Un alto funzionario della città di Qiujiagou riceve la retribuzione karmica per aver denunciato dei praticanti

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[ Nota dell'editore: sia nella cultura occidentale che in quella cinese, il principio di retribuzione karmica ovvero la responsabilità soggettiva delle proprie azioni, è ampiamente accettata. L'insegnamento fondamentale del Falun Gong, si basa sulle caratteristiche dell'universo, "Verità, Compassione e Tolleranza. " L'universo ricompenserà le azioni che sono in armonia con questi principi, mentre cattive azioni come: il picchiare, il torturare e l’uccidere delle persone comporterà una retribuzione karmica. Moniti come questo sono un richiamo compassionevole per chi commette cattive azioni. Per quelli che perseguitano il Falun Gong e eseguono semplicemente "degli ordini", la legge universale li ritiene comunque responsabili per le loro azioni, ed è soltanto invertendo il corso delle proprie cattive azioni che potranno sfuggire alla retribuzione. ]

Li Guolin, un uomo sulla quarantina, era originario di Qiujiagou nella zona di Shenbei, città di Shenyang, provincia di Liaoning. Nel 2004, divenne responsabile del municipio e direttore dell'ufficio della sicurezza. Assisteva spesso alle riunioni comunali, alcune delle quali riguardavano la persecuzione del Falun Gong. Allora, erano cinque anni che il Falun Gong era perseguitato, numerose persone ormai conoscevano i fatti e non erano più fuorviate dalla propaganda del PCC. Pertanto, numerosi dirigenti del municipio non obbedivano più agli ordini di perseguitare il Falun Gong, loro stessi avvertivano i praticanti quando era prevista una nuova ondata di arresti.

Quando Li Guolin assunse le funzioni di direttore, sognava di utilizzare la persecuzione del Falun Gong per suo profitto personale. Prese con se parecchi teppisti, ed ogni notte andava alla ricerca dei praticanti che distribuivano dei documenti per chiarire la verità.

Nella notte del 22 luglio 2004, due praticanti, Su Fengling e Zhang Xiumei, del comune di Magang andarono a Qiujiagou per distribuire del materiale per chiarire i fatti. Li Guolin le fermò intenzionato a mandarle all'ufficio della sicurezza. Nemmeno dopo che le praticanti gli chiarirono pazientemente la verità, volle ascoltarle. Anzi, le minacciò: “so che il Falun Gong è buono, ma il partito comunista mi ha dato degli ordini, e quando mi chiedono di fermare delle persone, io lo faccio! Retribuzione? Credo solo alla gloria e al profitto!" In quel momento, numerose persone si avvicinarono per vedere cosa stava accadendo. Un tassista scese dal suo taxi per fermarlo: "conosco queste donne, sono tutte e due delle brave persone, perché volete arrestarle?" Altre persone cominciarono a criticare il comportamento di Li Guolin: " lasciatele andare, siamo tutti con loro." Vedendo che la folla era troppo numerosa, dovette liberare le praticanti.

Tuttavia le denunciò immediatamente all'ufficio della sicurezza. Le due praticanti furono fermate dagli ufficiali della sicurezza locale e dall’" Ufficio 610" della zona di Xinchengzi e mandate al tristemente celebre campo di lavori forzati di Masanjia, dove furono sottoposte a torture brutali.

Per le sue azioni, Li Guolin fu ricompensato da Tong Shuliang, il segretario del Comitato Politico e Legale della regione Xinchengzi e dal direttore dell'Ufficio 610. Ricevette una ricompensa ed un bonus. Questo riassunto fa parte della relazione di lavoro presentata dall'Ufficio 610 regionale.

La notizia della detenzione dei praticanti Su Fengling e Zhang Xiumei si sparse in tutta la regione e tutti seppero che era stato Li Guolin a denunciarle. Le due praticanti erano i principali sostegni delle loro famiglie. Non solo lavoravano nell’azienda agricola, ma si prendevano pure cura dei loro anziani genitori, oltre che dei loro bambini. La loro condanna arrecò enormi difficoltà alle loro famiglie, e Li Guolin fu maledetto dalla comunità per le sue azioni.

C'è un vecchio detto cinese che dice: “la cortesia è ricompensata dalla cortesia e la cattiveria dalla cattiveria.”

Nella notte del 17 gennaio 2007, Li Guolin stava rientrando a casa sulla sua moto; la strada appena fuori dal parco forestale di Shenyang era poco trafficata e secondo alcuni testimoni, egli stava viaggiando a bassa velocità. Ma all’improvviso perse il controllo della sua moto senza motivo apparente.

Li Guolin morì all'ospedale.

Versione francese: http://fr.clearharmony.net/articles/200707/33904.html

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