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Quattordici anni di resistenza alla persecuzione hanno convalidato l'eterno principio per cui il bene trionfa sempre sul male. Questo articolo e la parte 2 presentano la cronologia e alcuni casi specifici per lasciare una traccia nella storia, oltre a dare un avvertimento a coloro che stanno ancora partecipando alla persecuzione.
In questo articolo vengono documentati grandi eventi, questo è l'ultimo articolo della serie in tre parti, divise nelle seguenti categorie:
Fuori dalla Cina:
Risoluzioni e altro supporto internazionale
I tentativi del Pcc di esportare la persecuzione vengono contrastati
I risultati legali fuori dalla Cina
Dentro la Cina:
Risultati legali all'interno della Cina
Il popolo cinese supporta i praticanti del Falun Gong
Risoluzioni e altro supporto internazionale
Nel novembre 1999, la Camera dei Rappresentanti e del Senato degli Stati Uniti approva all'unanimità una risoluzione che sollecita la Cina a fermare la persecuzione del Falun Gong.
Nel luglio 2002 la Camera dei Rappresentanti approva le risoluzioni e promulga che, sia il Congresso che il Governo della Repubblica popolare cinese dovrebbe cessare la persecuzione dei praticanti del Falun Gong.
Il 6 novembre 2002, il sindaco di Chicago e l'intera Assemblea approvano la risoluzione per quanto riguarda il Falun Gong, condannando la persecuzione e i reati commessi e richiedendo al Governo degli Stati Uniti di indagare sulle azioni illegali intraprese dal Governo cinese e dai suoi ambasciatori nella forma di molestie contro residenti americani che praticano il Falun Gong. Il Governo cinese ed i suoi ambasciatori possono venire citati in giudizio in base alla legge ed eventualmente, vengono banditi dal territorio degli Stati Uniti.
Nell'ottobre 2004, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti approva un'altra risoluzione per condannare la persecuzione del Falun Gong in Cina e negli Stati Uniti.
Nel marzo 2010, la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti approva H. Res 605, «riconoscendo la continua persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina nell' 11ª ricorrenza della campagna attuata dal Partito Comunista Cinese per reprimere il movimento spirituale del Falun Gong e per chiedere la fine immediata della campagna di persecuzione, minacce, prigionia e torture dei praticanti del Falun Gong».
Nel dicembre 2013, il Parlamento europeo approva una risoluzione che esprime «profonda preoccupazione per le notizie persistenti e credibili di un sistematico, illegale espianto di organi da prigionieri di coscienza non consenzienti nella Repubblica popolare cinese, anche su un gran numero di praticanti del Falun Gong imprigionati per le loro convinzioni religiose» e chiede «la fine immediata dei 14 anni di persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese».
Nel 2013, una risoluzione simile negli Stati Uniti è passata alla sottocommissione Asia della commissione parlamentare per gli affari esteri.
I membri del Parlamento europeo hanno sottolineato che una delle principali cause dell'espianto forzato di organi su larga scala in Cina è dovuta alla persecuzione nazionale del Falun Gong. Edward McMillan-Scott, Vice Presidente del Parlamento europeo, ha identificato la persecuzione come un genocidio, secondo le leggi internazionali.
I tentativi del Pcc di esportare la persecuzione vengono contrastati
Il 6 dicembre 2001, i praticanti del Falun Gong in Canada intentano una causa contro la stampa cinese di Montreal per diffamazione contro il Falun Gong. Il 10 dicembre, il giudice emette un ordine di protezione che richiede alla stampa cinese di interrompere la pubblicazione di opinioni che diffamano il Falun Gong. I tentativi del Partito Comunista Cinese di esportare la persecuzione all'estero vengono sventati.
Il 3 febbraio 2004, la Corte Suprema dell'Ontario in Canada condanna il Vice Console dell'ambasciata cinese a Toronto, Pan Xinchun, colpevole di diffamazione contro il praticante di Toronto Joel Chipkar e ordina a Pan di risarcirgli i danni. Questa è la prima volta che i praticanti del Falun Gong vincono cause legali contro i diplomatici cinesi per la persecuzione del Falun Gong all'estero. Ancora una volta il Partito Comunista Cinese subisce una sconfitta grave nel tentativo di esportare la persecuzione all'estero.
