Terza Lettera dell’Avvocato Cinese Gao Zhisheng: "Dobbiamo fermare immediatamente la brutalità che soffoca la coscienza e la moralità della nostra nazione"

Terza Lettera Aperta di Gao Zhisheng a Hu Jintao e Wen Jiabao
 
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Avvocato Gao Zhisheng - una persona coraggiosa

Hu Jintao, Wen Jiabao, e tutti i cittadini cinesi coscienziosi:

Io, Gao Zhisheng, vi invio i miei saluti dalla città di Changchun.

Prima di tutto vorrei trasmettervi il mio più profondo rammarico per i cittadini cinesi innocenti uccisi dal governo di Guangdong [1], e il mio supporto e le mie condoglianze ai familiari delle vittime. Nello stesso tempo, vorrei esprimere la mia più forte protesta per la brutalità del massacro di nostri gentili connazionali. Chiedo con urgenza che le più alte autorità seguano i principi basilari riconosciuti dalle società civili, puniscano i colpevoli e coloro che sono responsabili, e confortino e risarciscano le famiglie delle vittime.

L’inverno a Changchun è molto freddo. Sebbene “nascosto” in una stanza nella quale manca l’acqua per la maggior parte del tempo, il mio sangue ribolle. La ragione non è il fatto che sto scrivendo di nuovo una lettera aperta a Hu e Wen. Piuttosto, il solo essere capaci di lavorare per il futuro di uno dei più grandi popoli del mondo è sufficiente per far ribollire il sangue di un cittadino comune.

Il 18 ottobre, anche allora con acceso entusiasmo, ho scritto una lettera aperta a Hu Jintao e Wen Jiabao, due miei concittadini, chiedendo con urgenza al loro governo di “Smettere di Perseguitare Coloro che Credono nella Libertà e di Modificare il Loro Rapporto con il Popolo Cinese”. Il giorno seguente, ho ricevuto a casa palesi minacce telefoniche. A partire dal terzo giorno almeno dieci macchine e 20 poliziotti in borghese hanno cominciato a sorvegliare e seguire la mia intera famiglia ogni giorno, 24 ore su 24. Il quindicesimo giorno dopo che ho scritto la lettera, l’Ufficio Giudiziario di Pechino ha chiuso illegalmente lo studio legale che dirigevo. È molto spiacevole il modo in cui il nostro paese tratta un cittadino che dà apertamente un suggerimento.

Un’altra forte reazione indotta dalla lettera aperta è stata che i praticanti del Falun Gong di varie parti della Cina, che sono stati perseguitati, mi hanno scritto e mi hanno invitato nella loro zona per conoscere di più della loro situazione. Non poche di quelle lettere venivano dalle città di Changchun e Dalian. Dal 29 novembre, ho passato quasi 24 ore al giorno a viaggiare continuamente tra le città di Jinan, provincia di Shandong, Dalian e Fuxin, provincia di Liaoning, e Changchun, provincia di Jilin, per fare un’altra serie di indagini. Diversamente dal solito, invece di viaggiare solo, sono stato onorato di essere accompagnato dal professor Jiao Guobiao [2].

Nello stesso tempo, uno stuolo di poliziotti in borghese hanno continuato ad aggirarsi attorno a casa mia giorno e notte, creando un’atmosfera di terrore e soffocando gravemente la mia intera famiglia. Il 29 novembre, mi sono sottratto a quell’essere seguito e sorvegliato da più di 20 poliziotti in borghese e ho passato 15 giorni a indagare sulla verità a modo mio. Vorrei soprattutto dire qui che cerchiamo di fare del nostro meglio per dire la verità su come questa nazione è continuamente e brutalmente perseguitata, specialmente in questo momento. Questo anche per ricordare all’intera nostra nazione la gravità e l’urgenza dei problemi che stiamo affrontando. È tempo per la nostra nazione e per tutti e ciascuno di noi di affrontare seriamente i nostri problemi. Ogni scusa o indugio significa comunque commettere un crimine contro la nostra intera nazione!

In questa lettera, non eviterò nessuno dei problemi reali che ho visto, anche se questo significa che potrò essere immediatamente arrestato quando questa lettera sarà resa pubblica. L’indagine di 15 giorni mi ha di nuovo mostrato la dolorosa verità. L’Ufficio “610” è – per lo meno può essere chiamato- una banda che esiste all’interno del potere politico della nazione, anche se a un livello più alto del potere politico. È una banda che può controllare e regolare tutte le risorse politiche. Sebbene sia un’organizzazione che esiste al di fuori della costituzione e delle norme della struttura di potere del paese, l’Ufficio 610 sta usando molti poteri che si presume soltanto siano usati dalle agenzie del governo nazionale, e persino molti poteri che sono al di là di quelli delle agenzie del governo nazionale. Sta usando poteri che non appartengono e non sono mai appartenuti alla nazione fin dall’inizio della civilizzazione politica dell’umanità su questa terra.

Possiamo vedere che il potere simbolizzato da numero 610 continua a “collegarsi” con il pubblico in modi come l’uccidere il corpo fisico e lo spirito di una persona, ceppi, catene, torture con shock elettrici e “panche della tigre”. La natura di questo potere è diventata quella di una banda criminale. Continua a torturare le nostre madri, sorelle, i nostri bambini e la nostra intera nazione. Signor Hu e signor Wen, come membri della nostra nazione che in questo momento si trovano in una posizione speciale, specialmente essendo percepiti dalla maggior parte del pubblico come coscienziosi, dovreste affrontare ogni cosa insieme a tutti noi.

In questo momento, con un cuore e una penna tremanti, sto raccontando le tragiche esperienze di coloro che sono stati perseguitati negli scorsi sei anni. Tra i casi veri di una brutalità incredibile, tra i resoconti di una tortura inumana del governo sulla sua stessa gente, gli atti immorali che più di tutti hanno scioccato la mia anima sono stati quelli della consueta pratica oscena di attaccare le parti genitali delle donne. I genitali e il seno di quasi ogni donna e i genitali di ogni uomo sono stati assaliti sessualmente nella persecuzione nel modo più volgare. Quasi tutti quelli che sono stati perseguitati, che fossero uomo e donna, sono stati completamente denudati prima di essere torturati. Nessuna lingua o nessuna parola può descrivere o riprodurre la volgarità e l’immoralità del nostro governo a questo riguardo. Chi, con un corpo caldo, potrebbe permettersi di rimanere in silenzio quando si trova di fronte a verità di questo genere?

Alle 16:20 del 28 ottobre 2005, la signora Wang Shouhui (madre) e il signor Liu Boyang (figlio) di Changchun sono stati seguiti da agenti dell’Ufficio 610 e illegalmente arrestati. I due sono stati torturati in modo brutale dalla polizia. I corpi dello sfortunato duo sono ancora nelle mani degli ufficiali del 610. Ci sono voluti tre giorni dopo la morte di Liu perché gli ufficiali del 610 informassero suo padre, mentre il momento della morte delle signora Wang resta sconosciuto. Il padre di Liu ha cercato un avvocato nella sua città, ma nessuno ha osato accettare il caso. Il vecchio uomo ha detto, “In una società come questa, è più difficile vivere che morire. Vivere porta più dolore. Dopo essermi occupato della loro sepoltura, li seguirò e me ne andrò anch’io”.

La signora Wang Shouhui, suo marito e suo figlio (Liu Boyang) hanno iniziato a praticare il Falun Gong nel 1995. Da quando la persecuzione è iniziata nel 1999, hanno continuato ad essere tormentati dalla polizia della Stazione di Polizia Zhengyang del Distretto Luyuan e da poliziotti dell’Ufficio Amministrativo di Via Zhengyang. La signora Wang è stata illegalmente detenuta nell’ottobre 1999 e mandata nel Campo di Lavoro Heizuizi nel febbraio 2000. Nel campo di lavoro è stata torturata con il bastone elettrico otto volte. Era anche obbligata a lavorare durante il giorno. Per cinque giorni e cinque notti le è stato proibito di dormire ed è stata obbligata a rimanere in piedi. È stata torturata usando un “letto della morte”[4] molte volte. L’episodio più grave è stato quando è stata colpita con due bastoni elettrici per più di un’ora mentre era legata al “letto della morte”. Non aveva alcuna parte del corpo e del volto intatta. È stata rilasciata solo dopo che le torture hanno messo la sua vita in pericolo.

L’11 aprile 2002, la signora Wang stava camminando in strada quando è stata di nuovo rapita da agenti della Stazione di Polizia Zhengyang del Distretto Luyuan. È stata bendata dalla polizia della Prima Divisione del Dipartimento di Polizia di Changchun e portata in una stanza segreta per le torture a Jingyueshan, Changchun. È stata torturata sulla “panca della tigre”[3] per due giorni e una notte, durante i quali è stata anche colpita con bastoni elettrici sul seno. Tre uomini l’hanno colpita a pugni in faccia, al torace e sulla schiena. Come risultato, le è stato fratturato lo zigomo sinistro e ha vomitato una grande quantità di sangue. Poi, i suoi polmoni si sono infettati. Mentre era nell’ospedale della polizia, i quattro arti le sono stati immobilizzati mentre riceveva la flebo. Le è stato proibito di andare in bagno. Invece, l’ospedale le ha inserito con la forza un catetere, ma non si sono per nulla presi cura di lei. Non ha potuto muoversi per sei giorni e sei notti. Di conseguenza, la sua vescica è stata danneggiata in modo permanente tanto che è diventata irrimediabilmente incontinente.

Il 27 giugno 2002, la signora Wang e la sua famiglia sono stati di nuovo rapiti e portati alla Stazione di Polizia Zhengyang dal Dipartimento Politico e dalla Divisione per la Sicurezza del Distratto di Polizia Luyuan. La signora Wang è stata legata ranicchiata un’intera sera. Poi, quando è stata illegalmente detenuta nel Centro di Detenzione n^3 di Changchun, le guardie le hanno messo i ceppi alle caviglie per diciotto giorni e la hanno sottoposta ad alimentazione forzata per un mese. Poi è stata mandata all’ospedale della polizia provinciale, dove le hanno legato gambe e braccia e dove è stata nuovamente alimentata forzatamente per trenta giorni. Non è stata rilasciata fino a quando la sua vita non è stata in pericolo. Nello stesso tempo, parecchi poliziotti nella Stazione di Polizia Zhengyang hanno brutalmente torturato e picchiato Liu Boyang. Hanno schiaffeggiato il suo volto con scarpe di pelle, lo hanno legato con una corda, gli hanno messo una busta di plastica in testa, gli hanno legato le braccia dietro la schiena, e lo hanno appeso usando delle manette. Quando era appeso in aria, gli hanno inflitto scariche elettriche sui piedi. Yuan Dachuan, un poliziotto che eseguiva la tortura, gli ha detto apertamente, “Ho ucciso un bel po’ di praticanti del Falun Gong con la tortura. Non devo affrontare alcuna responsabilità se ti pesto a morte.” Ogni volta che sono stati torturati, madre e figlio potevano sentire l’uno le urla dell’altra, cosa che scuote il cielo e la terra, i fantasmi e gli spiriti!

