EFGIC: Azione legale contro il direttore della TV cinese per l’uso improprio dei media per accellerare e favoreggiare torture e genocidio

Gli avvocati dell’accusato rivendicano la “libertà di stampa” nonostante i programmi dei media ordinati dai leader comunisti fossero parte della campagna per “sradicare il Falun Gong”
 
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LONDRA [EFGIC] – In una recente archiviazione della corte per un’azione legale contro Zhao Zhizhen – il direttore della stazione televisiva cinese- i difensori rivendicano che le leggi sulle libertà di parola degli USA dovrebbero proteggerlo. La difesa di Zhao, tuttavia, non è supportata dai fatti e devia l’attenzione dall’oggetto principale dalle accuse - torture e genocidio.

“La violenza pura non funziona. Il solo “studio” [obbligatorio] non funziona nemmeno. E nessuno tra questi avrebbe funzionato se la propaganda non fosse intervenuta per cambiare il modo di pensare delle persone. Le tre cose sono necessarie. Ecco perché loro [gli ufficiali cinesi] le hanno stabilite.”

-- Consigliere del governo cinese citato nel Washington Post spiega il ruolo di interconnessione della violenza e della propaganda nella persecuzione del Falun Gong in Cina

Archiviata la scorsa estate nel Connecticut, l’azione legale accusa Zhao di accellerare e favoreggiare, perpetrando e incitando una campagna di tortura e genocidio contro le persone che praticano il Falun Gong. (Notizie)

Secondo il New York Times, il 30 dicembre 2004, rivolgendosi alla Corte Distrettuale Federale di New Haven, l’accusato ha rivendicato di essere un “giornalista indipendente e obiettivo” che ha “straordinaria autonomia [in Cina]…così come i giornalisti occidentali.”

Questa prestesa non è vera

I leader comunisti usurpano la maggior parte delle istituzioni della società cinese

Virtualmente tutte le istituzioni della società moderna cinese, dalle organizzazioni dei media al sistema educativo e perfino in campo medico, sono state- particolarmente se si trattava di temi considerati importanti dai leader cinesi - usurpate dal partito comunista, che le ha trasformate in organi dello stato, utilizzati quindi per portare avanti delle specifiche iniziative ordinate dai leaders comunisti.

La persecuzione del Falun Gong in Cina è un caso esemplare.

Quando Jiang Zemin, il presidente della Cina nel 1999, ordinò la persecuzione del Falun Gong, lo fece attraverso tre direttive: 1) Distruggere la loro reputazione; 2) Portarli alla bancarotta finanziaria; e 3) Annientarli fisicamente.

In risposta, virtualmente ogni istituzione della società si mise in moto per portare avanti le direttive. I media, che sono gestiti interamente dallo stato, iniziarono a mostrare pubblicità, certe volte per 24 ore al giorno, che diffamavano il Falun Gong. Nel giro di un solo mese, per esempio, il giornale People's Daily pubblicò 347 articoli che attaccavano il Falun Gong, molti dei quali non erano “opinioni” contro il Falun Gong ma storie costruite che dipingevano i praticanti del Falun Gong come assassini e “ratti” della società, che meritavano la punizione nelle forme di arresti, interrogazioni, torture e, se necessario, omicidi extra giudiziari.

I media in Cina, quindi, hanno giocato un ruolo specifico nella campagna generale per “sradicare il Falun Gong”. L’obiettivo è di piegare l’opinione pubblica contro la pratica al punto di galvanizzare i privati cittadini ad aiutare le forze della sicurezza negli arresti illegali, detenzioni, interrogatori e torture di persone che rifiutano di rinunciare al loro profondo credo spirituale nei principi del Falun Gong.

La Gestapo del Partito Comunista Cinese per il Falun Gong

Nel giugno del 1999, Jiang istituì l’Ufficio 610, un organo extra giudiziale, come l’agenzia Gestapo, col compito di progettare ed implementare “l’estirpazione” del Falun Gong in Cina. Ad oggi, dei più di 38,000 casi documentati di torture e abusi gravi, e dei più di 1200 morti certi a causa delle torture e i maltrattamenti, la maggior parte sono stati causati dagli ufficiali dell’Ufficio 610 e da quelli che lavorano sotto la loro direzione in tutta la Cina.

L’Ufficio 610 è stato organizzato, sin dall’inizio, per lavorare insieme al dipartimento per la Propaganda. Liu Yunshan, il direttore del dipartimento per la Propaganda fu nominato per dirigere l’Ufficio 610, e Li Dongsheng, il vice direttore della stazione televisiva centrale cinese fu nominato vice direttore dello stesso ufficio.

Così, gli ufficiali che dovevano disseminare la propaganda anti-Falun Gong lavoravano a fianco di coloro che dirigevano i centri per il lavaggio del cervello, per le torture e gli omicidi extra giudiziari dei praticanti del Falun Gong.

