Vice Presidente del Parlamento Europeo Edward McMillan-Scott esprime preoccupazione sui diritti umani dei praticanti Falun Gong

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Il 15 aprile 2009, il Vice Presidente del Parlamento Europeo Edward McMillan-Scott ha tenuto un’udienza internazionale sul credo religioso in Cina e sui dieci anni di persecuzione del Falun Gong. Edward McMillan-Scott ha detto: “Credo fermamente che ognuno debba avere il diritto e la libertà per il proprio credo religioso. Questo è appunto ciò che è stipulato nella Costituzione Cinese. Sfortunatamente, nella Cina intera, libertà e religioni indipendenti vengono perseguitate”.

Il 25 aprile 2009, Edward McMillan-Scott ha parlato via telefono durante una riunione a New York che commemorava il pacifico appello del “25 aprile” e ha espresso il suo appoggio verso il giusto sforzo dei praticanti Falun Gong nel salvaguardare i diritti umani, la libertà e la dignità. Ha inoltre espresso che avrebbe scritto al Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon, chiedendogli di prestare attenzione e di investigare sulla persecuzione del Falun Gong in Cina e che lo avrebbe esortato a compiere delle azioni per fermare la persecuzione. (Vedi allegato)
Prima di ciò, il 2 aprile 2009, il Parlamento Europeo ha approvato una delibera, condannando fermamente i crimini contro l’umanità e contro gli abusi dei diritti umani commessi dagli stati autocratici comunisti.

Il Parlamento Europeo si è sempre preoccupato dei diritti umani dei praticanti Falun Gong

Il Parlamento Europeo si occupa della situazione dei diritti umani in Cina da lungo tempo. In una delibera approvata nel febbraio 2001, il Parlamento Europeo ha condannato le violazioni del diritto al credo religioso dei praticanti Falun Gong, sperando che le autorità permettessero ai praticanti Falun Gong di usufruire dei loro diritti fondamentali come il diritto di pensiero e il diritto di espressione e assemblea, in accordo con la Costituzione Cinese.

Il 25 gennaio 2006, il Parlamento Europeo, allora formato da 25 stati membri, ha approvato una delibera all’assemblea generale a Strasburgo in Francia, condannando i crimini dei regimi totalitari comunisti.

Il settembre 2006, il Parlamento Europeo ha nuovamente approvato una delibera, condannando fermamente la persecuzione del Falun Gong per mano del regime comunista cinese, includendo torture, detenzione e imprigionamento. Tale delibera presta particolare attenzione all’espianto d’organi di praticanti Falun Gong detenuti. Il Parlamento Europeo ha chiesto che il governo cinese fermi immediatamente la persecuzione del Falun Gong e che rilasci tutti i praticanti Falun Gong in detenzione.

Allegato:

Lettera aperta del Vice Presidente del Parlamento Europeo Edward McMillan-Scott

H.E. Ban Ki-moon
Segretario-Generale
Nazioni Unite
New York 25 Aprile 2009


Caro Segretario Generale,

La giornata di oggi segna il decimo anniversario della più sistematica persecuzione di un gruppo dal tempo della persecuzione nazista degli Ebrei.

Come Vice Presidente del Parlamento Europeo, dove sono stato per lungo tempo membro del Comitato per gli Affari Esteri, ho svolto per tre anni una campagna per attirare l'attenzione sulla brutale e sistematica persecuzione del Falun Gong da parte del regime cinese, un movimento spirituale di scuola buddista con un numero di aderenti che, nel 1999, andava dai 70 ai 100 milioni. Sono stati perseguitati, semplicemente perché il Falun Gong è popolare, dal regime più paranoico, brutale e arbitrario nella storia del mondo, che ha ucciso 70 milioni del suo stesso popolo, 38 milioni dei quali attraverso una deliberata carestia.

Le scrivo per raccomandarle di iniziare un'indagine sul processo sistematico di imprigionamento senza processi, di torture indiscriminate e di assassinio sotto tortura di migliaia di persone innocenti. Tutto questo va ben al di là del semplice comportamento inumano: è genocidio in base all'articolo 2 della Convenzione sul Genocidio. Il tempo dell'impunità è finito e coloro che conoscono cosa sta accadendo in Cina, guardano a Lei perché prenda provvedimenti.

