Pechino: Le torture che ho subito nel campo di lavoro femminile

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Nome: Shi Xinhong (石新红)
Sesso: femminile
Età: sconosciuta
Indirizzo: distretto di Changping, città di Pechino
Occupazione: dipendente in pensione del lanificio n. 2 di Pechino
Data dell’ultimo arresto: 2008
Posto più recente di detenzione: campo di lavoro forzato femminile di Pechino

(Minghui.org) Il mio nome è Shi Xinhong e sono una praticante del Falun Gong del distretto di Changping di Pechino. Sono in pensione dal lanificio n. 2 di Pechino. Ero felicissima quando ho iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996, ne ho tratto enormi benefici fisici e mentali. La mia salute è migliorata rapidamente poco dopo aver iniziato a praticare ed ero sempre di buon umore. Ho seguito rigorosamente i principi di Verità, Compassione e Tolleranza e i requisiti che il Maestro aveva previsto per i praticanti. Tuttavia, una pratica così meravigliosa era oppressa dal Partito Comunista Cinese (PCC), sotto la guida di Jiang Zemin. La persecuzione del Falun Gong è iniziata nel luglio 1999, e dei praticanti sono stati brutalmente torturati. Questo è il mio racconto di quello che ho sofferto per avere aderito alla mia fede.

Perseguitata nei campi di lavoro per quattro anni e mezzo

Poiché mi sono rifiutata di rinunciare alla mia fede nella Falun Dafa, sono stata illegalmente condannata (*) ai lavori forzati per due volte, e ho trascorso un totale di quattro anni e mezzo nei campi di lavoro dal 2004 al 2012.

Le guardie della squadra n. 4 del campo di lavoro forzato femminile di Pechino, una volta hanno organizzato un incontro per diffamare pubblicamente il Falun Gong. Quando una persona ha detto brutte parole al fondatore del Falun Gong, mi sono alzata dirigendomi verso il palco. Due guardie mi hanno fermata e mi hanno chiesto cosa stavo facendo. Ho detto loro che volevo rappresentare tutti i praticanti del Falun Gong della squadra per fare un solenne annuncio. Ho spiegato loro che volevo dichiarare che tutto ciò che era stato detto e scritto per diffamare il Falun Gong nel campo di lavoro era falso, perché non rispecchiava la nostra vera identità.

Le guardie furono prese dal panico e hanno utilizzato tutte le loro forze per spingermi dentro l’ufficio. Il capo squadra Zhang Shoufen ha minacciato di mandarmi nella "squadra di correzione intensiva" del campo. Le ho detto: "Io non ho paura. Non è facile venire qui, quindi tanto vale renderlo utile. Voglio vedere ogni angolo di questo campo così quando esco posso dire alla gente le cose cattive che accadono qui". Rendendosi conto che la sua minaccia non ha funzionato, Zhang ha cambiato il suo tono di voce e disse: "La ‘squadra di correzione intensiva' non è un posto in cui chiunque può andare come vuole. Non hanno spazio per te. Ti 'addestreremo' bene proprio qui nella squadra n. 4".

Abusi subiti nel campo di lavoro forzato

Dopo di ciò, le guardie hanno cominciato a chiudermi ogni giorno nel magazzino. Mi hanno fatto sedere in un angolo del magazzino su un muro di mattoni più piccolo di un metro quadrato e mi hanno assegnato due detenute per controllarmi. Non mi è stato permesso di andare a dormire fino a tarda notte o di usare il bagno quando ne avevo bisogno. Dopo un pò che non mi era permesso di espletare liberamente i miei bisogni fisiologici per alleviare me stessa, urinare era diventato estremamente doloroso e pruriginoso. Il mio addome era gonfio. Non importava come ho spiegato alle guardie e alle detenute che la mia condizione era causata dal non poter alleviare me stessa e dal dover tenere la mia urina per lunghi periodi di tempo, mi hanno ignorata.

Un giorno, ho sentito che qualcuno di una diversa organizzazione stava facendo visita al campo così ho gridato: "Non mi lasciano usare il bagno e sto male per questo - ho sangue nelle mie urine." Le guardie erano impaurite. Il capo squadra Zhang Shoufen ha detto, "ti porto da un medico se smetti di urlare." Smisi di urlare e mi hanno portata alla clinica del campo. Il dottore mi toccò la pancia e disse che avevo un tumore. Hanno chiamato l'ambulanza e stavano per portarmi in ospedale per un intervento chirurgico. Ho detto: "Non ho un tumore. È causato da non poter usare il bagno, e mi sentirò bene non appena mi sarà permesso di utilizzarlo". La guardia che mi ha portato lì disse: "Non ascoltarla. Il bagno nella nostra squadra è sempre aperto. Chi vuole usarlo può andarci. Non importa a nessuno".

