Jilin: Praticante 79enne della città di Fuyu, processata nella sua abitazione

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(Minghui.org) La signora Zhao Shuxia di 79 anni, praticante del Falun Gong della città di Fuyu, nella provincia di Jilin, è stata processata direttamente nella sua abitazione.

Il 30 marzo 2016, un ventina di persone hanno fatto irruzione nella sua casa e gremendo sia l'abitazione che il cortile, hanno creato una situazione di tensione e d'intimidazione. Numerose persone hanno affollato la strada di fronte alla casa per osservare quanto stava accadendo.

L'udienza è aperta

Qualcuno nella casa ha annunciato che “l'udienza era aperta”, mentre un altro ha elencato le accuse contro la signora Zhao. La praticante è stata accusata di essere in possesso di 1.400 copie di materiale informativo del Falun Gong e del cosiddetto reato di “minare l'attuazione della legge”, una legge generica utilizzata per condannare i praticanti.

“Non ho commesso alcun crimine”, ha affermato la donna. “Il Falun Gong è irreprensibile. È Jiang Zemin (l'ex dittatore cinese) ad aver violato le leggi della Cina. Il materiale informativo contiene solo fatti ed esserne in possesso non è un crimine”.

Il processo è durato un'ora. Alla fine, il giudice ha detto alla signora Zhao: “Faremo rapporto della vicenda alla corte superiore e la condanneremo al carcere. Torneremo ancora”.

Gli astanti scioccati dall'accaduto

La gente che si era radunata per strada non riusciva a credere che una signora di 79 anni era stata messa sotto processo e che sarebbe stata condannata al carcere.

“Cosa c'è di male nel praticare il Falun Gong?”, ha detto una persona. “Migliorano la loro salute e sono brave persone. Mentre quei funzionari corrotti, d'altra parte, fanno ogni sorta di cose cattive”.

“È terribile”, ha affermato un altro. “Come si può punire qualcuno per il fatto di essere una brava persona? Il Partito Comunista è colpevole!”

I familiari della signora Zhao stanno cercando di ingaggiare un avvocato per rappresentarla, al fine di garantire che giustizia sia fatta.

Monitorata e molestata

Il 19 maggio 2015, Zhang Lijun, capo della stazione di polizia di Xinan Street, e sei agenti sono andati a casa della signora Zhao.

Senza mostrare alcun documento di riconoscimento o mandato di perquisizione, hanno saccheggiato la sua abitazione. Hanno confiscato 1.200 yuan (160 euro circa) in banconote con sopra scritto informazioni di chiarimento della verità (*), alcuni opuscoli informativi e 38 libri del Falun Gong.

Gli agenti hanno cercato di arrestarla, tuttavia la donna ha detto loro di non aver fatto niente di male e ha opposto resistenza. Alla fine, hanno desistito.

La polizia ha ordinato al comitato locale residenziale di monitorare la praticante e da quel momento, è stata pedinata ovunque andasse. I funzionari del Dipartimento di giustizia, della corte e della stazione di polizia, sono andati più volte a casa sua per molestarla.

Hanno cercato di scoprire la fonte delle banconote che riportavano le informazioni e dove era stato prodotto il materiale informativo sul Falun Gong. Hanno minacciato la donna affermando: “La metteremo in carcere se non ci dirà quello che vogliamo sapere. Morirà in prigione”.

Le forze dell'ordine hanno anche costretto i suoi due figli a firmare alcuni documenti. Adesso, la signora Zhao e i suoi familiari sono estremamente stressati e temono il peggio.

(*) GLOSSARIO

Versione inglese

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