Un Praticante Occidentale: una Comprensione di Egoismo e di Convalidare Se Stessi

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Siamo arrivati a comprendere che l’egoismo è una caratteristica degenerata del vecchio cosmo e l’egoismo ha indotto innumerevoli esseri ad andare contro la rettifica della Fa del Maestro, con il risultato dell’eliminazione di un enorme quantità di esseri. Quando ho iniziato la mia coltivazione poco più di un anno fa, guardavo agli attaccamenti in un modo molto semplice. Mi concentravo sull’eliminazione degli attaccamenti, ma non ero consapevole del motivo per cui alcuni di essi erano cattivi. Ad esempio considerando l’attaccamento del mettersi in mostra, comprendevo che il Maestro ci ha detto che è un attaccamento molto cattivo, ma non riuscivo veramente a comprenderne la ragione. Inoltre avevo lo stesso atteggiamento anche verso altri attaccamenti. Ora ho compreso che il nuovo cosmo è semplicemente altruista, e molti attaccamenti di cui il Maestro ci ha parlato sono manifestazioni dell’egoismo. Se sto coltivando e mi sto assimilando a Verità, Compassione, Tolleranza, devo liberarmi di tutti i pensieri e comportamenti egoistici. Come potrei portare con me quel “bagaglio” egoista nel nuovo cosmo. Vorrei condividere alcune comprensioni che ho avuto recentemente a proposito dell’egoismo come si manifesta nella mia interazione con i praticanti.

Ho sempre pensato di avere una buona comprensione della Fa e raramente ho dovuto constatare di aver sbagliato. A volte ho persino pensato che difficilmente altri avrebbero potuto darmi dei consigli. Durante delle conversazioni con altri praticanti, mi hanno detto che avevo uno sguardo molto duro mentre parlavo con loro. Nella mia mente, invece di aspettare pazientemente che finissero di parlare, li correggevo sempre e riferivo loro la mia opinione, che pensavo fosse superiore alla loro comprensione. Quando correggevo gli altri, nella mia voce non c’era alcuna compassione. Mentre inviavo pensieri retti, se vedevo che la mano di qualcuno si piegava, severamente dicevo il loro nome, con lo stesso tono che si usa quando si corregge un bambino che ruba le caramelle.

Quando due altri praticanti mi hanno parlato del mio comportamento, ero scioccato. Sapevo che le mie azioni non erano perfette, ma non avevo compreso quanto male stavo influenzando gli altri. Mascheravo sempre il mio attaccamento con il pensiero che “sto aiutando gli altri a migliorare, così devo spingerli a fare meglio.” Tutto ciò che pensavo riguardava ciò che io pensavo e la mia opinione. Non pensavo mai a come il mio tono e le mie azioni potessero condizionare gli altri. Ho cominciato a comprendere quanto tutto questo fosse serio. Ho ringraziato molto i praticanti per avermi parlato e mi sono scusato per le mie azioni. Ho fatto un grande sforzo per cambiare il mio comportamento verso gli altri. Il Maestro ci ha insegnato a considerare sempre prima gli altri e a pensare a come le nostre azioni possono influenzarli. Ora quando invio pensieri retti, se vedo che la mano di qualcuno cade, sussurro il loro nome. Sembra che i pensieri retti di tutti siano persino migliorati da quando non mi comporto più come un dittatore.

Ho avuto recentemente anche una comprensione di come l’egoismo si manifesta quando parliamo con gli altri. Sulla via del ritorno dalla recente conferenza di Washington, tutti discutevano su ciò che avevano imparato e sulle loro esperienze. La conversazione andava bene, ma ho cominciato a sentire qualcosa di sbagliato in me stesso. Ho avuto la sensazione familiare degli occhi pesanti e arrossati. Sapevo che i demoni malvagi stavano cercando di infiltrarsi nella mia mente. La prima cosa che ho fatto è stata di inviare pensieri retti, ma non ha sortito alcun effetto. Allora mi sono guardato dentro e ho cercato di capire quale mia mancanza stesse permettendo questa interferenza. Ho compreso che ogni volta che qualcun altro parlava, la mia mente era completamente concentrata su ciò che avrei detto quando lui avesse finito di parlare. Ero così preoccupato della mia comprensione che non pensavo che i loro pensieri fossero importanti quanto i miei. Questo atteggiamento non manifesta l’egoismo e il tentativo di convalidare se stessi? Una volta comprese le mie azioni scorrette, le ho eliminate e ho cambiato il mio modo di pensare. L’interferenza è scomparsa immediatamente e mi sono sentito di nuovo normale. Ora quando gli altri parlano, dedico tutta la mia attenzione a ciò che dicono. E ho scoperto che le loro comprensioni mi hanno aiutato veramente molto.

Arrivando al succo, vorrei ricordare a tutti alcune cose. Dobbiamo essere capaci di guardare al di fuori delle nostre opinioni e di accettare i punti di vista e le critiche degli altri. È molto importante che i praticanti facciano notare i problemi degli altri, ma quando lo facciamo dobbiamo avere un cuore gentile. Quando gli altri parlano, dobbiamo essere capaci di ascoltarli con pazienza e compassione. Se ci aggrappiamo alle nostre nozioni e ai nostri pensieri, essi ci bloccheranno e ci impediranno di accettare l’aiuto degli altri. Siamo un corpo unico ed è cruciale essere capaci di lavorare insieme e di cooperare quando facciamo le cose. Avere una buon rapporto con gli altri praticanti non è difficile, ci vuole solo la volontà di lasciare andare le nostre nozioni su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Mettiamo la Fa al primo posto e liberiamoci dalle nozioni egoiste che ci trascinano verso il basso.

Vi prego di farmi notare qualunque mio errore.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2007/8/1/88224.html

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