Sono un nuovo praticante, questo è il mio primo articolo di condivisione.
La mia coltivazione
Ho conosciuto la Dafa su internet, nel Luglio del 2010. All'inizio mi sono limitato ad imparare il primo esercizio; mi sembrò fenomenale. La prima volta che lo provai mi sentii energico e vitale. Ma non ero ancora un praticante. Anzi praticavo altre cose confuse.
Quasi un anno dopo mi sentii debole per un periodo, e iniziai ad imparare gli esercizi successivi. Sapevo di Zhuan Falun, ma all'inizio la cosa non mi interessava, non l'avevo letto. Considerato però che gli esercizi erano così potenti, decisi di leggerlo. In poco tempo abbandonai tutte le altre pratiche e il mio corpo fu purificato.
Nel primo periodo di coltivazione mi capitava di fare dei sogni particolari, spesso andando a dormire dopo il quinto esercizio. Una volta sognai il Maestro che entrava, seguito da una schiera di discepoli della Dafa, in una specie di saloon e, come in un film d'azione di quelli che si vedono in tv, "ripuliva l'ambiente" dai tipacci, in modo anche piuttosto umoristico e divertente. Nella sala più interna del saloon c'era un me, vestito di nero, abbattuto, cupo: l'obiettivo finale della purificazione.
Gli altri sogni solitamente erano interferenze demoniache. Come il Maestro indicacava nello Zhuan Falun, incontrai il demone della lussuria. La prima volta non ci diedi troppo peso, perché mi sembrò solo una strana casualità, sebbene non mi fosse mai capitato. Il giorno successivo incontrai la stessa situazione, mi sono svegliato di colpo: non avevo superato la prova della lussuria. Per tutta la giornata rafforzai il ricordo di questo, perché non accadesse mai più. Ero molto determinato, e anche arrabbiato con me stesso. Fu così che superai per la prima volta quella prova.
Ho sempre voluto coltivare. Tutto nella mia vita è stato predisposto dal nostro compassionevole Maestro. Sono davvero fortunato a poter essere un discepolo della Dafa.
Sono nato in una famiglia piuttosto religiosa, nell'anno in cui il Maestro ha cominciato a diffondere la Fa. Questo è servito a mettere le basi perchè io potessi comprendere la spiritualità. La tendenza alla coltivazione l'ho sempre avuta.
Prima di iniziare a coltivare la Dafa, in realtà mi stavo preparando. Ho sofferto molto in precedenza, ripagando già parte del karma. Volevo già allora migliorarmi, anche se non sempre per motivi buoni. In ogni caso, ho cominciato a frequentare forum vari di spiritualità, mettendo le basi per poter comprendere Zhuan Falun. Alla fine di questo percorso, con l'occasione della debolezza che avevo in quel periodo, ero pronto per ottenere la Fa. Zhuan Falun non solo mi sembrava perfettamente sensato, ma anche incredibilmente convincente. Dava risposte e chiariva cose di cui avevo una comprensione estremamente confusa. Dopo averlo letto una prima volta, l'ho riletto immediatamente. Mentre lo leggevo la terza volta, dopo meno di un mese di coltivazione, ho avuto un periodo in cui ho eliminato il karma. Il mio corpo si era riempito di macchie rosse, qualche volta rischiavo di svenire e avevo qualche altro problema. In più i miei amici litigavano fra loro, qualcuno se la prendeva con me, il gomito andava sempre ad urtare contro una sedia o l'armadio, eccetera. Dopo questo periodo, non mi sono più ammalato.
La mia famiglia non mi ha ostacolato particolarmente. Non hanno certo compreso subito la serietà della mia scelta, dato che avevo già praticato le cose più disparate. In ogni caso non ho avuto problemi particolari da loro, se non alcune prove come meditare mentre ti fanno il solletico ai piedi o ti vengono lanciate ciabatte in faccia, studiare la Fa con qualcuno che vede un film a poca distanza..cose a volte inevitabili. Mi rendo conto che l'articolo sta diventando un po' comico. A parte gli scherzi, queste prove hanno migliorato la mia capacità di essere imperturbabile. A volte è davvero difficile, quando i pensieri non sono retti, ma altre volte sono riuscito a studiare la Fa o a fare altri lavori per la Dafa al computer, rimanendo del tutto indifferente a ciò che mi accadeva intorno.
All'inizio della coltivazione pensavo cose come: "La Falun Dafa è così potente! Scommetto che in un anno riuscirò sicuramente ad eliminare questo grosso attaccamento!". Infatti avevo già l'idea di eliminare gli attaccamenti prima ancora di conoscere la Dafa. In altre vie minori è una cosa davvero difficile. Oggi per me questo non ha senso. Se ho un attaccamento devo eliminarlo immediatamente. Sono molto più esigente. Forse è anche perché sono fatto così a livello molto profondo. Se sento di avere delle mancanze, o se c'è qualcosa da fare per gli esseri senzienti, voglio farla presto.