Il 29 ottobre 2002, Liu Boyang è stato condannato a due anni di lavori forzati nel Campo di Lavoro Chaoyanggou di Changchun. In dicembre la polizia lo ha obbligato a stare seduto su un freddo pavimento di cemento tutto il giorno, impedendogli di dormire di notte. Durante il giorno, era obbligato ad assistere a sedute di lavaggio del cervello. Nel giugno 2004, quando scadeva il termine, il campo di lavoro ha rifiutato di rilasciarlo trovando una scusa per trattenerlo per altri 47 giorni. Liu era laureato in medicina. Era una brava persona, gentile con i bambini e rispettoso con i vecchi. Ogni anno era un lavoratore modello all’ospedale. Una donna soprannominata Wang mi ha raccontato tutte queste esperienze della signora Wang e del signor Liu tutto d’un fiato.

Sun Shuxiang, cittadina di Changchun di 48 anni, è stato arrestata illegalmente per nove volte in sei anni. Quelle che seguono sono alcune delle esperienze che ha vissuto durante la sua reclusione illegale nei campi di lavoro.

“Un giorno, alla fine del 2001, l’agente di polizia Li Zhenping dell’ottava sezione della Stazione di Polizia di Via Xingye è venuto a casa mia con un altro uomo. Hanno convinto mio marito a divorziare da me. Io ho detto di no, e Li ha cominciato a colpirmi il volto finchè non è stato tutto gonfio. I miei occhi hanno cominciato a sanguinare e improvvisamente non ho più potuto vedere niente. Mi ha chiesto di nuovo se acconsentivo a divorziare, altrimenti mi avrebbe mandata di nuovo al campo di lavoro. A causa del continuo terrore mio marito ha divorziato da me. Così la mia bella famiglia è stata spezzata dal governo. Fino ad ora, sono ancora in esilio.

“Nel luglio 2002, ero a casa di mio padre. Un poliziotto in borghese ha fatto improvvisamente irruzione in casa e mi ha chiesto se ero Sun Shuxiang. Prima che potessi rispondere, sono stata rapita. Il giorno seguente, la polizia della prima sezione dell’Ufficio per la Pubblica Sicurezza di Changchun mi ha messa in un macchina e mi ha portata per una strada sconnessa per circa due ore.

“Due poliziotti mi hanno portata in uno scuro e terrificante seminterrato, e mi hanno tolto la benda dagli occhi. Otto o nove poliziotti sono si sono precipitati nella stanza. Su un tavolo c’erano tre bastoni elettrici, una grande, uno medio e uno piccolo, un mucchio di corda, e dall’altro lato c’erano tre panche della tigre. Due poliziotti mi hanno obbligata a salire su una panca della tigre, e hanno messo le mie mani sui braccioli, ognuno dei quali aveva attaccate delle manette. Hanno chiuso le manette attorno ai miei polsi. I braccioli della panca della tigre avevano un anello di differenti misure per potersi adattare ad ogni polso. Con fare esperto la polizia ha fissato una barra di ferro del diametro di un pollice sui due braccioli, premendomela contro l’addome e il torace immobilizzandomi e impedendomi completamente ogni movimento. Un poliziotto mi ha detto, guardando gli strumenti di tortura, ‘Li vedi? Se cooperi, possiamo concludere il nostro affare in un’ora. Altrimenti, dovremo provare tutti i tipi di strumenti. Che cosa è successo a Liu Zhe e agli altri (che sono stati uccisi)? Pochi possono uscire da qui vivi.’

“Un poliziotto in apparenza cortese mi ha schiaffeggiata due volte al volto, e mi ha chiesto se conoscevo dei praticanti. Ho detto di no. Ho preso un bastone elettrico, me lo ha puntato tra le costole, e ha iniziato a infliggermi scariche elettriche. Mi ha chiesto di nuovo i numeri di telefono dei praticanti, e non ho detto niente. Allora ha usato il bastone elettrico sulle punte delle mie dita, mentre mi chiedeva quali praticanti conoscevo. Ha usato il bastone elettrico sulle mie braccia e sulla mia testa, poi in altre parti del mio corpo. Dopo aver fatto un giro intorno al mio corpo con il bastone elettrico, lentamente ne ha fatto un altro. Poi hanno cambiato il bastone elettrico, ne hanno preso uno a voltaggio più alto, e hanno cominciato con le punte dei piedi per passare poi al resto del mio corpo. Sono rimasta ancora zitta. Allora hanno usato il bastone elettrico sui miei occhi. Ho avuto la sensazione che gli occhi saltassero fuori dalle orbite, e non potevo vedere niente. Mi sono rifiutata ancora di parlare, e allora hanno di nuovo scioccato le mie costole. Il dolore era intollerabile. Il bastone elettrico si è spostato sul torace, e mi hanno chiesto con quali praticanti ero rimasta in contatto. Il dolore mi ha reso impossibile parlare, e le facce familiari dei praticanti sono apparse di fronte a me ad una ad una. Ho avuto un pensiero: ‘Non importa cosa capita, non parlerò di nessuno dei praticanti. Non appena parlassi di uno di loro, quella persona verrebbe arrestata e torturata.’ La polizia ha messo il bastone elettrico nella mia bocca, che era tutta bruciata e gonfia e piena di vesciche all’esterno. Mentre mi colpivano con le scariche elettriche mi dicevano, ‘Se non parli, ti obbligheremo ad aprire la bocca.’ E di nuovo mi hanno infilato il bastone elettrico in bocca. Dopo un giorno e una notte di torture, ero in punto di morte.

“All’inizio del 2004, vivevo temporaneamente a casa della signora Xing Guiling. Una notte ho sentito bussare con violenza alla porta. La porta doppia è stata frantumata in un attimo. Nel terrore, ho visto un gruppo di poliziotti con bastoni di ferro e pistole, che gridavano, ‘Non muovetevi, altrimenti sarete uccise.’ Siamo state arrestate e portate alla sezione di Luuyuan dell’Ufficio per la Sicurezza Pubblica e rinchiuse in una piccola gabbia di ferro. Poi io sono stata legata su una panca della tigre. Hanno cominciato a picchiare la signora Xing Guiling di fronte a me, usando una cintura di pelle per strangolarla. Lanciava urla strazianti. Ho visto la signora Xing Guiling cadere a terra; mentre era a terra la hanno presa a calci. Quando si è rialzata la hanno di nuovo copita fino a cadere a terra. La hanno picchiata e presa a calci continuando a chiederle di rivelare i contatti con altri praticanti. Hanno continuato a torturarla, hanno di nuovo preso la cintura per strangolarla, finchè non è rimasta senza fiato. La polizia urlava, ‘Ti faremo vedere noi, se non parli!’ Xing Guiling è stata torturata finchè non le è rimasto che un solo respiro, ma non ha rivelato il nome di un solo praticante. Allora hanno iniziato a torturare me. Dopo tre giorni e tre notti di torture, ci hanno mandate al Centro di Detenzione n^3.

“Nell’agosto 2003, sono stata di nuovo arrestata dalla polizia. Mi hanno portata alla sezione di Nanguan dell’Ufficio della Pubblica Sicurezza. Un poliziotto con la faccia butterata mi ha afferrata per i capelli e ha cominciato a sbattere la mia testa contro il muro. Mi sentivo stordita. Poi mi ha obbligata a sedermi sulla panca della tigre e ha legato saldamente le mie mani. Un altro poliziotto ha cominciato a colpirmi le braccia e i miei polsi hanno cominciato a sanguinare perché erano ammanettate troppo strette. Hanno legato le mie caviglie con anelli di ferro, e hanno chiuso gli anelli sempre più stretti. Le caviglie erano doloranti oltre il tollerabile. Poi mi hanno coperto la testa con una busta di plastica, e me la hanno legata intorno al collo, soffocandomi. Quando hanno visto che stavo per morire, hanno tolto la busta. Dopo un po’ mi hanno di nuovo coperto la testa, togliendola prima che morissi. Lo hanno fatto tre volte, e nello stesso tempo stringevano gli anelli intorno alle mie caviglie. Il dolore era tale che ho iniziato ad avere un attacco. Le mie caviglie erano rotte e sanguinanti. Sono svenuta. Hanno usato dell’acqua fredda per farmi rinvenire, e mi ahnno mandata al Centro di Detenzione n^3. Là mi sono rifiutata di mangiare e di bere, e sono andata in coma. Dopo 27 giorni, mi rimaneva un solo respiro. Hanno notificato ai miei familiari di portarmi a casa.”

Liu Shuqin, una signora di Changchun di 60 anni, è stata arrestata e mandata in campi di lavoro cinque volte in sei anni. Questa vecchia signora ci ha raccontato con calma le torture che ha subito.

Sono stata arrestata la prima volta nel febbraio 2000. La polizia ci ha spinte a calci nella macchina della polizia, che ci ha portati al Centro di Detenzione Balipu. Sono stata rinchiusa per 15 giorni senza alcun procedimento legale. Complessivamente più di dieci di noi sono stati arrestati e hanno sperimentato torture indicibili. Dopo quell’episodio, la polizia e il Comitato del Vicinato hanno continuato a tormentarmi. Il 31 dicembre 2000, sono stata arrestata per la seconda volta quando sono andata a Pechino per fare appello al governo. Ho tirato fuori uno striscione che diceva “la Falun Dafa è buona” e la polizia di Tiananmen mi ha colpita violentemente alla schiena con un bastone elettrico, obbligandomi a salire sulla macchina della polizia. Poi sono stata gettata in una cella sotterranea con i muri ricoperti di ghiaccio. La polizia mi ha obbligata a togliermi tutti i vestiti e ha ordinato a qualcuno di versare acqua su di me con un grosso tubo. Mi hanno lasciata a dormire sul pavimento, nuda con nulla per coprire il mio corpo. La toilet nella stanza puzzava così tanto. Ogni giorno parecchi poliziotti venivano ad interrogarmi. Non mi permettevano di dormire di notte. Dopo 38 giorni di interrogatori, non hanno ottenuto niente.”

“Il 31 dicembre 2001, parecchi praticanti ed io abbiamo appeso uno striscione per mettere in mostra le bugie del governo sul Falun Gong. Qualcuno ci ha denunciati e siamo stati arrestati. La polizia dell’Ufficio 610 mi ha picchiata violentemente senza interruzione. A mezzanotte di quel giorno sono stata mandata al Centro di Detenzione n^3. Là un poliziotto mi ha colpito un occhio con un pugno. Il mio occhio è diventato annebbiato e non potevo più vedere niente. Mi hanno colpita alla testa un po’ di volte. Di fronte al loro comportamento brutale ho detto loro che il bene e il male saranno ricompensati. La polizia ha chiesto a dei detenuti di portare una pesante catena (28 kg) e di mettermela alle caviglie. Sono stata detenuta per 22 giorni, durante i quali ho subito torture peggiori della morte. Poi, la polizia ha estorto un mucchio di soldi dalla mia famiglia prima di rilasciarmi.

“Il 28 febbraio 2003, pochi giorni dopo il mio rilascio, un gruppo di poliziotti della sezione Luyuan hanno fatto di nuovo irruzione a casa mia. Un poliziotto di nome Yuan Dachuan ha frugato nei cassetti e ha portato via 4.000 yuan (circa 500 dollari) in contanti senza lasciare alcuna ricevuta. Un altro poliziotto si è intascato una bottiglia di profumo che mia figlia mi aveva portato dell’estero. Quando Yuan Dachuan stava portando via i miei soldi, lo ha accusato di essere un ladro. Mi ha presa a pugni e mi ha ammanettata. Hanno fatto tutto ciò che volevano in casa mia e l’hanno messa tutta sottosopra. Mi hanno rapita e portata in una stanza per la tortura nella sezione, là mia hanno torturata sulla panca della tigre per due ore. Poi mi hanno legata con una corda fine, con le braccia dietro la schiena. Hanno stretto la corda su di me. Con tutto il corpo legato, sono stata spinta fuori dalla stanza della tortura. Un altro gruppo di persone mi ha spinta in una macchina. Hanno usato un cappotto imbottito per coprirmi la testa, premendo così tanto che mi sembrava di soffocare. Dopo circa 20 minuti, la macchina si è fermata e siamo arrivati ad un’altra stanza per la tortura (in seguito ho saputo che era la sezione Chaoyang).