Ho insistito per andare subito al bagno, ma le guardie non me lo permisero. L'ambulanza è arrivata dopo un pò. Mentre venivo scortata fino all'ambulanza, sono scappata e sono andata in un bagno li vicino quando le guardie non stavano prestando attenzione. Chiusi a chiave la porta del bagno e ho cercato di urinare. Le guardie arrivarono e presero a calci la porta dicendomi di fare in fretta. Venti minuti dopo, ho finalmente avuto modo di urinare. Una volta che sono uscita dal bagno ho chiesto di essere visitata nuovamente. Dopo l'esame, il medico ha detto: "La sua pancia si è drammaticamente gonfiata. Non si dovrà negarle l’uso del bagno, altrimenti la sua condizione potrebbe diventare un vero problema".

Vedendo che il loro trucco non ha funzionato, le guardie hanno usato un modo diverso di torturarmi e hanno iniziato a costringermi a fare i lavori forzati. Mi hanno fatto lavorare nell’orto da sola durante l'inverno. Faceva così freddo che i primi tre centimetri del terreno erano congelati e tutto quello che avevo come strumento era una pala. Non sapevo come coltivare un orto così ho scavato qualche buca. Ho lavorato per un paio di ore di fila e sudavo copiosamente.

Non appena mi sono fermata per riprendere fiato, gridavano dicendomi: "Chi ti ha detto che ti potevi riposare?" Ho dovuto lavorare non-stop. Anche se sono invecchiata, ho riacquistato molta più salute da quando praticavo il Falun Gong, e non mi sentivo affatto stanca. Le guardie indossavano tutte giacche pesanti con uno strato di cotone, giacche imbottite e sembravano ancora sentire molto freddo. Avevo sù solo una camicetta leggera e una t-shirt a maniche lunghe, ma non sentivo freddo. Le guardie pensavano che fosse strano - non capivano che era perché praticavo il Falun Gong; sembravo straordinaria. Mi sono poi gradualmente resa conto che il lavoro forzato è stata una forma di persecuzione, perché non ho infranto la legge. Cosa c'è di sbagliato nel credere in Verità-Compassione-Tolleranza? Così mi sono rifiutata di lavorare.

Una "squadra d’attacco" è stata creata dai funzionari del campo nel marzo 2006, in particolare per perseguitare i praticanti del Falun Gong che hanno rifiutato di essere "trasformati" (*). C'erano tre guardie assegnate ad "attaccarmi", tra cui Li Ziping e Zhang Ran. Le guardie mi hanno assegnato dei detenuti criminali per torturarmi ogni giorno. La mia razione di cibo non era nemmeno sufficiente per un bambino. Ho protestato e la guardia ha gridato: "Pensi che sia troppo poco? Beh, avrai solo questo da ora in poi! " Dopo di che, mi è stato solo dato un piccolo pezzo di panino al vapore ogni giorno senza verdure o acqua. Quando mangiavo il piccolo pezzo di panino, ho dovuto sedermi su un piccolo sgabello in una postura militare standard.

Mi è stato permesso di usare il bagno solo una volta al giorno alle 02:00, accompagnata da un detenuto criminale. A volte sono stata costretta a tornare indietro prima che potessi finire. La mia cella era molto fredda, e ho avuto ben poco per coprirmi. Per cominciare, non mi è stato permesso di dormire molto a lungo, e spesso mi sono svegliata a causa del freddo dopo aver dormito solo per un pò.

Al fine di "trasformarmi", la guardia Li Ziping mi faceva sedere su un piccolo sgabello, mi metteva le mani sulle ginocchia, e formava una linea con i miei piedi, mettendo insieme il dietro dei miei talloni. Poi mi faceva unire le ginocchia. Non potevo farlo così Li Ziping ha chiesto ai detenuti assegnati di mettermi i loro piedi contro i miei per tenerli al loro posto, e poi mi hanno spinto le ginocchia verso il centro. Faceva male tanto quanto essere stata su una panca della tigre (*). A causa di ciò la mobilità nelle gambe è diminuita e devo ancora completamente recuperarla.

Le guardie hanno utilizzato numerosi metodi per torturarmi. Mi facevano sedere su un solo angolo di uno sgabello per lunghi periodi di tempo. Dopo essere seduta là per un pò, mi sentivo come se fossi stata seduta sul bordo di una scogliera. Mi sembrava che se mi spostavo anche solo leggermente sarei caduta nel baratro. La paura di cadere mi ha mentalmente turbata e fisicamente esaurita. Da allora, ho sperimentato il dolore e l’intorpidimento dalla vita in giù e ho avuto difficoltà ad urinare e defecare.

Pensione trattenuta e aumento negato

Sono stata rilasciata quando il mio termine si è concluso. Sono una pensionata del lanificio n. 2 di Pechino. Li Xinhui e altri due funzionari della società hanno rifiutato di pagarmi la mia pensione di vecchiaia per i passati due anni. Me l’hanno anche negata due volte quando pensavo che avrei dovuto ottenere un aumento. Quando ci sono andata e ho chiesto spiegazioni per il mancato pagamento della mia pensione, i funzionari hanno negato ogni responsabilità, e io non sono stata ancora pagata.

Quello che ho subito è solo la punta dell’iceberg. Il regime comunista continua ad arrestare e perseguitare i praticanti della Falun Dafa. Invitiamo tutti e tutte le organizzazioni internazionali a sostenere la giustizia e contribuire a fermare le atrocità contro i praticanti del Falun Gong in Cina.

(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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