Che cosa significa quando i funzionari del PCC rivendicano che una vittima della tortura "se l’è meritato"?

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(Minghui.org) Nel 2004, il praticante del Falun Gong Cao Yuqiang della città di Pulandian, provincia di Liaoning, è morto a causa delle percosse subite di alcuni agenti di polizia. Dopo che il sito web Minghui ha riportato questa notizia, una praticante del Falun Gong d’oltreoceano ha telefonato all'Ufficio di Pubblica Sicurezza di Pulandian, al fine di verificarne la morte. La persona che ha risposto al telefono ha detto: "se l’è meritato".

É inimmaginabile che una persona faccia casualmente un commento del genere dopo che un uomo è stato ucciso. Tutti, in particolare la polizia, dovrebbero sapere che i praticanti del Falun Gong non combattono fisicamente e non utilizzano un linguaggio offensivo. Come possono gli agenti di polizia essere così freddi e non sentire alcun senso di colpa? Come può un agente di polizia ritenere che la sua azione sia giustificata e non avere paura dopo aver ucciso una persona?

Sfortunatamente, questo non è un caso isolato leggendo gli articoli di Minghui. L'affermazione che i praticanti del Falun Gong che sono morti sotto le torture, "se lo meritavano" è come una piaga diffusa tra la polizia cinese. Di seguito sono riportate alcune dichiarazioni di funzionari similia a quella riportata in precedenza.

Xin Hechong, vice capo dell'Ufficio di Pubblica Sicurezza di Shulan, Jilin, ha detto alla signora Song Bing, che è stata torturata a morte, "se muori per le percosse, te lo meriti! Questo non mi farà odiarti di meno!".

Xi Min, una guardia nel centro per il lavaggio del cervello Longping a Suining, Sichuan, ha maledetto i praticanti che portavano avanti uno sciopero della fame per protestare contro la loro detenzione illegale. Egli ha detto: "vi avevo detto di non praticare, ma voi ancora persistete. Meritate di morire di fame. Il forno crematorio è molto vicino, vi ci trascinerò una volta che sarete morti".

Li Jing, una guardia nel campo di lavoro forzato Hewan a Wuhan ha ordinato l'alimentazione forzata dei praticanti con peperoncino in polvere. Egli ha detto: "se lo meritano. Non importa se muoiono sotto tortura".

Zhanqiu, Shandong, vice direttore della stazione di polizia Jiaxiang della contea Mingshui ha detto ad un praticante, "tu meriti di morire. Ci sarà un praticante del Falun Gong in meno se muori".

Una guardia nel centro di lavaggio del cervello Jingkou nel distretto Shapingba, Chongqing, ha detto riferendosi alla signora Xu Yunfeng, che fu torturata a morte, "Se muore durante l'alimentazione forzata, se lo merita. É colpa sua, perché lei non abbandona la pratica. Ci sono un sacco di persone in Cina ... "

La polizia cinese usa questa frase "se lo meritano", come giustificazione quando torturano e uccidono i praticanti del Falun Gong. Oltre ad essere senza scrupoli, le parole "meritano" mandano il chiaro messaggio che questi ufficiali odiano i praticanti. Odiano i praticanti così tanto che non si danno pace fino a quando non li hanno uccisi. I praticanti sono stati torturati e anche uccisi perché odiati. I praticanti sono un gruppo di persone buone, che seguono i principi di "Verità, Compassione, Tolleranza" nella loro vita. Perché qualcuno dovrebbe odiare queste brave persone? Questo odio deriva dalla propaganda diffamatoria del regime cinese contro i praticanti del Falun Gong, per cose che non hanno fatto e incitano l'odio del popolo cinese contro i membri di questo gruppo.

All'inizio della persecuzione, il regime cinese ha mobilitato tutti i media statali per stravolgere i fatti e diffamare i praticanti del Falun Gong. I media costruirono i "1400 casi" di praticanti del Falun Gong che si pensava fossero morti a causa della pratica, alcuni suicidati, altri macellati, o diventati psicotici. Il regime cinese ha fatto tutto quanto in suo potere per demonizzare i praticanti e incitare l’odio pubblico contro di loro. Un documentario realizzato dalla TV Wuhan che diffamava il Falun Gong e il suo fondatore è stato utilizzato da Jiang Zemin per costringere i leader chiave del Politburo ad esser d'accordo con la sua decisione di perseguitare il Falun Gong. É stato anche utilizzato come base per il lavaggio del cervello e per torturare i praticanti nelle carceri. Molti agenti di polizia hanno sentimenti negativi nei confronti del Falun Gong dopo aver visto questo video. Quando Jiang si è reso conto che la maggior parte dei praticanti del Falun Gong non rinunciava al loro credo sotto coercizione, ha intensificato la persecuzione. Egli voleva "eliminare fisicamente i praticanti del Falun Gong". Ha messo in scena il falso incidente dell’ "auto-immolazione di Piazza Tienanmen" per dimostrare come i "praticanti del Falun Gong impazziscono e uccidono persone innocenti".

Un giornalista ha intervistato l'allora capo rappresentante delle Nazioni Unite Sha Zukang chiedendogli perché i praticanti del Falun Gong vengano rinchiusi in ospedali psichiatrici e vengano loro iniettate droghe dannose per il sistema nervoso. Sha ha risposto senza esitazione: «se lo meritano". Bo Xilai, il governatore della provincia di Liaoning, ha chiaramente ordinato al capo dell’ufficio di pubblica sicurezza di Dalian, "guarda i praticanti del Falun Gong, sono così uniti ed efficienti. Saremo nei guai se non verranno arrestati e puniti. Li picchieremo e se muoiono, se lo meriteranno. Il governo si assumerà le responsabilità". Questa logica che i praticanti “se lo meritano" non arriva solo dalla falsa propaganda, ma anche dai leader cinesi che danno “il buon esempio".

Questa logica irrazionale non è stata inventata con la persecuzione del Falun Gong, ha una radice più profonda all'interno del Partito Comunista Cinese (PCC). Proviene da Mao Zedong, l'uomo che ha portato numerosi disastri alla nazione cinese. Mao una volta disse: "anche quando picchiamo la gente, abbiamo bisogno di condurre un analisi di classe. Quando un uomo buono picchia un uomo cattivo, l'uomo cattivo se lo merita. Quando un uomo cattivo picchia un uomo buono, l'uomo buono dovrebbe esserne orgoglioso. Quando un uomo buono picchia un uomo buono, c'è un malinteso”. La logica di "Mao" sul merito è stata ampiamente adottata dalle guardie rosse, quindi, la violenza e il sangue hanno rapidamente ricoperto la Cina. Jiang non solo ha ereditato questa logica irrazionale, ma l’ha accresciuta. Ha aggiunto un male ancora maggiore, " eliminare fisicamente" e "considerare la morte sotto percosse come suicidio".

Un uomo comune ha razionalità ed emozioni. Quando si calma, è in grado di ricredersi sulle cose sbagliate che ha fatto. La logica del "meritano" anestetizza la coscienza degli autori. Sia Mao che Jiang hanno condotto con successo movimenti su larga scala che hanno trascinato il popolo cinese in un profondo disastro.

Questa logica del PCC permette di prendere le distanze senza badare alla coscienza e alla moralità, e permette di abusare delle leggi. É la logica dei teppisti, e spiega chiaramente come ogni pezzo di propaganda del PCC cerchi di coprire la sua violenza e spiani la strada per eliminare ogni opposizione.

Versione inglese

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