“La stanza era piena di strumenti di tortura. Non appena siamo arrivati là, mi hanno costretta sulla panca della tigre, e circa sei poliziotti mi hanno ammanettata e hanno incatenato le mie caviglie e hanno fissato un’asta di ferro al livello del mio torace. Un giovane poliziotto ha usato una barra di ferro lunga trenta centimetri per colpire la mia mano sinistra, che era ammanettata alla panca della tigre. Dopo una dozzina di colpi, la mia mano era molto gonfia e di colore viola. Mi hanno chiesto di parlare di altri praticanti. Ho detto che non avrei detto niente. A questo punto, più di dieci poliziotti hanno cominciato a tirare le manette e le catene che avevo alle caviglie e a spingere l’asta di ferro contro il mio torace. Sotto una tale forza che cercava di allungarmi in due direzioni opposte, ho avuto la sensazione che i miei tendini e le mie ossa stessero per rompersi; non potevo respirare. Il dolore era così intollerabile che sono svenuta più volte. Quando svenivo, versavano acqua fredda su di me. E quando rinvenivo continuavano a torturarmi. Sono stata torturata in questo modo per un giorno e una notte, svenendo e riprendendomi. Dopo un po’ che il poliziotti tiravano le manette e le catene, queste hanno cominciato a entrarmi nella carne. Il sangue era mischiato alla carne sui miei polsi e sulle mie caviglie. C’era una grossa pozza di sangue sul pavimento. Per una vecchia donna come me, le polizia ha deciso una tortura così selvaggia. Ogni nervo e ogni osso delle mie braccia, mani, gambe e piedi era ferito oltre il tollerabile. Il mio intero corpo non poteva muoversi.

“Il primo di marzo mi hanno mandata al Centro di Detenzione n^3. Mi hanno controllato il cuore e la pressione – nessuno dei due funzionava bene; le mie gambe non potevano camminare. Anche in queste condizioni, sono stata condannata a due anni di campo di lavoro. In coma, sono stata portata al Campo di Lavoro Heizuizi. Dovevo essere sostenuta per poter andare in bagno. Il poliziotto Liu Lianying della seconda squadra ha cominciato a perseguitarmi, dicendo che fingevo di non poter camminare. In modo barbaro ha usato il bastone elettrico sulle mie gambe, sul torace e nella zona del cuore – in tutto il mio corpo. In quel momento, la detenuta criminale Yi Liwen (che aveva un buon rapporto con Liu) non ha potuto più sopportare quella vista; ha preso il bastone elettrico e ha detto, “Non colpirla più, guarda in che stato è”. Liu Lianying allora ha smesso. A causa del fatto che non potevo camminare, la polizia mi tormentava; hanno usato tutti i metodi di possibili per cercare di trasformarmi, e i poliziotti facevano a turno per farmi il lavaggio del cervello. Dopo un giorno di lavoro, non mi lasciavano dormire, ma portavano avanti il loro lavaggio del cervello e mi obbligavano a firmare questo o quel foglio. Mi sono sempre rifiutata con fermezza. Mi hanno torturata in questo modo per due mesi, la mia pressione sanguigna raggiungeva spesso i 200 e soffrivo di un grave disturbo cardiaco. Vedendo che mi rifiutavo di essere trasformata, Jia Hongyan ha usato delle prostitute detenute per torturarmi: mi sorvegliavano 24 ore su 24, stando con me anche quando mangiavo e dormivo. Volevano obbligarmi a trasformarmi, picchiandomi e tormentandomi in ogni momento della giornata. Non mi permettevano di parlare, se lo facevo mi tormentavano. Ogni giorno il mio corpo e il mio cuore hanno sofferto un grande dolore. Più di un anno di persecuzione hanno causato gravi danni al mio corpo e alla mia mente. Il mio corpo era intorpidito, e le mie braccia non si muovevano bene. Mi hanno diagnosticato un infarto cerebrale e atrofia. In precedenza ero sempre stata in buona salute, ma questa persecuzione di un anno mi aveva ridotta in quello stato. Solo perché voglio essere una brava persona ho dovuto subire una tortura tanto disumana per così tanto tempo.”

Con una voce lenta e gentile, Zhang Zhikui ci ha raccontato con calma le sue esperienze dell’essere torturato a Changchun:

"Dopo il 20 luglio 1999 sono andato a Pechino per fare appello per il Falun Gong. Poiché chiarivo la verità ai cittadini di Pechino, sono stato arrestato dalla polizia di Pechino e trasferito al distaccamento della polizia di Changchun a Pechino. Là mi hanno legato mani e piedi a un asse di legno e mi hanno appeso appoggiando le estremità dell’asse a due tavoli. Dondolavo avanti e indietro. Quando l’asse di legno si è rotto, sono caduto per terra. La polizia ha picchiato con cinture di pelle o li ha appeso i praticanti che sono stati arrestati con me. Nel mio caso, hanno colpito ripetutamente le mie cosce con un bastone di legno bianco.

“In seguito, tutti noi praticanti siamo stati mandati al Stazione di Polizia del Distretto Erdaohezi a Changchun. C’erano 10 praticanti o più. Dopo il nostro arrivo, il capo del Dipartimento Politico di Protezione mi ha alzato e mi ha costretto a togliermi i pantaloni. C’erano uomini e donne presenti. Poi, il capo del Dipartimento Politico di Protezione mi ha colpito alla testa con una cintura di pelle. La mia testa si è annebbiata, mi suonavano le orecchie e ho quasi perso conoscenza. Mi ha chiesto il mio nome e la data del mio arrivo a Pechino. Dopo il pestaggio ero appena cosciente, così non potevo ricordare niente. Tuttavia, ha continuato a picchiarmi. E poi mi ha pestato il volto con le sue scarpe di pelle, stritolandomi le punte dei piedi con i talloni delle sue scarpe di pelle. Mentre mi faceva questo, guardava l’espressione dei miei occhi. Ho resistito al tremendo dolore e ho iniziato a sudare abbondantemente. Allora mi ha lasciato e ha cominciato a pestare altri praticanti. In seguito sono stato mandato al Centro di Detenzione Tiebei, e là le guardie hanno istigato i detenuti criminali a denudarmi e picchiarmi. Mi hanno preso a calci, schiacciandomi contro il muro della stanza da bagno. Potevo a mala pena rialzarmi in piedi. Immediatamente hanno versato sul mio corpo dell’acqua fredda. E di nuovo mi hanno preso a calci. Le mie braccia e le mie gambe sanguinavano, e su una gamba avevo una larga ferita. Un mese dopo sono stato rilasciato senza alcun documento e senza che fosse stata seguita alcuna procedura legale.

“Alla fine di novembre del 1999, sono andato alla Suprema Corte Cinese a Pechino per fare appello a favore del Falun Gong. Gli ufficiali della Suprema Corte hanno informato la polizia e mi hanno arrestato mandandomi al distaccamento della polizia di Zhaoyuan , nella provincia di Shandong, a Pechino. Al ritorno, mi hanno tolto la cintura e mi hanno obbligato a camminare tenendomi su i pantaloni. Mentre comminavamo mi picchiavano. Quando sono arrivato all’ufficio, mi hanno i nuovo pestato con una cinghia, e hanno continuato a picchiarmi per tutta la notte. Il giorno seguente mi hanno rimandato a Zhaoyuan, provincia di Shandong.

“Al mio arrivo al Centro di Detenzione di Zhaoyuan, la polizia ha istigato i detenuti criminali a picchiarmi. I detenuti là hanno visto che facevo attivamente il mio dovere. Tutti loro erano commossi e non mi hanno picchiato a lungo. Alla fine, hanno mandato un criminale muto a picchiarmi. Un giorno, la guardia mi ha ordinato di protendere la testa fuori da un piccolo foro nella porta di ferro della mia cella, poi ha pesantemente calpestato la mia testa, per poi continuare a colpirla. I praticanti nelle altre celle gridavano tutti contro di lui, ‘Non dovete picchiare le persone!’

"Dopo, hanno mandato mia sorella e me alla stazione di polizia del paese di Xinzhuang. Dopo il 20 luglio 1999 la mia intera famiglia è stata arrestata. Hanno rinchiuso mia sorella e me in piccole celle di isolamento scure che erano in un sottoscala. Quelle celle di isolamento erano così strette che non potevamo alzarci in piedi. Ci consentivano solo di andare in bagno una volta ogni sera. Ci hanno tenuti rinchiusi in questo modo per 10 giorni ogni volta che siamo stati detenuti. Dopo di ciò ci hanno mandati di nuovo al Centro di Detenzione Zhaoyuan e ci hanno tenuti là per un mese. Hanno torturato mia sorella e me in questo modo per sei volte. Questi eventi ci hanno dato la sensazione che è difficile sia vivere che morire.

“Nella Giornata Nazionale del 2000, sono andato alla Piazza della Cultura di Changchun per esporre uno striscione e sono stato arrestato. Tutti i mezzi di comunicazione cinesi hanno mentito. Non hanno detto una sola parola di verità per noi. Perciò volevamo dire la verità alle persone in quel modo. Il capo della polizia Liang e altri poliziotti mi hanno tolto il cappotto lo hanno usato per coprirmi la testa. Mi hanno ammanettato dietro la schiena, mi hanno trascinato al piano inferiori e poi mi hanno scortato ad una macchina. Abbiano viaggiato per circa due ore e sentivo che quel posto era molto lontano dalla città. Quando siamo arrivati a destinazione, la polizia mi ha portato in una casa dove mi hanno scoperto la testa. Ho provato una sensazione terribile. Nella stanza c’era una panca delle tigre. Le mani mi sono state legate dietro la schiena. Hanno inserito delle barre di ferro all’altezza dei mio torace, dei miei polsi e delle mie caviglie. Le estremità delle barre erano fissate alla panca della tigre così che il mio intero corpo era completamente immobilizzato. Poi Liang ha tirato fuori un coltello affilato di trenta centimetri e se lo è strofinato sui pantaloni un paio di volte. Ha lanciato il coltello sul tavolo e con ferocia mi ha detto, ‘Zhang Zhukui, voglio che tu muoia qui oggi; oggi ti torturerò a morte, farò una buca e di sotterrerò. Nessuno saprà nulla e nessuno ti troverà.’ Dopo aver detto questo, Liang è andato fuori. Almeno tre poliziotti hanno cominciato a ricaricare i bastoni elettrici e altri due poliziotti hanno afferrato le mie mani che erano immobilizzate e hanno cominciato a tirarle attorno alla mia testa passando da davanti. Ho sentito le mie ossa rompersi senza sosta. Hanno ripetuto questa tortura molte volte e il dolore opprimente mi ha sottoposto ad una tensione terribile. Poi hanno calato una campana di ferro sulla mia testa e hanno cominciato a colpirla violentemente con delle barre d’acciaio. A causa dell’intenso tremore e il rumore ho avuto la sensazione che mi esplodesse la testa. Dopo che avevo sofferto per molto tempo, i poliziotti mi hanno bruciato la schiena con delle sigarette, e il dolore intollerabile mi ha fatto perdere coscienza. Allora hanno versato dell’acqua fredda su di me per risvegliarmi. Poi hanno acceso delle candele per bruciarmi la schiena. Poi hanno bruciato la carne della mia schiena, e le hanno versato sopra la cera calda. Il dolore faceva saltare e tremare il mio corpo. L’unica cosa che potevo sentire era lo scricchiolio della panca della tigre scossa da me stesso. Dal momento che non era rimasto nessun pezzo di pelle sana sul mio corpo, hanno iniziato a colpire le mie parti intime con i bastoni elettrici e le hanno trafitte. Poi hanno usato una barra di ferro per colpire le mie parti intime. Sono svenuto e non so quanto tempo è passato prima che mi risvegliassi. Dopo una notte di torture, la mia faccie era gonfia molte volte più della sue dimensione originale e tutto il mio corpo era coperto di sangue. Avevo contorto così tanto il mio corpo a causa del dolore che la pelle e la carne delle mie caviglie erano tagliate, con i muscoli e le ossa in vista. Tuttavia, quando hanno visto che ero sveglio, mi hanno di nuovo trascinato fuori. C’erano più di 10 gradi sotto zero là fuori, e hanno gettato acqua fredda sul mio corpo nudo. Mi hanno abbandonato dove giacevo e sono tornati nella casa. Mezz’ora dopo sono venuti fuori per vedere se ero ancora vivo. Non so quanto tempo è passato prima che arrivasse il mattino. Ero già in punto di morte. Sono stato portato al dipartimento di polizia di Changchun. C’erano molte piccole celle e in ognuna c’era una panca della tigre. C’era una praticante su ognuna di quelle panche. La maggior parte di loro era svenuta, con la parte inferiore del corpo nuda o con solo un telo a coprirle.