Il 14 dicembre del 2006, i praticanti del Falun Gong vincono la loro causa durata un anno e mezzo contro il ministro degli Esteri australiano Alexander Downer. Downer non ha potuto fornire elementi di prova sufficienti per giustificare le sue azioni e ha dovuto smettere immediatamente di bloccare i manifestanti che volevano esporre grandi striscioni davanti all'ambasciata cinese a Sydney. Ha anche accettato di pagare le spese dell'ammontare di circa € 13,000. Il tentativo del Pcc di esportare all'estero la persecuzione ha di nuovo subito una grande sconfitta.
Il 3 giugno del 2008, il Dott. Iannolo, giudice del Tribunale Penale di Roma dichiara che il quotidiano cinese China Times ha diffamato il Falun Gong e che tutti gli imputati, tra cui il direttore del China Times, lo sponsor e l'autore dell'articolo, hanno commesso un crimine.
I risultati legali fuori dalla Cina
La notte del 6 aprile 2001, il praticante del Falun Gong Peng Min da Wuhan, provincia dello Hubei, viene perseguitato a morte dal Partito Comunista Cinese. La madre del signor Peng è morta nello stesso mese, la causa è sconosciuta.
Il signor Peng Min |
Il 17 luglio 2001, due avvocati americani per i diritti umani hanno aiutato il fratello più grande di Peng Min, Peng Liang, a presentare a New York una querela contro Zhao Zhifei, direttore dell'Ufficio di Pubblica Sicurezza e contro due persone dell'Ufficio 610 nella provincia dello Hubei per la morte di suo fratello minore Peng Min e della madre Li Yingxiu.
La denuncia accusa Zhao di omicidio colposo, torture, crimini contro l'umanità e altre gravi violazioni delle leggi internazionali sui diritti umani contro i praticanti della Falun Dafa nella provincia dello Hubei. Il giudice della Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Denise Cote, ha formulato una sentenza in contumacia il 21 dicembre 2001.
Zhou Yongkang, allora Segretario Provinciale del Pcc a Sichuan, viene anch'egli citato in giudizio negli Stati Uniti per reati analoghi nel 2001.
Durante la sua visita a Chicago, Jiang Zemin, segretario generale del Partito Comunista Cinese, viene citato in giudizio il 22 ottobre 2002 per la persecuzione dei praticanti del Falun Gong. Una denuncia legale relativa alla tortura e genocidio viene depositata presso la Corte Distrettuale del Distretto settentrionale dell'Illinois negli Stati Uniti.
Il 17 ottobre di quell'anno, Jiang Zemin, Zeng Qinghong e Luo Gan vengono accusati dai praticanti del Falun Gong al Comitato Internazionale anti-tortura e al Comitato Internazionale dei diritti umani delle Nazioni Unite. Li Lanqing, capo dell'Ufficio 610 e vice ministro della Cina, viene denunciato in Francia. Liu Qi, sindaco di Pechino e Xia Deren, vice governatore della provincia del Liaoning, vengono citati in giudizio negli Stati Uniti.
Il sito web Minghui, sito ufficiale del Falun Gong, pubblica un annuncio il 14 novembre 2003, raccomandando i praticanti in Cina di conservare le prove della persecuzione per farle conoscere fuori della Cina.
Nel 2003, l'orchestratore della persecuzione, Jiang Zemin, viene denunciato in Svizzera, Belgio , Germania, Spagna, Corea e Taiwan. Allo stesso tempo Luo Gan e Li Lanqing vengono citati in giudizio in diversi paesi. Luo Gan viene denunciato in quattro paesi: Islanda, Finlandia, Armenia e Moldavia. Wu Guanzheng, membro del Comitato permanente del Politburo del Pcc e segretario del Partito della provincia dello Shandong, viene denunciato a Cipro.
Il sito web Fawanghuihui presenta due relazioni di oltre 4.000 pagine all'Ente di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite. I rapporti contenevano informazioni riguardanti più di 11.000 poliziotti, funzionari del Pcc, direttamente responsabili della persecuzione.
Il 20 gennaio del 2003, l'Organizzazione Mondiale per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong (WOIPFG) viene istituita negli Stati Uniti e la presunta auto-immolazione di Piazza Tiananmen è il primo caso ad essere indagato.
Il 30 settembre 2003 viene fondata a Washington DC la Coalizione Globale per portare Jiang davanti alla giustizia. Il 26 novembre, l'organizzazione presenta al giudice capo del Tribunale Internazionale le denunce dell'Aia sui crimini di Jiang Zemin nel perseguitare i praticanti del Falun Gong e chiede di mettere Jiang sotto processo.
