(Minghui.org) Secondo i rapporti compilati dal sito web Minghui, più di 300 praticanti del Falun Gong della zona di Shandong hanno denunciato Jiang Zemin tra il 24 maggio ed il 25 dicembre 2015.
I praticanti incolpano l’ex dittatore per aver iniziato la persecuzione del Falun Gong e lo considerano responsabile delle tremende sofferenze sopportate. Le denunce sono state spedite alla Corte Suprema del popolo e alla Procura (*) Suprema del popolo.
Molti di questi praticanti hanno raccontato come il Falun Gong li abbia aiutati a rimettersi in salute e ad avere una nuova visione della vita. Il loro desiderio di vivere una vita serena ed in salute è stato distrutto quando, nel 1999, Jiang Zemin ha lanciato una campagna nazionale per sradicare la pratica.
Per il solo fatto di non aver rinnegato il loro credo, i praticanti sono stati arrestati, incarcerati, torturati, le loro case sono state saccheggiate ed i loro averi sequestrati. Molti, perché coltivatori, hanno visto i propri familiari coinvolti nella persecuzione mentre altri hanno dovuto pagare ingenti multe.
Di seguito due esempi dei soprusi denunciati.
Una coppia denuncia Jiang per tortura e lavoro forzato
La signora Zhou Rong (周荣), di 62 anni e suo marito, Il signor Ren Lifa (任立法), sono stati vittime di torture, lavoro forzato ed estorsione.
Nel 1999 la signora Zhou è stata arrestata a Pechino per essersi appellata alla giustizia in favore del Falun Gong. È stata picchiata da otto agenti e colpita ripetutamente con bastoni elettrici, tanto da non riuscire più a camminare. Suo marito invece, dopo essersi rifiutato di pagare 5.000 yuan (*) di multa, è stato picchiato per sei ore, riportando due costole rotte e, nonostante questo, è stato comunque costretto a pagare 2.250 yuan di multa.
Nel 2001 la coppia è stata condannata ai lavori forzati ed a causa di questo provvedimento la loro unica figlia è stata privata delle loro cure.
Inoltre la donna è stata condannata ai lavori forzati altre due volte; nel 2009 per un anno e mezzo ed un altro anno nel 2011.
Una ragazza condannata per tre anni ai lavori forzati
La signora Zhang Shengfen (张升芬), suo marito Xingxiang (马兴祥) e la loro figlia Ma Na (马) sono stati ripetutamente arrestati, torturati e oggetto di estorsione per aver praticato il Falun Gong.
Ma Na è stata arrestata la prima volta a 15 anni insieme ai suoi genitori, nel 1999 ed una seconda volta nel 2002, condannata a tre anni in un campo lavoro, dove è stata sottoposta ad alimentazione forzata, rinchiusa in una gabbia e privata del sonno.
Mentre era in carcere, i suoi genitori hanno abbandonato la propria casa per evitare ulteriori arresti, lasciando dietro di sé, il fratello di 11 anni e la sua anziana nonna.
Antefatto
Nel 1999, Jiang Zemin, capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando gli altri membri del comitato permanente del Politburo, ha lanciato una violenta repressione contro il Falun Gong.
Negli ultimi 16 anni, la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti di questa disciplina. Gli agenti dell’ufficio 610, hanno inflitto su larga scala minacce, pestaggi, incarcerazioni illegali e torture ai praticanti del Falun Gong. La maggior parte di loro, sono stati torturati per la loro fede e persino uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'avvio e la continuazione di questa brutale persecuzione.
Nel 10 giugno 1999, sotto la direzione personale dell’ex leader Jiang, il Partito Comunista Cinese, ha istituito un organo di sicurezza extralegale, chiamato Ufficio 610 (*). Questo ufficio è stato istituito per danneggiare la reputazione dei praticanti del Falun Gong, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente. Ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario e risponde direttamente alle direttive di Jiang Zemin.
La legge cinese permette ai cittadini, di ricorrere alle cause penali e molti praticanti, stanno ora esercitando tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.
(*) GLOSSARIO
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