Centro di Detenzione di Chengdu Trasferisce i Praticanti per Ingannare una Squadra di Ispezione sui Diritti Umani delle Nazioni Unite

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Il 24 settembre 2004 il funzionario del centro per il lavaggio del cervello di Chengdu, nella provincia di Sichuan, ha saputo che ci sarebbe stata una ispezione delle Nazioni Unite per monitorare la situazione del rispetto dei diritti umani. Temendo che i praticanti della Falun Dafa avrebbero esposto i fatti della persecuzione di cui sono vittima, ha trasferito tutti i praticanti che avrebbero espresso ad alta voce le loro ragioni e che si risiutavano di indossare le divise della prigione. Alcuni praticanti sono stati mandati alla Prigione Femminile Yangmahe di Jianyang e altri alla Prigione Longquanyi di Chengdu.

Il 3 ottobre 2004 le guardie della Prigione Femminile Yangmahe di Jianyang hanno raggruppato tutte le praticanti che si rifiutavano di indossare le uniformi della prigione e hanno richiamato tutte quelle che erano state mandate fuori per lavorare. Le hanno obbligate tutte a indossare una uniforme e hanno preso tutti i loro vestiti e gli hanno stampato sopra un distintivo della prigione. Le guardie hanno ammanettato quelle che facevano resistenza e le hanno avvertite che le avrebbero tenute ammanettate fino a quando si fossero rifiutate di vestire le divise della prigione. La Signora Zhou Houqin era una di quelle praticanti.

Le guardie perquisivano tutti dopo il lavoro, prima che tornassero nelle loro celle. Un giorno, dopo la perquisizione, una guardia ha ordinato alla Signora Zhou Houqin di aprire il suo reggiseno. Lei si è rifiutata e quel giorno è rimastra rinchiusa. La guardia la ha ammanettata dopo che è andata in bagno dicendo che non aveva chiesto il permesso per farlo. La ha ammanettata con le mani dietro la schiena alle inferriate del corridoio per tre giorni. La Signora Zhou Houqin è stata anche obbligata a lavorare senza pause e senza poter dormire. È stata anche tenuta in isolamento solitario per mesi.

La Signora Yu Xuemei è stata portata nella stessa prigione. Due detenute criminali controllavano le sue attività 24 ore su 24. È stata obbligata a lavorare alla produzione di scarpe dalle sette del mattino alle nove di sera tutti i giorni.Qualche volta per completare un ordine, le detenute erano costrette a lavorare fino alle 11 di sera, quando la prigione spegne le luci.

Versione inglese disponibile a: http://clearharmony.net/articles/200501/24262.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a24262-article.html

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