"Prendere le Sofferenza Come Fossero Gioie"

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Una volta ho letto un articolo di un praticante del Nord America, in cui l’autore diceva, “Penso sempre di aver sacrificato molto e mi sento molto stanco. Un giorno nel Dipartimento Notizie c’eravamo solo io e un’altra praticante che stavamo lavorando a dei progetti. Dopo essere rimasti alzati quasi per l’intera notte, eravamo entrambe stanchi. Pensando che la maggior parte dei praticanti avessero fatto una bella dormita in vista della Conferenza di Condivisione del giorno dopo, ho detto a quella praticante che eravamo sfortunati. Tuttavia lei mi ha detto, ‘No, non è sfortuna. È un onore per noi poter lavorare in questo modo’. In quel momento ho sentito la differenza tra me e lei. Non avevo considerato le tribolazioni come gioie e non facevo tesoro di quell’onore.”

“Tutti gli esseri senzienti ci ammirano ,ci ammirano perché possiamo partecipare ai progetti della Dafa. Perché dovrei avere dei pensieri negativi quando mi sento stanco? Ora il mio stato mentale è cambiato e comprendo veramente il prendere le sofferenze come fossero gioie. Farò più tesoro di ciò che abbiamo oggi e farò veramente bene nei progetti della Dafa.”

Sì, “È un onore per noi [lavorare in questo modo]”. Dopo tutto, perché siamo qui? Siamo qui per assistere il Maestro nella rettifica della Fa. In confronto al grande sacrificio del Maestro, le nostre tribolazioni non sono quasi niente.

Tribolazione non è solo limitata alla sopportazione fisica, include anche il lasciar andare molte cose che le persone comuni considerano piacevoli. Prendiamo come esempio il guardare la televisione. Qua e là ci possono essere un paio di frasi in televisione che siano riflessive. Tuttavia il 99,99% dei programmi televisivi sono pieni di sentimenti, lussuria, e anche della cultura del partito, tutte cose che interferiscono con noi. Sprecano il tempo, tempo che per noi è prezioso per la coltivazione e per la salvezza degli esseri senzienti.

Perchè ci sentiamo soli? Pensando ai coltivatori del passato, che sedevano tranquilli e soli sulle montagne, come possiamo comparare la nostra vita con quella solitudine? Inoltre il Maestro ha detto, “Abbandonare ciò che non è il proprio sé, Tutto è stoltezza nella confusione” (Hong Yin II)

Giorni fa, ho sentito una canzone di un praticante della Dafa. Parlava delle difficoltà che il Maestro ha incontrato quando ha introtto la Dafa al mondo. Parlava anche dei nostri voti preistorici e sacri. Proprio ora, pensando a quella canzone, mi vengono le lacrime.

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2008/9/10/100525.html

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