L'8 dicembre 2003, il Comitato Preparatorio Internazionale del Tribunale speciale per la persecuzione del Falun Gong viene istituito con sede negli Stati Uniti, al fine di portare avanti l'istituzione di un Tribunale internazionale speciale per la persecuzione del Falun Gong.
Nel 2004 , i responsabili che hanno messo in atto la persecuzione tra cui Jiang Zemin, Luo Gan, Liu Jing, Zhou Yongkang, Li Lanqing, Jia Qinglin, Li Changchun, Huang Ju, e Bo Xilai vengono citati in giudizio fuori della Cina uno dopo l'altro.
Dopo un processo durato un anno, l'8 dicembre del 2004, il giudice Wilkin della Corte distrettuale degli Stati Uniti del distretto settentrionale della California, conferma la tesi di un magistrato in cui si dice che il segretario del Partito Comunista a Pechino Liu Qi, è responsabile per i crimini di tortura e crimini contro l'umanità commessi dalla polizia, sotto la sua amministrazione, nella persecuzione del Falun Gong.
Il 19 luglio 2004 Chen Zhili, l'ex Ministro dell'Istruzione e poi membro del Consiglio di Stato, è stato citato a comparire obbligatoriamente in tribunale in Tanzania. Gli era stata notificata una denuncia durante la sua visita in Tanzania da un team di avvocati internazionali per i diritti umani che rappresentano i praticanti del Falun Gong perseguitati in Cina.
Il 5 marzo 2004, il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite contro gli Arresti Illegali giunge ad una conclusione sull'arresto dei praticanti Li Ling e Pei Jilin. Si conclude che i praticanti del Falun Gong dovrebbero ricevere protezione ai sensi della Dichiarazione dei Diritti Umani nel mondo e che il Governo cinese dovrebbe attenersi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e invertire la sentenza relativa a Li Ling e Pei Jilin. Questa conclusione dalle Nazioni Unite ribadisce l'illegittimità della persecuzione del Falun Gong. Si tratta di un importante riferimento per i funzionari del Pcc responsabili della persecuzione.
Nel 2005, Jiang Zemin, insieme ai suoi complici Li Lanqing, Zeng Qinghong, Luo Gan, Zhou Yongkang, Liu Jing, Bo Xilai, Ding Guangen, Xu Yongyue ( capo del Ministero Nazionale della Sicurezza ), Xia Deren ( Sindaco di Dalian ) e altri, vengono citati in giudizio in Inghilterra, Svizzera, Giappone, Perù, Belgio, Corea, Stati Uniti, Canada e Spagna.
Nel 2006, Jiang Zemin e i suoi complici Luo Gan, Li Fengqing, Liu Qi, Jia Qinglin, Bo Xilai, Chen Zhili, e Ye Xiaowen ( capo del Dipartimento delle religioni ) vengono citati in giudizio in Austria, Ucraina, Svizzera, Canada e Stati Uniti.
Quell'anno, Chen Zhonghua, direttore dell'istituto dei trapianti dell'ospedale Tongji di Wuhan, in Cina, Zhu Yongyu, direttore dell'ufficio di ricerca del centro trapianto di organi dell'ospedale Zhongshan di Shanghai e Shen Zhongyang, direttore del centro Orientale di trapianto di organi, vengono accusati negli Stati Uniti del reato di tortura conseguente alla raccolta di organi da praticanti del Falun Gong.
Nel 2007, Jiang Zemin, Luo Gan, Li Fengqing e Liu Qi vengono citati in Austria e Jia Qinglin viene citato in Giappone.
Nel 2007 Bo Xilai è denunciato in Australia. Viene dichiarato colpevole con una sentenza in contumacia.
Il 18 novembre 2007, la Corte Costituzionale spagnola accetta il caso dei praticanti del Falun Gong e cita in giudizio Jiang Zemin e Luo Gan. Tutti i giudici del tribunale Numero Due hanno convenuto che il reato di genocidio attuato dal Pcc sui praticanti del Falun Gong deve essere posto sotto indagine.
Risultati legali all'interno della Cina
Il 29 agosto del 2000, il praticante Zhu Keming di Hong Kong e il praticante Wang Jie di Pechino spediscono una denuncia legale alla Procura Suprema del Popolo cinese, chiedendo che Jiang Zemin e due dei suoi seguaci vengano processati per aver violato la Costituzione cinese e numerose altre leggi nella loro brutale persecuzione del Falun Gong.
