Saluti Maestro! Saluti amici praticanti!
Il mio nome è Carole, vengo dal Canada e sono sposata con un praticante svizzero dal 2008. Da allora vivo in Svizzera.
Da quando ho iniziato a coltivare, nel 2000, questa è la terza volta che condivido la mia esperienza in una Fahui. Tuttavia questa è la mia prima condivisione in una Fahui europea ed è un privilegio condividere con voi qui a Vienna.
Inizi nella coltivazione
Quando ho iniziato la mia coltivazione ho avuto la fortuna di ritrovarmi in un gruppo di praticanti occidentali molto premurosi in Canada. Il nostro gruppo di studio era piccolo ma dinamico dato che molti giovani praticanti si erano uniti alla nostra pratica di gruppo mentre frequentavano l'università locale. Ognuno ha portato qualcosa di prezioso al gruppo. Erano particolarmente bravi nel guardarsi dentro e analizzare ogni problema cui andavano incontro in base alla Fa. Ciò mi è stato molto utile, dato che guardarmi dentro non era una cosa che mi veniva naturale. Siamo stati così in grado di creare un ambiente in cui ci sentivamo sicuri e liberi di aprire il nostro cuore e di aiutarci a vicenda a guardarci dentro. Sono arrivata anche a comprendere che ognuno di noi ha alcuni punti di forza e alcuni punti deboli. Siamo stati bravi a coordinarci organizzando gli eventi della Dafa. Non c'era nessun leader. In gruppo si decideva quello c'era da di fare e ognuno di noi sentiva la responsabilità e contribuiva come poteva. Alla fine tutto veniva sorprendentemente eseguito molto bene. La FXH a livello nazionale e locale è sempre stata molto disponibile e umile ogni volta che l'abbiamo contattata. Sentivo veramente di aver trovato un pezzo di terra pura nella Falun Dafa.
Prima di sposarmi nel 2008 ero stata in Europa due volte: una volta per partecipare alla Settimana dei Diritti Umani presso le Nazioni Unite a Ginevra nel 2003 e un'altra volta come turista a Parigi.
In Svizzera ho trovato un paese diverso e con diversi modi di fare le cose; un ambiente di coltivazione completamente diverso. Ne ero già consapevole prima di andarci, ma le cose sono differenti quando si vivono di persona. Ora ho l'impressione di essere arrivata ad un'altra dimensione dello stesso livello, ma comunque una dimensione diversa. Che sia vero o no, questo è stato l'inizio di un nuovo capitolo della mia coltivazione dove ho imparato ad abbandonare molte nozioni e attaccamenti.
Complimenti e critiche
Uno dei miei attaccamenti più forti era l'essere molto sensibile ai complimenti e alle critiche. Prima di sposarmi mio marito mi faceva molti complimenti. Mi sentivo veramente amata ed accettata e questo ha creato un ambiente in cui ho potuto aprirmi e crescere.
Poi, dopo che ci siamo sposati, le critiche hanno gradualmente sostituito i complimenti. Non riuscivo a superare la cosa e a mantenere un cuore calmo, amorevole e incline al perdono. La mia reazione era di tristezza, delusione, risentimento che portavano a sentirmi inutile sino alla disperazione.
Sapevo che si trattava di un attaccamento molto profondo. Dovevo liberarmene. Ma comprenderlo è una cosa e lasciarlo effettivamente andare è un'altra. C'erano molti strati di cose da abbandonare e ci sono voluti molti anni prima di raggiungere i risultati. Ogni volta era una prova.
Ho anche realizzato che anche se la critica veniva detta una sola volta, io la ripetevo più volte nella mia testa e questo accentuava la cosa di 100 volte, impedendomi di vivere nel mio stato naturale tranquillo e sereno. Ho realizzato anche che ripetere la critica nella mia testa non era il mio vero sé, ma il mio lato distruttivo.
Ho capito che i complimenti e le critiche sono infatti i 2 lati della stessa medaglia. Se qualcosa mi colpisce, in un modo o nell'altro, è perché ho una debolezza da correggere, un attaccamento che devo abbandonare. In caso contrario, dovrei semplicemente ascoltare, giudicare se si applica realmente al mio caso o no e correggermi se necessario.
Il Maestro ha detto nello Zhuan Falun:
"Facendo un passo indietro, si vedono le cose sotto una luce completamente diversa".
Ho bisogno di ricordare questa frase e fare un passo indietro per affrontare le situazioni con compassione, perché la mia prima tendenza è invece quella di sentirmi in colpa, anche se non ne ho, di sentirmi in trappola e di reagire mossa dalla paura. Quando ho guardato più in profondità dentro me stessa, ho scoperto che la paura era alla base di molte delle mie reazioni.
Bei sogni e desideri
Devo confessare che nonostante la mia età credevo ancora nelle storie d'amore. Sappiamo che come praticanti stiamo creando un esempio per il futuro. Mi sono risposata con il pensiero di creare e lasciare ai posteri un rapporto molto armonioso tra 2 praticanti 50enni che si erano già sposati una volta e vivevano la loro vita secondo i principi Zhen-Shan-Ren. Questo non era però un agire Wuwei, ovvero senza intenzione.
