FDIC: Appello Urgente: La Corea del Sud deve fermare il rimpatrio di praticanti del Falun Gong in Cina.

Una giovane coppia è a rischio imminente di rimpatrio, altri 50 praticanti del Falun Gong che hanno chiesto asilo sono in pericolo
 
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NEW YORK—Il Falun Dafa Information Centre ha chiesto lunedì al governo sudcoreano di agire immediatamente per assicurare che nessun praticante del Falun Gong rifugiato nel loro paese, rischi di essere rimpatriato in Cina. La scorsa settimana i funzionari dell'immigrazione hanno trattenuto un praticante del Falun Gong di 25 anni, che è ancora in stato di fermo, con il rischio che possa essere rimpatriato da un momento all'altro. Se fosse così, il giovane corre il pericolo di essere imprigionato, torturato e persino ucciso.

“Rimpatriare i praticanti del Falun Gong in Cina è inumano, ingiusto e va contro il diritto internazionale”, ha detto Levi Browde, direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center. “Chiediamo con forza al governo sudcoreano di resistere alle pressioni provenienti dal Partito Comunista Cinese (PCC) e di offrire ai praticanti del Falun Gong un rifugio, al sicuro dalla persecuzione.”

“Sappiamo che in passato il governo sudcoreano ha permesso ai praticanti del Falun Gong di risiedere tranquillamente nel paese, anche senza lo status ufficiale di rifugiato; sproniamo quindi il governo a riprendere questo tipo di comportamento.”

Il 6 settembre 2011 due funzionari del Ministero della Giustizia assieme a quattro poliziotti locali si sono recati presso l'abitazione del signor Jin Jingzhe, arrestando lui e sua moglie, la signora Ma Yue. L'accusa è di essere nel paese come clandestini dopo che le loro richieste di asilo sono state negate. Il signor Jin è stato quindi portato in uno dei cosiddetti “centri di detenzione per la protezione degli stranieri”, dove il personale gli ha detto di scrivere una richiesta di appello, esponendo le ragioni per le quali non sarebbe dovuto essere rimpatriato. La signora Ma non è attualmente detenuta. Secondo alcune fonti un altro praticante del Falun Gong, il signor Shen Xianzhi, è stato portato in un centro di detenzione per immigrati, con il rischio che anch'egli venga deportato.

Fin dal 2009 la Corea del Sud ha rimpatriato almeno 10 praticanti del Falun Gong in Cina, il che è un indicatore del pericolo che la coppia di sposi possa correre. In questo momento altri 56 praticanti del Falun Gong, in Corea del Sud come studenti, si sono visti negare lo status di rifugiato. Se venissero arrestati dalla polizia corrono il rischio di essere rimpatriati in Cina.

Il Falun Dafa Information Center si appella al governo della Repubblica della Corea di onorare gli impegni presi, avendo sottoscritto la Convenzione ONU sui rifugiati e la Convenzione ONU contro la tortura. I due trattati proibiscono il rimpatrio di rifugiati in paesi nei quali sarebbero sottoposti a torture o a persecuzioni a causa della loro fede religiosa o per l'appartenenza a un certo gruppo sociale.

Tutti i praticanti del Falun Gong, indipendentemente dal loro status o dalla loro importanza all'interno della comunità del Falun Gong, corrono il rischio di essere arrestati in modo arbitrario, di essere processati in modo sommario e di essere torturati in Cina. Si ritiene che vi siano centinaia di migliaia di praticanti del Falun Gong prigionieri di coscienza, detenuti in Cina per il loro credo; la maggioranza sono trattenuti in strutture detentive. Le Nazioni Unite, Amnesty International, avvocati cinesi che si occupano di diritti umani e mezzi di comunicazione occidentali hanno documentato le torture e le uccisioni sofferte dai praticanti del Falun Gong per mano dei funzionari cinesi. Nel Rapporto Annuale 2011 di Amnesty International, pubblicato all'inizio di quest'anno, viene delineato come i praticanti del Falun Gong che rifiutino di rinunciare al loro credo “siano regolarmente torturati fino a quando non collaborano; molti sono morti in detenzione o poco dopo il loro rilascio”.

Per questo il Falun Dafa Information Center chiede che:
- Il governo sudcoreano fermi immediatamente il rimpatrio in Cina dei praticanti del Falun Gong e si attivi per garantire loro il diritto di asilo.
- La Commissione Nazionale per i Diritti Umani della Corea del Sud intraprenda un'investigazione sui precedenti casi di rimpatrio dei praticanti del Falun Gong.
- La comunità internazionale, incluse le associazioni che si occupano di diritti umani, i funzionari dei governi esteri e i cittadini interessati contattino immediatamente i propri rappresentanti all'interno del governo sudcoreano per chiedere loro di proteggere i praticanti del Falun Gong.

Ulteriori informazioni

Il signor Jin ha iniziato a praticare il Falun Gong in Cina assieme a sua madre, quando andava alle scuole elementari. Dopo l'inizio della campagna lanciata dal PCC per perseguitare i praticanti del Falun Gong nel 1999, Jin è stato obbligato a lasciare le scuole superiori che stava frequentando; sua madre è stata arrestata e imprigionata in un campo di lavoro di Pechino. Nel 2008 Jin è riuscito a raggiungere la Corea del Sud dove è stato fin da allora un attivo membro della comunità del Falun Gong.

Assieme ad altre attività Jin ha collaborato anche come reporter per la stazione televisiva indipendente New Tang Dynasty Television, riportando fatti considerati politicamente delicati dal PCC. Tra queste vi sono notizie relative agli appelli svolti dai praticanti del Falun Gong per chiedere la fine degli abusi sui diritti umani in Cina e altre relative alla Corea del Nord.

Negli anni passati 23 membri del Congresso USA hanno scritto al governo della Repubblica della Corea, chiedendo di aiutare a proteggere i praticanti del Falun Gong da un punto di vista umanitario, eppure i rimpatri sono andati avanti. Roger Helmer, membro del parlamento europeo, ha scritto una lettera all'ambasciatore sudcoreano del Regno Unito il 9 settembre, dando voce alle sue preoccupazione per il destino della coppia di sposi, e chiedendo assicurazioni alla Corea del Sud di adempiere alle obbligazioni internazionali in materia di rifugiati.

Fonte: http://faluninfo.net/article/1163/?cid=84

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