Italia: I dirigenti di Nessuno Tocchi Caino in sciopero della fame per sostenere l'avvocato Gao Zhisheng in Cina

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Comunicato Stampa di Nessuno Tocchi Caino

CINA. MARCO PANNELLA PRESENTA UN’INTERROGAZIONE SULLA PERSECUZIONE RELIGIOSA IN CINA.

Strasburgo 14 febbraio 2006.

Marco Pannella, parlamentare europeo e Presidente di Nessuno tocchi Caino, ha presentato un’interrogazione al Parlamento europeo sulla violazione dei diritti umani e la dura repressione della libertà di religione in Cina a partire dal caso di Gao Zhisheng, un avvocato cinese, da anni schierato in difesa di chi ha contestato gli abusi delle autorità e ha rivendicato libertà di parola e di manifestazione del pensiero.

L’avvocato è famoso in tutto il Paese per le lettere aperte in cui denuncia il malgoverno dei leader del Partito Comunista e per la strenua difesa dei cristiani non ufficiali e degli aderenti del Falun Gong che gli sono costate la chiusura del suo studio legale e la revoca dell’abilitazione da parte del Governo.

Dal 6 febbraio, Gao Zhisheng, ha fatto uno sciopero della fame di 48 ore e ha lanciato una campagna nazionale di scioperi della fame a cui hanno aderito numerosi attivisti e democratici cinesi residenti nella Cina continentale, ad Hong Kong, in Giappone ed in Occidente. All’origine dell’iniziativa non violenta, le violenze e il maltrattamento di Yang Maodong un avvocato impegnato in particolare nella difesa degli abitanti di Taishi, villaggio del Guangdong, che lottano per allontanare il capo-villaggio corrotto ed ottenere la democrazia nella gestione della politica e dell’economia locale.

“Non ho bisogno di parlare molto – dice Gao nella lettera aperta che spiega il suo gesto – perché quando la legge non serve più a nulla possiamo ricorrere solo alle forme più primitive di protesta”. “Lo sciopero della fame – dice ancora – serve a denunciare i metodi inumani e barbari che sono il contrassegno del regime comunista".

Nell’interrogazione Marco Pannella chiede cosa intende fare la Commissione (il Consiglio) per chiedere al governo cinese che cessino tali persecuzioni e sia garantita la libertà di culto e se la Commissione (il Consiglio) intende porre con fermezza il problema del rispetto dei diritti umani al centro dei rapporti dell’Unione europea con la Repubblica Popolare Cinese.

Intanto anche i dirigenti dell’associazione Nessuno tocchi Caino, Sergio d’Elia, segretario ed Elisabetta Zamparutti, tesoriere aderiscono per 24 ore, e a partire da oggi, allo sciopero della fame per la difesa dei diritti umani in Cina.

Ufficio stampa: 335 8000 577

fonte originale: http://www.handsoffcain.org/news/index.php?iddocumento=8305175

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