Heilongjiang: Lettera di Appello da parte di 59 parenti e amici di praticanti del Falun Gong

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Poiché i funzionari governativi in Cina rifiutano di accettare gli appelli legali dei praticanti del Falun Gong e le strade ufficiali per avere giustizia sono chiuse ai praticanti in Cina, vorremmo utilizzare il sito internet Minghui (versione cinese di Clearwisdom) per presentare questa lettera di protesta contro la persecuzione dei praticanti, dei loro amici e dei loro familiari. Facciamo appello anche alle persone che hanno a cuore la giustizia di tutto il mondo di inviare questo appello alle organizzazioni internazionali dei diritti umani e di aiutarci a salvare i nostri familiari. Apprezziamo fin d’ora ogni aiuto che possiate dare.

Di seguito la lettera di appello firmata da 59 parenti e amici di praticanti del Falun Gong che sono stati perseguitati e arrestati nella provincia di Heilongjiang.

Ai membri del Comitato Esecutivo del Congresso Nazionale del Popolo:

Siamo parenti e amici di praticanti del Falun Gong della città di Harbin, della città di Mudanjiang, della città di Jixi e della contea di Jidong, nella provincia di Heilongjiang.

Con questa lettera accusiamo l’Ufficio 610 (*) della città di Mudanjiang, il dipartimento di polizia della città di Mudanjiang e il Tribunale Distrettuale Xi’an della città di Mudanjiang di aver svolto attività illegali il 28 novembre 2008, arrestando 33 praticanti del Falun Gong all’esterno del tribunale. Le persone arrestate avevano l’intenzione di essere presenti al processo di altri quattro praticanti. Tra gli arrestati 12 di loro sono ancora detenuti nei dipartimenti governativi che abbiamo qui sopra accusato. Inoltre tali dipartimenti hanno segretamente condannato otto familiari dei praticanti ai lavori forzati senza alcuna procedura legale, rifiutando il tempo di considerazione di due mesi, non permettendoci neanche di fare appello nei loro confronti. Abbiamo protestato e ci siamo appellati a questa malvagia e illegale condotta molte volte ma non abbiamo ricevuto alcune risposta. In questa situazione facciamo valere i nostri diritti civili, sottoponendovi le nostre accuse.

I fatti e le ragioni delle accuse

Il 28 novembre 2008, il Tribunale Distrettuale Xi’an della città di Mudanjiang ha processato i praticanti del Falun Gong Zhao Boliang, Li Haifeng, Li Yongsheng e Zhang Yuhua. La Corte ha rifiutato l’ingresso ad oltre 100 persone, tra familiari e amici dei praticanti che volevano essere presenti al processo. Inoltre molti poliziotti in borghese hanno fotografato, registrato su video, offeso verbalmente, spinto e picchiato coloro che hanno cercato di partecipare all’udienza. La polizia ha infine arrestato 33 persone innocenti che si trovavano sulla strada davanti al tribunale.

Dopo le 8 del mattino gli amici e i parenti dei quattro praticanti del Falun Gong che stavano per essere processati hanno ottenuto l’autorizzazione ad entrare, dopo aver superato i controlli di identità e le misure di sicurezza. Dalle iniziali 50 persone autorizzate la polizia ha ridotto il numero a 14, senza fornire alcuna spiegazione.

Dopo le 9 del mattino alcuni veicoli della polizia sono arrivati sul luogo e i quattro praticanti sono stati gettati sul pavimento. Tre di loro erano ammanettati con le braccia dietro la schiena e il volto coperto con un cappuccio nero. I poliziotti li hanno trascinati all’interno del tribunale. Verso le 9:30 alcuni individui all’interno del tribunale hanno iniziato a filmare i praticanti e i loro parenti. Alle 10:30 circa la polizia ha bloccato, per 300-400 metri la strada davanti al tribunale, impedendo a chiunque di avvicinarsi. Quindi i poliziotti hanno iniziato a far spostare tutte le persone nel mezzo della strada. Sette - otto persone hanno filmato quello che succedeva. Improvvisamente un grande autobus, assieme ad altri cinque - sei veicoli della polizia sono arrivati sul luogo, fermandosi a circa 100 metri dall’ingresso del tribunale. Oltre 40 poliziotti con uniformi speciali sono usciti dai veicoli, iniziando a portare le persone vicino all’autobus. Quando tutti i presenti erano in prossimità dell’autobus i poliziotti in divisa assieme a quelli in borghese hanno iniziato ad arrestarli e spingerli dentro i veicoli.

Trentatré familiari dei praticanti del Falun Gong sono stati arrestati. Alcune “confessioni” sono state estorte sotto tortura al Dipartimento di polizia di Mudanjiang. La polizia ha chiesto loro chi avesse organizzato l’attività davanti al tribunale, interrogandoli e chiedendo se avessero in mente di “assalire il tribunale”. Gli uomini sono stati picchiati brutalmente, in particolar modo coloro che dicevano la verità o che non rispondevano alle domande. Alcuni sono stati picchiati fino a che le loro facce non sono diventate nere e blu, ad alcuni è stato rotto il naso e ad altri sono stati strappati i vestiti. Alcuni sono stati torturati con delle corde e altri strumenti. Una signora è stata minacciata da un poliziotto, con un uncino di ferro, che voleva ferirla al naso.
I nostri familiari sono stati detenuti per 52 ore. Durante la notte 12 di loro sono stati obbligati a sottoporsi a esami fisici e 10 di loro sono stati portati al Centro di Detenzione di Mudanjiang.