Come affermò nel 1942 il Giudice della Corte Suprema: Felix Frankfurter, quando gli venne riferito dal Polacco Jan Karski ciò che stava accadendo nei campi di sterminio nazisti, “Non ho detto che questo ragazzo mente. Ho detto che sono incapace di credergli. C'è una differenza." Segretario Generale, c'è una marea di prove del genocidio in Cina, se solo lei volesse darci un'occhiata, o ascoltare i rapporti dell'ONU sulla tortura e la libertà religiosa.

Il Falun Gong è un movimento spirituale e una meditazione che si rifà alle credenze religiose cinese secondo le quali gli uomini sono collegati all'universo tramite la mente e il corpo. Il Partito Comunista Cinese lo descrive come una “setta”, mentre la giurisprudenza internazionale suggerisce che una “setta”, per essere tale, dovrebbe prevedere un impegno finanziario, la recisione dei legami familiari, una disciplina agli ordini dell'organizzazione, lavaggio del cervello, comportamenti anti-sociali, ecc.; niente di tutto questo può applicarsi al Falun Gong. Come tutti i gruppi di chi-gong (esercizi fisici con valenza spirituale), il Falun Gong ha un ‘maestro’ il cui libro di esercizi, pubblicato nel 1992, rimane l'unico impegno finanziario per la maggior parte degli aderenti.

La mia campagna è cominciata nel Maggio 2006, quando ho visitato la Cina in una missione alla ricerca di prove, in preparazione di un rapporto sui diritti umani e la democrazia per l'Ufficio degli Affari Esteri del Parlamento. A Pechino, con grande rischio per le loro persone, ho intervistato due ex-detenuti, praticanti del Falun Gong, Cao Dong e Niu Jinping. Cao Dong è stato successivamente arrestato e condannato “per aver incontrato un importante personaggio straniero” . E' stato rinchiuso nella prigione di Tianshui, dove è stato torturato per obbligarlo a rinunciare alle sue convinzioni religiose e ad ammettere di avermi incontrato. Niu Jinping si è appellato a me per conto di sua moglie, Zhang Lianying, che è rinchiusa in un Campo di Lavoro Femminile dal giugno del 2005, e che è stata torturata così pesantemente da andare in coma nell'aprile 2007. E' stata poi di nuovo imprigionata nel corso della campagna di arresti che ha preceduto le Olimpiadi di Pechino.

Un altro dei miei contatti è stato l'avvocato Gao Zhisheng, impegnato per la difesa dei diritti umani per i Cristiani, a volte conosciuto come ‘la coscienza della Cina’, che ha difeso un gran numero di praticanti del Falun Gong dopo aver investigato sulla persecuzione nel 2005.

Ben conosciuto in Cina per le sue denunce contro il regime, specialmente per corruzione, ha scritto una lettera aperta al Parlamento Europeo attraverso me, nel Settembre 2007 (vedere l'Allegato in fondo) ed un'altra al Congresso USA. E' stato poi condannato alla prigione con l'accusa di “sovversione”. Dopo essere stato temporaneamente trasferito agli arresti domiciliari , è stato poi arrestato di nuovo e, nel 2008, così pesantemente torturato da aver tentato due volte il suicidio. Dopo la fuga sua e dei suoi bambini negli USA attraverso la Thailandia nel 2009, Gao è stato prelevato dalle forze di sicurezza ed ora non si sa più dove si trovi.

L'amico di Gao, Hu Jia, un attivista ambientale è stato un altro dei miei contatti che è stato arrestato e detenuto nel 2008 dopo aver fornito delle prove al Comitato per i Diritti Umani del Parlamento Europeo. Gli è stato poi conferito il premio annuale del Parlamento Europeo Premio Sakharov per la Libertà di Espressione. La moglie di Hu, Jia Zeng Jinyan è stata inserita fra le 100 persone più importanti della Terra dalla rivista Time, per i suoi blog in sostegno delle attività di Hu Jia.

Questi sono alcuni esempi tratti dalla mia esperienza personale, ma dimostrano fino a che punto arrivi la paranoia e la brutalità del regime comunista contro qualunque attività che potrebbe minacciarlo e destabilizzarlo.

Il 25 Aprile 1999, 10.000 praticanti del Falun Gong misero in scena una giornata di protesta pacifica a Pechino dopo le brutalità della polizia di Tianjin contro dei praticanti: gente che si trovava lì mi ha detto che quell'evento era stato quasi sicuramente organizzato dalle forze di sicurezza per giustificare la persecuzione che poi in effetti è cominciata.

