Sichuan: La signora Li Kequan muore dopo quattro anni di prigione; la figlia è detenuta da oltre un decennio

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Nome: Li Kequan (李克 全)
Sesso: femminile
Età: sconosciuta
Indirizzo: regione di Shuangliu, provincia di Sichuan
Professione: sconosciuta
Data di morte: 20 febbraio 2013
Data di arresto: 11 ottobre 2007
Posto più recente di detenzione: carcere femminile di Sichuan (四川省 女子 监狱)
Città: Chengdu
Provincia: Sichuan
Persecuzione subita: interrogatori, condanna illegale, detenzione, lavoro forzato, lavaggio del cervello, torture, scosse elettriche, privazione del sonno, negazione dell'uso del bagno, iniezioni forzate / somministrazione di farmaci, pestaggi, appesa, isolamento, violenza sessuale, alimentazione forzata , contenzione fisica, tenuta in ospedale psichiatrico, estorsione, licenziamento dal posto di lavoro, casa saccheggiata

(Minghui.org) La signora Li Kequan era una praticante del Falun Gong della regione di Shuangliu, provincia di Sichuan. Fu illegalmente arrestata (*) per la sua fede nel mese di ottobre 2007 e incarcerata nella prigione femminile di Sichuan nel dicembre 2008. Mentre era in ottima salute prima dell'arresto, quando venne rilasciata dalla prigione il 22 maggio 2012 era costretta a letto e non riusciva più a stare in piedi.

La signora Li morì il 20 febbraio 2013.

Sua figlia, la signora Fan Ying, venne portata al centro di lavaggio del cervello di Xinjin nell'aprile del 2008, dopo aver terminato un periodo di cinque anni di carcere. Fu trattenuta nel centro di lavaggio del cervello per cinque anni.

Rimasta paralizzata durante la detenzione

La signora Li venne arrestata mentre distribuiva volantini sul Falun Gong nella circoscrizione di Wenxing, regione di Shuangliu, l’11 ottobre 2007. A quel tempo, era in buona salute e poteva facilmente raggiungere a piedi il mercato ad oltre 3 chilometri di distanza. Fu inviata al centro di lavaggio del cervello di Xinjin. Mentre era lì, a volte sentiva un disagio dopo i pasti e la sua pressione sanguigna saliva, ciò faceva supporre che il cibo potesse essere contaminato.

La signora Li fu trasferita al centro di detenzione di Wenjiang il 23 gennaio 2008. Un mese dopo, perse improvvisamente conoscenza e venne inviata all’ospedale regionale di Wenjiang. Le fu diagnosticata una graveipertensione e rimase priva di sensi per oltre 20 giorni. Quando si svegliò era paralizzata.

L'8 ottobre 2008, il tribunale regionale di Shuangliu condannò la signora Li a quattro anni di carcere. I quattro mesi che aveva trascorsi in ospedale non vennero conteggiati come periodo detentivo. Dovette essere trasportata in tribunale con una flebo, perché non era in grado di stare in piedi.

Segretamente condannata al carcere

La corte definì la sua udienza un "processo aperto", tuttavia la famiglia della signora Li non era stata avvisata, non erano presenti gli avvocati, e non furono ammessi osservatori in aula. Ufficiali in divisa e in borghese stazionavano intorno al palazzo di giustizia.

Dopo il processo, la signora Li fu trasferita dall'ospedale al centro di detenzione di Shuangliu. Dovette essere trasportata nella sua cella. Aveva bisogno di assistenza per le esigenze di base, come vestirsi, mangiare e fare il bagno.

Nonostante il suo evidente cattivo stato di salute, la signora Li fu inviata al carcere femminile di Sichuan il 4 dicembre 2008. Le furono assegnate tre detenute per controllarla tutto il giorno.

La signora Li venne rilasciata il 22 maggio 2012, allo scadere dei quattro anni di reclusione. Era costretta a letto e aveva bisogno di assistenza per tutti i suoi bisogni quotidiani. Andò a vivere con la figlia più giovane a Guangyuan, nella regione di Wangcang.

La signora Li morì il 20 febbraio 2013, a seguito della devastazione fisica e mentale causata dalla persecuzione.

La figlia della signora Li incessantemente perseguitata

La signora Fan Ying, figlia maggiore della signora Li, venne accanitamente perseguitata per la sua fede nel Falun Gong per oltre un decennio.

La signora Fan si diplomò alla scuola professionale ed era dipendente alla fabbrica di ingranaggi di Sichuan. Era una lavoratrice responsabile e scrupolosa, così come una persona gentile, semplice e tranquilla. Iniziò a praticare il Falun Gong nel novembre 1997 e visse la sua vita secondo i principi della pratica di Verità, Compassione e Tolleranza. Colleghi e supervisori avevano riconosciuto la sua alta moralità.

