FDIC: Decine di praticanti del Falun Gong uccisi nel primo trimestre 2011

Foto uscite clandestinamente dalla Cina mostrano le vittime emaciate, contuse o ricoverate in ospedale
 
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Fonte: www.faluninfo.it del 30 maggio 2011

New York - Oltre due dozzine di praticanti del Falun Gong sono morti a causa di abusi in carcere dal 1° gennaio 2011, in base alle segnalazioni ricevute dal Falun Dafa Information Center e pubblicate giovedì. In un aspetto particolare della campagna contro il Falun Gong, molte delle vittime sono morte dopo essere stata detenute in improvvisati "centri di lavaggio del cervello" in cui la tortura e l'ingestione di droghe sconosciute sono stati utilizzati per forzare la gente a rinunciare alla loro pratica.

Alla luce di queste relazioni provenienti da persone sul territorio cinese, il Falun Dafa Information Center ha documentato le morti per abusi di 26 praticanti del Falun Gong dal 1° gennaio 2011 (http://media.faluninfo.net/media/doc/2011/06/documented-falun-gong-deaths-jan-apr-2011.pdf). Sette di questi casi sono documentati da foto di contrabbando provenienti dalla Cina che mostrano segni di percosse, deperimento, o ospedalizzazione (http://faluninfo.net/gallery/18/). Data la difficoltà nell’ottenere informazioni dalla Cina, il bilancio delle vittime reale è probabilmente molto più alto.

Zhou Yongkang, menzionato nei resoconti delle notizie per aver preso l'iniziativa in un recente giro di vite che ha visto l’importante artista Ai Weiwei e numerosi avvocati dei diritti umani "scomparsi", è stato negli ultimi dieci anni strettamente coinvolto nella repressione dei praticanti del Falun Gong. Zhou ha specificamente indicato il Falun Gong come obiettivo di una repressione pre-olimpica in cui sono stati arrestati migliaia di praticanti. Sei di loro sono tra l'elenco delle persone uccise nei primi mesi del 2011.

"I casi di morte riportati da gennaio sono solo una piccolissima parte delle vittime della campagna contro il Falun Gong, così come si conosce solo in minima parte di quanto grande sia il disprezzo del Partito Comunista Cinese per la vita umana", ha detto il direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center, Levi Browde. "Zhou Yongkang e altri teppisti del partito hanno, negli ultimi dieci anni, perfezionato la sorveglianza, le intimidazioni e le torture sui praticanti del Falun Gong, e stiamo ora vedendo queste tattiche essere applicate ad un segmento ancora più ampio della popolazione cinese".

"Queste morti del Falun Gong dovrebbero essere un campanello d'allarme per la comunità internazionale e indica in che misura i leader del partito andranno ad eliminare gli esponenti del pensiero indipendente della società cinese".

Le 26 vittime sono tutte di età diverse,e provengono da differenti strati sociali e località . La più giovane era una donna di 32 anni, dalla provincia di Hebei, e il più vecchio era un lavoratore pensionato di 71 anni ex ferroviere di Hunan. La metà delle vittime (13 persone) sono state rapite dalle loro case o luoghi di lavoro semplicemente perché erano note alle autorità per praticare il Falun Gong.

Almeno altri sei sono stati arrestati mentre esercitavano il loro diritto di libera espressione, così come per la stampa e la distribuzione di volantini per informare i colleghi cinesi delle violazioni dei diritti umani. Molte delle vittime erano state arrestate e detenute precedentemente al loro ultimo rapimento,e questo mette in evidenza gli sforzi incessanti delle autorità cinesi nel ricercare noti praticanti del Falun Gong.

La stragrande maggioranza delle vittime sono morte a causa di torture fisiche e psichiatriche. Diversi sono stati uccisi a poche settimane dalla loro detenzione. In altri casi, le vittime erano state condannate a lunghe pene detentive e, dopo anni di torture e privazioni, sono morte in carcere o sono state rilasciate alle loro famiglie sul punto di morte, per morire poco dopo.

La metà delle vittime (13 persone) sono state detenute nei campi di prigionia, un’esposizione del grado dei maltrattamenti subiti dai praticanti del Falun Gong in tali strutture, oltre alla ri-educazione attraverso i campi di lavoro. Forse il più drammatico di questi esempi furono tre prigionieri di coscienza del Falun Gong detenuti nel carcere di Jiamusi nella provincia di Heilongjiang, morti entro due settimane l'uno dall'altro dopo essere stati portati in un reparto speciale per la intensificare gli sforzi per la "trasformazione" ( http://faluninfo.net/article/1128/?cid=84/ /http://faluninfo.net/gallery/17/).

Diversi decessi furono chiaramente collegati ad una intensa campagna di tre anni di "trasformazione" lanciata dal leader del Partito Comunista a metà del 2010 (http://faluninfo.net/article/1091/). In aggiunta alle suddette tre, quattro altre vittime morirono dopo essere state rapite a fine 2010 e portate nei centri di detenzione improvvisati come hotel, aziende, scuole o strutture specificamente adebite alla detenzione dei praticanti del Falun Gong. Utilizzano qualsiasi mezzo necessario perché vogliono "trasformarli"a tutti i costi . Al loro rilascio, ma prima della loro morte, due uomini informarono i membri della famiglia che furono costretti a consumare farmaci non identificati che provocavano mal di testa, vertigini e perdita di memoria.

