La tigre scopre che l'asino non ha alcuna abilità speciale. (Mei Hsu/Epoch Times) |
L’idioma cinese “黔驴技穷” (qián lǘ jì qióng) significa letteralmente «L’asino ha esaurito i suoi trucchi» e si basa su un racconto incluso nel libro ‘San Jie’ di Liu Zongyuan (1) che fu uno dei più eleganti scrittori in prosa della dinastia Tang (618-907 d.C.).
C’era una volta un asino che era stato inviato nella provincia del Guizhou da una persona inopportuna, poiché in quella zona non c’era questo tipo di animale. L’asino fu lasciato nei boschi vicino ad una montagna.
Una tigre affamata corse fuori dalla montagna. Quando vide questa grande bestia rimase spaventata perché non aveva mai visto un asino prima d’allora. Si nascose velocemente nella boscaglia e iniziò a spiare l’asino. A volte si avvicinava un po’ ma manteneva sempre una certa distanza.
Un giorno la tigre prese coraggio e si avvicinò maggiormente all’asino. Subito dopo l’asino emise un forte raglio. Pensando che l’asino volesse mangiarla la tigre corse subito via. Mentre si nascondeva la tigre guardò attentamente l’asino e notò che non stava facendo nulla di più.
Dopo una lunga osservazione, la tigre gradualmente si abituò al raglio dell'asino e non ne aveva più così paura. L'asino non sembrava avere altre abilità speciali. Così gli andò vicino e persino gli camminò intorno.
La tigre divenne più audace quando si rese conto che l'asino non era così temibile. Per vedere ciò che l'asino avrebbe fatto quando era arrabbiato, camminò di fronte a lui e lo urtò volutamente. L'asino si arrabbiò. Colpì con le zampe posteriori e scalciò selvaggiamente.
La tigre rimase sorpresa all’inizio, ma presto se ne rallegrò poiché quello era tutto ciò che l’asino poteva fare. Con un ruggito, la tigre saltò sull'asino e ne fece un buon pasto.
L’idioma «L’asino ha esaurito i suoi trucchi» ha avuto origine da questa favola. Oggi le persone usano questa frase per descrivere qualcuno che ha finito l’arguzia o che si trova in una situazione in cui ha esaurito le sue abilità.
Nota:
1. Liu Zongyuan (773–819 d.C.) è riconosciuto come uno dei due grandi scrittori della dinastia Tang ed è annoverato anche tra gli otto grandi maestri della prosa delle dinastie Tang e Song. Liu è particolarmente conosciuto per le sue scritture allegoriche e per le sue fiabe.
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