Torture Fisiche

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(Clearwisdom.net) E’ nostra convinzione che quando la verità sulla persecuzione del Falun Gong in Cina sarà rivelata completamente, la persecuzione terminerà, perché il mondo semplicemente non la potrà più tollerare. Il fatto che i leader comunisti abbiano tentato in ogni modo di nascondere e coprire le loro azioni fin dal 1999 indica che anche loro pensano questo.

A questo proposito, presentiamo una serie di articoli scritti per denunciare in modo più completo e cronologico la persecuzione del Falun Gong in tutte le sue molteplici sfaccettature. Invitiamo i nostri lettori a rivedere con noi durante questi mesi gli articoli che documentano i crimini contro l’umanità commessi dal Partito Comunista Cinese negli undici anni in cui ha perseguitato il Falun Gong.

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Da quando il Partito Comunista Cinese ha messo al bando il Falun Gong in Cina nel 1999, le autorità cinesi hanno utilizzato un’ampia varietà di meccanismi nel loro sforzo di obbligare i praticanti a rinunciare alla loro fede e a lasciare questo gruppo spirituale. Queste strategie vanno dall’uso estremo della tortura agli abusi sessuali, all’intimidazione e ai maltrattamenti dei familiari, alla creazione di una unità operativa extra-legale dedicata alla attuazione della politica di eliminazione.

La tortura durante la custodia ha preso le vite di migliaia di praticanti del Falun Gong da quando il Partito Comunista ha iniziato a perseguitare gli aderenti a questa disciplina spirituale nel 1999.

Mentre i casi di tortura sono annualmente documentati in quasi ogni paese nel mondo, il Falun Gong rappresenta forse il gruppo più numeroso. Il rapporto 2006 dell’Ispettore Speciale sulla Tortura, ad esempio, segnala che due terzi dei casi di tortura documentati in Cina riguardavano praticanti del Falun Gong.

Organizzazioni dei diritti umani hanno documentato più di 38.000 casi di gravi abusi o di tortura di praticanti. Degli oltre 3.000 decessi confermati di praticanti del Falun Gong in Cina, la grande maggioranza è stata causata da torture.

Usate per decenni dalla polizia del Partito Comunista Cinese per estorcere confessioni dai sospettati e colpire le campagne politiche, la tortura è ora usata contro i Falun Gong per obbligarli a rinunciare alla loro fede. Sono utilizzate sia torture fisiche che mentali (queste ultime si riferiscono alle sezioni di lavaggio del cervello), anche se la distinzione tra le due non è sempre chiara.

Il modo in cui tortura mentale e fisica sono combinate è esposta in questo breve estratto di un articolo del Washigton Post, che descrive il calvario che innumerevoli praticanti del Falun Gong hanno sofferto:

“Alla stazione di polizia ad ovest di Pechino, Ouyang fu denudato e interrogato per cinque ore. ‘Se rispondevo in modo sbagliato, cioè se non dicevo ‘sì’, mi colpivano con i bastoni ad alto voltaggio’ ha raccontato. Poi è stato trasferito nel campo di lavoro nella periferia occidentale di Pechino. Là le guardie gli hanno ordinato di stare in piedi faccia al muro. Se si muoveva, lo colpivano con una scarica elettrica. Se cadeva per la fatica, lo colpivano con una scarica elettrica. Ogni mattina, aveva cinque minuti per mangiare e per andare in bagno. ‘Se non ci riuscivo, me la facevo nei pantaloni’ ha raccontato. E mi colpivano con una scarica anche per questo.’ Ma il sesto giorno, ha raccontato Ouyang, non riusciva più a vedere, dopo aver fissato l’intonaco a qualche centimetro dalla sua faccia, le sue ginocchia tremavano, temendo nuove scosse e pestaggi. Cedette alle richieste delle guardie.

