Bulgaria: Una tavola rotonda sui diritti umani in Cina

Gli argomenti comprendevano la persecuzione dei praticanti del Falun Gong e dei Tibetani
 
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Edvin Sugarev. (LR) Ekaterina Popova, rappresentante del Falun Gong, Krasimir Kunev, Presidente del Comitato di Helsinki Bulgaro, Edvin Sugarev. (The Epoch Times)

Una tavola rotonda sulla violazione dei diritti umani in Cina ha avuto luogo il 28 gennaio a Sofia, per discutere sulla persecuzione del Falun Gong e la situazione in Tibet. E' stata organizzata dall’Associazione del Falun Gong bulgara in collaborazione con il Comitato Bulgaro di Helsinki, (BHC) nel Centro Culturale Ceco della città di Sofia

Alla fine dell’incontro, il Centro Culturale Ceco ha ospitato una presentazione del film documentario "Fiori di pruno sotto la neve", che racconta la storia dei praticanti del Falun Gong in Cina e la lotta per i diritti umani in un paese totalitario.

Il film fa parte del festival del film "One World" ed è stato presentato al Centro Culturale Ceco dagli organizzatori di "One World" in Bulgaria. "One World" è un Festival Cinematografico Internazionale per i diritti umani che si tiene ogni anno in diversi paesi europei.

Il Falun Gong è una pratica tradizionale cinese il cui scopo è di purificare la mente e il corpo. Consiste in cinque esercizi di meditazione e un insegnamento morale basato sui principi di verità, benevolenza e tolleranza. I discepoli del Falun Gong in Cina sono perseguitati dal regime comunista cinese dal 1999, quando il regime ha vietato la pratica del Falun Gong. Attualmente, è praticata in oltre 80 paesi in tutto il mondo tra cui la Bulgaria.

Dopo la proiezione del film, molte persone del pubblico sono partite per partecipare al Forum. I praticanti del Falun Gong Bulgari hanno mostrato anche i cinque esercizi della pratica meditativa. Molti hanno voluto saperne di più a proposito del Falun Gong e della persecuzione, ed hanno espresso il loro sostegno firmando la petizione per fermare la persecuzione del Falun Gong in Cina.

La conferenza è proseguita per circa due ore. Ekaterina Popova, una praticante del Falun Gong Bulgara ha introdotto la pratica ed ha parlato della persecuzione in Cina.

Ha illustrato i risultati della relazione di David Kilgour e David Matas, che sostengono con decisione le accuse del prelievo forzato di organi su praticanti del Falun Gong, mentre sono ancora in vita. Ha parlato inoltre della decisione del Comitato delle Nazioni Unite sulla tortura, nel novembre 2008, chiedendo un'indagine internazionale sulle accuse di asportazione di organi e la fine immediata della repressione nei confronti dei praticanti.

A causa dei metodi diplomatici utilizzati dal regime cinese, i praticanti del Falun Gong in Bulgaria sono soggetti a vessazioni nel proprio paese democratico ", ha detto Popola, i loro diritti sono stati limitati dai funzionari bulgari i quali, invece di proteggere la democrazia e la libertà, servono gli interessi di un regime comunista. Ha citato inoltre il grande sostegno in favore del Falun Gong da parte di tutto il mondo, quindi ha dato la parola al presidente del Comitato di Helsinki, Krassimir Kanev.

"In Cina, non c’è alcun sistema giudiziario indipendente, la dittatura reprime qualsiasi opposizione, che sia politica o meno.", ha detto Krassimir Kanev ed ha aggiunto che le informazioni sul numero di esecuzioni capitali, sono un segreto di Stato e non esistono prove su ciò che realmente accade, ad eccezione di informazioni fornite dal regime.

Il presidente del BHC ha parlato della mancanza di libertà di parola e di espressione. Ha fatto l'esempio dell’arresto dei giornalisti ed avvocati dei diritti umani e dei cittadini che hanno utilizzato Internet per esprimere le loro opinioni su alcune questioni politiche.

Kanev ha ricordato le promesse del regime cinese di libertà durante le Olimpiadi di Pechino che non sono state mantenute. Per i gruppi che hanno presentato petizioni a sostegno di diverse cause, come i difensori del Falun Gong e del Tibet, c'è stata una censura rafforzata ", ha dichiarato Krassimir Kanev ed ha aggiunto che erano anche limitati durante i loro spostamenti da una città all'altra, affinché non potessimo raggiungere dove si svolgevano le competizioni.