I casi e i dettagli citati nella lista sono stati compilati grazie alla testimonianza di diverse fonti, comprese quelle di parenti e amici del defunto, accompagnate da prove fotografiche che mostrano evidenti segni di tortura.

In totale, il Centro ha registrato la morte di 3.434 praticanti del Falun Gong conseguenti a varie forme di persecuzione dal 1999. Dati i notevoli sforzi del Partito Comunista Cinese nell’ostacolare le indagini di morti premature dei praticanti del Falun Gong e i rapporti sul prelievo forzato di organi da un numero imprecisato di loro, il bilancio di morti effettivi per il 2011 e il totale complessivo si ritiene sia significativamente superiore a quello che il Centro è stato in grado di documentare.

Dal 1999, il Partito Comunista Cinese ha condotto una diffusa e brutale campagna di persecuzione per sradicare il Falun Gong, una pratica tradizionale spirituale Cinese e di qigong, i cui seguaci in Cina sono ancora decine di milioni. Centinaia di migliaia di cinesi che praticano il Falun Gong rimangono in cattività, divenendo così il più grande gruppo di prigionieri di coscienza esistente in Cina (http://faluninfo.net/article/1036/).

Le Nazioni Unite, Amnesty International, gli avvocati Cinesi dei diritti umani, e dei media occidentali hanno documentato le torture del Falun Gong e le morti per mano dei funzionari Cinesi (http://faluninfo.net/article/1076/?%E2%80%A6Third%20Party). Nel suo rapporto annuale pubblicato il mese scorso, Amnesty International ha dichiarato che i praticanti del Falun Gong che hanno rifiutato di rinunciare al loro credo "sono torturati in modo particolare fino a che non collaborano; molti muoiono in stato di detenzione o poco dopo il rilascio" (http://www.amnesty.org/en/region/china/report-2011#section-29-4). La campagna del Partito Comunista e la sua attuazione sono una violazione della legge cinese e, al contrario dei comuni resoconti, il Falun Gong non è stato vietato come un "culto malvagio". ( http://faluninfo.net/article/910/?cid=162)

Esempio di alcuni casi

I casi seguenti illustrano le tipiche circostanze che circondano le morti del Falun Gong. L'elenco completo è disponibile (http://media.faluninfo.net/media/doc/2011/06/documented-falun-gong-deaths-jan-apr-2011.pdf.

Il signor Chen Shiming da Meishan nella provincia di Sichuan: Nel mese di luglio 2010, il signor Chen fu rapito da casa sua . Questa fu la quinta volta che era detenuto perchè praticava il Falun Gong le due volte precedenti era rinchiuso nei campi di lavoro forzato. Fu preso a pugni e calci mentre la polizia lo trascinava in una macchina della polizia. Fu portato in un centro di lavaggio del cervello improvvisato presso il dipartimento delle telecomunicazioni 505 di Meishan. Al centro, gli furono iniettati farmaci non identificati ed ebbe il sospetto che il cibo e le bevande fossero state anch’esse mischiate con tali sostanze. Fu rilasciato, quando cominciò a soffrire di ipertensione. A quel punto, sembrò avere perso la memoria e altre capacità cognitive. Non riuscì a smettere di tremare e diventò estremamente magro. Non recuperò mai e si spense in meno di sei mesi.

La signora Dai Lijuan, 48 anni, da Wuxi, nella provincia di Jiangsu: Il 20 giugno 2003, gli agenti di polizia rapirono da Baitang la signora Dai. Fu portata presso all’Ufficio di Pubblica Sicurezza e fu brutalmente picchiata per tre giorni, fino al punto di trovarsi in condizioni critiche. Le percosse e le iniezioni lasciarono la signora Dai paralizzata, incontinente, e con atrofia muscolare. Ebbe difficoltà nel parlare e nel muovere le dita. Sua madre anziana si prese cura di lei, ma lei non si riprese più e morì otto anni più tardi nel marzo 2011. Foto di lei uscite clandestinamente dalla Cina la ritraggono emaciata con indosso un pannolino (foto).

La signora Zheng Baohua, 32 anni, da Renqiu nella provincia di Hebei: Tra il 2000 e il 2009, la signora Zheng fu arrestata quattro volte perchè praticava il Falun Gong e stette in carcere per sette anni. Il suo ultimo arresto risale al luglio del 2008, mentre stava parlando con la gente del Falun Gong e della persecuzione. Fu inviata a un centro di lavaggio del cervello e poi nel campo di Ri-educazione attraverso il Lavoro Kaiping a Tangshan, dove fu picchiata, colpita con bastoni elettrici, e brutalmente sottoposta ad alimentazione forzata. Nel maggio 2009, contrasse la tubercolosi. Fu rilasciata nel novembre 2009, quando raggiunse la fase avanzata. Non si riprese più. é deceduta nell’aprile 2011.

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Per ulteriori informazioni, contattare il Falun Dafa Information Center
Contatti: Gail Rachlin (+1 917-757-9780), Levi Browde (+1 845-418-4870), Erping Zhang (+1 646-533-6147), o Chipkar Joel (+1 416-731-6000)
Fax: 646-792-3916 e-mail: [email protected], Sito web: http://www.faluninfo.net/

Fonte: http://faluninfo.net/print/1138/
Tradotto da : http://www.clearwisdom.net/html/articles/2011/6/3/125796.html

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