“Sono stato mandato al Centro di Detenzione Tiebei per subire ulteriori torture. Ho iniziato uno sciopero della fame per cinque giorni e hanno interrotto le torture. Dopo essere rimasto nel Centro di Detenzione per 40 giorni, mi hanno mandato alla quinta divisione del Campo di Lavori Forzati dei Distretto Chaoyang. Là ho iniziato uno sciopero della fame continuo. Più di 10 praticanti si sono uniti a me nello sciopero. C’erano 500 praticanti della Dafa detenuti nella quinta divisione. Il capo della divisione ha visto che eravamo in sciopero della fame e ha mandato dei detenuti criminali a pestarci. La scena è stata orrenda. Alla fine i praticanti della Dafa che erano in sciopero della fame sono stati mandati alla prima divisione, dove i praticanti della Dafa erano perseguitati più brutalmente. Un criminale di nome Xu Hui ha abusato spesso dei praticanti della Dafa. Un praticante delle Dafa di più di 60 anni, che era stato impiegato di medio livello, è stato picchiato fino ad essere ridotto in fin di vita dal Xu Hui solo perché non indossava la divisa dei prigionieri. Anche a quel punto ha continuato a picchiarlo. Ho quasi perso fiducia nella vita, dopo aver sopportato una agonia indicibile per molto tempo. Tutte le persecuzioni e le torture più intollerabili accadevano di pomeriggio, di sera e anche nel cuore della notte.

“Se i praticanti del Falun Gong facevano il minimo rumore quando erano addormentati, gli altri detenuti li picchiavano. Per questo i praticanti del Falun Gong non osavano dormire. Qualche volta di notte non riuscivo a smettere di tossire; perciò i detenuti mi hanno picchiato per tutta la notte. Non mi permettevano di tossire. Non osavo bere acqua di sera, perché non ci permettevano di andare in bagno durante la notte. Una volta non potevo trattenermi, così ci sono andato silenziosamente. Quando sono tornato, Xu Hui mi ha picchiato fino a lasciarmi senza fiato. Mi ha preso a calci nella zona dei reni, tanto che entrambe i reni si sono spostati dalla loro sede naturale. Non ho potuto muovermi per parecchi giorni.

“Una volta c’era un praticante della Falun Dafa sulla ventina di nome Sui Fatao. I detenuti comuni hanno scoperto che aveva nascosto gli articoli del Maestro tra i suoi vestiti, così lo hanno colpito con un attrezzo di ferro per più di 50 volte. Non molto tempo dopo questo episodio, quel praticante è stato picchiato a morte. La mia sorella più giovane è stata condannata a 3 anni di prigione. In più, solo perché erano praticanti del Falun Gong, il loro figlioletto di 9 anni è stato allontanato da scuola per ordine dell’Ufficio 610. Dei praticanti con i quali ero in contatto, otto o nove sono stati pestati a morte. I loro nomi erano Wang Shouhui, Liu Boyang, Liu Haibo, Liu Chengjun, Xu Shuxiang, Wang Kefei, Yu Lixin and Deng Shiying. Per quanto riguarda altri praticanti che sono stati perseguitati a morte, in questo momento non posso ricordare i loro nomi. Tutti questi sono fatti estremamente crudeli!

"Zhang Shuchun è la mia seconda sorella minore. Quando la polizia a provato ad arrestarla, si è gettata dalla finestra. Le sue costole fratturate hanno perforato i suoi organi. Aveva anche braccia e gambe rotte. È svenuta immediatamente. Molti passanti si sono subito fermati per soccorrerla e chiedevano che cosa era successo. Il poliziotto dell’Ufficio 610 ha detto, ‘Ha avuto un litigio con il marito a proposito del loro divorzio.’ Dal momento che era un cosiddetto ‘Criminale Ricercato’, la polizia la ha portata in un ospedale. Ma i dottori dell’ospedale hanno pensato che non fosse necessario tentare di salvare una praticante del Falun Gong. Hanno detto, ‘Gettatela fuori’ e sorprendentemente la polizia la ha gettata in un sotterraneo. È stata salvata da alcune persone dal cuore gentile, ma la polizia la ha messa di nuovo nella lista dei ‘Ricercati’.

Wang Yuhuan è una praticante del Falun Gong che è stata arrestata dalla polizia di Changchun. Negli scorsi sei anni è stata detenuta nel campo di lavori forzati per nove volte. Ha detto, “Non ci crederete. Ma nel campo di lavoro, per fare i soldi, la polizia vende lo spazio per dormire. Il prezzo è 2.000 yuan (circa 250 dollari) al mese. Una volta acquistato hai il diritto di coricarti sulla schiena quando dormi. Altrimenti, devi coricarti su un fianco, perché la cella è piccola. Nel frattempo, coloro che comprano lo spazio hanno il diritto di picchiarci. Come praticanti della Falun Dafa, non spenderemo mai quei soldi per comprare lo spazio per dormire. Dal momento che i detenuti criminali hanno comprato lo spazio per dormire, il reso delle persone ha meno spazio e dormire diventa più penoso.

“Nell’agosto 2000, sono stata mandata al Campo di Lavoro Forzato Heizuizi. La polizia ha cercato di ‘trasformarmi’. Dovevo lavorare 18 ore al giorno. Il carico di lavoro era molto pesante. Si trattava di fare materiale per l’esportazione. Oltre al lavoro, mi obbligavano a scrivere dichiarazioni di ‘pentimento’. I criminali della mia cella mi picchiavano se non lo facevo. Per ‘trasformarmi’ Sun Mingyan, il funzionario responsabile della Squadra n^6, si è seduto sulla mia testa e ha colpito la mia testa e la mia faccia con un bastone elettrico per più di un’ora. I miei capelli erano bruciati e la mia faccia e il collo erano ustionati gravemente. Avevo bruciature dappertutto. Quando sono stata rilasciata nel novembre 2001, non ero ancora in grado di reggere una scodella. L’ufficio 610 mi ha anche preso illegalmente 2000 yuan (circa 250 dollari) quando sono stata rilasciata.

“Il 5 marzo 2002, alcuni praticanti della Falun Dafa hanno trasmesso con successo un video che raccontava la verità sul Falun Gong in TV. L’Ufficio 610 Centrale ha ordinato una campagna di arresti sa larga scala a Changchun. Sono stata arrestata. La polizia ha arrestato più di 5000 praticanti della Dafa in quella occasione. In ogni cella c’erano almeno 50 persone. Usavano anche i bagni per detenere i praticanti del Falun Gong, dal momento che non c’era spazio. Il Primo Dipartimento di Pubblica Sicurezza di Changchun mi ha arrestata l’11 marzo 2002. Mi hanno chiusa in una gabbia di ferro alta 1.3 metri nella stazione di polizia vicino al Tempio Caishen nel Distretto Nanguan. Non potevo alzarmi in piedi. Nella notte del 12 marzo Gao Peng, Zhang Heng e altri poliziotti della Prima Divisione della Squadra Criminale mi hanno interrogata. Mi hanno ammanettato le mani dietro alla schiena e mi hanno incappucciata. Hanno usato una corda per fermare il cappuccio attorno al mio collo. Non potevo vedere niente e potevo a malapena respirare. Poi mi hanno legata con delle corde e mi hanno messa nel baule della macchina. Mi hanno portato in montagna dove torturavano brutalmente i praticanti del Falun Gong a volontà. Molti praticanti sono stati torturati a morte in quel posto. Il signor Liu Haibo è stato completamente denudato e costretto a inginocchiarsi. La polizia ha ha spinto il più lungo bastone elettrico che hanno trovato nel suo di dietro e ha scioccato con scariche elettriche tutti i suoi organi. Liu è morto immediatamente sul posto. Era un laureato.

“Liu Yi, un dottore dell’Ospedale del Distretto Luuyuan, aveva circa trent’anni quando è stato torturato a morte in quel posto diabolico. Ventitre praticanti sono stati torturati a morte in quel posto. Conoscevo molti di loro. La polizia ha semplicemente sepolto i loro corpi in una buca. Xiang Min, una bella praticante della Dafa, è stata portata indietro dopo una tornata di torture. Mi ha detto che la polizia la aveva molestata sessualmente toccandole il didietro mentre la colpivano con i bastoni elettrici. Circa 30 praticanti sono stati torturati a morte in quella tornata di arresti.

“Ci sono volute più di due ore per arrivare in quel famoso posto di montagna. Ho sentito che fermavano la macchina. Mi hanno tirata fuori, e nel mentre mi picchiavano. Hanno cominciato a imprecare contro di me e hanno detto che mi avrebbero torturata a morte. Mi hanno gettata tra gli alberi e dopo circa 10 minuti sono arrivata incespicando a un edificio. Siamo andati al piano di sopra, e siamo entrati in una stanza. Mi hanno tolto il cappuccio. La polizia ha detto, ‘Aspetta, vediamo come morirai oggi. Nessuno è mai uscito vivo di qui!’ Ero in una piccola stanza, c’era un piccolo tavolo con sopra tre lunghi bastoni elettrici con i loro artigli. C’era anche una corda e un letto. In seguito ho scoperto che il letto serviva ai poliziotti per riposarsi mentre ci maltrattavano, quando erano stanchi di pestarci. Ho visto una panca della tigre e molti poliziotti occupati a preparare il tutto per torturarmi. Sentivo il vento che soffiava feroce. Poi alcuni poliziotti mi hanno costretta a salire sulla panca della tigre. Mi hanno legata alla panca con le mani ammanettate dietro la schiena e dietro la panca. Hanno fissato una barra di ferro sul lato della panca finchè non sono stata più in grado di muovermi e poi hanno immobilizzato strettamente le mie caviglie con due anelli di ferro. Ogni cinque minuti iniziavano una tornata di torture. Muovevano le mie braccia avanti e indietro e potevo sentire le ossa che si spezzavano. Il dolore intenso mi ha quasi fatta svenire. Il dolore mi ha fatta immediatamente piangere e sudare abbondantemente. Hanno spinto la mia testa verso le gambe. Essendo legata alla panca della tigre ho sentito come se le ossa del mio collo si spezzassero e ho sentito la barra di ferro penetrare nel mio petto e nello stomaco. Mi sembrava di soffocare. In ogni istante ero sul punto di soffocare. Hanno fissato delle corde sugli anelli di ferro e hanno cominciato a tirare violentemente. Le mie caviglie erano sempre più ferite e doloranti. Il dolore in tutto il corpo mi faceva tremare. Hanno ripetuto questa tortura ogni cinque minuti. Il sudore e le lacrime hanno inzuppato i miei vestiti. Poi, sono svenuta a causa del dolore intollerabile. Allora ha versato acqua, gelata o bollente, su di me per farmi riprendere. L’acqua bollente ha bruciato in modo serio tutto il mio corpo. Non potevo tollerare quell’essere uccisa lentamente, quella enorme sofferenza. Ho desiderato che mi uccidessero con un colpo di pistola.