“Nei tre giorni successivi, Ouyang denunciò gli insegnamenti del Falun Gong, urlando contro il muro. Gli agenti continuavano a colpirlo con le scosse elettriche e lui si sporcava regolarmente. Alla fine, al decimo giorno, il ripudio della pratica da parte di Ouyang fu ritenuto sufficientemente severo. Fu portato di fronte a un gruppo di detenuti del Falun Gong e ripudiò i gruppo ancora una volta, inquadrato dalla telecamera. Ouyang lasciò la prigione e fu portato in un centro per il lavaggio del cervello. Venti giorni dopo, dopo aver discusso sul Falun Gong per 16 ore al giorno, fu ‘promosso’.”
(John Pomfret e Philip P. Pan, 5 agosto 2001, l’articolo completo: http://faluninfo.net/article/566/)

Gruppi dei diritti umani hanno compilato una lista di 100 metodi di tortura corporale usati contro il Falun Gong. Qui riportiamo alcuni esempi di tali metodi.

Pestaggi
I praticanti del Falun Gong sotto custodia della polizia sono spesso picchiati brutalmente, a volte fino alla morte. Nei casi noti è stato documentato l’uso dei seguenti strumento per i pestaggi: bastoni di legno, barre di ferro o d’acciaio, fruste fatte di fili di intrecciati, bastoni di bambù, bastoni di gomma, manganelli elettrici, assi di legno, blocchi di fili di acciaio, fruste di filo elettrico o di corde.

Perforazioni
Le punte delle dita sono perforate con chiodi di bambù, che sono anche infilati sotto le unghie. In molti casi gli aguzzini strappano le unghie dei praticanti alla radice. Anche i seni delle donne sono perforati con aghi acuminati.

Alimentazione forzata
L’alimentazione forzata è un metodo usato spesso nei confronti dei Falun Gong, ed è stato la causa della morte in circa il 10 per cento dei casi di decessi conosciuti. L’alimentazione forzata è usata spesso dal personale dei campi di lavoro senza alcuna preparazione medica, o da altri detenuti costretti ad assistere e a partecipare. Tubi di gomma - anti-igienici - sono spinti attraverso il naso nello stomaco dei praticanti, spesso danneggiando i tessuti; a volte i tubi entrano nei polmoni. I detenuti sono spesso alimentati con sostanze irritanti come acqua con sale ad alta concentrazione, olio piccante caldo, acqua bollente, detergente o persino feci umane.

Bruciature con Ferri Roventi:
Centinaia di praticanti hanno riferito di essere stati ustionati con sigarette, accendini, fuoco, ferri da stiro o barre di ferro incandescenti.

Il 2 giugno 2001, tre guardie del campo di lavoro cercarono di obbligare Tan Yongji a firmare una “dichiarazione di pentimento” rinunciando al Falun Gong. Quando si rifiutò, le guardie lo legarono ad una sedia, scaldarono una barra di ferro in un forno fino a renderla incandescente, e cominciarono a usarla sulle sue gambe. Il dolore era così atroce che Tan perse il controllo delle sue funzioni intestinali e della vescica. Le guardie premettero la barra sulle sue gambe per 13 volte, facendo segni a distanze regolari sulle sue gambe e chiedendogli ogni volta se avrebbe rinunciato alla sua fede nel Falun Gong.

"Prigione nell’Acqua":
Nella “Prigione in Acqua”, i detenuti passano molti giorni nel buio totale, chiusi in una piccola gabbia e immersi in acqua fino al torace. Spesso si tratta di acqua di scarico. Alcuni detenuti sono morti in queste condizioni, mentre altri hanno sviluppato disturbi mentali a causa di questa tortura.

Bastoni ad Alto Voltaggio:
Bastoni ad alto voltaggio sono usato per colpire con scosse elettriche parti sensibili dei praticanti, come le parti intime, dentro la bocca, la cima della testa, il seno, i genitali, i glutei, le cosce, ecc. Spesso sono usati parecchi bastoni elettrici simultaneamente su differenti parti del corpo. Si racconta che durante questa tortura un odore di carne bruciata riempie l’aria.

Fonte: http://faluninfo.net/print/252/
Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/7/7/118409.html

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