Parlando del ruolo delle conferenze, ultimamente mi sono accorto di una cosa. A quanto pare avevo saltato una conferenza del 2006, per sbaglio. L'ho letta adesso e vi erano contenute le risposte ai problemi che stavo attraversando in questo momento. Il Maestro ha predisposto accuratamente le cose per me.
Attualmente, grazie alle condivisioni degli amici praticanti, mi sono accorto anch'io che tutto ciò che faccio ha una base di egoismo. Nella mia coltivazione ho pensato ad eliminare gli attaccamenti, ma non ho cambiato radicalmente il mio modo di pensare. Pensare agli altri prima che a sè è un insegnamento base del Maestro, su cui ho sorvolato, senza prestarci attenzione.
Quando qualcuno mi chiede un favore, io penso a tutte le cose che devo fare per la Dafa e dico che non ho tempo. Questo è sbagliato. La mia compassione non è mai stata capace di emergere granché, nemmeno in meditazione. Ho sempre pensato che in realtà fare le cose per la Dafa porta un beneficio a tutti molto maggiore di qualunque favore io possa fare loro, ma in realtà questo è ancora egoismo. Dovremmo coltivare anche le cose che ci sembrano secondarie. Il titolo di una scrittura di Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento è "La natura di Budda è senza omissioni". Dovremmo coltivare anche le piccole cose. Ad esempio, dobbiamo essere composti quando studiamo la Fa ma, secondo la mia comprensione, dovremmo esserlo anche quando studiamo per l'università o la scuola. Fino a non molto tempo fa, dato che cercavo di essere diligente nelle cose della Dafa, quando si trattava di studiare per l'università consideravo quello un momento di riposo. Me ne stavo steso sul divano, mi facevo un the, mi davo a tutte le comodità possibili perché tanto "sto facendo una cosa della gente comune e quindi posso comportarmi come una persona comune". Eppure sapevo benissimo che ogni cosa che facciamo in realtà è molto importante. Probabilmente stavo anche mancando di rispetto a molti esseri. Non solo non facevo niente per loro - mantenendomi al livello di una persona comune - ma non degnavo di un minimo rispetto le attività che sono estremamente importanti nei loro mondi. Queste piccole cose probabilmente non sono tanto piccole.
Ci sono anche dei piccoli gesti che possono aiutarci a sviluppare la compassione. In questo periodo mi sono accorto di alcune abitudini. Ad esempio se devo aprire il portone di casa e dietro c'è un'altra persona, d'istinto semplicemente lo spingo più forte per farlo rimanere aperto un po' di più, passando io per primo. Invece è ovvio che dovrei far passare prima l'altra persona, soprattutto se sta trasportando delle cose, tenendole aperto il portone. Questo è un caso specifico, ma riflette il mio egoismo.
È bastato un minimo miglioramento, davvero piccolo, nel mio essere compassionevole, perché i miei familiari abbiano aumentato notevolmente la loro considerazione per la Dafa. Mia madre, anche se è cattolica, ha voluto dare dei fiori di loto di carta a varie sue amiche e parenti; una volta ha detto loro qualcosa dal significato di "non sono cose del cristianesimo, ma sono cose buone". Mio padre ha riconosciuto meglio parte del valore della coltivazione della Dafa. Mio fratello ha iniziato a "divorare" Zhuan Falun.
Ho compreso che è verissimo ciò che stanno dicendo molti praticanti in questo periodo. La compassione, l'altruismo, il rispetto e la fede nel Maestro e nella Fa si implicano tra di loro. Ho imparato anche che leggere la Fa facendo bene attenzione alle parole che si leggono - non come se si leggesse un racconto o cose del genere - è estremamente importante. Il miglioramento nella mia comprensione è molto maggiore! Dato che dopo un certo tempo passato a studiare la Fa sappiamo già cosa c'e scritto subito dopo, a volte la nostra mente va avanti mentre leggiamo, e questo ci porta a leggere distrattamente e a perderci moltissime comprensioni! Mi sono accorto ultimamente che, finché mantengo una buona concentrazione, ho nuove comprensioni per ogni frase! E quando mi accorgo di essermi distratto durante la lettura di qualche frase, so di aver perso delle possibili nuove comprensioni, e mi ricordo di quando leggevo quasi l'intero libro in questo modo.
