Pechino: La praticante He Wen, 59 anni, condannata a tre anni di lavoro forzato

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Intorno alle 15.00 del 26 febbraio 2009, gli agenti di polizia del Commissariato di Polizia del Dipartimento di Polizia di Xicheng e dell’Ufficio 610 (*) hanno fatto irruzione nella casa della praticante cinquantanovenne, He Wen, saccheggiandola. Nel momento in cui è stato trovato del materiale sul Falun Gong, è stata arresta, alle 18.00, e detenuta in custodia cautelare nel Carcere di Qinghe. Per essersi rifiutata di rinunciare al proprio credo, il 16 marzo 2009 è stata condannata a tre anni di lavoro forzato dal direttorio del lavoro forzato del governo della città di Pechino.

In passato, He Wen soffriva di bronchite, ipertensione e aveva riportato l’ernia al disco. Dopo aver iniziato a praticare Falun Gong, le sue condizioni sono migliorate rapidamente. Da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione contro il Falun Gong, He Wen si è recata numerose volte in Piazza Tiananmen per fare appello.

He Wen è stata incarcerata nel Campo di Lavoro Forzato Femminile di Tiantanghe dal 2000 al 2002. Veniva tormentata dalle guardie carcerarie e dalle carcerate. Dato che è rimasta risoluta nel proprio credo, è stata portata alla squadra di “addestramento intensivo” e messa in isolamento. Per resistere alla persecuzione, He Wen e un’altra praticante facevano sciopero della fame. Questa situazione è durata un anno intero. Poi è stata rilasciata e lei ha fatto ritorno a casa. Tra il 2000 e il 2008, è stata arrestata, detenuta e messa nel campo di lavoro forzato numerose volte per aver distribuito volantini e per aver informato le persone sulla persecuzione del Falun Gong.

Nel 2008, il PCC ha usato le Olimpiadi come scusa per mettere He Wen agli arresti domiciliari. Non aveva il permesso di uscire e veniva sorvegliata dal personale della security ventiquattro ore su ventiquattro. Ciò ha prodotto un impatto considerevole sulla sua vita e sulle vite della sua famiglia. Nonostante ciò, parlava alle persone che la sorvegliavano e coi vicini tutti giorni, per dire loro i fatti riguardanti il Falun Gong e per aiutarli a vedere la natura malvagia del PCC:

Nel periodo in cui sono state tenute le “due conferenze” nel 2009, la polizia dell’area di Pechino ha arrestato i praticanti su larga scala. Alle 15.00 del 26 febbraio, il responsabile delle sessioni di lavaggio del cervello dell’area di Pechino si è recato a casa di He Wen. L’uomo ha provato a farle aprire la porta sostenendo che fosse lì per avere la sua firma per la sessione. Quando He Wen si è rifiutata di farli entrare, l’ufficiale di polizia Xu Tao e altri si sono procurati un fabbro per aprire la porta e hanno saccheggiato la sua casa. La polizia non ha mostrato alcun documento di identità e i familiari non sono riusciti a fermarli. Quando i familiari hanno chiesto alla polizia di mostrare dei documenti di identità e il mandato di perquisizione, hanno ricevuto un mandato di perquisizione in bianco. Non erano riportati né nomi né motivazioni per la perquisizione. Alle 18.00, dopo aver finito di saccheggiare la casa, gli agenti di polizia hanno costretto He Wen a seguirli. Lei ha urlato “Il Falun Gong è buono!” per far sapere ai vicini della propria persecuzione.

Numero di telefono dell’agente di polizia Xu Tao, del Commissariato di Polizia di Yuetan: 86-13910807717 (cellulare)

(*) GLOSSARIO

Versione cinese:http://minghui.ca/mh/articles/2009/3/24/197717.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a49199-article.html

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