“Dopo avermi torturata per più di quattro ore sulla panca della tigre, dopo che le torture mi avevano resa molto debole, hanno messo una campana di ferro sulla mia testa. Ognuno dei sette poliziotti fumava tre sigarette nello stesso tempo e soffiavano il fumo nella campana. Stavo soffocando e sono svenuta. Hanno versato acqua fredda su di me. E quando ero a mala pena cosciente, hanno usato le sigarette ardenti per ustionarmi gli occhi. Quando ho ripreso coscienza ho lottato un po’ e mi sono dibattuta. Poi hanno colpito a pugni la mia testa e la faccia e il naso e i denti. Mi hanno fatto saltare via due incisivi. Ma mia faccia si è gonfiata ed è diventata tutta viola. Hanno anche trafitto le mie orecchie con dei bastoncini fini. Non ho potuto sentire niente per due settimane. Alla fine esausti per la foga con cui mi avevano torturata sono andati a dormire. Erano le due di notte.

“Nel marzo 2002, mi hanno torturata per tre volte in 17 giorni in quel posto del diavolo. Ogni volta la tortura era più brutale. Le ultime due volte sono successe a mezzanotte. Ogni volta, sette o otto poliziotti venivano e mi prendevano dalla mia cella e mi rimandavano indietro moribonda. Una volta la polizia non ha voluto che altri vedessero in che stata mi avevano ridotta le loro torture. Mi hanno fatto indossare dei vestiti spessi. Tuttavia il sangue usciva lo stesso. Poi la polizia mi ha messo ancora altri vestiti, ma il sangue colava fuori lo stesso. I praticanti non potevano andare a dormire per l’orrore e la preoccupazione per la sorte di una amica praticante.

“La polizia ha ‘interrogato’ ogni giorno tutti i praticanti che erano sulla lista nera dell’Ufficio 610. Ogni volta hanno legato il praticante, lo hanno incappucciato e gli hanno ammanettato le mani dietro alla schiena. Poi li hanno spinti nella macchina della polizia e gli hanno portati in montagna in quel posto diabolico per torturarli brutalmente.

“Le torture spietate hanno distrutto il mio corpo e la mia salute. Hanno dovuto mentire sulle mie condizioni perché il Centro di Detenzione n^3 mi prendesse. Il giorno seguente sono stata mandata all’Ospedale Provinciale e poi all’Ospedale Militare n^3 per esami fisici. Gli esiti indicavano che il mio corpo aveva subito ferite quasi in ogni suo punto e che ero in condizioni critiche, così non possedevo gli standard minimi per essere detenuta. Quel pomeriggio, la polizia ha riportato la signora Guo Shuaishuai e me all’ospedale della prigione e ha lanciato una nuova ondata di persecuzione. Siamo state legate a un letto. Ci hanno iniettato delle droghe, che non mi facevano più sentire le gambe. Le mie gambe sono diventate fredde come il ghiaccio e completamente rattrappite.

“Anche il praticante Jiang Yong è stato perseguitato lì. È morto dopo sette mesi di torture. La polizia gli ha iniettato delle droghe sconosciute e ha prelevato una grande quantità di sangue dal suo corpo ogni giorno. Queste iniezioni e il prelievo del sangue hanno molto indebolito Yong. È morto durante una alimentazione forzata.

“È terribile essere testimoni dell’intero processo con cui una persona viene torturata a morte. Le guardie hanno inflitto continuamente l’alimentazione forzata alla signore Guo per due mesi; il tubo rigido dell’alimentazione forzata è stato lasciato nella sua gola per tutto il tempo. Rifiutandosi di accettare l’alimentazione forzata, la signora Guo ha dovuto ingoiare 1 metro e mezzo di tubo per l’alimentazione. Si rigirava e lamentava nel letto a causa del dolore terribile. L’ospedale della prigione si rifiutava di rilasciarla per paura che raccontasse della persecuzione malvagia che aveva subito, così hanno intensificato la tortura. Guo e io siamo state denudate e legate con i quattro arti ai quattro angoli di una letto. I poliziotti e i detenuti maschi ci guardavano in modo osceno tutto il giorno. Un dottore ha colpito e infilzato la vagina della signora Guo. Incapace di sopportare quella tortura, la signora Guo ha ingoiato il cucchiaio che era inserito nella sua bocca. Ancora una volta si rigirava e si dibatteva nel letto per il dolore. Il dottore della prigione le ha aperto lo stomaco per recuperare il cucchiaio. Ha deliberatamente fatto una incisione non necessaria, dal petto fino all’inguine. La ha ricucita grossolanamente e la ha mandata a morire a casa. La signora Gao non si è mai ripresa dalle barbare torture fisiche e psicologiche che ha subito.

“La signora Zhao Xiaoqin e io siamo state mandate all’ospedale della prigione lo stesso giorno. Gli ufficiali dell’Ufficio 610 la hanno presa a pugni fino a quando non ha perso coscienza e la hanno spinta giù dalle scale. Nella caduta si è fratturata il braccio sinistro, e le è venuto una bozza grande quanto una ciotola in testa, ed è impazzita. Da quel giorno non può più parlare. Il dottore della prigione non le ha cambiato il gesso al braccio per tutta l’estate. Di conseguenza il suo braccio si è infettato e sono cresciuti dei vermi su di esso. Vedere le sofferenze della signora Zhao mi spezzava il cuore. Sono stata testimone di altre atrocità durante la persecuzione. Noi, le praticanti, siamo state tutte denudate e legate con gli arti aperti su un letto per più di 26 giorni. Abbiamo subito incessanti umiliazioni e abusi sessuali da parte dei poliziotti, dei dottori e dei detenuti.

“Sono stata trasferita di nuovo al Centro di Detenzione n^3 perché mi rifiutavo di rinunciare al Falun Gong. Il Centro di Detenzione si è rifiutato di accettarmi, perché ha sentito che sarei morta presto e temevano di doversi prendere la responsabilità della mia morte. La polizia, offesa, mi ha appesa ad una porta per sei ore e mi ha picchiata. Sono stata riportata all’ospedale della prigione per subire ulteriori persecuzioni. Sono scesa in sciopero della fame per protesta. Il cinquantesimo giorno, un dottore dalla prigione ha aperto una mia vena e ci ha inserito un grosso ago. Il mio sangue colava fuori e ha inzuppato il letto e il pavimento. Ormai abituati a queste persecuzioni sanguinarie, i poliziotti e i dottori dell’ospedale non erano per nulla disturbati da quel sangunamento eccessivo. Ogni giorno mi somministravano 10 bottiglie di un liquido sconosciuto. Lasciavano che urinassi e defecassi sul letto - giacevo in una pozza di urina e feci e questo è durato per cinquanta giorni. L’intera estensione della miseria non può essere descritta. Le mie vene sono collassate a causa dello sciopero della fame, così il denso liquido non poteva più passare attraverso di esse. La capo infermiera scuoteva la bottiglia e spingeva il fluido nelle mie vene. Sono svenuta mote volte a causa del terribile dolore.”

Il signor Yang Guang, un altro praticante, ha sofferto una persecuzione ancora più disumano. Riporto parte di una lettera scrittami da un testimone:

“Yang Guang, che viveva a Changchun, provincia di Jilin, è stato detenuto illegalmente a partire dal gennaio 2000 ed è stato torturato in modo terribile nelle mani del direttore Liang e degli ufficiali dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Changchun. È stato torturato con bastoni elettrici, con la panca della tigre, con la camicia di forza, è stato appeso al soffitto, soffocato con una busta di plastica e ha subito l’alimentazione forzata a base di alcool. I suoi persecutori alcune volte lo hanno torturato per 40 ore consecutive. Le torture hanno causato al signor Yang la sordità dall’orecchio sinistro, hanno reso disabili le sue braccia, lo hanno lasciato paralizzato dalla cintola in giù, hanno causato la necrosi all’anca sinistra, la frattura della gamba sinistra, la deformazione dei piedi, la suppurazione delle punte dei piedi, gli hanno prvocato anche danni ai reni e l’accumulazione di liquido nel torace. Nonostante le sue condizioni è stato condannato a 15 anni nella prigione di Jilin.

“Il signor Yang è stato portato nel cosiddetto ‘distretto nudo’, cioè la sezione della prigione per i detenuti disabili. Qui è proibito ai detenuti indossare i pantaloni per tutto l’anno, così l’incombenza della pulizia è minima. I detenuti hanno fatto una speciale sedia a rotelle per il paralizzato signor Yang: hanno usato dei tubi d’acciaio, quattro rotelle e due assi per il fondo e i lati. La sedia ha un buco al centro, come un gabinetto. Quando il signor Yang ha bisogno di andare in bagno, i detenuti spingono la sua sedia fino alla toilet. A causa delle pareti laterali della sedia e delle sue braccia disabili, il signor Yang non può pulirsi da solo. Urina, feci e un cattivo odore circondano il signor Yang in ogni momento. In questo ‘distretto dei nudi’ non batte mai il sole. Le condizioni sono disumane. Questo distretto è bollente d’estate e gelido d’inverno. Lo spazio per dormire è largo solo 60 cm. Il cibo è disgustoso e scarso.

“Quando il signor Yang ha bisogno di lavarsi, i detenuti lo spingono in bagno, lo spruzzano con un tubo flessibile e passano su di lui uno strofinaccio. I detenuti chiamano tutto questo un ‘doccia cosmetica’. Le autorità della prigione hanno costretto il signor Yang in queste condizioni per obbligarlo a rinunciare al Falun Gong. Il signor Yang, tuttavia, rimane fermo nella sua fede. È stato messo in isolamento. Lo hanno fatto uscire solo quando è stato in punto di morte. Allora il signor Yang è stato trasferito in una sezione speciale della prigione Tiebei di Changchun. Non gli è stata offerta alcuna cura medica, in più la prigione ha estorto circa 1000 yuan (all’incirca 125 dollari) alla famiglia del signor Yang.