Gli arresti sono stati diretti dall’Ufficio 610 della città di Mudanjiang e sono stati eseguiti dal Tribunale Distrettuale Xi’an della città di Mudanjiang e dalla Squadra per la Sicurezza Nazionale del Dipartimento di polizia della città di Mudanjiang. Oltre 100 funzionari hanno partecipato agli arresti, considerando il dipartimento di polizia, il tribunale, i giornali del Partito Comunista Cinese (PCC) e le televisioni del PCC; dozzine di veicoli, tra i quali veicoli senza targa, sono stati usati durante gli arresti.

I parenti e gli amici dei praticanti arrestati, assieme ai passanti e a chi è venuto a sapere dell’accaduto, hanno testimoniato l’arresto di massa e si sono detti tutti molto confusi al riguardo, discutendo l’incidente tra di loro: “quale legge hanno infranto, standosene semplicemente per strada? Come può la polizia arrestare persone innocenti senza ragione? Chi li ha autorizzati?”

Nel pomeriggio molte persone si sono recate al Dipartimento di polizia della città di Mudanjiang, al comitato del PCC, agli uffici governativi, al Comitato del PCC per la Legge e la Politica, al Congresso Nazionale del Popolo della città e alle conferenze politiche per chiedere il rilascio di chi è stato arrestato. Quella sera molte persone si sono incontrate con un funzionario dell’Ufficio 610. Dopo aver capito che si trattava di praticanti del Falun Gong, ha detto: “abbiamo delle regole. Non accettiamo appelli relativi al Falun Gong”, e se ne è quindi andato.

La stessa notte l’Ufficio 610 e le stazioni di polizia delle aree locali dove vivevano i praticanti del Falun Gong arrestati hanno ricevuto l’ordine da autorità di livello superiore di irrompere nelle case dei praticanti e di confiscare le loro proprietà. La polizia ha aperto con la forza le porte delle case dei praticanti e ha portato via una grande quantità di possedimenti personali dei praticanti.

Due mesi dopo gli arresti non abbiamo ancora ricevuto nessun avviso legale da parte del Dipartimento di polizia della città di Mudanjiang relativo agli arresti. Ci siamo recati ai vari dipartimenti di polizia e ai vari dipartimenti governativi per chiedere il rilascio dei nostri parenti e per avere la possibilità di vederli. Ad ogni modo, le nostre richieste, del tutto ragionevoli, sono state rifiutate senza che ci venisse data alcuna spiegazione.

Recentemente alcuni funzionari della città di Mudanjiang hanno detto: “al momento non possiamo fare niente per ottenere il rilascio di chi è stato arrestato. Il Comitato del PCC per la Legge e la Politica della provincia di Heilongjiang non ci permette di rilasciarli. Questa volta c’è stata grande attenzione su questo caso, perfino il Comitato Centrale del PCC ne è a conoscenza.” Comunque sia il Dipartimento di polizia della città di Mudanjiang ha telefonato più volte in modo anonimo i parenti dei praticanti arrestati per estorcere loro del denaro, prendendo tra i 5.000 e i 10.000 yuan (*) in totale. È stato detto chiaramente che dovevano pagare se volevano il rilascio dei loro parenti, e che se non avessero pagato la polizia avrebbe li avrebbero torturati, persino fino alla morte.

Questi cosiddetti funzionari di polizia hanno infranto la legge, arrestato persone innocenti, girato a loro modo le leggi, abusato del loro potere e interferito con il funzionamento della legge. Le loro azioni hanno causato una grande pena mentale e perdite economiche per dozzine di famiglie. Pensiamo che ciò che questi funzionari governativi hanno fatto in Cina sia ingiusto e inaccettabile. Essi hanno causato un disastro alla nazione e ai suoi cittadini.

Tra i 12 membri della nostra famiglia che sono stati imprigionati ci sono Ma Shufen, Wang Shuxiang, Zhao Xiuyan, e una persona sconosciuta che è ancora detenuta; Zhao Chunyan, Li Xiange e Zhang Cuiqing, che sono state segretamente trasferite al campo di lavoro forzato femminile di Heilongjiang; Zhang Yaqing, trasferito al campo di lavoro forzato della città di Harbin Wang Kejun; Zhang Peizeng, Li Chongjun, e Yan Chengshan, trasferiti al campo di lavoro forzato Suihua della provincia di Heilongjiang.

Durante i due mesi del nostro appello nessun funzionario o dipartimento governativo ha accettato la nostra petizione, o ci ha aiutato in alcun modo. Non abbiamo perciò altra scelta che non quella di esporre le loro azioni illegali ai più alti dipartimenti della nazione. Richiediamo risolutamente una inchiesta estensiva relativa a tutti gli atti illegali che abbiamo descritto, chiedendo che la legge venga eseguita basandosi sulla legge che si protegga la dignità dei diritti dei cittadini.

Chiediamo, in modo inequivocabile:

1.Una indagine comprensiva sugli ingiusti casi giudiziari contro i praticanti del Falun Gong nei passati dieci anni. Di portare davanti alla giustizia i principali colpevoli dei crimini: Jiang Zemin [ex leader della Cina e istigatore della persecuzione] e il suo gruppo politico per i crimini di diffamazione, incitamento all’odio, trattamento inumano, genocidio e torture crudeli nei confronti dei praticanti del Falun Gong.

2.Fermare immediatamente la persecuzione del Falun Gong

3.Rilasciare immediatamente tutti i cittadini innocenti che sono stati arrestati per aver cercato di partecipare alle udienze dei tribunali

4.Investigare gli atti illegali dei responsabili e i crimini commessi relativi all’abuso di potere e all’arresto di cittadini innocenti.

5.Garantire una indennità a tutte le vittime e alle loro famiglie per le perdite economiche che hanno sostenuto a causa degli arresti illegali e per la detenzione delle vittime.

Parte querelante:
Cinquantanove familiari e amici di praticanti del Falun Gong perseguitati

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2009/2/12/195313.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a48061-article.html

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