(Minghui.org) Il Falun Gong è perseguitato in Cina da 15 anni, e più di 3.000 morti sono stati accertati a causa di torture fisiche e mentali effettuate dal regime, nonostante la Costituzione cinese garantisca espressamente la libertà di credo.
Una delle chiavi della campagna di propaganda del PCC contro il Falun Gong è quella di etichettare la pratica come una "setta", bypassando così i diritti costituzionali dei praticanti e ponendo l'opinione pubblica contro il Falun Gong.
Le caratteristiche fondamentali del Falun Gong si compongono di una parte di fede e di un altra di esercizi di meditazione, entrambi arrecano benefici. Persino le leggi del regime cinese non riconoscono il Falun Gong come una setta, invalidando così la base giuridica della persecuzione. Questo è stato recentemente ribadito proprio da uno dei mezzi di comunicazione portavoce del PCC.
Il Falun Gong non è sulla lista ufficiale delle “sette” del PCC
Il 2 giugno, Legal Evening, uno dei portavoce del comitato del PCC di Pechino (Partito Comunista Cinese), insieme ad altri mezzi di informazione, hanno elencato 14 gruppi religiosi definiti "sette ufficialmente vietate" nelle loro relazioni su un recente caso della morte di una donna a Zhaoyuan, provincia di Shandong.
Il Falun Gong non era sulla lista.
Jiang Tianyong, un noto avvocato per i diritti umani, ha scritto su Twitter, "Da 15 ani, il Falun Gong è perseguitato dal PCC con il pretesto di essere una setta. Un numero innumerevole di praticanti sono stati pedinati, arrestati, detenuti, messi in campi di lavoro, condannati, inviato ai centri di lavaggio del cervello ... Dove è la base giuridica di tanti anni di persecuzione crudele e sanguinaria?".
La licenza di avvocato, del signro Jiang è stata sospesa per aver difeso casi di diritti umani, tra cui più di 20 casi che coinvolgono il Falun Gong. È stato anche bersaglio delle brutalità della polizia.
La lista delle 14 sette proveniva dal documento interno “2000” rilasciato dal Ministero della Pubblica Sicurezza (MPS), Avviso MPS 2000 No. 39". Delle 14 organizzazioni elencate come "sette", 7 sono state nominate dall'Ufficio del Comitato Centrale del PCC e dall'Ufficio del Consiglio di Stato, e 7 sono state nominate dall'MPS stesso. Il Falun Gong non era in nessuna delle liste, nonostante la persecuzione a livello nazionale sia iniziata nel 1999.
La persecuzione era illegale fin dal principio
La persecuzione del Falun Gong è stata illegale fin dall'inizio. Di seguito è riportato un breve riassunto delle progressive accuse del PCC contro il Falun Gong:
Per i primi tre mesi, il divieto è stato basato su due regolamenti creati a livello ministeriale il 22 luglio 1999, due giorni dopo gli arresti di massa iniziati durante la notte.
Il Ministero degli Affari Civili "bandì" la società di ricerca della Falun Dafa perchè non registrata, anche se la società di ricerca con sede a Pechino si era sciolta tre anni prima.
Successivamente, l'MPS estese il "divieto" a tutte le attività correlate al Falun Gong e a tutti i praticanti del Falun Gong. Il ministero non aveva la competenza per emettere un simile divieto. Il divieto, anche se fosse stato emesso da un organo con l'autorità necessaria, avrebbe violato la Costituzione cinese, che garantisce la libertà di credo.
Tre mesi dopo, l'allora capo del PCC Jiang Zemin etichettò il Falun Gong come una "setta" in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro il 25 ottobre 1999. Il Quotidiano del Popolo si affiancò e presto pubblicò un commento speciale dove ripeteva le frasi di Jiang.
Ora è stato riconfermato nuovamente che il Falun Gong non è mai stato sulla lista ufficiale delle "sette" del PCC. Dopo che i cinesi se ne sono accorti e hanno iniziato a sollevare domande, i media del PCC hanno iniziato a correre ai ripari cambiando il numero da 14 a 20. Eppure ancora nessun documento dimostra la validità del nuovo numero.
“Il PCC è la 15° setta”
La campagna per limitare i danni lanciata di recente ha fallito. Gli utenti di Internet hanno creato un grafico intitolato "Come identificare una setta". Tra le caratteristiche vi erano: "le sette sono altamente esclusive, e propagandano quanto sono grandi". Un altro era: "Le sette sono coercitive e utilizzano tecniche di controllo mentale sui suoi membri”. "Le sette prosperano su una rete integrata di relazioni personali per proteggere i loro interessi”. I blogger scrivono ironicamente come tutte queste caratteristiche si applichino perfettamente al PCC stesso, più che a qualsiasi altra organizzazione in Cina.
"Siamo bloccati sotto il dominio di una setta!" Ha scritto un utente di Internet. Un altro ha dichiarato apertamente, "La definizione di setta è una descrizione esatta del partito".
La brutale persecuzione è ancora in corso in Cina. Un rapporto del sito internet Minghui.org ha rivelato che tra marzo e maggio 2014, un numero vicino a 1.700 praticanti del Falun Gong sono stati arrestati in Cina.
Disgustati dalla brutalità del PCC, consapevoli della persecuzione del Falun Gong e delle precedenti campagne politiche, più di 170 milioni di cinesi, a partire dal 2004, hanno annunciato la loro intenzione di dimettersi dal Partito e dalle sue organizzazioni affiliate.
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