Domenica 24 novembre 2013, i praticanti della Falun Dafa di Roma hanno organizzato una giornata per chiarire la verità sulla persecuzione del Falun Gong in Cina.
Grazie al preziosissimo sostegno di Marcello, organizzatore del mercato dell'antiquariato di Piazza Verdi ai Parioli (uno dei più grandi mercati di antiquariato di Roma), che ha messo gratuitamente a disposizione della Falun Dafa un grande gazebo completo di tavolo, i praticanti romani hanno avuto la possibilità di spiegare alle persone i fatti della persecuzione dei praticanti della Dafa in Cina e far conoscere la pratica del Falun Gong.
Come nella precedente attività tenutasi il 27 ottobre, sono state raccolte firme a sostegno della petizione promossa dalla DAFOH, che chiede alle Nazini Unite di indagare sull’atroce attività criminale dell’espianto forzato di organi da parte del Partito Comunista Cinese (Pcc) ai danni soprattutto dei praticanti del Falun Gong.
Molte persone si sono fermate a lungo a parlare con i praticanti, hanno condannato gli orribili crimini commessi dal regime cinese, hanno riconosciuto la bontà della pratica ed hanno espresso il desiderio di iniziare a praticare gli esercizi del Falun Gong.
Un signore, si è soffermato a lungo a leggere con attenzione i materiali di chiarimento della verità: come tanti altri, all'inizio non riusciva a spiegarsi il perché, di tale malvagia persecuzione. I praticanti hanno perciò chiarito le sue perplessità, spiegando come la Falun Dafa e il Pcc abbiano due nature del tutto opposte: la Dafa segue i principi di Verità-Benevolenza-Tolleranza, mentre il Partito persegue un'ideologia fondata sul conflitto e sulla conquista del potere.
I praticanti hanno poi chiarito come il Partito Comunista Cinese non abbia nulla a che vedere con la vera Cina (una cultura millenaria fondata sui più alti Principi morali) e quanto questo regime tirannico abbia una sua fondamentale ragion d’essere nello sradicamento totale di ogni aspetto della cultura tradizionale cinese e di tutto ciò che ne fa parte, Falun Dafa inclusa.
Un altro signore, osservando i manifesti di chiarimento della verità e i praticanti dimostrare i cinque esercizi ha commentato: «Spesso le cose più preziose sono sotto i nostri occhi e noi non le vediamo».
Incoraggiante è stata la reazione della gran parte dei bambini, i quali, alla vista dei praticanti che eseguivano gli esercizi non riuscivano a staccare l'attenzione, e chiedevano incuriositi ai genitori che li tenevano per mano di cosa si trattasse. Un bambino di circa 5 anni, dopo aver visto sul cartellone una delle immagini dei praticanti cinesi sottoposto a tortura, continuava a tirare con forza la mano della madre (che parlava distratta al telefono) e a chiederle: «Perché mamma, perché? Perché?! Cosa c’è scritto lì?!».
Le persone hanno preso rapidamente coscienza che il regime cinese altro non è che una spregevole tirannide, controllata da un sistema potere che da sessant’anni non esita a macchiarsi dei peggiori crimini mai perpetrati nella Storia, non solo contro il proprio popolo, ma contro l’Umanità intera.
Quando i praticanti entrano nello specifico, parlando delle migliaia di arresti illegali e arbitrari, delle atroci torture prive di (apparente) motivazione e della mostruosità senza eguali rappresentata dell’espianto forzato di organi ai danni di persone vive, molti danno l’impressione di raggiungere, attraverso queste breve spiegazioni, un’effettiva presa di coscienza di cosa sia, in concreto, la realtà della Cina odierna.
Poche frasi semplici, pronunciate dal cuore, possono davvero risvegliare la reale Coscienza di una persona e gli stessi praticanti di Roma stanno iniziando a sperimentarlo, grazie al chiarimento ai propri concittadini di quale sia la verità sulla Cina.
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