Non mi ci è voluto molto per capire che portavo con me il mio bagaglio di cose negative ovunque andassi e che avevo bisogno di abbandonare le cose impure. Inoltre mi sembrava che il desiderio di integrarmi nel gruppo locale di praticanti svizzeri si sarebbe avverato solo a costo della mia libertà. Ovviamente non ero andata all'estero per perdere la mia libertà o per fallire nella mia coltivazione. Così ho cercato un modo per continuare a procedere da praticante. Durante la ricerca il mio cuore iniziava ad avere risentimenti verso la situazione locale. Cercavo di essere compassionevole ma non ci riuscivo. Cercavo di trattenermi, ma lo facevo come una persona comune.
In "Che cos'è Ren (Tolleranza)?" in "Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento", il Maestro dice:
"La tolleranza è la chiave per migliorare la propria xinxing. Sopportare con odio, risentimento o in lacrime è la tolleranza di una persona comune, che è attaccata alle sue preoccupazioni. Sopportare completamente senza collera o rimostranze è la tolleranza di un coltivatore".
Il Maestro ha anche detto:
"Sia che dici che sono buono o che sono cattivo, non tocca la mia mente" (Insegnare la Fa alla conferenza della Fa degli assistenti a Changchun)
"Tutte le vostre esperienze durante la vostra coltivazione - sia quelle buone che quelle cattive - sono tutte buone, poiché accadono soltanto perché state coltivando". (Alla Conferenza della Fa di Chicago)
Ero troppo attaccata alle mie preoccupazioni. Fortunatamente il Maestro mi ha fornito ambienti paralleli di praticanti nelle vicinanze e lavori della Dafa in diversi progetti internazionali. Così alla fine sono arrivata a capire che stavo soffrendo perché ero attaccata all'essere apprezzata, al piacere, all'essere amata, all'appartenere a un gruppo di praticanti in cui potevo tranquillamente e apertamente condividere. Era per queste ragioni che praticavo la Falun Dafa? Ovviamente no! Nella Dafa ogni discepolo deve coltivare da solo. Dobbiamo essere in grado di lasciar andare tutto e anche se questo non significa che perderemo tutto, dobbiamo comunque essere in grado di rinunciare a tutto. Mi ci è voluto molto tempo per essere in grado di essere una persona senza alcun risentimento. In realtà questi praticanti locali erano lì per aiutarmi a comprendere i miei difetti: non fornendomi quello che cercavo mi hanno fatto capire che stavo cercando all'esterno, mentre tutto quello da trovare è già dentro di me. Avevo bisogno di avere fiducia in me stessa.
Ho anche compreso che non ero gentile verso i praticanti locali pensando che essi volessero impormi il loro modo di vedere le cose. Forse non piacevo a loro, ma nemmeno loro piacevano a me. Potevano davvero imporsi? Solo se avessi accettato! Se io accetto, allora sono io che mi impongo. La mia libertà è dentro di me. Quando ho capito questo ho scoperto la pace interiore e la compassione e il rispetto verso quei praticanti. Devo essere fedele a me stessa e coltivare secondo la mia comprensione della Fa. Questo per essere responsabile verso la Fa. Quando ho capito la situazione sono stata in grado di elevarmi più in alto con la compassione nel mio cuore; è successo quando ho avuto modo di conoscere il progetto del film "Free China", che mi ha permesso di fare una delle tre cose che il Maestro ci chiede di fare.
Il progetto del film documentario Free China
Questo progetto mi ha affascinata per diverse ragioni.
Primo: perché ho trovato questo pluri-premiato film documentario molto potente per chiarire la verità in un modo che la gente può accettare e comprendere.
Secondo: per le lingue straniere, tutto quello che avevamo bisogno di fare era di tradurre l'inglese nella nostra lingua e seguire le linee guida del regista, che è il coordinatore principale di questo progetto.
Terzo: i praticanti dovevano solo trovare uno spazio per presentare e promuovere il film a livello locale; tutto il materiale di supporto era a nostra disposizione.
Ultimo: quando sono coinvolti i media e la televisione pubblica, diventa ancora più alta la possibilità di raggiungere migliaia e migliaia di persone e anche oltre, com'è stato fatto tramite la tv pubblica in alcuni Paesi dell'Est.
Si tratta di uno strumento molto utile soprattutto quando ci sono pochi praticanti.
Questo progetto mi ha insegnato molte cose utili per chiarire la verità in modo efficiente su ampia scala. Ha rimosso molte barriere e ampliato la mia visione sul coordinamento e sul lavoro di squadra utilizzando le tecnologie a nostro vantaggio. Inoltre fino a quando possiamo parlare nella stessa lingua con i praticanti di diversi paesi, i praticanti possono spostarsi in lungo e in largo per usare le loro diverse abilità e assicurare il successo del progetto.
