Venuti per Voi – Coltivare con il Coro Europeo

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Il mio nome è Andrea e sto coltivando da 5 anni. Dalla fondazione del coro due anni fa, abbiamo avuto preziose occasioni di trasmettere il nostro messaggio alle persone sulla verità della Falun Dafa.

Il coro europeo “Venendo per Voi” è apparso per la prima volta a New York due anni fa, dopo che eravamo stati insieme solo per poche settimane. Prima di questo, non avevo alcuna esperienza in quel campo e non avevo mai pensato di partecipare. Tuttavia, dopo aver deciso di seguire quel sentiero, ho realmente creduto che “questo è importante e corretto”. È anche un modo speciale di esprimere la verità della Falun Dafa.

La Voce ha Smesso di Funzionare

Dopo il primo addestramento per il coro in Germania all’inizio del 2004, ho avuto forti sintomi di influenza. Ero veramente incerto, se si trattava di purificazione o di interferenza. Durante i preparativi per il Gala di New York del 2004, la mia voce ha smesso di funzionare.

Ho cercato di fare del mio meglio in questa situazione e praticavo con tutti gli altri in silenzio. Soffrivo per quella situazione e sapevo di essere andato a New York per svolgere una missione speciale. Tuttavia una tosse terribile mi torturava ed era come se nel mio petto fosse tutto bloccato e non potevo cantare una sola nota. Gradualmente ho compreso che qualcosa voleva impedirmi di cantare, il che significava che l’esecuzione del nostro coro doveva essere qualcosa di veramente importante. Sapevo in cuor mio che avevo deciso qualche tempo prima di dedicare me stesso al coro, così ho deciso di cantare. Dopo aver manifestato la mia ferma decisione, ho ricevuto il supporto degli altri praticanti. Il conduttore del coro mi ricordava costantemente di inviare pensieri retti. Appena prima della nostra esibizione, ho pensato al Maestro e alle persone, che ci stavano attendendo. Alla fine ho cantato e ho ringraziato il Maestro per il suo aiuto.

Il Coro è un Corpo Unico

Quando siamo sbarcati ad Atene per i Giochi Olimpici nel 2004, avevamo già cantato a New York, Parigi e Ginevra. Ora davamo più importanza al fatto di migliorare la qualità del nostro canto, dal momento che volevamo cantare con “una sola voce”, essendo essenzialmente un corpo unico. Durante le prove un giorno prima del Gala di Atene, la mia voce spiccava dalle altre come qualcosa di non armonico. Così mi è stato chiesto di non cantare. Ho sentito un profondo dolore dentro di me, un dolore che avevo provato spesso in passato, come “non ne faccio parte”, “non sono bravo abbastanza”.

Ero convinto di dovermene andare da solo. Tuttavia non sono arrivato a quello. Avevo fatto solo pochi passi, quando dei praticanti svedesi e svizzeri mi hanno raggiunto. Abbiamo condiviso molte cose tra noi. Il giorno seguente era il giorno dello spettacolo e io avevo ancora una volta tolto via un vecchio strato di dolore. Dopo aver guardato consapevolmente gli altri cantanti, il mio cuore è diventato molto leggero. Mentre ci salutavamo l’un l’altro ho sentito molti grazie di cuore e mi sono chiesto con stupore, “Ma come, non ho mai cantato!”

Il Maestro Guarda al Cuore

Una prova importante del coro si è svolta pochi mesi prima delle performance di Hong Kong e Londra all’inizio del 2005. Pochi giorni prima, ho cominciato a soffrire di una febbre che mi ha anche impedito di andare a lavorare. La mattina delle nostre prove, dopo l’invio dei pensieri retti delle 5, ho riflettuto su come potevo partecipare alla preparazione del coro. Alla fine ho rinunciato, ero troppo debole per fare un viaggio in macchina di due ore. Dopo che mi sono riaddormentato, ho sognato che ero di fronte ad uno specchio a casa dei miei genitori. Ho visto una grossa bolla scura espandersi e poi scoppiare. Tutto ciò che rimaneva era una piccola macchia di sangue. E improvvisamente, ho visto una cartolina apparire davanti a me. Sulla cartolina c’era scritto, “Ti porterò a casa.” Questa frase diceva tutto: ho sentito la compassione del Maestro. Dopo il mio risveglio, ho saputo che riceviamo ogni aiuto, quando il nostro cuore rimane retto. È il cuore che conta.

