(Minghui.org) La signora Wang Shupei, 55 anni, è una contadina residente nel villaggio di Zhujia della provincia dello Shandong. Dato che non ha mai rinunciato alla pratica del Falun Gong, ed è rimasta fedele ai suoi principi, è stata più volte arrestata, detenuta e la sua abitazione perquisita.
È stata incarcerata per un totale di sei anni che ha scontato in centri di detenzione, centri per il lavaggio del cervello, campi di lavoro forzato e in una prigione dove è stata sottoposta a torture e costretta ad assumere droghe sconosciute.
La donna ha presentato una denuncia penale contro l’ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC) Jiang Zemin, che ha dato il via alla persecuzione del Falun Gong nel 1999.
Sintesi della sua persecuzione
A marzo e ad ottobre del 2000 la signora Wang si è recata a Pechino per fare appello al diritto di pratica del Falun Gong. È stata arrestata e detenuta rispettivamente per trentasette e venti giorni. La polizia inoltre le ha estorto 7,000 yuan (corrispondenti a circa 960 euro).
È stata condannata ad una pena di due anni e condotta due volte al campo di lavoro forzato di Wangcun, anche se i funzionari si sono rifiutati di ammetterla a causa dei suoi problemi di salute.
Ad aprile del 2002 è stata condotta in un centro per il lavaggio del cervello dove è stata ripetutamente schiaffeggiata, presa a pugni e calci e detenuta fino al 13 maggio dello stesso anno. Per le torture subite ha perso conoscenza ed è stata condotta in ospedale per un trattamento di emergenza.
Nel marzo del 2004 è stata condannata ad una pena di sei anni e detenuta nel carcere femminile di Jinan, dove è stata picchiata, presa a calci e privata del sonno per più di dieci giorni. Ha iniziato uno sciopero della fame per tre giorni come protesta contro la persecuzione. Per questo motivo è stata costretta ad assumere droghe sconosciute.
Nel giugno del 2006, dopo aver perso i sensi per due volte, il medico della prigione ha aggiunto un’altra droga sconosciuta che le ha causato la perdita della memoria, grida incontrollabili e forte pressione al cranio. È divenuta letargica, emaciata e il suo peso è sceso a circa 32 chili.
Nell’aprile del 2013 è stata nuovamente arrestata e detenuta nel campo di lavoro forzato di Qianjin. È stata torturata e nutrita con porzioni molto piccole di cibo e d’acqua. Le guardie inoltre le prelevavano forzatamente campioni di sangue ed aggiungevano al suo cibo una droga sconosciuta.
Antefatto
Nel 1999 Jiang Zemin, capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando gli altri membri del comitato permanente del Politburo ha lanciato una violenta repressione contro il Falun Gong.
Negli ultimi 16 anni la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti di questa disciplina. Gli agenti dell’ufficio 610 hanno inflitto su larga scala minacce, pestaggi, incarcerazioni illegali e torture ai praticanti del Falun Gong. La maggior parte di loro sono stati torturati per la loro fede e persino uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'avvio e la continuazione di questa brutale persecuzione.
Il 10 giugno del 1999 sotto la direzione personale dell’ex leader Jiang, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale chiamato Ufficio 610(*). Questo ufficio è stato istituito per danneggiare la reputazione dei praticanti del Falun Gong, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente. Ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario e risponde direttamente alle direttive di Jiang Zemin.
La legge cinese permette ai cittadini di ricorrere alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.
(*)GLOSSARIO
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