza essere rimandata al centro di detenzione. Questa tortura è continuata per sei giorni. Dopo aver fatto ritorno al centro di detenzione, la parte inferiore delle mie gambe era gonfia—più spessa delle mie cosce. Sono inoltre diventata più magra ed i detenuti mi hanno a mala pena riconosciuta.

Costretta a sedere su di un piccolo sgabello per periodi di tempo prolungati

Dopo essere stata condannata ad otto anni di reclusione, sono stata inviata alla Prigione Femminile di Tianjin. L'agente Li Hong della Divisione 4 aveva l'incarico di "riformare" (*) i praticanti. Mi ha innanzitutto ordinato di stare in piedi con la faccia rivolta contro il muro dalle 6:00 alle 21:00 ogni giorno per 15 giorni. Dovevo mantenere quella posizione persino quando mangiavo. Questo mi ha causato dei forti capogiri.

Sono poi stata costretta a sedere su di uno sgabello stretto (*) per un periodo di tempo prolungato. Dovevo tenere le mie gambe unite con un righello di plastica inserito tra le ginocchia. Non era permesso che il righello cadesse a terra. Mi è stato detto di sedere in posizione eretta, con entrambe le mani sulle ginocchia e non mi era concesso alcun movimento. Questo si è protratto ogni giorno dalle 6:00 alle 21:00 e qualche volta veniva esteso ad una o due ore. Col passare del tempo, sul mio fondo schiena si sono sviluppate delle ulcere con pus o sangue. Una mattina avevo parecchio dolore e mi sono spostata un po' in avanti. Il detenuto Fu Min l'ha notato e mi ha picchiata duramente sulla schiena. Sono immediatamente crollata a terra, come se il mio cuore fosse quasi uscito fuori. Mi sono ripresa solamente alle 15:00 dello stesso giorno.

Li Hong aveva selezionato dei detenuti alti e forti per controllarmi. Guardie, collaboratori (*) e detenuti hanno tentato di "riformarmi" prima delle 8:00 ogni mattina. Una volta hanno diffamato il Maestro ed il Falun Gong. Non ho voluto sentire e mi sono voltata verso la porta. I detenuti Wang Liqin e Wei Meiling mi hanno dunque picchiata. Inoltre, altri detenuti si sono uniti e hanno fatto sbattere la mia testa contro un muro. Sento tuttora che mi duole la testa.

Lo stare seduta a lungo ha fatto andare in suppurazione il mio fondo schiena e le piaghe non hanno intenzione di guarire. Anche le mie gambe erano molto doloranti. Un giorno mi sono sentita veramente male e ho allungato le gambe. La detenuta Chen Guifang ha urlato, "Ti ucciderò!". Mi ha afferrata per il collo con entrambe le mani e ha stretto sempre più forte. Ho cercato di scappare dalla sua stretta e ho urlato. Chen non si è fermata sino a quando molte persone sono venute a vedere cosa stesse accadendo. Un altra volta Chen ha pugnalato il mio braccio con un oggetto affilato e ho sanguinato abbondantemente. Gli altri detenuti nella cella erano scioccati.

Come conseguenza dello star seduta forzatamente per due anni, due fori neri si sono sviluppati sul mio fondo schiena.

Utilizzare la fame come tortura

Inizialmente mi era concesso di mangiare dei panini cotti al vapore per colazione e per cena. Più tardi la distribuzione regolare di panini cotti al vapore è stata bloccata. Mi veniva dato solamente un piccolo panino cotto al vapore. Quando ho richiesto più cibo, i detenuti hanno detto che era un ordine dell'agente Li Hong. Altri praticanti mi hanno aiutata e dopo molte altre richieste mi è stato concesso di mangiare per tre minuti. Durante il pasto un detenuto sorreggeva un orologio ed un altro fissava la mia ciotola. Una volta che i tre minuti erano scaduti, mi hanno portato via la ciotola e l'hanno gettata nella spazzatura. Quando la guardia Wu Chunhuan è venuta una volta per effettuare un'ispezione, l'ho informata dell'accaduto. Lei ha detto, "Penso che tre minuti siano troppi. D'ora in poi ti verrà concesso di mangiare solamente in due minuti".

Ho deciso di evitare di morire di fame, così ho imparato a mangiare molto velocemente e ad ingoiare veramente in fretta, sia con che senza acqua. Dato che ero molto affamata, ho anche mangiato la buccia della frutta e ho bevuto l'acqua della doccia (non-potabile).

Torturata con droghe sconosciute

Data la tortura perpetrata per un lungo periodo sono diventata molto magra. Ad ogni modo, le guardie e i detenuti hanno intensificato gli ingenti abusi ed i maltrattamenti costringendomi ad assumere pillole e facendomi forzatamente delle iniezioni di droghe.

Ricostruzione della tortura: Iniezione forzata di droghe sconosciute

Dopo ogni volta che mi veniva somministrata forzatamente una medicina o un'iniezione sconosciuta, mi sentivo male e debole. Ho avuto diarrea, continuavo a vomitare ed il mio corpo tremava. La mia vista è più tardi divenuta sfuocata. Dopo un'iniezione forzata ero spesso incapace di dormire e tremavo più di prima.

Una volta la guardia Wu Chunlin mi ha tenuta ferma mentre un'altra persona mi teneva forzatamente aperta la bocca con delle pinze, nel tentativo di somministrarmi forzatamente delle droghe. Ho così serrato i denti. Non sono riusciti nel loro intento, nemmeno dopo aver provato l'intera sera.

In un'occasione le mie mani hanno cominciato a tremare e la loro condizione peggiorava sempre di più. Anche le mie gambe sono diventate deboli. Ma di recente non mi avevano né somministrato forzatamente droghe né iniettato alcun tipo di droga. Poi un giorno ho visto un detenuto che aggiungeva qualcosa nella mia tazza. Sono andata immediatamente all'ufficio di Li Hong e le ho detto di smetterla. Lei ha detto ferocemente, "Abbiamo diversi modi per farlo".

La mia salute era deteriorata dopo ciò. Potevo stare a mala pena in piedi e la mia vista è peggiorata. Non riuscivo a dormire e non volevo mangiare. Solamente dopo aver lasciato la prigione ho realizzato che avevano aggiunto droghe sconosciute ai panini cotti al vapore. Non potevo camminare e non potevo vedere.

Cieca, disabile alle gambe

Inizialmente non osavo dire alla mia famiglia cosa mi era successo, ma alla fine ho deciso di dirglielo, dal momento che avrei potuto morire in prigione. Ho detto alla mia famiglia cosa avevo passato e mio fratello è andato dai funzionari carcerari a chiedere loro perché sono diventata così. I funzionari della prigione hanno allora smesso di torturarmi. La mia famiglia ha poi richiesto di portarmi in un ospedale. Mi hanno diagnosticato un'atrofia ottica in stadio avanzato, per la quale non ci sono cure.

Questo è il motivo per il quale sono tornata a casa, disabile, dopo essere stata imprigionata per otto anni.

Mio marito ha perso soldi nella sua attività. Ha venduto la casa per pagare i debiti. Ha divorziato da me e mi ha lasciato un debito di 260.000 yuan (*). Mio figlio ha ora 34 anni e vive con me.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese
Versione inglese

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