Riflessioni sullo Storico Appello del 25 Aprile

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Il 25 aprile 1999 più di 10.000 praticanti del Falun Gong si radunarono vicino a Fuyou Street a Pechino. Erano calmi e ordinati, aspettavano pazientemente. Gli ufficiali di polizia incaricati di mantenere l'ordine erano ribassati e parlavano tra loro.

I poliziotti parlano fra loro (notare, il muro retrostante ai praticanti non è il Muro Rosso della Città Proibita) Dall'altra parte della strada rispetto ai praticanti c'è l'entrata occidentale del Complesso Zhongnanhai (qui il Muro Rosso della Città Proibita è visibile)

Xianmen Street, vicino a Zhongnanhai, è la sede dell’Ufficio per gli Appelli del Consiglio di Stato. Il sistema degli appelli dovrebbe servire al governo come canale per poter ascoltare le proteste della gente. Era la prima volta nella storia della Cina che più di 10.000 persone facevano appello contemporaneamente presso il più alto ufficio per gli appelli.
Illustrazione di come erano distribuiti i praticanti che erano arrivati per fare appello (il carattere ^ mostra la posizione della folla)

Questo appello civile pacifico su larga scala è stato chiamato “Incidente del 25 Aprile”. In seguito il Falun Gong, un metodo di coltivazione radicato nella cultura tradizionale cinese, è stato al centro dell'interesse dei media sia in Cina che fuori - anche se negli anni seguenti i media ufficiali cinesi e quelli stranieri hanno avuto opinioni veramente differenti sul Falun Gong. Dai nastri della a China Central TV (CCTV) possiamo vedere che l’entrata occidentale di Zhongnanhai al Muro Rosso della Città Proibita è dall'altro lato della strada rispetto alla folla che vuole appellarsi. Tutti sappiamo che l'entrata frontale di Zhongnanhai è il Cancello Xinhua su Changan Street. La maggior parte dei praticanti erano in Fuyou Street e in Xianmen Street¸ nessuno si trovava dalla parte del Muro Rosso di Zhongnanhai.

Dai video della CCTV possiamo vedere che la folla non s'è agitata, non urlano slogan e non usano quegli striscioni che sono comuni nelle proteste. Ovviamente, i praticanti non “assediavano” Zhongnanhai, né attaccavano il governo.

Perché 10.000 praticanti facevano un appello pacifico?

1. Quiete Prima della Tempesta
Il Falun Gong, introdotto al pubblico nel 1992, enfatizza Verità, Compassione, Tolleranza come suoi principi guida. A causa dei benefici recati alla salute, degli esercizi semplici e dell’insegnamento gratuito, molti cinesi iniziarono a praticare il Falun Gong. La rapida crescita del numero dei praticanti del Falun Gong ha presto attratto l’attenzione di ufficiali di alto livello del Partito Comunista Cinese (PCC). Qualche opportunista politico ha preso questa occasione per trarne un vantaggio politico.

Il 17 giugno 1996 il quotidiano Guangming Daily ha pubblicato un editoriale in cui si affermava che il testo principale del Falun Gong, Zhuan Falun, era tra i dieci libri più venduti a Pechino. Tuttavia un articolo sul giornale Gioventù di Pechino e che tra il Falun Gong come una falsa scienza. Un mese dopo l’Amministrazione Generale della Stampa e della Pubblicazione, controllata dal Dipartimento per la Propaganda, ha proibito la pubblicazione dei libri del Falun Gong, sostenendo che “promuovevano la superstizione”.

Dal 1997, Luo Gan, Segretario del Comitato per le Politiche e la Legge del Comitato Centrale del CPP, ha ordinato alla polizia di indagare segretamente il Falun Gong, nel tentativo di ricercare qualche colpa del Falun Gong e di bandirlo. Il cognato di Luo Gan He Zuoxiu e altri hanno continuato a scrivere articoli che attaccavano il Falun Gong pubblicati in ogni parte del paese.

All’inizio del 1997, Luo Gan ha ordinato al Ministro per la Pubblica Sicurezza di condurre un’indagine a livello nazionale per raccogliere prove nel tentativo di condannare il Falun Gong come “culto malvagio”. Dopo indagini accurate, tutti i dipartimenti di polizia locali del paese hanno riferito che “non si è trovato alcun problema con il Falun Gong”. Così l’indagine si è conclusa.

