Sichuan: Donna torturata in carcere e in ospedale per il suo credo

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(Minghui.org) Una donna della città di Guanghan è stata arrestata e condannata a tre anni in un centro di detenzione, dove è stata torturata perché praticante del Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata in Cina dal 1999. Un anno dopo il suo rilascio è stata portata in un ospedale psichiatrico e anche qui torturata per 10 mesi.

Le autorità della città di Deyang hanno schedato quattro praticanti del Falun Gong che sono stati processati il 7 marzo 2011. Il processo è stato predisposto in modo da attirare altri praticanti presso il palazzo di giustizia e arrestarli illegalmente (*): il processo è poi stato annullato.

Quel giorno sono stati arrestati un totale di 22 praticanti, tra cui la signora Yang Yonghui. Gli agenti le hanno prelevato il sangue senza il suo consenso e l’hanno torturata per farsi dare il suo indirizzo. La polizia ha poi perquisito la sua casa e confiscato i suoi beni.

La signora Yang è stata incriminata tre mesi più tardi e un anno dopo è stata condannata a quattro anni e mezzo di carcere, ridotti a tre in seguito ad un ricorso. Durante l’appello ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, ma le guardie del centro di detenzione di Guanghan l’hanno ammanettata al letto e l'hanno alimentata forzatamente per un mese. Alcune volte il tubo per l’alimentazione è stato inserito nella trachea anziché nell’esofago e la signora Yang è svenuta per il dolore.

In seguito la praticante è stata inviata al carcere femminile della provincia di Sichuan. Si è rifiutata di chiedere il permesso di usare il bagno, così le guardie l’hanno privata del sonno, costretta a fare lavori manuali e a leggere materiali diffamatori sul Falun Gong. È stata poi rilasciata nel marzo 2014.

Nell’aprile 2015, il marit0 ingannato dalla campagna diffamatoria del Regime cinese contro il Falun Gong, ha chiamato la polizia a casa sua. La donna è stata condotta presso l’ospedale psichiatrico di Guanghan, dove è stata legata su di un letto, picchiata con bastoni elettrici e costretta ad assumere farmaci che danneggiano il sistema nervoso. È stata poi rilasciata il 3 febbraio 2016.

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