Dall'inizio del progetto Free China in Francia nel settembre 2012, il nostro gruppo si è riunito regolarmente per studiare la Fa e discutere del progetto. All'inizio ho pensato che sarebbe stato un progetto a breve termine della durata di circa un anno. Il lavoro poteva essere quello di presentare il film a dei festival mentre si organizzavano proiezioni private locali e proiezioni pubbliche. Questo fino a quando il film non veniva diffuso ampiamente nelle televisioni. Ma non è andata così.
Una lezione di resistenza
Quando è arrivata l'estate 2013 ho voluto sospendere la nostra riunione ordinaria sino a settembre con la scusa che la gente non si reca molto al cinema durante l'estate. Tuttavia un membro del team di La Reunion ha detto che ciò non accadeva dove vive lui e che la gente andava lo stesso al cinema. Egli ha suggerito di continuare i nostri incontri su Sonant. Quando mi sono guardata dentro ho potuto capire che ciò che avevo detto era una scusa per prendermi una pausa, per fare qualcosa di diverso, perché non mi trovavo molto bene a condurre una riunione. Ero un po' pigra, mi mancava anche la capacità di resistenza. Così ci siamo incontrati anche durante l'estate, ma non così spesso come al solito. Nel 2014 c'è stato lo stesso scenario, ma questa volta sono stata meno riluttante ad andare avanti.
Da allora ho iniziato a rendermi conto che a volte sembra non accada molto intorno a me. Tuttavia non è necessariamente così, perché il nostro studio della Fa e i nostri pensieri retti come gruppo di supporto dell'intero progetto permettono che le cose accadano in un luogo o in un altro. Per esempio dal 2014 quando ho iniziato a tenere traccia delle nostre proiezioni e delle sue uscite, il nostro gruppo ha mostrato il film a più di 2.500 persone, non solo in Francia, Guadalupa e La Réunion, ma anche ad un vasto pubblico in Benin e Togo e per un pubblico più ristretto nella Svizzera francese.
Il nostro regolare studio della Fa e gli incontri FC sono stati la base di partenza per il progetto e per i membri del gruppo. Molte volte non ero motivata a partecipare; naturalmente c'era un'interferenza che spingeva sui miei punti deboli. Mi sono sforzata, ma visto che sono il coordinatore, frequentare era davvero il minimo che potessi fare. Ho sempre trovato gratificante partecipare, anche quando mi mancava la motivazione, dopo aver studiato la Fa e aver ascoltato gli altri membri del gruppo parlare del lavoro che stavano facendo nella loro regione mi sentivo sempre sollevata, con rinnovata forza e motivazione. Nel corso del tempo sono arrivata a capire l'importanza di questi incontri, non solo per il successo del progetto stesso ma come aiuto nel mio percorso di coltivazione.
D'altra parte il nostro incontro settimanale internazionale su Free China mi ha insegnato a pensare molto in grande in termini di quante persone si possono raggiungere mentre chiariamo la verità. Il Maestro ci ha informato molte volte che non è ancora stato raggiunto il numero di persone che dobbiamo salvare e che un gran numero deve ancora essere salvato.
In "Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2015" il Maestro ha detto:
"Chiarire i fatti e salvare le persone è quello che dovete realizzare, oltre questo non c’è nient’altro che dovete fare, non c’è nient’altro in questo mondo che dovete realizzare".
Se qualcosa non dava i risultati attesi, il nostro coordinatore principale faceva qualche ricerca e provava qualcosa di diverso. Ho anche imparato a conoscere l'utilità dei social media e delle altre tecnologie che possiamo usare per divenire più efficienti.
Lunyu
Il nuovo Lunyu è un dono prezioso del Maestro. Mentre lo memorizzo trovo che sia molto stimolante per fare meglio, per assimilarsi a Zhen Shan Ren ad un livello molto più profondo. Mi motiva e mi dà la forza di guardare con più attenzione le mie azioni per vedere se corrispondono a Zhen Shan Ren. Questo Lunyu è ad un livello molto più elevato. Si tratta di una guida fantastica per aiutare le persone a capire l'importanza di Zhen Shan Ren nella loro vita per poi essere salvate. Inoltre come praticante sicuramente lavorerò duramente per assimilarmi al meglio a Zhen Shan Ren.
Mi piacerebbe finire con queste due citazioni ispiratrici dell'ultimo paragrafo di Lunyu:
"Se il genere umano è in grado di migliorare il suo carattere, comportamento e modo di pensare basandosi sui valori morali, sarà possibile per la civiltà di perdurare e anche per i miracoli di ve-rificarsi di nuovo nel mondo umano".
"Se il genere umano mostra un adeguato rispetto e reverenza verso la Dafa e le forme che assume qui in questo mondo, ciò porterà alle persone, alla loro nazione o Paese benedizione o gloria".
Grazie Maestro! Grazie amici praticanti!
(Presentato alla Conferenza europea di condivisione delle esperienze della Falun Dafa a Vienna del 2015)
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