Nel luglio 1998 il Primo Ufficio del Ministro cinese della Pubblica Sicurezza ha emesso il documento [1998] no.555 “Notizia di Indagine del Falun Gong”, dove per la prima volta si afferma che il Falun Gong è un “culto malvagio”. Il Ministro per la pubblica sicurezza ha dato il via ad una serie di indagini sul Falun Gong basate sulla premessa “prima consideratelo colpevole, poi cercate le prove”. La polizia locale e il sistema politico hanno iniziato indagini a tappeto. Sono rimasti sorpresi di non poter trovare alcuna prova incriminante contro il Falun Gong in nessun posto nell’intero paese. Comunque, queste due indagini hanno portato gravi conseguenze.

Ad esempio, nel 1998, il Dipartimento di Polizia della città di Chaoyang, provincia di Liaoning, ha trasmesso il documento No. 37, "Nota per la Messa al Bando delle Attività Illegali del Falun Gong" ai vari dipartimenti di polizia locali. Come risultato, alcuni assistenti dei luoghi di pratica del Falun Gong sono stati multati parecchie volte per un totale di 4.000 yuan (la moneta cinese, 500 yuan equivalgono allo stipendio medio di un lavoratore in Cina) Alcuni praticanti non hanno ricevuto alcuna ricevuta all’atto del pagamento, ma solo una nota in bianco. Più di 40 praticanti si sono recati al Ministero della Pubblica Sicurezza per fare appello contro le azioni della polizia locale; più di 1.000 praticanti hanno scritto e firmato un appello comune contro le violazioni dei diritti dei cittadini commesse dal Dipartimento di Polizia di Chaoyang.

Il 21 luglio 1998, il Primo Ufficio del Ministero della Pubblica Sicurezza ha nuovamente diffuso una nota a tutti i dipartimenti di polizia locali che di nuovo hanno dato il via ad azioni contro praticanti del Falun Gong da parte degli ufficiali della polizia locale nella Regione Autonoma di Xinjiang, nella provincia di Heilongjiang, nella provincia di Hebei, nella provincia di Fujian e in altri posti. Hanno disperso con la forza i praticanti durante la pratica di gruppo degli esercizi, hanno perquisito le case dei praticanti e confiscato loro beni personali. Le loro azioni hanno causato grande dissenso tra la popolazione.

2. L’Incidente di Tianjin
L’11 aprile 1999 He Zuoxiu scrisse un altro articolo su un giornale nazionale pubblicato dal Collegio dei Docenti di Tianjin nel quale affermava che “il Falun Gong sarebbe causa di psicosi e potrebbe distruggere la Cina come la Rivolta dei Boxer.”

Le accuse senza fondamento e soprattutto il riferimento Rivolta dei Boxer hanno fatto capire ai praticanti che, se non avessero chiarito i fatti, non soltanto sarebbe stato calpestato il diritto legale di praticare, ma politici astuti avrebbero trascinato i praticanti nella lotta politica. Seguendo la loro coscienza i praticanti sono andati al Collegio dei Docenti di Tianjin per chiarire i fatti all’editore del giornale. Dapprima, gli editori si sono incontrati con i praticanti e hanno espresso la volontà di pubblicare una rettifica di quel falso articolo, ma il giorno dopo improvvisamente hanno cambiato atteggiamento e si sono rifiutati di fare la correzione.

Un numero sempre crescente di praticanti si sono radunati fuori dal dipartimento, sperando di poter chiarire la verità con le loro esperienze di prima mano. Il 23 e il 24 aprile l’Ufficio per la Pubblica Sicurezza di Tianjin ha mandato 300 agenti anti-sommossa che ha usato la violenza e mezzi eccessivamente duri per disperdere i praticanti del Falun Gong, ferendone alcuni che erano andati al Collegio dei Docenti di Tianjin per chiarire la verità sul Falun Gong. La polizia ha arrestato 45 praticanti. Ufficiali del governo cittadino di Tianjin hanno detto ai praticanti che il governo locale di Tianjin non poteva occuparsi di quel problema e che i praticanti dovevano appellarsi al governo centrale di Pechino. Quando hanno chiesto che i praticanti arrestati fossero rilasciati, i rappresentanti del governo di Tianjin hanno detto che era coinvolto il Ministro per la Pubblica Sicurezza e che i praticanti non potevano essere rilasciati senza il permesso di Pechino. La polizia di Tianjin ha consigliato ai praticanti, “Dovreste andare a Pechino; solo andando a Pechino risolverete il problema!”

