Falun Gong: Il Rapporto annuale 2003 di Amnesty International sulla China (estratto)

AI index: POL 10/003/2003
Inclusi gli eventi dal gennaio – dicembre 2002
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La repressione del movimento spirituale del Falun Gong, bandito come “organizzazione eretica” a Luglio 1999, si è accentuata, soprattutto dopo che i praticanti del Falun Gong hanno intercettato la televisione via cavo e satellite per trasmettere messaggi pro Falun Gong.

Decine di migliaia di praticanti del Falun Gong hanno continuato ad essere detenuti, molti a rischio di tortura e maltrattamento se rifiutavano di rinunciare al proprio credo. Alla fine del 2002, il numero complessivo di morti presunte in prigione, tra i praticanti del Falun Gong, aveva raggiunto circa 500 persone. La maggior parte dei detenuti si trovava in “campi di lavoro rieducativi”, mentre alcuni sono stati rinchiusi in prigione od ospedali psichiatrici. Coloro che erano stati accusati di organizzazione di proteste del Falun Gong sono stati condannati all’incarcerazione dopo processi apparentemente sleali.

- Zhao Ming, un praticante del Falun Gong di Changchun, provincia di Jilin, ha dichiarato di essere stato preso a pugni, colpito con bastoni di elettrochoc, deprivato del sonno e sottoposto ad alimentazione forzata durante il periodo di detenzione nel “campo di lavoro rieducativi” a Beijing nel periodo compreso tra Giugno 2000 e Marzo 2002
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Circa 310.000 persone sono state condannate alla detenzione, per via amministrativa senza alcun capo d’imputazione o processo, in “campi di lavoro rieducativi” all’inizio del 2001, l’ultima cifra ufficiale disponibile. Riteniamo che la cifra sia stata sostanzialmente più elevata nel 2002 in seguito alla repressione del Falun Gong da parte del governo e la “dura” campagna anticrimine.
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