Il regime comunista iniziò a perseguitare il Falun Gong nel 1999. Come risultato, la signora Fan venne condannata a un anno e mezzo di lavori forzati il 25 agosto 2000. Al campo di lavoro femminile di Nanmusi fu rinchiusa in una piccola cella (*), colpita con bastoni elettrici, e picchiata mentre era appesa.

La signora Fan rifiutò di abbandonare la sua fede nonostante le torture. Per reazione, i funzionari prolungarono la sua condanna di altri sei mesi. Il giorno dopo che la signora Fan era stata rilasciata, venne arrestata di nuovo dall’Uffico 610 (*),dalla Sezione di Sicurezza della fabbrica di ingranaggi di Sichuan, e dalla stazione di polizia della Città di Wenxing. Fu inviata al centro di lavaggio del cervello di Zhengxing.

La signora Fan riuscì a fuggire dal centro di lavaggio del cervello attraverso una finestra nel mese di ottobre del 2002, e divenne una senza fissa dimora. Un paio di settimane più tardi, essendo convinta di non aver fatto nulla di male, decise di tornare al lavoro.

Imprigionata per oltre un decennio

Il 15 aprile del 2003, funzionari di agenzie governative andarono alla fabbrica e tentarono di arrestare nuovamente la signora Fan. Il suo supervisore li fermò, dicendo che la signora Fan era una lavoratrice scrupolosa e responsabile e una brava impiegata.

Tuttavia, la polizia della Divisione di Sicurezza Interna di Shuangliu arrestò la signora Fan sul luogo di lavoro il giorno successivo. Quella stessa notte venne picchiata e interrogata.

La signora Fan fece lo sciopero della fame per più di dieci giorni per protestare contro la persecuzione. Divenne molto debole, perse conoscenza e fu quindi inviata al centro medico Tuanjie di Shuangliu per essere alimentata per via endovenosa.

Quando la signora Fan riprese conoscenza, staccò l’endovena e si nascose in un piccolo negozio per otto ore. La polizia fece una ricerca estesa nella zona e alla fine la trovarono. La signora Fan venne picchiata sul posto. Il suo viso era malconcio e coperto di sangue. Gridò: "La Falun Dafa è buona! La Falun Dafa è una Via retta! ". Molti passanti piansero di fronte a quella scena.

La signora Fan fu portata di nuovo al centro di detenzione, questa volta immobilizzata con catene pesanti. Fece lo sciopero della fame per oltre 50 giorni e fu inviata all’ospedale cittadino Zhonghe di Shuangliu per essere alimentata forzatamente. Riuscì ancora a fuggire. Vennero inviati mandati di arresto ovunque nella provincia di Sichuan. Una ricompensa di 10.000 yuan (*) veniva offerta a chiunque segnalasse dove si trovava la signora Fan. Venne perquisita la casa di ogni praticante del Falun Gong della zona.

La signora Fan tornò a casa a prendere alcuni vestiti il 28 luglio 2003. Venne segnalata alle autorità dal suo ex marito, che aveva divorziato da lei per paura della persecuzione. Diverse decine di agenti dall’Uffico 610 di Shuangliu,dalla Sezione di Sicurezza della fabbrica di ingranaggi di Sichuan, dalla Divisione di Sicurezza Interna di Shuangliu e dalla stazione di polizia della città di Wenxing andarono spediti verso il luogo. La portarono al centro di detenzione, dove la interrogarono e la picchiarono fino a quando perse conoscenza.

I funzionari pensarono che la signora Fan fosse morta e avvisarono la sua famiglia di andare a prendere le sue spoglie. Venne convocata la sorella della signora Fan, tuttavia lei non potè arrivare in breve tempo a causa della lunga distanza. Quando chiamò il centro di detenzione poco tempo dopo, venne informata che la signora Fan aveva ripreso conoscenza. Stavolta i funzionari del centro di detenzione proibirono alla sorella di poter vedere la signora Fan.

L'8 ottobre 2003, la signora Fan fu condannata a cinque anni e mezzo di carcere per essere fuggita dal centro di detenzione. Mentre si trovava nel carcere di Longquanyi, venne rinchiusa in una piccola cella e picchiata molte volte dai detenuti criminali agli ordini delle guardie, tra cui Wen Xiujun.

La signora Fan gridò: "La Falun Dafa è buona!" ogni volta che venivano ufficiali di livello superiore ad ispezionare la prigione o giornalisti a fare interviste. Non le fu permesso di avere visite o di ricevere pacchi.

Quando il periodo di detenzione della signora Fan si concluse il 5 aprile 2008, l'Ufficio 610 (*) la trasferì direttamente dalla prigione femminile di Chengdu al centro di lavaggio del cervello di Xinjin.

La signora Fan è ancora detenuta presso il centro di lavaggio del cervello in questo momento.

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(*) GLOSSARIO

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