3. Appello Pacifico
Il comportamento insolito del governo cittadino di Tianjin e la spietatezza della polizia ha reso chiaro che stavano agendo sotto la pressione del governo centrale. Tuttavia, i praticanti credevano che non fosse sbagliato essere brave persone in accordo con Verità, Compassione, Tolleranza; avevano sperimentato di prima mano che la Falun Dafa è buona. Avendo fiducia nel governo e sperando di poter chiarire l’apparente fraitendimento, 10.000 praticanti del Falun Gong sono andati volontariamente a Pechino e hanno fatto una petizione all’Ufficio per gli Appelli del Consiglio di Stato vicino a il 25 aprile 1999.

Il presidente Zhu Rongji quello stesso giorno ha incontrato le rappresentative dei praticanti.
Secondo il praticante Gao Dawei, ex membro della Conferenza Politica Consultiva della provincia di Guangdong, "Più o meno alle 10 del mattino, il presidente Zhu Rongji è andato all’aeroporto per accompagnare alcuni ospiti stranieri. Avendo notato molti praticanti, ha mandato qualcuno a vedere che cosa stesse accadendo. Ha chiesto al suo staff di dirci che avrebbe incontrato una nostra rappresentativa dopo aver accompagnato gli ospiti e avrebbe ascoltato i dettagli [dell’appello]. La rappresentativa dei praticanti ha fatto tre richieste al presidente Zhu: "Primo, rilasciare i praticanti arrestati illegalmente a Tianjin; secondo, predisporre condizioni legali e ragionevoli di coltivazione per i praticanti del Falun Gong; terzo, togliere il divieto di pubblicazione dei libri del Falun Gong."

Il presidente Zhu Rongji ha subito ordinato al Dipartimento di Polizia di Tianjin di rilasciare i praticanti, e ha ribadito di non coinvolgimento governativo nella pratica del qigong (qiqgong è ogni pratica che coltivi il "qi" o "energia vitale"). Yang Qing, un praticante del luogo di pratica dell’Università Tsinghua ha riferito, "Attorno alle nove di sera del 25 aprile la rappresentativa di praticanti è tornata e ci ha detto che potevamo fare appello nel locale ufficio per gli appelli e che il Consiglio di Stato avrebbe accolto le nostre richieste. Quando abbiamo sentito questo eravamo soddisfatti."

I praticanti sono partiti con calma alle 10 della sera. Tutto si era svolto con calma, in modo armonioso e ordinato.

L’ "Incidente del 25 Aprile" ha creato un precedente storico in cui una crisi tra il governo cinese e i cittadini è stata risolta attraverso il dialogo pacifico. I media internazionali hanno molto lodato il modo in cui il caso è stato trattato e hanno visto in esso una pietra miliare dei progressi del governo cinese verso la democrazia. La gente ha anche saputo che il Falun Gong, un gruppo di coltivazione formato da cittadini ordinari, era veramente straordinario.

Il professoressa Feng Lili, che a quell’epoca lavorava all’Istituto di Ricerca Scripps a San Diego, è rimasta meravigliato della calma, razionalità e coraggio dimostrati dai praticanti durante l’"Incidente del 25 Aprile”. Si è interessata al Falun Gong ed è diventata una praticante. Parlando di ciò che ha provato sentendo le notizie dell’appello, ha detto, "Erano così puri! Sono pieni di speranza per il paese. Credevano di poter parlare a un governo in cui confidavano; di poter riporre il loro cuore e la loro fede nel governo. Un paese dovrebbe essere felice di aver un tale gruppo di persone! Dovrebbe abbracciarli e premiarli, perchè credono nel governo."

