Riguardo i gruppi di studio della Fa

Di recente, alcuni praticanti ed io stesso abbiamo ricominciato a studiare la Fa (Legge o principi) in gruppo, cosa che non avveniva da molte tempo . Abbiamo fatto enormi progressi.

Non è importante il numero di persone che partecipano allo studio di gruppo, ma il fatto di utilizzare i nostri cuori per studiare. Alcune volte siamo soltanto in due persone. Alcune volte siamo soltanto tre o quattro persone. Benché non ci sia un grande numero di partecipanti, l'atmosfera è splendida. Tutti si sentono calmi, la loro mente è concentrata e quindi studiamo realmente la Fa nel nostro cuore.

Normalmente, anche se studio diligentemente la Fa da solo, ci sono sempre molte interferenze. Tuttavia, lo studio in gruppo è diverso; i praticanti sono realmente immersi nella Fa. Credo che chiunque partecipi seriamente allo studio della Fa in gruppo debba avere riflessioni personali simili. Considero realmente che la Fa abbia delle connotazioni infinite. Sono realmente dispiaciuto di non averlo capito prima, anche dopo averlo letto tante volte i libro. Sento che il libro parla di ogni cosa oltre il cielo e la terra, e non omette nulla. In realtà non è facile seguire la Fa del Maestro. Questo perché la prospettiva degli insegnamenti del maestro è così grande ed ampia. Nelle oltre 300 pagine, lo Zhuan Falun contiene tutto l'universo. Ogni parola è oro.

Sento che questo periodo durante il quale partecipo allo studio di gruppo mi permette di migliorarmi ancora di più rispetto a quando studiavo prima della persecuzione. Mi auguro sinceramente che i discepoli che vogliono liberarsi dai loro attaccamenti possano studiare bene la Fa con gli altri praticanti. La sensazione sarà certamente diversa. Inoltre, dopo lo studio della Fa, possiamo inviare pensieri retti in gruppo. L campo di energia è molto forte. Sicuramente, tutti sapevano già queste cose.

Il testo qui sopra, sono soltanto delle mie sensazioni. Vi chiedo scusa se ho espresso qualcosa di inadeguato.

Versione inglese: http://clearwisdom.net/emh/articles/2005/11/15/66880.html