Ci sono stati vari momenti, nella mia coltivazione, in cui il mio stato è cambiato notevolmente. Ad esempio quando, con lo studio della Fa, sono arrivato al punto in cui non avevo più bisogno di pensarci troppo o di andare a cercare sugli scritti del Maestro, per sapere cosa fosse giusto fare. La Fa non era più una semplice guida all'esterno di me. È diventata, da allora in poi, qualcosa che mi pervade, e che ho davanti agli occhi. Un'altro momento importante è stato quando ho migliorato notevolmente la mia fede nella Dafa, imparando meglio a guardare dentro di me.
Non guardare all'esterno
Per molto tempo, sono stato l'unico praticante della mia zona. Quando ho saputo che c'era una persona che aveva praticato in passato e che forse avrebbe ripreso, nella mia città, l'ho subito incontrato. Poco dopo, anche una mia amica ha iniziato ad interessarsi alla pratica. Abbiamo quindi organizzato un gruppo di pratica e la prima volta è andato apparentemente tutto piuttosto bene. Dopo quella volta, tuttavia, sono passate varie settimane prima che riuscissimo ad incontrarci di nuovo.
Gli altri praticanti subivano interferenze varie e io guardavo all'esterno. Pensavo che, essendo l'unico praticante che aveva studiato la Fa un po' più approfonditamente (loro erano agli inizi, da questo punto di vista), avrei dovuto proteggerli io dalle interferenze, e quindi inviavo pensieri retti per loro. Lo facevo piuttosto spesso. In più avevo paura che le cose andassero male; dato che ogni volta che ci organizzavamo andava tutto male, ho anche cominciato ad essere pessimista. Addirittura riponevo le mie speranze sull'altro praticante, come se dipendesse tutto da lui. Come risultato, non si riusciva a fare niente. Pensavo semplicemente che fosse difficile organizzare un gruppo di pratica nuovo. In realtà, una volta che mi sono deciso a guardarmi dentro, ho scoperto il mio attaccamento a riuscire ad organizzare il gruppo, e il mio attaccamento a basarmi sugli altri.
Avendo capito questo, ho fissato un certo giorno, e ho detto che quel giorno io sarei andato nel parco a praticare, indipendentemente dal fatto che loro venissero o meno. Ero deciso. Però mi preoccupavo di fare una cosa inutile, dato che per andare al parco impiego un po' di tempo e che fare gli esercizi lì da solo non avrebbe portato alcun vantaggio a nessuno. Ma ero disposto a farlo, per eliminare quel mio attaccamento. Poco prima del giorno fissato, mi è arrivata una e-mail. Si trattava di una praticante di un'altra regione che passava nella mia città esattamente il giorno in cui dovevo andare al parco e mi chiedeva di studiare la Fa insieme. Il Maestro dispone sempre il meglio per noi.
Superato questo enorme blocco, mi sono anche reso conto che il motivo per cui subivo tutte quelle interferenze era anche la paura. Il senso di paura per il non riuscirci, anziché la fede limpida, mi mettevano in una posizione di forte inferiorità. Il Maestro ha detto:
Quando pensano che è difficile, noi sappiamo che quella è proprio la ragione della difficoltà (Zhuan Falun)
Da allora ho imparato ad avere fiducia, e ad essere sicuro del potere della Dafa. Le cose sono andate molto meglio, e le interferenze subite dalla mia amica praticante sono diventate molto più modeste. Quando mi dicono che nel giorno della pratica ci sarà neve o pioggia, io dico che non credo sarà così. Il giorno della pratica sono tranquillo e fiducioso, invio pensieri retti e tutto va bene; ma l'assicurazione che le cose funzionino è sempre il non attaccamento. La fede e la paura non possono coesistere.
Chiarire la verità di persona
Devo essere molto esigente con me stesso nella coltivazione. Siamo già nella fase finale. Non ho vissuto la persecuzione, in realtà, ma in piccola misura è come se l'avessi fatto. Ho notato un fenomeno: è come se il tempo scorresse in modo diverso da discepolo a discepolo. Ho l'impressione che il tempo sia scandito dalle conferenze del Maestro. Mentre le leggevo, partendo dalle più vecchie, era come se vivessi ciò che hanno vissuto i discepoli della Dafa in passato.
Diffondendo la Dafa sui siti web, ero soggetto anch'io ad una "persecuzione". Molti si alteravano parecchio, dicevano cose davvero brutte sulla Dafa: le bugie del PCC. Agli inizi della mia coltivazione, senza dubbio questo ha interferito con me. Avevo molti pensieri dubbiosi, ma non ho mai pensato di smettere di coltivare. Pensavo piuttosto a trovare la risposta ai dubbi, ma smettere non aveva alcun senso per me. La Dafa era indubbiamente vera e grandiosa. Chiarendo la verità sul web sono accadute cose che mi hanno molto sorpreso.