4. Rovesciamento della Situazione

Eppure, la persona nella più alta posizione di potere non confidava in questo gruppo di persone che avevano così tanta fede nel governo.

La sera del 25 aprile, Jiang Zemin, in qualità di Segretario Generale del Comitato Centrale del PCC ha scritto una lettera ai membri del Comitato Permanente del Politburo e ad altri ufficiali di governo. In seguito a questo, ha spesso fatto pressione sul Politburo, sul Comitato del Segretariato Centrale e sulla Commissione Centrale Militare e ha fatto circolare i suoi discorsi che attaccavano il Falun Gong e come importanti documenti che dovevano essere fatti circolare all'interno del Partito. Il 10 giugno, sotto il controllo personale di Jiang Zemin's, è stato fondato il "Gruppo del Comitato Centrale del PCC per il Caso del Falun Gong”; era il nato Ufficio 610 (un’agenzia specificamente creata per perseguitare il Falun Gong, con potere assoluto su ogni livello dell’amministrazione del Partito e su tutti i sistemi politici e giudiziari). Il nome è stato poi cambiato in "Ufficio per l’ Organizzazione Anti Culto-Malvagio" per distrarre l'attenzione delle persone.

Da allora, la persecuzione, iniziata da Jiang Zemin in persona con lo scopo di eliminare completamente il Falun Gong, era stata messa in campo.

Perché Jiang Zemin vuole perseguitare il Falun Gong? Le persone con una mente razionale lo trovano incredibile.

Infatti, come governante cinese al più alto livello che esercita il suo potere sul sistema, su quello politico e sul Partito, Jiang Zemin non ha ottenuto questa carica grazie alla sua abilità ed esperienza, ma grazie all’opportunismo politico. Si è guadagnato dei favori all’interno del Partito grazie alla sua linea dura nel Massacro degli attivisti pro-democratici di Piazza Tienanmen del 1989. Dopo aver assunto l'incarico ha subito chiaramente realizzato che molti ufficiali di alto livello con grande esperienza e abilità - all'interno del Partito, del sistema militare e del governo - non lo tenevano in grande considerazione. La sua insicurezza e la sua sete di potere lo hanno reso estremamente geloso e timoroso nei confronti del presidente Zhu Rongji che si era guadagnato l'apprezzamento internazionale per come aveva condotto l’”Incidente del 25 Aprile”, e lo hanno reso timoroso nei confronti del Falun Gong e del suo fondatore, che era molto popolare in Cina.

L'autorevole analista dei fatti cinesi della CNN Wo-Lap Lamha ha affermato nel suo articolo “CNN: il [gruppo] di repressione della Cina comporta un alto costo”: “Non è un segreto che molti membri del Politburo pensano che il presidente abbia usato una tattica sbagliata (…) ‘Con un movimento nello stile di Mao, Jiang sta forzando i membri anziani ad allinearsi sulla lo sua linea’ ha detto un veterano del Partito, ‘Questo danneggerà l'autorità di Jiang… Jiang vorrebbe una manifestazione pubblica di supporto nei suoi confronti soltanto perché il Politburo a punti di vista divergenti su cosa fare con il Falun Gong.’”

Senza alcuna prova convincente, Jiang Zemin ha descritto al Politburo il Falun Gong come una organizzazione politica sostenuta da “forze nemiche d’oltre oceano”, dando in questo modo un significato speciale alla sua personale decisione di perseguitare il Falun Gong. Con la persecuzioni Jiang Zemin credeva di poter velocemente eradicare il Falun Gong. Tutti gli ordini della persecuzione contro il Falun Gong erano distribuiti a tutti i livelli del governo come compiti politici. Con questi documenti, un gruppo di buoni cittadini è stato così privato dei suoi diritti e della sua libertà garantiti dalla costituzione, e il paese ha iniziato a “sostenere” la decisione del governo e a “rispondere” ad essa. Per la generazione di cinesi che hanno più di 50 anni, questa persecuzione riapre le ferite profonde impresse nella nazione cinese, ferite che avevano appena iniziato a guarire dall'impatto di così tanti movimenti politici dannosi.

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a26341-article.html

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