“Il signor Yang ha solo l’anziana madre di 86 anni a casa che non sa che suo figlio è stato torturato in quel modo orrendo. Quando incontra qualcuno, implora tristemente, ‘Guang è una brava persona. Dove è adesso, voglio mio figlio!’ La moglie del signor Yang ha divorziato da lui, perché non ci sono entrate per mantenere la famiglia. Il signor Yang ho sofferto anche atroci pene psicologiche. I parenti hanno chiesto il suo rilascio, ma la Prigione, il Ministro della Giustizia e l’Ufficio di Gestione della Prigione lo hanno rifiutato.”

La praticante di Dalian Chang Xuexia è una ragazza calma e graziosa. Abbassa il capo per vergogna mentre racconta la sua esperienza dolorosa e umiliante in un campo di lavoro:

“Sono stata arrestata per la prima volta perché ho fatto appello per il Falun Gong. Sono stata detenuta per 39 giorni in un centro di riabilitazione di Dalian. Nel gennaio 2003, le autorità hanno provato di nuovo a farmi rinunciare al Falun Gong. Mi hanno rinchiusa in una piccola gabbia di metallo hanno portato dentro una varietà di strumenti di tortura. La signora Wang Yalin, la principale persecutrice dei praticanti del Falun Gong nel centro, ha ordinato a parecchi detenuti di appendermi per i polsi con i piedi che toccavano a mala pena per terra. Wang ha ordinato, ‘Fissatela bene!’

“L’orda dei detenuti mi ha presa a calci e pugni da ogni parte. Sono svenuta. Mi hanno fatta cadere per terra e hanno cominciato a calpestarmi la faccia e le braccia per vedere se stavo recitando. Quando mi sono svagliata, non potevo muovere il braccio sinistro, perché avevo il gomito slogato. I detenuti che si sono rifiutati di picchiarmi sono stati trasferiti e le loro pene sono state prolungate. Sono stata di nuovo appesa. Questa volta i detenuti hanno messo una fotografia del Maestro nella mia biancheria intima, e hanno scritto parole blasfeme contro la Falun Dafa e il Maestro sulla mia faccia. Mia hanno anche colpita con un asse di legno molto duro. I lividi non sono scomparsi per un intero anno.

“Mi sono ancora rifiutata di rinunciare alla Falun Dafa. Mi hanno denudata, e parecchi detenuti hanno cominciato a pizzicarmi il petto, a strapparmi i peli del pube, e a trafiggermi la vagina. Hanno usato una spazzola normalmente usata per pulire le cisterne dell’acqua. Poi hanno messo un catino sotto la parte bassa del mio corpo per vedere se sanguinavo. Dal momento che non usciva sangue, i detenuti sono passati ad una spazzola più grande e hanno trafitto ripetutamente la mia vagina. Non potevo sopportare il dolore intollerabile e ho ceduto alla loro richiesta di non fare gli esercizi del Falun Gong nel campo.

“Ciò che ho sofferto nel campo non sono le cose più brutali. Un’altra praticante di nome Wang Lijun è stata torturata in una piccola gabbia di metallo per tre volte. I detenuti hanno fatto molti nodi su una spessa corda e l’hanno tirata avanti e indietro, con un movimento simile a quello del segare, attraverso la sua vagina. Tutta la parte bassa del suo corpo si è gonfiata. Il capo della polizia ha ordinato ai detenuti di colpire la sua vagina gonfia con l’estremità spinosa di una scopa rotta. A causa di questa tortura la vagina della signora Wang sanguinava abbondantemente. Il suo addome e la sua vagina erano così gonfi che non poteva mettersi i pantaloni, né poteva stare seduta o urinare. La signora Wang non poteva ancora stare seduta dritta un mese dopo questa tortura sessuale. Anche le sue gambe sono state rese invalide. Sono anche stata testimone di una tortura simile inflitta ad una vergine. Il capo della polizia metteva anche dei vermi velenosi sui corpi delle praticanti.”

“Il mio nome è Wei Chun (alias). Ho 35 anni e vivo a Dalian. Ho cominciato a praticare il Falun Gong nel 1998. Dal momento che il Falun Gong insegna alle persone a vivere secondo i principi di Verità-Compassione-Tolleranza, sono molto migliorata, sia mentalmente che fisicamente. Potevo perdonare gli altri e allo stesso tempo migliorare il mio carattere morale. Nel luglio 1999 il governo ha iniziato ad opprimere il Falun Gong. Non potevo ignorare i suoi abusi contro i nostri diritti basilari, così nel marzo 2000 sono andata a Pechino per fare appello a favore del Falun Gong. Quando sono salita sul treno, sono stata fermata da un poliziotto che mi ha chiesto di dire parole offensive sul signor Li Hongzhi. Mi sono rifiutata e così sono stata arrestata. In seguito ho saputo che chiunque viaggiasse verso Pechino, sia in treno che in pulman, doveva dire parole offensive contro il signor Li Hongzhi o contro la Falun Dafa, altrimenti non avrebbe avuto il permesso di viaggiare.

“Sono stata portata al Centro di Riabilitazione dalle Droghe di Dalian, e detenuta per sette giorni. Quando sono stata rimandata al mio posto di lavoro, il mio supervisore mi ha retrocessa a fare le pulizie nella fabbrica alla mattina e al pomeriggio mi ha chiesto di considerare i miei errori. Volevano che firmassi una rinuncia alla mia fede e che scrivessi una dichiarazione diffamante verso il Falun Gong. Mi sono rifiutata così sono stata licenziata. Nell’aprile 2000 ho trovato un altro impiego. Il 15 marzo 2001 Chen Xin e altri poliziotti della Prima Divisione dell’Ufficio della Pubblica Sicurezza di Dalian mi hanno rapita dal mio posto di lavoro. Non mi hanno permesso di dormire per cinque giorni e cinque notti. Ho avuto le mani ammanettate dietro alla schiena per tutto il tempo. Mi hanno messo sigarette accese nelle narici e in bocca. La mia bocca era piena di sigarette. Una volta, un poliziotto mi ha colpita alla testa con una barra di metallo. Poi sono stata mandata al Centro di Detenzione di Dalian e condannata a due anni di lavori forzati. Il 18 maggio sono stata mandata alla Quinta Squadra del Campo di Lavoro di Dalian per essere rieducata.

“Il 4 giugno il signor Liu Yonglai, il signor Qu Fei, il signor Huang Wenzhong e io siamo stati portati al quarto piano. Dovevano forzarci a diffamare il signor Li e la Falun Dafa. Se non lo avessimo fatto, ci avrebbero puniti con scariche elettriche. Se lo avessimo fatto invece ci avrebbero portati al piano di sotto per scrivere le ‘tre lettere’ diffamatorie del Falun Gong e del signor Li, di critica di noi stessi e di impegno a non praticare di nuovo il Falun Gong. Hanno tolto tutti i vestiti al signor Liu Yonglai e a me e ci hanno ammanettati insieme faccia a faccia. Hanno usato sei bastoni elettrici su ciascuno di noi, e ci hanno dato scariche elettriche sulla testa, sulla schiena, sulle coscie, sui genitali, da entrambe i lati del torace e sul collo.

Stringevamo i denti, e lottavamo per evitare gli shock elettrici. Come risultato del nostro dibatterci, le manette sono diventate sempre più strette. Alla fine ci sono penetrate nella carne fino all’osso. Era molto doloroso e sanguinavamo molto.

“Le scariche elettriche sono durate per circa un’ora, poi ci hanno separati. Hanno ammanettato le mani di Liu dietro alla schiena, e lo hanno obbligato a strisciare. Hanno messo due sedie sulla sua schiena e hanno chiesto a due detenuti di sedersi sulle sedie. Poi altri sei criminali hanno usato sei bastoni elettrici caricati al massimo per colpirgli ripetutamente la schiena, le natiche, il collo, i polpacci, le piante dei piedi e i genitali nello stesso tempo. Hanno anche colpito separatamente il suo pene. Per quanto riguarda me, sono stata legata ad una sedia. Le gambe della sedia e il retro della sedia erano entrambe legati con parecchi bastoni elettrici. Allora mi hanno legata strettamente alle sedia con una corda. Un altro criminale impugnava un bastone elettrico sulla mia testa. Sei bastoni sono stati usati simultaneamente per colpirmi. Tutto il mio corpo era in convulsione. Sentivo di essere più morta che viva. Ho gridato per la disperazione. Il mio urlo senza speranza poteva essere sentito nell’intero edificio. C’erano molti praticanti del Falun Gong al secondo e al terzo piano. Hanno detto che tutti loro hanno pianto sentendo le mie urla stridenti.

“La tortura è durata per circa un’ora. Poi ho scambiato il posto con Liu. Lui è stato costretto a sedere sulla sedia elettrica e io a strisciare sul pavimento. Di nuovo sono stata colpita con sei bastoni elettrici contemporaneamente per circa un’ora. Ho sentito che non potevo più sopportare tutto ciò, ma sarei morta piuttosto che tradire la mia fede, la mia coscienza, prima di diffamare il Maestro e la Falun Dafa. Così ho iniziato a coprire il pavimento con la testa in modo da perdere coscienza. Ogni volta che i sei bastoni elettrici mi toccavano simultaneamente, sentivo come se migliaia di freccie mi entrassero tutte insieme nel cuore.

“Molte volte ho avuto la sensazione di essere morta. Dopo che i bastoni elettrici si sono scaricati, li cambiavano con altri con voltaggio più alto. Alla fine ho cominciato ad avere paura, così alla fine mi sono sottomessa. In seguito anche Liu non ha più potuto sopportare tutto ciò. Anche lui si è sottomesso. I poliziotti che hanno ordinato ai criminali di infliggerci le scariche elettriche erano Qiao Wei, Zhu Fengshan, Jing Dianke e altri. Non ricordo tutti i nomi dei criminali. In seguito mi hanno detto che quando Huang Wenzhong è stato scioccato, la sua faccia era ustionata e sanguinava. Le guance di Qu Fe sono state colpite con le scarpe in modo così grave che erano gonfie come una pagnotta. Dopo che siamo stati portati al piano di sotto, abbiamo scritto la dichiarazione di rinuncia alla Falun Dafa. Quando siamo tornati alla nostra sezione, dovevamo scrivere una intera pagina con quelle tre frasi ogni giorno, diffamando il signor Li e la Falun Dafa. Nello stesso tempo, dovevamo ripetere le tre dichiarazione a alta voce ogni giorno. Era straziante per la mia anima. Il dolore che mi ha causato era molto maggiore di quello causato al mio corpo. Ma se ci opponevamo o ci rifiutavamo, saremmo stati portati al quarto piano e colpiti con i bastoni elettrici fino farci sottomettere di nuovo.

“Poi un praticante del Falun Gong chiamato Li nella classe 3 non ha più potuto sopportare la tortura spirituale e ha scelto di suicidarsi impiccandosi. È stato salvato. A quel tempo non volevo vivere un momento di più. Ero così umiliata. Non volevo subire ancora gli shock elettrici. Temevo di non poterli più tollerare. Tuttavia, non volevo fare quelle cose immorali come diffamare il Maestro e la Falun Dafa. Ho detto a Liu che se qualche praticante avesse osato dare la sua vita, le guardie non avrebbero più osato perseguitarci in quel modo. Ha detto che avrebbe sacrificato la sua vita per gli altri. Un giorno quando stavamo pulendo fuori, Liu è andato al terzo piano passando dal retro dell’edificio e si è buttato giù di testa. È morto istantaneamente. Da allora in poi, molti praticanti del Falun Gong hanno rinnegato tutto ciò che avevano scritto e detto che violasse la loro coscienza, e hanno dichiarato che tutto ciò era stato loro estorto con la tortura e che non era valido. Avrebbero protetto fermamente la loro fede e la verità. A causa di questo, la polizia ha messo tutti i praticanti che avevano ritrattato le tre dichiarazioni nella stessa classe e li ha costretti al lavoro forzato. Si alzavano alle 5 del mattino e lavoravano fino alle 11 ogni giorno. Poi hanno mandato mandato quei 9 praticanti al Campo di Lavoro Guanshan per iniziare un altro ciclo di persecuzioni.