Kanev ha preso l'esempio di Hu Jia, che è stato arrestato e imprigionato per aver difeso le sue opinioni e i diritti umani in Cina. Hu Jia, ha ricevuto il Premio Sakharov per la libertà di pensiero da parte del Parlamento Europeo nel dicembre 2008, nello specifico per il suo impegno a migliorare i diritti umani in Cina. Secondo Kanev, la più grande offesa commessa da un regime totalitario unita alla violazione della libertà di religione e di credo.

"Che in Cina, ci sono violazioni dei diritti umani è un dato di fatto da lungo tempo", ha detto Edvin Sugarev, poeta bulgaro, giornalista, ex membro del 7 ° Grande Assembléa Nazionale membro dell'Unione delle Forze democratiche, ed ex Ambasciatore della Bulgaria in India e in Mongolia. Sugarev è un difensore per un Tibet libero.

Secondo lui, dovrebbe essere prestata più attenzione al comportamento degli altri paesi del mondo verso tale repressione. In Cina, non si agisce contro le violazioni della libertà, ma ai principi di non libertà, che sono radicati nella struttura dello Stato. "Questo equivale ad un genocidio" ha detto Sugarev. "Non ci sono spiegazioni per questo vergognoso commercio di organi umani strappati con la forza ai praticanti. Quale minaccia rappresenta il buddismo tibetano o il Falun Gong, al partito del potere? " Sugarev ha detto: agisce per la distruzione dei valori spirituali.

Più di un milione di tibetani hanno perso la vita a causa della repressione comunista in Tibet ", ha detto Edvin Sugarev. Questo sta accadendo sotto gli occhi del mondo, e si domanda come il mondo esterno considera queste barbarie senza uguali. Sugarev ha detto di essere profondamente turbato da quanto descritto nella relazione di Kilgour e Matas. Ha citato alcuni degli elementi di prove dei due canadesi. Le persone sono state sezionate ancora vive ed i loro corpi sono stati inceneriti per distruggere le prove.

Secondo Sugarev per il mondo esterno è normale parlare del Tibet, ma la questione resta delicata quando si tratta d’interesse. Se l'aggressore è troppo potente e influente, le persone non vogliono discutere con lui. Nessuno vuole litigare con una grande dittatura come la Cina per difendere i diritti umani. Noi abbiamo dimostrato la nostra solidarietà al Tibet, ma in silenzio e sottoforma di solidarietà civile." La ragione fondamentale è che la Cina fabbrica "tutto" e che siamo abituati a valorizzare se quel "tutto" vale più che la morale e la libertà.

Ha partecipato alla tavola rotonda una delle figure più popolari in Bulgaria, il cantante Kalki, che sostiene anche un Tibet libero. "Più di 1.500 monasteri buddisti e antiche pergamene sono state distrutte durante la Rivoluzione Culturale in Tibet dal regime comunista. E' difficile spiegare perché i media ed i politici hanno ignorato questo ha detto." Kalki.

Un numero considerevole di persone - milioni di discepoli del Falun Gong - sono stati trasformati in nemici politici dal regime comunista, malgrado il Falun Gong non abbia nulla a che fare con la politica ", ha detto Emil Koen, un giornalista e rappresentante della BHC, ha ricordato durante il forum, del vano tentativo dell’Associazione Falun Dafa bulgara di presentare lo spettacolo delle Divine Performing Arts nel marzo 2008. Lo spettacolo presenta la cultura tradizionale cinese. Il tentativo è stato contrastato dopo l'interferenza dell’ambasciatore cinese per provocare uno scandalo politico.

Kremena Krumowa, portavoce de l’Associazione del Falun Gong bulgara, ha parlato dei tentativi di portare lo spettacolo sulla scena bulgara. Ha fatto riferimento alla risoluzione firmata dal Parlamento Europeo nel mese di gennaio per la ripresa della diffusione dell’unica telévisione non censurata, New Tang Dynasty TV (NTDTV), che dopo la pressione del regime cinese, il segnale è stato interrotto dalla società satellitare Eutelsat.

Krumowa ha parlato ai partecipanti delle riunioni tra praticanti del Falun Gong e dei rappresentanti di governo e gli enti locali. Il governo bulgaro non ha ancora offerto ufficialmente il suo sostegno al Falun Gong, come invece altri paesi hanno fatto l'Australia, il Canada, gli Stati Uniti e il Regno Unito.

Versione francese: http://fr.clearharmony.net/articles/200902/43918.html

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