A volte ero preoccupato di aver avuto un impatto negativo dato che, appena cominciavo a parlare, tutti mi attaccavano. Ho cercato di essere molto compassionevole, di rispondere con gentilezza e di dare una spiegazione ad ogni obiezione, ma sempre mantenendo la gentilezza. Capitava che, in mezzo alle pesanti critiche e agli insulti, qualcuno, come se non ci fosse scritto nulla del genere, veniva convinto dalle mie parole, come se leggesse solo quelle.
Un'altro momento importante è stato quando ad un certo punto della mia coltivazione, mi sono reso conto di saper chiarire la verità solo sul web. L'idea di parlarne con qualcuno al telefono o di persona mi faceva un po' paura. Un giorno stavo aspettando la metropolitana per andare in centro, e ho pensato a tutta la gente che era intorno a me. Quasi certamente, nessuno di loro sapeva della Dafa. Quanto lavoro c'è da fare! Come potevo io, discepolo della Dafa, non fare nulla per loro? Iniziai a pensare di dar loro un volantino, dato che ne avevo alcuni addosso. Ma ho dovuto a lungo combattere contro la paura. Il treno ritardava. Sentivo che era una prova cruciale, e che il Maestro stava predisponendo le cose così per darmi più tempo. Il treno non sarebbe arrivato finchè non mi fossi deciso. Ma se avessi deciso di rinunciare, sentivo che me ne sarei pentito tantissimo. Presi coraggio e charii la verità a due persone. Non ebbi molto successo, il cuore mi batteva forte, i miei pensieri erano molto umani eccetera..tuttavia avevo per lo meno superato una prova nella coltivazione.
Un'altra volta ho dato molti volantini per strada e, nell'ultimo mese soprattutto, ho chiarito la verità ai cinesi che ci sono nella mia città. La prima volta che l'ho fatto, delle ragazze cinesi erano felicissime e sorridevano molto. Altre persone sembrano turbate, altre indifferenti. Qualche persona prima è riluttante, ma quando legge sgrana gli occhi. Alcuni semplicemente fanno finta di essere indifferenti, ma appena ti giri per andartene leggono avidamente il volantino. Quasi tutti i cinesi hanno accettato i volantini. Dato che all'inizio ero particolarmente lento - avevo bisogno di prendere coraggio prima di entrare nei negozi a chiarire la verità - mi era impossibile fermare i cinesi per strada. Ricordo che un giorno ne ho visti molti, e non ho mai trovato il coraggio. Dopo aver fallito una volta, volevo trovarne un altro per riuscirci, ma fallivo ancora. A volte mi chiedevo "ma è cinese o giapponese, o coreano?". Era solo una scusa. Se anche fosse stato di un'altra nazionalità, dovevo provarci. Al limite potevo dar loro un volantino in inglese o in italiano. Fallire una prova è una cosa che mi intristisce e per questo, di solito, dopo una prova fallita, il giorno dopo faccio un salto di qualità. Infatti dopo quella volta sono diventato molto più sicuro di me. Ho dato i volantini per strada più di una volta ai cinesi. Un cinese sotto la pioggia, che correva, si è fermato quando l'ho chiamato. Gli ho dato un volantino, e, andandosene, camminava pianissimo, leggendo.
Ho fermato una coppia di cinesi ultimamente. Lei non voleva accettare il volantino, l'ho mostrato a lui. A volte per istinto rifiutano, ma basta parlare con voce gentile e avere compassione. Guardando il volantino ha sgranato gli occhi, così gli ho detto benevolmente: < Ultimamente sto riprendendo a chiarire la verità agli italiani. Oggi ho lasciato un po' di volantini al mio barbiere, nel luogo dove lavora, dopo avergli chiarito la verità, così che anche i clienti possano leggerli. Nonostante per errore non avessi portato con me tutti i soldi per pagare il suo servizio, mi mancava un euro, mi ha detto che potevo portarlo la prossima volta e mi ha ringraziato ripetutamente. Apparentemente mi ha ringraziato senza motivo alcuno, ma io so che è stato il suo verso sè a ringraziarmi. Anche molti altri italiani mi hanno ringraziato. Di solito uno detesta ricevere volantini, ma loro mi ringraziavano.
Penso che, ormai, qualsiasi cosa facciamo debba essere rivolta a salvare esseri senzienti. Dopotutto, aumentare il nostro livello ci permette di salvare più esseri. Avere pensieri retti ed eliminare i fattori malvagi aumenta la nostra efficacia nel salvare la gente. Coltivare il corpo, immettendo il gong in ogni strato, è salvare la gente, giusto?
Convalidare la Fa e salvare la gente nei vari ambiti
Adesso sono un traduttore per Clearharmony italiano, principalmente per la sezione persecuzione. Ne approfitterò per condividere le mie comprensioni sul ruolo del traduttore.
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