(Minghui.org) Il metodo di tortura noto come "panni costrittivi" fa parte delle centinaia di tecniche che il Partito Comunista Cinese utilizza per torturare i praticanti del Falun Gong.
Questi panni, che si stringono ogni volta che la persona si muove, in genere sono utilizzati per trattenere le persone con malattie mentali, più o meno allo stesso modo delle "camicie di forza" che sono utilizzate negli ospedali psichiatrici in Occidente.
In Cina, i panni costrittivi sono fatti di tela, sono indossati dal davanti e serrati nel dorso. Le maniche sono lunghe circa 25 cm con un nastro che collega le due estremità. Questa forma di tortura può causare fratture alle spalle, polsi e gomiti; fratture vertebrali; o addirittura la morte.
Questa forma di tortura è stata utilizzata per la prima volta sui praticanti del Falun Gong nel Terzo Campo di Lavoro Forzato di Hunan (noto anche come il Campo di Lavoro Forzato di Xuchang). È stato utilizzato per tentare di forzarli a rinunciare al loro credo e "riformarli" (*).
Le guardie hanno messo i panni costrittivi ai praticanti, tirandogli le braccia dietro la schiena e immobilizzandoli con una corda. Li hanno legati per le gambe ed appesi alle sbarre della finestra. Solitamente gli tappano la bocca con degli stracci e li costringono ad ascoltare, tramite cuffie, la propaganda che calunnia il Falun Gong.
(*) GLOSSARIO
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