Nel 2004, in Cina le accuse cominciano a comparire in modo costante. Ad esempio, nel mese di novembre, i familiari di 241 praticanti cinesi consegnano lettere di accusa al Congresso Nazionale del Popolo (Anp), alla Procura Suprema, al Dipartimento di Giustizia, alla Procura Suprema della provincia del Hunan, al Dipartimento di Giustizia della provincia del Hunan, alle Procure di diversi livelli e città della provincia del Hunan e all'Ufficio di giustizia. Le accuse sono rivolte agli agenti di polizia della prigione di Chishan a Yuanjiang, provincia del Hunan, per le torture inflitte ai loro familiari e chiedono che i criminali vengano puniti.
Alla fine del 2004, l'avvocato Gao Zhisheng scrive una lettera pubblica a Wu Bangguo, presidente del Congresso del Popolo, parlandogli della brutale violazione dei diritti dei cittadini praticanti del Falun Gong, impiegata da coloro che dovrebbero invece applicare la legge. Egli ha anche invitato il Governo a riconoscere la cittadinanza dei praticanti. Più tardi scrive altre due lettere pubbliche agli alti funzionari del Pcc, sollecitando con forza la fine della persecuzione illegale del Falun Gong. Questa è stata la prima volta che degli avvocati in Cina hanno ufficialmente e pubblicamente sostenuto il Falun Gong.
Il 9 ottobre 2005 le Associazioni della Falun Dafa ( Falun Gong ) annunciano che tutti i funzionari del Pcc dovrebbero immediatamente smettere di partecipare alla persecuzione del Falun Gong. Essi saranno ritenuti responsabili per i loro crimini attraverso cause civili e penali. L'annuncio è anche rivolto a coloro che ora comprendono i reati commessi affinchè facciano recapitare le loro scuse al sito web Minghui o alle varie associazioni locali della Falun Dafa.
Il 28 giugno del 2007, Zhu Keming e un altro praticante del Falun Gong di Hong Kong, Fu Xueying, presentano una denuncia civile all'Alta Corte di Hong Kong, accusando Jiang Zemin, Li Lanqing e Luo Gan di tortura e crimini contro l'umanità. Questo è un altro importante passo avanti nel contenzioso anti-persecuzione.
Una copia delle due pagine della denuncia |
Il 27 aprile del 2007, il Tribunale Intermedio del Popolo della città di Shijiazhuang, provincia dello Hebei apre una sessione per il secondo processo dei praticanti del Falun Gong appartenenti alla famiglia di Wang Bo. Sei avvocati di Pechino riescono a farsi strada attraverso varie interferenze da parte del Pcc e fanno causa per chiedere l'innocenza dei praticanti e la difesa dei loro diritti.
Gli avvocati erano giusti e retti nel sostenere che: «La Costituzione è la priorità, come la libertà di credo e la salvaguardia dei diritti umani». Gli avvocati hanno sottolineato che la persecuzione del Falun Gong non ha alcun fondamento giuridico e viola le leggi cinesi e la Costituzione. Tutte le condanne e le punizioni imposte ai praticanti del Falun Gong sono illegali; tutte le organizzazioni e gli individui coinvolti nella cattura, l'arresto e condanna dei praticanti del Falun Gong stanno commettendo dei crimini.
I sei avvocati hanno difeso i praticanti del Falun Gong con un forte senso della giustizia. Essa ha anche mostrato la determinazione e il coraggio di avvocati cinesi onesti. Dopo questo caso, sempre più coraggiosi e onesti avvocati si fanno avanti per parlare a favore dei praticanti del Falun Gong.
Il Pcc con mezzi subdoli quali la revoca delle licenze, pedinamenti, atti di terrorismo, arresti, obbligo di lavoro forzato e condanne con accuse false, vieta agli avvocati di difendere i praticanti del Falun Gong. Ma il Pcc non ha potuto fermare il risveglio delle coscienze degli avvocati o sopprimere il loro senso di giustizia e il loro coraggio.
Nel 2013 dodici avvocati formano un gruppo per la difesa in un caso a Dalian. Il 21 giugno, tredici praticanti del Falun Gong nella città di Dalian, provincia del Liaoning, vengono sottoposti a un processo illegale presso la corte del distretto di Xigang.