I praticanti del Falun Gong vengono solitamente imprigionati in stato di “detenzione amministrativa” senza nessun processo: spesso si rifiutano di declinare le proprie generalità per proteggere i loro familiari. In quanto membri di una “setta fuorilegge” essi subiscono un trattamento particolarmente severo, spesso per mano di altri prigionieri o addirittura di membri del Falun Gong che hanno abiurato (per dimostrare la loro rinuncia alla pratica). Degli ex-detenuti che ho incontrato, avendo ipso facto abiurato, hanno sofferto la privazione del sonno per settimane, poi sono stati obbligati a rimanere immobili per molti giorni, mentre venivano pungolati con strumenti appuntiti per costringerli a rimanere svegli; a ciò hanno fatto seguito trattamenti progressivamente più brutali, con bastoni elettrici – usati anche sui genitali – escrementi e percosse indiscriminate.

Zhang Lianying, che andò in coma, mi scrisse una lista di 50 torture progressivamente più pesanti da lei subite; lista che io ho sottoposto ai delegati ONU sulle Torture e la Libertà Religiosa, Dr. Manfred Nowak e Sig.ra Asma Jahangir, che io ho incontrato in numerose occasioni:

Manfred Novak crede che più o meno i due terzi di coloro che stanno subendo la cosiddetta 'rieducazione attraverso il lavoro' nei campi di prigionia cinesi, modellati sull'esempio dei gulag dell'Unione Sovietica, siano praticanti del Falun Gong.

Testimoniando quest'anno davanti al Congresso USA, Mr Harry Wu, un ex detenuto e ora direttore del Laogai Research Center di New York, stima che ci siano 900 campi del genere con da 3 a 6 milioni di detenuti. Il Falun Gong al di fuori della Cina mantiene i contatti con i prigionieri e registra le torture e i torturati quando possono essere identificati: esistono prove di più di 3.000 persone che sono state torturate dal 1999.

Desta particolare preoccupazione il fatto che solamente a quelli del Falun Gong – che non bevono e non fumano – vengono di routine testati il sangue e la pressione in prigione: Questo non è allo scopo di tutelare la loro salute. Essi diventano invece la prima fonte di organi da trapiantare per il lucrativo commercio dell'Armata di Liberazione del Popolo: sono stati registrati in Cina dal 2001 più di 40.000 trapianti di cui non si conosce l'identità dei donatori. Sebbene l'uso di organi espiantati da prigionieri condannati a morte sia stato di routine in Cina (solo in una provincia ci sono ben 16 ambulanze appositamente predisposte allo scopo) molti credono, e io sono fra questi, che i detenuti del Falun Gong siano usati per espiantare i loro organi. Infatti, Cao Dong mi ha detto che dopo che il suo miglior amico era sparito dalla cella della prigione, lui poi vide il suo cadavere nell'obitorio con delle parti del corpo che erano state rimosse.

Dieci anni dopo, la campagna di brutale repressione del Falun Gong – una volta addirittura incoraggiato da Pechino per i benefici che donava alla salute dei suoi praticanti – non mostra segni di rallentamento. Dal mio punto di vista, la persecuzione del Falun Gong può rientrare nella categoria del genocidio, così come viene definito dall'Articolo 2 della Convenzione sulla Prevenzione e Punizione del Crimine di Genocidio:

"uno qualunque dei seguenti atti commesso con l'intento di distruggere, interamente o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come: uccidere i membri del gruppo; causare seri danni fisici o mentali ai membri del gruppo; infliggere deliberatamente ad un gruppo delle condizioni di vita calcolate in modo tale da causare, interamente o in parte, la sua distruzione fisica."

E' chiaro che il Falun Gong sta al regime comunista come gli Ebrei stavano alla Gestapo. Sebbene a milioni morirono nei gulag, ciò fu per mancanza di cibo e non per torture sistematiche e per eliminazione come avviene oggi in Cina.

Nelle sue prerogative di Segretario Generale delle Nazioni Unite, e in questo anniversario dei dieci anni, la sollecito ad attivarsi per mettere fine alla persecuzione del Falun Gong in Cina.


ALLEGATO - Lettera a Edward McMillan-Scott dall'avvocato Gao Zhisheng, tradotta da un intermediario:

Da Pechino, Cina: ricevuta via email il 7 Settembre 2007

Caro Mr. Scott,

come sta? Scriverle è l'unico mezzo di comunicazione che ho al momento.

