La Compagnia “Divine Performing Arts” Riporta in Vita l'Antica Cultura Cinese

16 novembre 2007
 
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Pei-Jong Hsieh (NTDTV)
La Cina una volta era chiamata "Shen Zhou" ovvero "la Terra del Divino", poiché una volta la gente credeva che la cultura cinese fosse un regalo donato dai cieli. Virtù, pietà e dignità umana venivano enfatizzate nella vita quotidiana. Purtroppo, nel corso del tempo, una gran parte di questa grande cultura è andata persa.

Tuttavia, un corpo di ballo con sede a New York chiamato Divine Performing Arts si è dedicato alla riscoperta di queste antiche tradizioni dimenticate e le presenta nella loro essenza in una serie di esibizioni che celebrano la cultura cinese di ispirazione divina.

Dal suo inizio nel 2006, la troupe si è esibita in più di 30 città su alcuni dei più famosi palcoscenici del mondo, tra cui il Radio City Music Hall di New York, il Palazzo dei Congressi a Parigi ed il Centro Congressi Internazionale di Berlino – per un pubblico totale di 200 mila persone.

I ballerini della Divine Performing Arts sono addestrati sia nel balletto occidentale che nelle danze classiche cinesi. La Cina ha un'eredità di più di 5000 anni e le tecniche di danza tradizionale hanno attraversato i secoli. Le tecniche consistono in movimenti precisi, ritmi e posture come pure in movimenti acrobatici e capriole simili a quelle delle arti marziali.

Nella Cina antica si credeva che le abilità si migliorino e affinino attraverso molte reincarnazioni, fino a quando l'artista diventa estremamente abile, e molte leggende cinesi alludono a questo fatto.

Uno di questi artisti è Hsieh Pei-Jong: nativa di Taiwan ha cominciato ad imparare il piano, la viola ed il balletto alla tenera età di sei anni. Dopo essere venuta negli Stati Uniti, si è diplomata in pianoforte al più alto livello.

Dal 2004 Hsieh si è occupata della produzione dello Spettacolo per il Capodanno Cinese ospitato dalla New Tang Dynasty TV. E' stata il Product Manager dello Spettacolo per il Capodanno Cinese del 2006 rappresentato al Radio City Musical Hall di New York, e del suo tour in Nord America. La produzione al Radio City è stata inserita nella Top 10 degli spettacoli dalla rivista Billboard nel 2006.

In una recente intervista ad NTDTV, Hsieh ha parlato dell'esperienza della troupe nel suo giro di spettacoli.

NTDTV: Cosa cerca di trasmettere la Troupe delle Divine Performing Arts?

Hsieh: Bellezza, pura bellezza che risuoni profondamente nei cuori di ognuno – gente di tutte le professioni e classi sociali, indipendentemente dalla nazionalità, dalla cultura, dal lavoro, dalla condizione sociale, dal livello di istruzione, dalle esperienze di vita, dal sesso, dall'età... Molti di coloro che hanno visto il nostro spettacolo si sono commossi fino alle lacrime. Questo è accaduto in Europa, Nord America, Asia ed Australia.

La gente è stata toccata dall'esibizione che aveva come soggetto la storia antica di un Monaco Cinese Buddista che sopportava incomprensioni e umiliazioni dopo aver fatto una buona azione. É stata catturata dalla bellezza femminile della Danza della Signora della Corte Manchu di centinaia di anni fa, e si è fatta prendere dall'entusiasmo maschile della Danza dei Cavalieri Mongoli. Le esibizioni arrivavano al pubblico di ogni teatro, e la bellezza e la purezza hanno creato grande apprezzamento negli spettatori. La grandiosità dello spettacolo trascende cultura, geografia o qualunque altro confine umano.

NTDTV: Che cosa l'ha soddisfatta di più come artista?

Hsieh: Vedere il pubblico colpito da un momento di magnificenza quando il sipario veniva sollevato. Quel momento da valore agli anni spesi per un addestramento rigoroso, alle lunghe ore di allenamento in solitudine e alle notti insonni. Tutta la parte precedente della mia vita mi ha preparato ad essere in grado di offrire il mio aiuto per la realizzazione dello Spettacolo.