Dodici avvocati partecipano al processo. Il Ministro della Giustizia, il Procuratore della Corte Suprema della provincia del Liaoning si recano a Dalian per partecipare a questo processo che si conclude durante la notte. Il tribunale del distretto di Zhongshan, distretto di Dalian, avrebbe dovuto continuare a considerare il caso. Con brevissimo preavviso però decide che il processo è rinviato al 5 luglio. Nella stessa data gli avvocati effettuano uno sciopero.
Quella mattina, in risposta alla protesta degli avvocati, il giudice capo della corte di Zhongshan decide di cambiare la data di apertura dell'udienza. L'unione fra gli avvocati è potente e dimostra la determinazione e il forte potere dei professionisti legali cinesi che protestano contro la persecuzione. Questo indica anche il miglioramento del contesto generale in Cina.
Il popolo cinese supporta i praticanti del Falun Gong
Nel 2003, i cinesi comprendono meglio la situazione reale che sta dietro la persecuzione e alcuni praticanti del Falun Gong vengono addirittura protetti. L'Ufficio 610 del distretto di Hongshan nella città di Wuhan istituisce dei centri di lavaggio del cervello nella zona Jiufengxiang. Il Governo centrale paga circa € 725,00 al governo locale per ogni praticante del Falun Gong portato nel centro.
Desiderosi di raccogliere il denaro, la notte del 10 aprile, la polizia di Huashan nel distretto di Hongshan e i membri dell'ufficio 610 della città, a bordo di tre vetture arrestano illegalmente la locale praticante del Falun Gong Li Jiulan. Lei si difende dicendo che non ha infranto nessuna legge e si rifiuta di collaborare.
Suo marito, non-praticante, si è messo a discutere con la polizia per impedire che la moglie venisse arrestata. Il loro bambino grida spaventato e si tiene stretto a una gamba della madre, sconvolgendo gli abitanti del villaggio che inveiscono riconoscendo la malvagità delle persone cattive. Alcuni abitanti del villaggio corrono fino alla macchina della polizia e liberano Li Jiulan. Tutto questo accade nel giro di mezz'ora.
Nel 2004, si sono verificati diversi casi in cui i cittadini cinesi proteggono i praticanti del Falun Gong. Ad esempio, l'8 agosto, sei agenti di polizia nella contea Xishui dello Hubei fanno irruzione nella casa di Yao Wanglai, un praticante del Falun Gong del borgo di Jiuping nella città di Zhudian a Xishui e tentano di rapirlo. I membri della famiglia di Yao si schierano in sua difesa per evitare l'arresto.
La polizia esasperata comincia ad usare la violenza, scioccando gli abitanti del villaggio. Alcune persone provenienti da aziende agricole, campagne e case vicine, si precipitano a casa del signor Yao. Anche il capo del borgo di Jiuping arriva ed esorta la polizia a non arrestare persone buone. Ma la polizia è molto testarda e insiste per arrestarlo. Oltre 100 abitanti del villaggio si schierano di fronte ai sei poliziotti che alla fine sono costretti a rinunciare e andarsene velocemente.
Tra settembre 2005 e marzo 2006, 1.061 familiari di praticanti del Falun Gong nella città di Zhuzhou, provincia del Hunan, scrivono alle organizzazioni internazionali per i diritti umani, chiedendo loro di prestare attenzione alla storia della persecuzione dei praticanti del Falun Gong nel campo di lavoro forzato di Baimalong.
Il 9 dicembre 2006 i familiari di 2.500 praticanti del Falun Gong scrivono, per la seconda volta, alle organizzazioni internazionali per i diritti umani, chiedendo di aiutarli a fermare la brutale persecuzione dei praticanti del Falun Gong arrestati illegalmente nel campo di lavoro femminile di Baimalong nella città di Zhuzhou, provincia del Hunan.
L'appello era stato fatto su larga scala e l'informazione era scioccante e richiamava l'attenzione della comunità internazionale. Questo atto ha spronato molte persone di diverse zone a parlare pubblicamente dell'ingiustizia perpetrata contro il Falun Gong. Questa serie di eventi segna il cambiamento del clima della Cina continentale e l'enorme cambiamento nei cuori della gente.
Nel 2006 continuano a moltiplicarsi le notizie del popolo cinese che protegge i praticanti del Falun Gong. Ad esempio, la notte del 17 settembre, la stazione di polizia di via Hongdao nel distretto di Chengyang nella città di Qingdao ordina l' arresto del praticante del Falun Gong Zhao Yuqun del villaggio Hongdaoxidayang.
