New York – Un’anziana residente di Tianjin è stata condannata all’inizio di febbraio a più di un anno di lavori formati dopo che la polizia la ha trovata a distribuire volantini del Falun Gong. È una dei 15 praticanti locali condannati recentemente a questo campo è rischia seriamente la tortura. Lo ha riferito il Falun Dafa Information Center.
La signora Zhu Lijin (sinistra), madre di 61 anni della cittadina neo-zelandese Salina Wang (destra), è stata condannata senza processo a Tianjin e rischia la tortura |
“Come può una donna di oltre 60 anni che distribuisce volantini essere considerata una tale minaccia dal Partito Comunista Cinese? Mia madre non è una criminale e non ha fatto nulla di male,” ha detto la figlia di Zhu, Salina (Yu) Wang, una cittadina della Nuova Zelanda attualmente residente a New York. “Ha il diritto di seguire la sua fede e ha il diritto di dire alla gente la verità sul Falun Gong. Questi sono i diritti umani basilari garantiti dalla costituzione cinese e dal diritto internazionale.”
Questa è la prima volta che Zhu, che ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 2005, è stata arrestata perché pratica. Dopo il suo arresto, la famiglia non ha avuto il permesso di incontrarla, ma hanno avuto il permesso di vederla brevemente dopo la condanna. Secondo quanto riferito è in buone condizioni fisiche, ma ha già subito vari tentativi di farle abbandonare la sua fede e ha lamentato una insufficiente alimentazione all’interno del campo. Se dovesse persistere nella sua fede, tali tentativi di “rieducazione” potrebbero velocemente intensificarsi fino a prendere la forma di gravi torture. Come ha riferito un consulente del governo cinese al Washington Post, “i praticanti che non sono picchiati generalmente non abbandonano il gruppo”(link).
In particolare gli ex prigionieri del campo di “rieducazione-attraverso-il-lavoro” Banqiao hanno riferito una serie di metodi di tortura usati per forzare i praticanti a rinunciare alla loro fede, includendo i pestaggi con bastoni elettrici, il confino solitario, l’alimentazione forzata, gli abusi sessuali e le iniezioni di droghe psicotrope sconosciute. È anche risaputo che le autorità del campo di lavoro obbligano i detenuti a lunghe ore di lavoro per la produzione di impermeabili poi esportati in Corea o per la selezione di fagioli essiccati. In conseguenza di tali abusi molti praticanti imprigionati in questo campo hanno subito problemi mentali o fisici permanenti. Almeno due sono stati torturati a morte. (link).
Più recentemente, nel novembre 2008, i familiari di una praticante di nome Gong Hui detenuta presso il campo, hanno riferito che è stata torturata fino ad essere in punto di morte dopo un lungo periodo di abusi e di confino solitario. Dopo soli tre mesi di detenzione è diventata scheletrica. Gong è stata arrestata il 13 agosto, durante il periodo dei Giochi Olimpici, ed è arrivata al campo di lavoro in settembre dopo essere stata condannata a quindici mesi.
“Questo è il momento di intervenire urgentemente a favore di Zhu Lijin”, ha detto il portavoce del Falun Dafa Information Center Erping Zhang. “La comunità internazionale non deve aspettare che informazioni sul fatto che viene torturata – o peggio – riescano ad uscire dalla Cina per agire.”
Repressione Più Ampia
La detenzione e la condanna di Zhu non sono casi isolati, ma piuttosto appaiono come parte di una repressione di più vaste dimensioni contro i praticanti del Falun Gong nella città di Tianjin e nell’intera Cina, iniziata alla vigilia delle Olimpiadi e continuata ora che si avvicina il decimo anniversario dell’inizio della persecuzione.
Secondo resoconti ricevuti dal Falun Dafa Information Center, almeno 15 altre praticanti di Tianjin sono state condannate al campo di lavoro Banqiao a partire dall’aprile 2008, e la maggior parte di loro per periodi da 12 a 18 mesi. Il numero reale potrebbe essere più alto e non include i residenti di Tianjin condannati ad altri campi di lavoro o ad altre prigioni della città.
“Se 15 praticanti sono stati condannati a un solo campo di lavoro di una sola città, moltiplicando per i quasi 300 campi del paese, si tratterebbe come minimo di 4000 praticanti del Falun Gong condannati nello scorso anno,” ha detto Zhang. “Non stupisce che recenti interviste con ex detenuti raccolte dal gruppo Chinese Human Rights Defenders indichino che i praticanti del Falun Gong rappresentano una grande percentuale della popolazione di questi campi.”
Secondo uno studio di CHRD pubblicato in febbraio, “Più della metà delle 13 persone intervistate hanno parlato della persecuzione dei praticanti del Falun Gong nei campi di lavoro. Hanno detto che i praticanti del Falun Gong rappresentano il gruppo di detenuti più grande di questi campi”. (Rapporto Completo)
Il Falun Dafa Information Center chiede: Fonte: http://faluninfo.net/article/872/
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Ai media internazionali e ai gruppi che si occupano di diritti umani di indagare sul caso di Zhu Lijin e del grande numero di praticanti condannati per molti anni alla prigione o al campo di lavoro prima e dopo le Olimpiadi.
Alle rappresentanze dei governi stranieri, in particolare quelli delle città gemellate con Tianjin – come Filadelfia, Dallas, Melbourne, Milano e Lodz – a scrivere alle loro comproparti di Tianjin chiedendo il rilascio immediato e incondizionato di Zhu Lijin.