“Ho capito che non potevo più cooperare con le guardie, così ho smesso di indossare l’uniforme della prigione, ho smesso di marciare, ho smesso di cantare, e ho iniziato uno sciopero della fame per protestare contro questa persecuzione. L’intera classe ha iniziato lo sciopero della fame per protesta con me. Poi siamo stati separati, e io sono stata mandata alla terza brigata dove ho continuato lo sciopero della fame. Quando uno dei capi dei persecutori mi ha chiesto perché ho iniziato lo sciopero della fame, gli ho detto che non avevo altro mezzo, dal momento che nessun tribunale avrebbe trattato il mio caso. Sono tutti tribunali e giudici di Jiang Zemin, e nessuno osa rappresentarci. Posso solo usare la mia vita per protestare contro la persecuzione messa in atto contro di me, per protestare contro la persecuzione di Jiang Zemin e del governo contro il Falun Gong. Ho un figlio. Quando mio figlio mi chiederà, ‘Che cosa hai fatto durante la più grave persecuzione di persone oneste’, non voglio dirgli che mi sono sottomessa. Voglio essere una persona che preferisce morire con onore che vivere in disgrazia.’ Il 24 ottobre, il 15^ giorno del mio sciopero della fame, mi hanno rilasciata con la scusa che avevo bisogno di trattamenti medici esterni per non morire durante la custodia.”

Mentre ascoltavamo quelli che erano scampati alla morte in questa persecuzione, uno dopo l’altro, ci sembrava di soffocare. Alcune delle storie vere sono state raccontate proprio da coloro che sono scampati alla morte parecchie volte durante la persecuzione. Le loro storie commuoverebbero anche un diavolo fino alle lacrime. Le scene di sangue senza precedenti e senza pari, le nature viziose e inumane, le più disastrose tecniche di tortura – tutto era così terrificante. Di fronte a questi nostri connazionali, mentre loro stessi pacificamente condividono le loro storie di persecuzione barbara, dobbiamo chiedere a coloro che portano l’emblema della nazione e l’uniforme della nazione di mantenere la pace, “Negli scorsi sei anni dei 60 di governo comunista, quanti atti disumani di questo tipo sono stati commessi e nascosti?"

Dove è caduto il nostro sistema? Ha sfamato così tanti viziosi ufficiali pubblici che vivono tra di noi, che abbiamo sostenuto, che sono stati cresciuti da genitori come i nostri, che hanno famiglie come le nostre! La tragica esperienza dei nostri concittadini illustra pienamente che, nella nostra società, c’è un gruppo di pubblici ufficiali che costantemente disprezzano i valori morali di base della società umana, e che hanno continuamente usato metodi assolutamente lontani dalla moralità umana di base e dalla natura umana. Hanno progettato segretamente i loro sporchi affari che stanno causando la completa distruzione della natura umana, i fondamenti morali la gentilezza e la coscienza della nostra nazione. Tutti, inclusi Hu Jintao e Wen Jiabao, devono ammettere che nessuno di noi può negare che il nostro sistema sta costantemente e progressivamente creando un tale vergognosa realtà. E una tale realtà rivela il carattere totalmente immorale del nostro sistema.

Hu, Wen, concittadini tutti: è tempo di introspezione per la nostra nazione! Non c’è gente sul pianeta o in tutta la storia che abbia sofferto su così larga scala, sopportando una persecuzione così grave e disastrosa in tempo di pace a causa della sua fede. Questo disastro in corso è costato vita di migliaia di persone innocenti, e centinaia di migliaia di persone sono state private della verità. I fatti che abbiamo visto mostrano che tutti coloro che sono stati privati della libertà hanno anche subito la devastazione fisica e il tormento spirituale, cosa che è incredibile nel mondo civilizzato. A causa della persecuzione completamente inumana, 100 milioni di seguaci del Falun Gong e le loro famiglie hanno sofferto denunce e minacce, la perdita del lavoro, opportunità i lavoro e entrate, la confisca dei beni in misure diverse, e una persecuzione che si realizza anche con molti altri mezzi. Quanto assurdo, pericoloso e immorale è questo! Questa è una continua lotta contro l’intero popoli cinese, contro la civiltà umana, e contro il fondamento morale di tutte le persone del mondo!

La situazione del mio ufficio legale e della mia intera famiglia rendono palese la grave situazione in corso in Cina oggi: chi insiste nel dire la verità deve pagare il prezzo. Il paese usa continuamente mezzi violenti per avvertire pubblicamente le persone che il desiderio di capire e di dire la verità è estremamente pericoloso.

In paesi con sistemi civilizzati, la verità è nelle mani di coloro che hanno il potere politico e le risorse. La comprensione del valore della verità è la misura usata per giudicare la moralità e il grado di civiltà di un regime. Ma nella società cinese attuale, l’abilità del governo nell’ottenere la verità è completamente diversa. Ho dolorosamente osservato che è maturato con il regime politico il meccanismo di occultare la verità. Questa situazione rende il regime completamente incapace di conoscere la verità. Il regime ha completamente perso la condizione morale necessaria per conoscere la verità. Ha distrutto completamente quella condizione morale.

Persone come la signora Wang Yuhuan e altri che hanno sofferto nei campi di lavoro sono state personalmente testimoni volta dopo volta ciò che ne segue. Quando alte autorità vengono a fare un’ispezione, in tutti i campi vige una regola d’acciaio: radunare colore che potrebbero dire la verità, come Wang Yuhuan, in un posto dove gli ispettori non possano trovarli. La regola comune è: i leader in visita se ne vanno con la “verità” che hanno personalmente “visto” e “sentito”. Quando il cancello di ferro si chiude alle loro spalle, i crimini contro i nostri concittadini innocenti inizieranno di nuovo velocemente. I fatti indicano che c’è una collusione coordinata tra ispettori e ispezionati: entrambi conoscono la verità senza dirla.

Adesso che il regime ha perso la capacità di ottenere i fatti reali, indagini condotte dai cittadini stessi sono diventate completamente legittime e necessarie, perché il valore della realtà dei fatti è associato con il futuro della nostra nazione ed è legato da vicino con la vita di ogni individuo in questa nazione. Abbiamo il diritto di sapere come il potere di questo regime è legato con il nostro popolo. Abbiamo il diritto di sapere come questa persecuzione è iniziata sei anni fa. Come può un paese prendere una tale immorale decisione? In questi sei anni, come le autorità hanno attuato questa decisione? Che cosa fa il paese? In questi sei anni, quanti cittadini innocenti sono stati imprigionati illegalemente dietro gli alti muri? Che cosa è successo esattamente dietro quegli alti muri? Cosa sta capitando ancora oggi? Ottenere le risposte a queste domande è una obbligazione morale fondamentale per la gente di questo paese. Qui dobbiamo mettere in evidenza che l’occultamento della verità messo in atto dal governo è spegievole e non è più solo questione di immoralità. Coloro che sono stati testimoni dei fatti alla fine entreranno nella società. Di fatto, molti di loro stanno già camminando tra la gente, rivelando instancabilmente la verità dei fatti.

Governo cinese, devi capire che sei un governo. Solo in questo modo puoi trattare la disastrosa realtà dal punto di vista di un governo, nel modo dovuto da un governo, e attraverso le logiche azioni di un governo. Solo in questo modo possiamo evitare tragedie come il Massacro di Piazza Tiananmen, la persecuzione sanguinosa del Falun Gong e la recente uccisione di contadini a Guangzhou. Tuttavia, dobbiamo affrontare spesso una tale realtà. La realtà è che per un lungo periodo di tempo simili crimini contro persone innocenti sono stati commessi ripetutamente senza alcuna ragione. In risposta al dolore disperato che i disastri hanno portato alle persone, il governo cinese è sempre rimasto in silenzio e ha oppresso le persone sofferenti con brutalità.

La nostra indagine ha mostrato che, quando si trovano di fronte a dei credenti che sono quasi tutti "testardi e che si rifiutano di essere trasformati", i responsabili della “trasformazione” di questi individue hanno perso completamente la loro umanità. Il risultato è che trattano quelli che dovrebbero essere trasformati in modo tanto spietato e senza scrupoli che commettono ogni genere di crimine. L’intero sistema ha mostrato follia indotta dalla disperazione per il fatto che l’oppressione è durata già sei anni senza ottenere alcun successo. Il recente orrendo caso del poliziotto He Xuejian che ha stuprato due praticanti del Falun Gong a Tunzhong, nella provincia di Hebei, di fronte ai suoi colleghi, è un chiaro esempio.

Da molte indagini, ho trovato che nel suo bisogno di reprimere gli innocenti, la polizia può ricorrere ad ogni genere di crimini per raggiungere l’obiettivo della trasformazione. Nell’inumana persecuzione contro questi credenti, la polizia cinese si è completamente criminalizzata. Non hanno più una coscienza, né hanno alcuna consapevolezza della legge o della giustizia; infatti danno per garantito che la loro responsabilità è di fare a pezzi le persone come fossero carne o pesce. In prigione sotto la loro giurisdizione, un cetriolo può essere venduto ai detenuti per un prezzo di 25 yuan (circa 3 dollari), un pollo arrostito può costare alcune centinaia di yuan. Anche i posti per dormire che originariamente appartengono alla proprietà pubblica sono trasformati in merce trattabile nelle mani della polizia. Ogni spazio, largo quanto le spalle di una persona, può essere venduto per più di 2.000 yuan (circa 250 dollari) al mese. Molti prigionieri nei campi di lavoro che sono senza soldi continuano ad essere trattati in modo disumano durante la notte, essendo obbligati a dormire in posizione verticale sul fianco.

Non solo la polizia cinese non ha alcuna moralità, ma hanno anche completamente perso il senso fondamentale delle vergogna che è una caratteristica dell’essere umano. Nell’indagine, un’altra rivoltante fonte di crimini nella nostra società è il sistema della rieducazione attraverso il lavoro, che ha portato numerosi disastri alla nostra nazione nello scorso mezzo secolo. Il sistema della rieducazione attraverso il lavoro, un affare sporco condotto dal Consiglio di Stato Cinese, ha apertamente offeso e calpestato in modo oltraggioso i nostri principi costituzionali; è sopravvissuto senza alcun riguardo.

Nella storia umana, nessun governo di nessuna nazione può comportarsi come il Consiglio di Stato cinese, che viola completamente la sua stessa costituzione. Sin dalla nascita della Costituzione del paese, il sistema di rieducazione attraverso il lavoro lo ha sempre messo in una posizione imbarazzante. Questo dimostra l’illegalità del governo cinese e prova anche che il loro cosiddetto “governare il paese secondo la legge” è solo un imbroglio.

Oltre alla Costituzione di Cina, una serie di leggi fondamentali approvate in seguito, incluse la Legislazione della Repubblica Popolare di Cina, il Diritto Penale Amministrativo della Repubblica Popolare di Cina, il Diritto delle Autorizzazioni Amministrative della Repubblica Popolare di Cina, ecc escludono tutte esplicitamente la possibilità per il Consiglio di Stato Cinese di assicurarsi il potere privando le persone della libertà. Fondamentalmente, il sistema di rieducazione attraverso il lavoro è la più illegale forma di prevaricazione che impedisce alla Cina di realizzare la regola della legge. È il più grande nemico della Costituzione Cinese e delle leggi e dei principi fondamentali. Si oppone all’obiettivo per popolo cinese di avere una Cina governata secondo la legge.