I ruoli di collaborazione della campagna di propaganda da una parte e degli arresti illegali, le detenzioni e le torture dall’altra riflettevano bene gli “ordini di Pechino di creare delle task force anti culturali per progredire nella già intensiva campagna contro il Falun Gong,” sotto l’auspicio che “due task force centrali possano meglio sorvegliare il…… severo abbattimento nazionale, l’Ufficio per la Propaganda e l’Ufficio per il controllo del Falun Gong .” (Hong Kong Globe & Mail, February 16, 2001)

Particolarmente significativo, come ha sottolineato la denunzia fatta contro il Sig. Zhao è il periodo tra la fine di novembre 2000 e gli inizi dell’aprile 2001, quando, secondo quando riportato nell’agosto 2001 dal Washington Post nell’articolo intitolato “Le torture stanno distruggendo il Falun Gong”, una propaganda più intensa è stata istituita in connessione con un uso obbligatorio più diffuso del lavaggio del cervello, attraverso torture e maggiore uso della brutalità della polizia per punire e intimidire i praticanti che si rifiutavano di rinunciare alle loro credenze.

L’articolo del Washington Post citava una affermazione di un consigliere del governo cinese, “La violenza pura non funziona. Il solo “studio” [obbligatorio] non funziona nemmeno. E nessuno tra questi avrebbe funzionato se la propaganda non fosse intervenuta per cambiare il modo di pensare delle persone. Le tre cose sono necessarie. Ecco perché loro [gli ufficiali cinesi] le hanno stabilite.”

“Gli ufficiali che dovevano disseminare la propaganda anti-Falun Gong lavoravano a fianco di coloro che dirigevano i centri per il lavaggio del cervello, per le torture e gli omicidi extra giudiziari dei praticanti del Falun Gong in Cina.
Inoltre, il sito della CACA (che l’imputato ha fondato e dirige), nonostante sia al centro dei media in tutta la Cina, non permette nessuna riflessione o discussione aperta sulla pratica del Falun Gong. Il sito interne è pieno di imperativi come: "Dovremmo trattare il Falun Gong come terroristi per renderli topi di strada [intendendo che tutti vogliono picchiarli]" "Il target principale dei terroristi e delle sette sono le persone. Sparategli una volta confermati." "Dovremmo attaccare il Falun Gong nello stesso modo in cui gli USA attaccano il terrorismo. Sradicare il tumore maligno dell’umanità completamente."

Torture e Genocidio, Non diffamazione o calunnia

I media che Zhao dirigeva in Cina non rappresentavano la voce di un individuo o di un’istituzione, ma era piuttosto un organo del partito comunista cinese utilizzato per portare avanti la campagna nazionale per “sradicare il Falun Gong”. Quindi, in sostanza, l’azione legale contro Zhao non è per accusare di diffamazione, calunnia o minaccia ai diritti di libertà di parola di un individuo o di una istituzione, ma è per portare alla giustizia coloro che con consapevolezza e volontà hanno aiutato nelle sistematiche torture e uccisioni dei praticanti del Falun Gong.

Siamo fiduciosi che la Corte degli USA saprà distinguere chiaramente la differenza e sorreggere la giustizia in questo caso così importante.

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EDITORIAL - Gennaio 18, 2005
Antefatti

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica di esercizi e meditazione, il cui insegnamento è basato sui principi universali di "Verità-Compassione-Tolleranza". È una pratica che è stata insegnata segretamente per migliaia di anni prima di essere stata resa pubblica nel 1992 dal Signor Li Hongzhi. Il Falun Gong ha radici nella cultura cinese tradizionale, ma è distinto e separato da altre pratiche in Cina, come le religioni buddista e taoista. Fin dalla sua presentazione, nel 1992, si è rapidamente diffuso con il passa parola in tutta la Cina, ed è ora praticato in più di 50 Paesi.

Con una stima del governo di circa 100 milioni di praticanti del Falun Gong, il presidente cinese Jiang Zemin, ha messo fuorilegge questa pratica pacifica nel Luglio 1999, spaventato da qualsiasi cosa che tocchi i cuori e le menti di più cittadini di quanto faccia il Partito Comunista. Incapace di spezzare lo spirito di milioni di persone che hanno sperimentato il miglioramento della salute e cambiamenti positivi della vita dovuti al Falun Gong, il regime di Jiang ha intensificato la sua campagna di propaganda per rovesciare l'opinione pubblica contro la pratica, mentre tranquillamente imprigionava, torturava e perfino uccideva coloro che la praticavano.

Il Centro Informazioni della Falun Dafa ha verificato in dettaglio oltre 791 morti da quando è iniziata la persecuzione del Falun Gong nel Luglio 1999. Fonti interne al governo cinese, tuttavia, riportano che la lista dei morti è di oltre 1600. Più di 100.000 sono stati detenuti, con più di 20.000 condannati senza giudizio ai campi di lavoro forzato.

FOR MORE INFORMATION, PLEASE CONTACT THE EUROPEAN FALUN GONG INFORMATION CENTRE - Peter Jauhal 44 (0) 7739 172 452. Nicolas Schols 32 (0) 479875734 More contacts. http://www.falungonginfo.net/europe.htm Email: [email protected]

Per ulteriori informazioni contattare: Diego Manca al 340 3585893 [email protected]

Versione inglese disponibile a: http://clearharmony.net/articles/200501/24391.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a24391-article.html

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