La Cina è antica. Una frase breve, ma le implicazioni di questo semplice fatto sono profonde.
Le civiltà si sono succedute. Si sono formate da popolazioni primitive in imperi che hanno raggiunto l'apice e poi sono cadute nel dimenticatoio. Alcune cose si sono trasformate in qualcosa di nuovo, una rottura con il passato che permette alla gente di andare avanti anche se la cultura si è dissolta. Come è stato per l'Egitto o Roma, in quel luogo rimane la gente, ma la loro lingua, l'arte, la spiritualità che li aveva distinti sono cambiate.
Di tutte le civilizzazioni che esistono oggi, qualcuno potrebbe ritenere che solo la Cina abbia mantenuto una continuità culturale. Beh, quasi. Da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) si è imposto 60 anni fa, quella cultura è stata costantemente sotto attacco, e la spiritualità fondamentale che definiva la società cinese è stata rimpiazzata dall'ateismo e dal materialismo.
Ancora oggi, dopo decenni di regime comunista, campagna dopo campagna, il PCC non è mai riuscito a distruggere completamente l'essenza del popolo cinese. Questo non significa che sia facile da trovare, ma è sopravvissuta.
Ci sono ombre della cultura cinese in giro per il mondo, ma spesso la luce non si trova. Gli attuali governanti autoritari della Cina hanno cercato di raccogliere le eredità della cultura cinese e di utilizzarle per rinnovare l'immagine di un regime noto per i suoi abusi contro il popolo cinese.
Ma quegli sforzi si sono ridotti a poco più di una perversione delle profonde tradizioni. Templi una volta dedicati alla continua ricerca dell'illuminazione sono diventati destinazioni turistiche, dove le formalità religiose sono usate come ornamenti.
Qualcuno potrebbe sostenere che il fatto che le tradizioni religiose siano permesse, o che le danze popolari tradizionali con temi religiosi possano ora essere eseguite, mostri un graduale riemergere di queste tradizioni in Cina, ma in questo modo andrebbe perso il punto cruciale: questo regime permette questo, solo dopo che è trascorsa una generazione, per separare coloro che portavano la vera essenza di quelle tradizioni da coloro che dovrebbero ereditarle.
Una linea di trasmissione cruciale è stata interrotta, e ora solo la forma più superficiale di quelle tradizioni può essere rintracciata nella Cina di oggi.
Chinascope, un gruppo di ricerca che analizza i media cinesi controllati dallo Stato, nota che solo recentemente il People's Daily ha pubblicato un articolo sull'importanza di comprendere le "funzioni" rappresentate da questa industria della cultura riemergente. Ora, come è stato vero negli ultimi 60 anni, il Partito ritiene che la cultura sia utilizzata per giudare la pubblica opinione, e l'articolo insiste che i lavori culturali hanno una avanzata direzione culturale socialista. L'obiettivo dell'industria della cultura è di stabilire "i valori centrali del sistema del socialismo", ha scritto l'autore.
Il People's Daily è il giornale ufficiale del PCC, e i suoi punti di vista sono quelli che il regime vuole siano adottati. Sono presi come guida per mostrare quali sono i confini a coloro che sono impegnati in tali attività. Così nessuno dei gruppi di spettacolo che il regime cinese fa sfilare in giro per il mondo, è libero dal legame con questo obiettivo primario.
Eppure, nonostante tutto questo, la straordinaria ricchezza delle arti tradizionali cinese è sopravvissuta. Portata all'estero e nutrita in paesi liberi come Stati Uniti, Canada e altrove, la natura più essenziale delle arti cinesi è sopravvissuta, in particolare nel lavoro di Shen Yun Performing Arts.
Alcune di quelle tradizioni sopravvivono in forme alterate. Adottate da altre culture e usate per approfondire e sviluppare tradizioni esistenti; alcune forme d'arte cinesi sono amate in giro per il mondo, eppure la gente non ha idea se ciò a cui assistono abbia veramente origini cinesi.
L'esempio più ovvio è la ginnastica. I salti e le giravolte di questa forma d'arte lasciano il pubblico a bocca aperta, eppure pochi comprendono che questi non sono altro che i movimenti più avanzanti della danza classica cinese, rimossi dal loro sfondo cinese e trasformati in una competizione atletica.
Altri elementi sono stati adottati e evoluti. Prendiamo il violino, considerato da molti come la vera anima di un'orchestra. Il violino ha le sue radici negli strumenti dei nomadi mongoli, poi sviluppati nell'erhu, il violino a due corde dei cinesi antichi.
Ma le evoluzioni e le cose adottate in seguito sono solo riflessi. La vera essenza della tradizione cinese delle arti resta difficile da trovare, eppure è sopravvissuta.
Shen Yun ha lavorato non solo per riportare in vita sul palco le tradizioni classiche, ma anche la loro essenza culturale. Le danze presentano in modo profondo storie spirituali, le leggende che hanno guidato la moralità cinese nel corso dei secoli, e gli artisti si devono dedicare non solo a perfezionare la forma e il portamento delle danze, ma anche a conservare la purezza del loro proposito.
L'attuale regime autoritario cinese ha cercato di soffocare queste tradizioni, ma è ben lontano dall'esserci riuscito, e il mondo ne beneficerà.
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