Malesia: La polizia rilascia i praticanti detenuti

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(Clearwisdom.net) La polizia malese ha deciso di non accusare i tre praticanti del Falun Gong e il rappresentante per i diritti umani che avevano protestato di fronte la locale ambasciata cinese. I quattro sono stati rilasciati su cauzione il 27 febbraio 2006.

La mattina del 23 febbraio 2006 erano andati di fronte all’ambasciata cinese per protestare contro la persecuzione del Falun Gong ad opera del regime comunista e per consegnare una lettera all’ambasciatore Wang Chungui. Dopo poco è arrivata la polizia dietro pressione dell’ambasciati e li ha portati al dipartimento per accusarli di “assemblea illegale” secondo il regolamento della polizia.

Il 24 febbraio, la polizia ha prolungato la loro detenzione di 72 ore. Nel pomeriggio del 26 febbraio la polizia voleva prolungare ancora il periodo di detenzione, ma secondo gli avvocati dei praticanti mancavano le scuse sufficienti per procedere. La mattina del 27 febbraio la polizia ha deciso di non accusarli e di rilasciarli dietro cauzione.

I praticanti in e fuori Malesia hanno chiarito I fatti alla polizia locale, al governo e al pubblico della persecuzione in Cina del Falun Gong, con la speranza che il governo malese non diventi compice del Partito Comunista Cinese nella persecuzione.

La persecuzione del Falun Gong è largamente conosciuta in tutto il mondo. Speriamo che i governi di tutto il mondo si accorgano della natura malefica del Partito Comunista Cinese e scelgano la via della giustizia.

Versione cinese disponibile su http://www.minghui.org/mh/articles/2006/2/28/121747.html

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