La fuga non è una possibilità

Recentemente ci siamo esibiti a Parigi. Ho perso il mio volo per Parigi. E quando sono andato a lavorare, il mio capo mi ha chiamato e mi ha detto che sarebbe stata una bella cosa se avessi fatto domanda per un’altra posizione all’interno della compagnia. Nero su bianco significava “Dobbiamo ridurre il personale e non posso assegnarti più alcun compito in futuro.” In quel momento non ho prestato attenzione e improvvisamente, le difficoltà si sono moltiplicate l’una dopo l’altra. Ho anche notato che ho spedito la somma sbagliata al consiglio di amministrazione della mia banca. Quel giorno ho portato a termine molte faccende, che sembravano piuttosto importanti. Ero così occupato a fare ogni cosa per soddisfare tutti che non ho trovato il tempo per controllare i miei voli. Ho anche perso il treno per l’aeroporto. All’aeroporto, pensavo che il tempo fosse contato ma che ce l’avrei fatta. Al banco del check-in ho sentito, “è troppo tardi per il volo per Parigi.” Ho cominciato a sentire caldo e freddo. Perché capitava a me? Ho compreso che avevo lasciato un varco e così avevo permesso alle interferenze di entrare.

Separato dai Principi Cosmici

La sera tardi ho letto il Lunyu in francese e ho pianto. Chiaro di fronte a me c’era il mio attaccamento a non essere accettato e a non essere bravo abbastanza che mi stava separando dai principi cosmici. Quante vite sarebbero andate perdute, per il fatto che sono così attaccato e così lontano dai buoni principi? Sono fidato, puntuale, diligente, amichevole. Questi sono principi, sono i principi della virtù. Eppure, se gli attaccamenti sono ancora là, è ancora qualcosa di puro?

La mia comprensione è che gli ostacoli che ho visto in me stesso e gli ostacoli che interferivano con ciò che avrei dovuto fare erano stati arrangiati proprio dalle vecchie forze. Sono apparsi inevitabilmente.

Nell’articolo, “Insegnamento della Fa alla conferenza della Fa nel Midwest a Chicago”, il Maestro scrive, "Così - come ho già detto in passato - io ho detto che sapevo che avrei certamente incontrato delle difficoltà nella rettifica della Fa, e sapevo in quale misura questo sarebbe accaduto. In realtà, io vi stavo dicendo che era tutto sotto controllo. Di fatto, io stavo dicendo che sapevo che essi avrebbero fatto queste cose, e che le vecchie forze si sarebbero manifestate. Il cosmo non è più abbastanza buono: per questo essi fanno queste cose. Per tutto ciò a cui sono attaccate, tutto ciò che hanno pianificato, e tutto ciò che vogliono, tutte queste cose erano inevitabili. Le Divinità rette, naturalmente, non si comportano come gli esseri cattivi di basso livello, che compiono selvaggiamente azioni malvagie. Tutte loro, ovviamente, agiscono in modo benevolente. Ma questa benevolenza è deformata, e dietro la benevolenza ci sono attaccamenti. Inoltre, proprio a causa del loro buon comportamento, gli ostacoli che hanno creato sono i più efficaci nell’ingannare sé stessi e gli altri. Se non fosse per la rettifica della Fa, sarebbe veramente difficile districare queste cose.“

Pensieri Retti

A Parigi il giorno della nostra esibizione, mi sono svegliato con il mal di testa. Non stavo così male e ho provato a ignorarlo. Quando siamo saliti sul palco quel pomeriggio per la prova dei costumi, ho sentito questo enorme coltello che mi trafiggeva per tutto il tempo. Mi sentivo malissimo. Era ovvio che si trattava di una interferenza preordinata. Ogni volta che ho l’emicrania, che ho sperimentato spesso negli scorsi 20 anni, cerco di andare avanti. Tuttavia sentivo un impulso alla rassegnazione, “come posso superare questa interferenza?” Molti praticanti mi sostenevano inviando pensieri retti. Mi sentivo così male, ma ora avevo la forza di dire, “NO”. Lo ho fatto per tutto il tempo fino al momento della nostra performance quella sera. Oltre a questo ho anche seguito il consiglio di un altro praticante di pensare solo al prossimo impegno o alla prossima cosa che volevo fare. Non ho permesso ad alcun pensiero di interferire. Salendo sul palcoscenico quella sera di fronte al pubblico, per portare loro il nostro messaggio ai loro cuori, non era più un problema. Dopo ci ciò non ci sono più state ulteriori complicazioni.

Nell’articolo, “Insegnamento della Fa alla conferenza della Fa nel Midwest a Chicago”, il Maestro scrive,

"Quindi, per eliminare a fondo tutti gli elementi malvagi, da ora in poi, quando i discepoli della Dafa emettono pensieri retti, dovrebbero spazzare via completamente quegli aiutanti delle vecchie forze che stanno dietro le quinte, dovrebbero eliminarli. Essi stanno specificamente portando avanti tutto quello che le vecchie forze vogliono che si faccia. Solo dopo che saranno stati eliminati, un maggior numero di esseri senzienti potrà essere salvato”.

Ho fatto realmente tesoro di questa speciale opportunità del coro europeo per raggiungere il cuore delle persone. Vorrei incoraggiare tutti i praticanti, che non cantano con noi, forse perché pensano, “Non posso farlo bene, altri possono farlo molto meglio”, a lasciare andare quei pensieri e semplicemente di cantare con noi e di studiare la Fa insieme con noi.

Ringrazio molto il Maestro e tutti gli amici praticanti.

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.