NTDTV: Che cosa rende unica la Troupe Divine Performing Arts?

Hsieh: L'impegno e l'armonia fra gli artisti e tutto lo staff. Sia che si trovassero sul palcoscenico o dietro le quinte, tutti hanno lavorato con lo stesso scopo – donare al pubblico la migliore esibizione possibile. Qualunque sia il compito di ognuno, non viene fatto per se stessi, ma per tutti gli spettatori.

Anche il tenore Guan Guimin, è un'artista della Divine Performing Arts; è stato a suo tempo nominato "Re dei Tenori" della Cina grazie alla sua voce potente. Integrando la tecnica del bel canto con i metodi vocali cinesi, Guan si è impadronito di un'ampia serie di stili. Molte canzoni interpretate da lui negli anni 80 e 90 sono entrate a pieno titolo nella tradizione musicale cinese del ventesimo secolo.

Guan si è diplomato al Conservatorio Centrale della Cina ed è stato Direttore Artistico dell'Associazione Artisti Cinesi negli USA.

"Re dei Tenori" Guan Guimin presterà il suo talento allo Spettacolo per il Capodanno Cinese di quest'anno (NTDTV)
NTDTV: Cos'è l'essenza della musica per lei?

Guan: E' l'energia che fa scaturire il meglio nell'uomo. La musica sublime trascende le note o l'abilità tecnica. E' qualcosa di molto profondo. L'origine della musica in Cina può essere fatta risalire a più di 5000 anni fa.

Il linguaggio cinese è grafico ed ogni carattere di solito racconta una storia. Il carattere che significa “musica” è uno strumento con un supporto di legno in cima su cui poggia una campana, e ci sono corde di seta da entrambi i lati della campana. Quel carattere si basa sulla leggenda dell'Imperatore Giallo, un antenato dei cinesi, che chiese che questo strumento venisse suonato per riportare indietro i soldati morti in battaglia. Dopo che la musica venne suonata, i soldati furono riportati in vita. Da qui, nella cultura tradizionale cinese, si considera che la musica possieda delle proprietà terapeutiche. Guarisce e cura nella dimensione spirituale, proprio come la medicina moderna tratta il corpo fisico.

NTDTV: Persone che sono digiune di cultura cinese potranno apprezzare le sue canzoni e lo spettacolo?

Guan: Sì. Nel 2007, ho viaggiato per quattro continenti in quasi tutte le città toccate dal tour, esibendomi per migliaia e migliaia di spettatori che non parlavano cinese o che non avevano mai avuto a che fare con la cultura cinese. La loro comprensione e il loro apprezzamento delle mie canzoni e dello spettacolo è stato toccante.

In Australia, una donna occidentale di nome Melissa mi ha detto di essersi commossa fino alle lacrime ascoltando la mia canzone "Trovare Me Stesso" e ha sentito che quella canzone l'ha aiutata a trovare il suo vero sé. In Canada, un occidentale ha detto di essersi anche lui commosso fino alle lacrime e di aver raggiunto una comprensione del tutto nuova circa la cultura cinese. Ha sentito che la cultura cinese da lì in poi sarebbe diventata molto importante per lui.

NTDTV: Che cosa rende un artista bravo nella musica?

Guan: Nella Cina antica c'era uno studente che voleva imparare la musica da un grande maestro che viveva su una montagna. Il maestro gli insegnò qualche nozione fondamentale e lo invitò ad esercitarsi. Lo studente si esercitò per molti anni dopo di che tornò dal maestro perché gli insegnasse delle altre nozioni più avanzate. Tuttavia il maestro non gli insegnò niente di nuovo. Lo studente si sentì molto scoraggiato. Quando decise di andarsene il maestro gli cantò una canzone come addio. La canzone del maestro risuonò attraverso la valle e la foresta, ed il suo eco si diffuse di foglia in foglia. Lo studente si inginocchiò davanti al maestro e gli chiese di poter rimanere. In quel momento aveva capito che la musica è qualcosa di più di una semplice abilità. Anni di coltivazione della virtù possono generare un potere trascendente che tocca le anime.

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