I paesani sentono la notizia, escono dalle loro case e circondano la polizia, consentendo a Zhao Yuqun di fuggire. Gli stessi hanno anche impedito che la moglie di Zhao Yuqun venisse presa come ostaggio e hanno costretto la polizia a rinunciare al loro tentativo di arresto illegale.
Nel 2008, un gran numero di familiari di perseguitati e di cittadini cinesi hanno preso posizione e si sono pubblicamente opposti alla persecuzione. Ad esempio, il 31 ottobre, la corte del distretto Xinhua, città di Shijiazhuang, provincia dello Hebei, arresta illegalmente la praticante del Falun Gong Wang Sanying. Due avvocati presentano una difesa chiedendo, secondo le leggi, l'innocenza per Wang Sanying.
Il pubblico ministero e il giudice non sollevano alcuna obiezione. Ma la corte condanna lo stesso Wang Sanying senza concedere il rilascio. Quasi 40 parenti e amici firmano congiuntamente una petizione, dove richiedono al giudice di rilasciarla immediatamente.
Nel febbraio 2009, gli onesti abitanti della città di Fushun, provincia del Liaoning, scrivono congiuntamente una lettera nella quale chiedono giustizia per il praticante Xu Daiwei. Questa notizia ha raggiunto i vertici del Pcc, tra cui Zhou Yongkang e Luo Gan.
Xu Dawei che viveva nel paese di Yingemen, contea di Qingyuan, città di Fushun, provincia del Liaoning, viene rilasciato dopo essere stato torturato in carcere per otto anni. Muore 13 giorni dopo essere stato rilasciato. Aveva solo 36 anni. Gli abitanti dei villaggi locali indignati si organizzano in due autocarri per andare alla prigione di Dongling e chiedere giustizia.
Non ricevendo alcuna risposta dal carcere, 376 persone provenienti da cinque paesi firmano una lettera di appello dove espongono le torture che il signor Xu ha subito in prigione. Questo è stato proprio uno shock per gli alti funzionari del Pcc, tra cui Zhou Yongkang e Luo Gan. Incaricano la sicurezza locale e l'ufficio legale di fare un ampia azione di pulizia per terrorizzare e fare indagini. Indagano anche su chi per primo aveva proposto l'idea delle firme e ammanettano il fratello minore di Xu Dawei, cercano la moglie di Xu e molestano e minacciano la famiglia della suocera, provocando grandi turbamenti. Ma gli onesti abitanti del villaggio non sono comunque dispiaciuti del loro sostegno dato al signor Xu.
Foto di alcune delle 376 firme |
Gli arresti di Li Lankui e Jia Zhijiang, praticanti del Falun Gong nella provincia dello Hebei, innescano un grande clamore all'inizio del 2013. A marzo diversi gruppi di persone firmano una petizione, chiedendo il loro rilascio. Alla fine le firme raggiungono il numero di 10.955. Nel mese di maggio, più di 2000 abitanti a Hubei firmano una petizione per la liberazione di Dai Meixia, condannata a 5 anni a causa della sua fede nel Falun Gong.
Foto di alcune delle 10,955 firme di supporto ai praticanti del Falun Gong Li Lankui e Jia Zhijiang |
Petizioni simili appaiono in tutta la Cina: 626 firme a Hebei, 900 a Wuhan, 400 a Tongcheng, Hubei, indicano che sempre più cinesi hanno superato la loro paura del Pcc e si schierano dalla parte della giustizia.
Epilogo
Durante questi 14 anni, sempre più persone hanno capito la verità sul Falun Gong e sulla persecuzione.
La gente ha visto che i praticanti sono brave persone e si schierano quindi a loro favore. Queste storie di persone che si oppongono alla persecuzione sono veramente edificanti e toccanti. Esse dimostrano la magnificenza di questo periodo della storia e fanno anche vedere la speranza della Cina!
Lungo il percorso di opposizione a questa persecuzione durata 14 anni, molti cinesi e non hanno dimostrato la loro coscienza e coraggio durante la campagna di persecuzione di vasta portata e la più brutale in tutta la storia dell'umanità. Sono riusciti a fare la loro parte in questo grande momento storico.
Andando avanti, ciò che accadrà è evidente: il male sarà punito e il bene sarà premiato.
Articoli collegati (cinese):
http://www.minghui.org/mh/articles/2013/12/22/284334.html
http://www.minghui.org/mh/articles/2013/12/23/284335.html
http://www.minghui.org/mh/articles/2013/12/24/284337.html
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