Italia: Praticante del Falun Gong Invitata ad un Convegno per l’Anniversario del Massacro di Piazza Tiananmen

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La signora Lili Zhao, una praticante del Falun Gong, è intervenuta durante un incontro organizzato il 3 giugno 2009 dalla Laogai Foundation Italia in una sede del Comune di Roma per ricordare il ventesimo anniversario del Massacro di Piazza Tiananmen."

Tra gli altri sono intervenuti rappresentanti istituzionali della Provincia e del Comune di Roma, il dissidente tibetano Reting Tempa Tsering e, da New York, i “Tre gentiluomini”, i tre giovani cinesi che lanciarono gusci d’uova pieni di vernice sul ritratto di Mao Zedong ed attesero di proposito la polizia per essere arrestati. Insieme alla rievocazione della tragedia del 1989, scopo dell’incontro era anche quello di fare un quadro della gravissima situazione cinese in materia di violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

L’intervento della signora Lili Zhao

La Signora Zhao è rifugiata politica in Italia, dopo essere stata detenuta e torturata in Cina perchè praticante del Falun Gong. Ha voluto ricordare a tutti la persecuzione in corso denunciando il caso di suo fratello, Zhao Lizhuan, detenuto e torturato ripetutamente e attualmente ancora rinchiuso in un centro di detenzione cinese, perchè vuole perseverare nella sua fede nella Falun Dafa.

La signora Zhao ha voluto anche invitare tutti a leggere i Nove Commentari sul Partito Comunista Cinese che rivelano la vera natura del Partito Comunista Cinese (PCC) e la sua storia sanguinaria. Essi hanno già indotto oltre 55 milioni di cinesi a dimettersi dal Partito Comunista Cinese e dalle sue organizzaziotni affiliate e stanno dissolvendo il PCC. Essi sono il migliore strumento che i praticanti di tutto il mondo hanno avuto in questi anni per resistere alla persecuzione, per dare l’opportunità ai cinesi di vedere al di là della propaganda violenta del PCC e agli occidentali di riconoscere la realtà del regime comunista cinese.

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Riportiamo qui la parte del suo discorso dove la Signora Zhao racconta le violenze subite da suo fratello.

Si chiama Zhao Lizhuan, ha 46 anni. È una persona onesta, buona di natura e taciturna. Lavorava come ingegnere superiore all’Istituto di Progettazione di Compagnia Generale No. 1 di Macchinari Pesanti. La sua buona natura innata si riconosce nella Falun Dafa, che aveva iniziato a praticare dal settembre 1996 e nei suoi principi universali: verità compassione e tolleranza.

Nella seconda metà del Giugno 2000, mio fratello è stato arrestato sul luogo di lavoro dalla polizia, è stato detenuto per 45 giorni nel Centro di Detenzione di Fulaerchi. Per obbligarlo a rinunciare alla sua fede in “Verità, Compassione e Tolleranza”, i poliziotti lo hanno appeso al soffitto e lo hanno colpito ripetutamente con un grosso bastone di legno alla testa e al corpo.

Il 28 dicembre 2000, è stato arrestato per la seconda volta e detenuto per altri 45 giorni.

Il 20 aprile 2002, 4 poliziotti hanno fatto irruzione in casa sua e lo hanno arrestato e nuovamente detenuto per 4 mesi. Quando è stato rilasciato, tutti i suoi denti si muovevano e stavano per cadere a cause dei pestaggi delle guardie; per mesi ha potuto mangiare solo cibo liquido.

Il 2 dicembre 2004, mio fratello è stato arrestato per la quarta volta, da allora sono già passati quasi 5 anni e si trova tuttora in detenzione solo perché non vuole rinunciare alla sua fede in “verità compassione e tolleranza”. Dopo un violento pestaggio da parte della polizia è entrato in coma; con il ricovero al pronto soccorso dell’ospedale, ha potuto sopravivere, ma ha perso la vista in tutti e due gli occhi, e non può più vedere niente.

Mio fratello Zhao Lizhuan nonostante le sue condizioni è tuttora rinchiuso nella prigione di Tailai nella Provincia di Heilongjiang, è stato condannato a 5 anni di detenzione. La prigione Tailai è nota all’esterno come la Fabbrica del Meccanico. Questo è un luogo dove la malvagità è infernale, molti praticanti del Falun Gong hanno perso la vita o hanno subito severe mutilazioni a causa dei violenti pestaggi subiti durante la detenzione. Nel maggio 2005, un praticante di nome Pan Hong Guang fu colpito a morte dalla polizia di questa prigione.

Sono molto preoccupata per mio fratello, perchè ultimamente siamo venuti a conoscenza che molti ospedali in Cina, con la complicità dei centri di detenzione, dei tribunali e della polizia, praticano l’espianto di organi dai praticanti del Falun Gong mentre sono ancora vivi, per rifornire il lucroso mercato dei trapianti. Si è convinto un Vicepresidente del Parlamento Europeo, l’Onorevole Mac Millan-Scott che ha condotto un’indagine in Cina durante una sua visita.

Il signor David Kilgour, un ex-segretario di stato, e il Sig. David Matas un avvocato che opera nella difesa dei diritti umani, entrambi canadesi, dopo due mesi di indagine indipendente hanno confermato la veridicità delle accuse sull’espianto di organi ai praticanti del Falun Gong in Cina.

Mio fratello vuole soltanto la libertà di migliorare se stesso e comportarsi bene nella vita, egli crede nei valori universali: verità compassione e tolleranza, insegnatigli dalla Falun Dafa. Per questo motivo sta subendo una persecuzione disumana.

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