Sebbene sia un sistema in un certo senso primitivo e fuori moda è certamente meno primitivo del modo in cui io e la mia famiglia siamo stati trattati dal regime comunista cinese dallo scorso anno.

La loro aperta noncuranza per i sentimenti umani e la coscienza nel modo in cui ci hanno confinati e molestati è semplicemente perché noi cerchiamo di rimanere fedeli ai sentimenti umani e alla coscienza.

Durante questo lungo periodo di solitudine, le vostre parole di preoccupazione sono state spesso da noi disattese, anche se il disattenderle è stato a sua volta piuttosto primitivo. Eppure, per la mia famiglia, è stato come se un raggio luminoso di sole si fosse fatto strada fra le nubi plumbee per arrivare fino ai nostri cuori. Colgo quindi questa occasione, per inviarle il nostro sincero apprezzamento!

Nel profondo del mio cuore, non ho mai avuto un pensiero di gratitudine per la vostra persistenza nel condannare la malvagia dittatura cinese. La mia opinione è che siamo entrambi guerrieri alla conquista delle tenebre.

Il regime comunista cinese continua ad esistere come il più malvagio dei regimi mai esistiti su questo pianeta. La sua presenza in Cina è la fonte diretta di tutte le sofferenze e le ingiustizie che esistono là. La sua storia è costellata di innumerevoli crimini che vanno di pari passo con il tentativo di coprirli. Negli ultimi anni, la sua espansione economica, che è stata ottenuta sacrificando l'ambiente, la giustizia umana, l'etica, come pure i fondamenti della natura umana, ha generato nella dittatura ancor più brutalità e potenza nel terrore.

I valori etici e la coscienza dell'intera razza umana sono stati spazzati via per lasciare il posto alle “relazioni commerciali, Giochi Olimpici” e altre visite “di stato”. I politici occidentali normali sono consapevoli del fenomeno attuale del fare i propri interessi a spese dei valori etici tradizionali. L'interesse verso i valori etici e le virtù fondamentali sono stati una pratica comune nella politica internazionale. Nell'attuale situazione, ogni cosa che non abbia a che fare con gli interessi economici è stata apertamente trascurata, ormai da lungo tempo.

Della sanguinaria persecuzione dei comunisti cinesi contro il Falun Gong, i diplomatici di tutti principali paesi ne sono ben a conoscenza, eppure anche loro sono andati a far miserevolmente parte della comunità silenziosa. Paragonato al silenzio del Popolo Cinese, quello dei governi stranieri appare particolarmente disgustoso. In un certo senso, questa indifferenza apre la strada alla spietata repressione del regime cinese contro i dissidenti domestici. L'intera razza umana pagherà un prezzo enorme per questa insensibilità, perché è diventata una scioccante questione umanitaria e non più una questione puramente politica.

Oggi, non le sto scrivendo per complimentarmi con lei, o per sfogarmi un po'. La lotta contro la dittatura comunista cinese è a favore della razza umana, della luce contro l'oscurità, della civiltà contro la barbarie. La crudele realtà ci avverte che la nostra lotta pacifica non deve mai rallentare!. Nella Cina di oggi, il cambiamento pacifico della dittatura è diventato un desiderio comune.

Caro Mr. Scott, la civiltà umana è entrata nell'epoca attuale, ma questa nuova epoca sembra non aver nulla a che fare con il regime comunista cinese. Sebbene abbia raggiunto la tecnologia per andare nello spazio, non ha nessuna intenzione, politicamente parlando, di rinunciare ai suo giochi primitivi. Ora il Partito Comunista Cinese sta preparando il suo 17° Congresso Nazionale. La sua preparazione avviene totalmente nell'oscurità, mentre i suoi soggetti sono come animali o proprietà private consegnate al prossimo dittatore. Questo passaggio di consegne in stile mafioso è perdurato dall'epoca di Mao. L'unico cambiamento è che i successori odierni vestono tutti in completi occidentali. Dobbiamo lavorare duramente per cambiare questo stato di cose, anche se fosse solo per il valore umanitario.

Caro Mr. Scott, quando la libertà arriverà finalmente in Cina, la inviterò a bere un bicchiere di vino a Pechino, un vino veramente buono [nella loro prima conversazione telefonica McMillan-Scott disse che avrebbe offerto a Gao del whiskey d'annata].

Cordiali saluti,
Gao Zhisheng

Fonte: http://www.clearwisdom.net/emh/articles/2009/5/1/106985.html

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