La nostra indagine ha mostrato che il sistema di rieducazione attraverso il lavoro, nella sua illegale privazione della libertà, è stato violento oltre ogni immaginazione. Le vecchie signore Wang Yuhuan e Sun Shuxiang sono state arrestate e detenute illegalmente per nove volte in sei anni. La procedura per la rieducazione attraverso il lavoro è così informale e poco rispettata che sembra uno scherzo. I fatti reali hanno rivelato lo scioccante abuso di potere tanto quanto l’assenza completa di moralità! Oggi è il giorno in cui deve essere fatta una confessione alla nostra nazione. Devo soprattutto mettere in evidenza il fatto che se questo crimine malvagio non si interrompe, allora l’interrogatorio della nostra nazione da parte di persone come Gao Chengzhi continueranno. Il giorno in cui la società cinese diventi stabile e armoniosa non arriverà. Le persone hanno perso la pazienza con coloro che abusano del loro potere gettando via le loro coscienze giorno e notte. La furia delle proteste create da queste persone sta costantemente scuotendo le fondamenta della nazione e sta sconvolgendo ciò a cui le persone sono abituate da decenni. Come si può ignorare questo fenomeno?

Attraverso la mia esperienza di continua comunicazione con questi cittadini che sono fermi nella loro fede, ho realmente visto l’esistenza di qualcosa di più prezioso per la nostra nazione di oggi. Coloro che possono descrivere con calma e con il sorriso le loro esperienze nell’affrontare il tremendo processo dell’essere perseguitati hanno scosso la mia anima. Spesso sono stato commosso fino alle lacrime. Nella nostra nazione, ho finalmente visto lo spirito che rimane fedele e inflessibile, fermo sulla intangibile qualità dei principi.

La tribolazione degli scorsi sei anni ha creato un vasto gruppo di persone che possiedono questa dignità umana nobile e ineguagliabile. La loro determinazione nella fede, il modo in cui espongono la brutale custodia senza disprezzo, tanto quanto il loro ottimismo sul fatto che la nostra nazione avrà un buon futuro suscita un profondo rispetto. Un altro orientamento che abbiamo trovato nella nostra indagine è che ogni praticante del Falun Gong che è uscito dalla custodia, non importa per quanto tempo sia stato o stata in custodia, diventa più fedele. L’esempio più tipico è la signora Han della città di Fuxin, provincia di Liaoning, che è stata arrestata e detenuta parecchie volte. Dopo essere stata rilasciata da una brutale detenzione durata alcuni anni, il capo della polizia locale ha provato a farle promettere di non praticare mai più il Falun Gong. Lei gli ha detto, “Anche se mi arrestata un centinaio di volte, continuerò a praticare. Il fatto che noi pratichiamo non è sbagliato, tanto meno è un crimine. Dopo essere tornata a casa dalla detenzione, dicendo costantemente la verità sulla Falun Dafa ai membri della nostra famiglia e alle persone che mi circondano, più di trenta persone hanno cominciato a praticare.”
Questa volta, stando con il gruppo del Falun Gong, ho scoperto anche un altro fatto delizioso. In contrasto con la situazione corrente, nella quale l’umanità, la coscienza, la moralità, la compassione e la responsabilità verso la società soffrono di un grave deterioramento, questi coltivatori, come un gruppo rinato dalla vecchia nazione, hanno avuto un impatto positivo in tutte queste zone. Si può sentire il potere con cui la fede cambia l’anima. Infatti questo mi ha permesso di vedere una scintilla di speranza per la salvezza della nostra nazione dal suo attuale stato depravato.

Attraverso la mia conoscenza di questi credenti, sono stato profondamente toccato dalla loro calma mentre raccontavano le loro sventure senza precedenti, dalla loro compassione verso coloro che li hanno torturati, e dal loro ottimismo circa il futuro della nostra nazione. Queste persone prendono fama e profitto con molta leggerezza. Continuano ad aiutare silenziosamente gli amici praticanti le cui vite sono in pericolo a causa della spietata oppressione. La loro pazienza nell’aiutare i bambini vulnerabili e i parenti anziani dei praticanti del Falun Gong, che sono stati illegalemente detenuti e/o uccisi, è al di là della comprensione e dell’immaginazione di una normale essere umano. Come la fede abbia una così forte influenza sull’animo e sulla moralità è incredibile.

Per esempio, Zhu Wiaoguang, che ha 33 anni, mi ha detto che quando è stato mandato il prigione la prima volta, l’unico genere di comunicazione erano i rapporti malvagi tra i detenuti. Le persone avevano la meglio essendo più crudeli con gli altri. Nessuno voleva essere sottomesso e a nessuno si poteva chiedere di esercitare un certo riserbo. Poi i praticanti del Falun Gong hanno miracolosamente ripulito l’anima dei prigionieri e hanno portato 100 persone a intraprendere la pratica del Falun Gong. Ha detto, “Ho calmato me stesso attraverso una completa trasformazione del mio spirito.” Il risultato è stato che molti nuovi detenuti erano increduli trovando gentilezza e gente che ti dava una mano, piuttosto che “lezioni di tranquillità” al loro arrivo in prigione.

L’esperienza di Zhang Linyou, un ex poliziotto del Centro di Detenzione Kungchuling, è stata la più sorprendente. Mi ha detto che la pratica del Falun Gong lo ha portato ad essere l’unici poliziotto dell’enorme prigione che ha smesso di torturare i prigionieri e ha messo fine ad ogni forma di corruzione. Ha detto di essere stato in una agonia costante durante il primo anno dopo aver deciso di abbandonare tutte le sue cattive abitudini. Era molto doloroso per lui vedere i suoi colleghi accettare bustarelle e dover resistere alla tentazione quando era a corto di soldi! Mi ha detto con fierezza che la coltivazione ha completamente cambiato la sua anima! In seguito i 60 detenuti che erano sotto il suo controllo gli furono molto grati e pensavano che tutti i poliziotti cinesi dovessero praticare il Falun Gong. I prigionieri hanno detto che, se fosse successo davvero, la polizia cinese sarebbe diventata la più civile del mondo. Tuttavia, Zhang Linyou è stato poi illegalmente condannato ai lavori forzati e licenziato dal lavoro perché praticante del Falun Gong.

Nondimeno siamo addolorati di vedere che la trasformazione del popolo cinese sta andando nella direzione opposta. Tentazioni e pressioni politiche pubbliche hanno annientato l’ultima traccia di gentilezza nella polizia. Il lato malvagio degli esseri umani sta rapidamente diventando dominante nei loro comportamenti, mentre una coscienza di base non è più valore. I poliziotti sono, di fatto, vittime di questo movimento fanatico di eliminazione della natura umana.

Fede e moralità sono gli elementi più importanti per assicurare la longevità e il progresso della nazione. Ciò che la nostra nazione ha perso più di ogni altra cosa nei decenni passati è il credo fondamentale che sorregge e fonda i valori morali della nostra nazione. Questa è la causa del continuo caos nella Cina degli scorsi decenni. Quindi, per il benessere a lungo termine dalla nostra nazione, bisognerebbe garantire e proteggere la libertà di credo delle persone. Solo attraverso la trasformazione del cuore delle persone possiamo creare un mondo con speranza. Ciò che il nostro governo ha fatto negli scorsi sei anni è stato di usare metodi violenti e barbari per impedire alla nostra nazione di lottare per un futuro luminoso.

In questa lettera aperta, vorrei anche portare qualche richiesta all’attenzione del governo. Esse sono di interrompere immediatamente la persecuzione violenta di persone che sostengono la loro fede e di liberare e risarcire Yang Guang e gli altri prigionieri di coscienza! Non chiediamo al governo di ripristinare il buon nome della gente del Falun Gong. Perché nei loro cuori, tanto quanto nei cuori dei membri etici della nostra società, nessuno ha mai sostenuto che questo gruppo di persone fosse problematico. Un sistema che ha spietatamente torturato una nazione per più di mezzo secolo non ha più il valore morale o la qualifica per ripristinare il buon nome di alcuno. In più, permettere che una tale dichiarazione sia fatta da questo sistema è un insulto alle vittime! Con ciò io avverto coloro che ancora sostengono la violenza a cessare i loro atti barbari perché questa è la loro ultima possibilità!

In conclusione, lasciatemi dire al signor Hu Jintao e al signor Wen Jiabao con rispetto che dobbiamo avere il coraggio e la moralità di ammettere che la macchina politica che ha spietatamente torturato la nostra nazione per mezzo secolo, è sporca del sangue e delle lacrime di persone innocenti e che il destino pietoso del popoli cinese, a causa della coercizione e dell’oppressione della dittatura per migliaia di anni, è ancora senza fine. Dobbiamo riconoscere che la nostra nazione, il nostro popolo, hanno il diritto di perseguire la democrazia, la libertà, l’autorità della legge e i diritti umani, e che questo desiderio non è mai stato prima così ardente. Oggi ogni tentativo di ostacolare la ricerca della gente per i suddetti diritti sarà esercitato invano. Perdonate la mia franchezza, ma tutti i debiti di sangue sono scolpiti negli occhi e nelle esperienze delle persone, e nelle loro memorie inquinate. Signori, solo quando la salvezza delle persone sofferenti è nel vostro cuore potete trovare la vostra vera sicurezza. Nello stesso modo, solo quando vi prenderete veramente cura del futuro della nostra nazione avrete allo stesso modo un futuro luminoso!

Auguro al signor Hu Jintao e al signor Wen Jiabao salvezza e salute nel Nuovo Anno.
Possa il Nuovo Anno portare un nuovo mondo ai miei concittadini!
Possa Dio benedire il popolo cinese!

Il Vostro concittadino,
Gao Zhisheng
December 12, 2005
Changchun, provincia di Jilin


[1] Il 6 dicembre la polizia paramilitare ha aperto il fuoco sugli abitanti del villaggio di Shanwei, provincia di Guangdong, uccidendo dozzine di persone. Stavano protestando per la confisca senza risarcimento delle loro terre.
[2] Dr. Jiao Guobiao, professore di giornalismo alla Peking University, è stato recentemente licenziato per la sua visione franca sulla censura.
[3] La “Panca della Tigre” è un metodo di tortura. Le vittime sono costrette a sedere su una piccola panca di ferro alta circa 20 cm. Le ginocchia delle vittime sono legate saldamente alla piccola panca. Molti detenuti sono incaricati di controllare i praticanti e di obbligarli a rimanere immobili. Normalmente alcuni oggetti duri sono inseriti sotto la parte inferiore delle gambe o sotto le caviglie per rendere il dolore più intenso. Per una illustrazione vedere: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2001/11/24/16156.html

[4] Nella tortura del “Letto della Morte” i quattro arti sono tesi e legati ai quattro angoli di una letto di freddo metallo. La vittima non può muoversi in nessun modo. E non le è permesso di mangiare, bere o andare al bagno. Questo trattamento può durare da parecchie ore a decine di giorni. Questa tortura crudele causa gravi danni sia mentali che fisici. Vedere l’illustrazione su: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2004/12/15/55600.html

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http://en.clearharmony.net/articles/a30427-article.html

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