Firenze: Audizione alla Commissione Consiliare della Provincia sulla persecuzione del Falun Gong

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Martedì 24 Aprile 2012 si è tenuta presso la Commissione della Provincia di Firenze un’audizione sul tema della persecuzione del Falun Gong. L’audizione fa parte di un ciclo di attività che i praticanti italiani stanno portando avanti per chiarire la verità a tutti i livelli istituzionali.

Quella di martedì 24 è stata una seduta molto partecipata: su quindici aventi diritto ben tredici erano presenti.

Il Presidente della Commissione ha introdotto il portavoce dell’Associazione Falun Dafa che ha descritto ai presenti la storia del Falun Gong, dalla sua nascita in Cina, alla sua rapida diffusione nel suo paese di origine e nel resto del mondo, per arrivare alla feroce persecuzione che vede i praticanti della Cina continentale vittima di incarcerazioni illegali e violente torture ormai da tredici anni. Il praticante si è inoltre soffermato sulla responsabilità del Partito Comunista Cinese nei confronti di questa grave violazione dei diritti umani e ha posto l’attenzione su uno dei più brutali atti di violenza che l’umanità abbia mai sentito, quello dell’espianto di organi su corpi di praticanti ancora vivi, riportando gli indizi che David Matas, avvocato internazionale dei diritti umani e David Kilgour, ex segretario di Stato del Canada, indicano nel loro rapporto, consegnato a ciascun membro della commissione insieme ai Nove Commentari sul Partito Comunista e altro materiale informativo.

Alla fine della sua esposizione il praticante, oltre a descrivere i coraggiosi appelli pacifici dei praticanti in tutto il mondo, ha illustrato la situazione di crisi che il PCC sta vivendo negli ultimi mesi in Cina, e delle interferenze da parte del consolato cinese anche sul nostro territorio nazionale, invitando i presenti a prendere consapevolezza della situazione.

I membri della commissione si sono rivelati molto interessati all’argomento, tanto che dopo l’intervento del praticante si è acceso un forte dibattito sulla questione e in molti hanno preso la parola. Sono rimasti fortemente impressionati dalla violenza della situazione e dalla loro ignoranza a riguardo.

Ognuno dei consiglieri ha sottolineato la gravità della violazioni dei diritti fondamentali di libertà, cito tra gli altri la dichiarazione di un consigliere, “Senza se e senza ma l’affermazione dei diritti umani è una costante che dobbiamo comunque e sempre sostenere in tutte le realtà, in tutti i paesi e in tutte le religioni di questo pianeta, e questo lo dico convinto”.

Tutti sono stati d’accordo nel proporre un documento da sottoporre al consiglio della Provincia che porti ad una risoluzione. Un consigliere, in particolare ha sottolineato l’importanza di collaborazione tra le istituzioni a tutti i livelli affinché possa partire un’informazione e una presa di posizione a riguardo. E continua, “credo che questo documento dovrebbe essere utile relazionarlo con l’attività parlamentare, regionale e ad ogni livello… e un segno di, passatemi il termine, disobbedienza pacifica e civile debba essere data...”

È stato inoltre proposto che tale documento possa veicolare tra i 44 comuni della Provincia di Firenze, ed è inoltre stata ben accolta la proposta fatta dai praticanti di portare la mostra “L’Arte di Zhen, Shan, Ren” a una Galleria prestigiosa, residenza storica dei Signori della Firenze rinascimentale, situata nel cuore della città.

Dice un consigliere, leggendo una frase presa dal documento ‘Falun Gong, l’ultima opportunità dell’umanità’, “il Partito Comunista non poteva accettare il fatto che dopo più di 40 anni di indottrinamento marxista, è un dato di fatto, la storia lo dice, così tante persone cercassero altrove una guida morale e spirituale. Questa frase credo riassuma un po’ il motivo e la partenza[della persecuzione].”

Data l’assoluta novità, per quasi tutti i presenti, e gravità dell’argomento trattato, si è sottolineato l’importanza e la necessità di informarsi sui fatti presentati. “Al di là di fare un semplice documento di cui poi ci laviamo la coscienza tutti, vorrei che la commissione facesse necessari passaggi, non per certificare i fatti che ci sono stati presentati ma… mentre qualcosa so sulla Palestina, qualcosa so di altri paesi, questo tipo di pratica non la conoscevo” dice un consigliere.

Al quale un consigliere risponde, “Benissimo che ci sia un percorso conoscitivo appropriato, che però porti in un tempo ragionevole all’esplicazione di un documento, io spero condiviso dalla Commissione”.

Sempre a questo proposito si è pronunciato un altro consigliere, il quale ha fatto notare ai membri della Commissione la difficoltà oggettiva di reperire informazioni vista la grande chiusura del regime, e l’impossibilità di ottenere informazioni anche dagli stessi rappresentanti cinesi sul suolo nazionale.
Tutti hanno dimostrato una grande solidarietà nei confronti dei praticanti del Falun Gong, e i praticanti hanno avuto modo di spiegare in modo approfondito i principi della pratica e di descrivere che tipo di persone sono i praticanti del Falun Gong.

In particolare il praticante ha chiarito le perplessità di alcuni presenti circa il legame del Falun Gong con la politica, spiegando che il Falun Gong è completamente apolitico. Ma che si tratta piuttosto di una pratica spirituale che si compone di cinque facili esercizi e che si basa sui principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza, ai quali i praticanti cercano di uniformarsi migliorando il proprio carattere morale. L’unico motivo per il quale i praticanti si appellano alle Istituzioni competenti è per chiedere la fine della persecuzione e ristabilire le condizioni per poter praticare liberamente in Cina.

Il Presidente ha concluso l’audizione prendendo in considerazione le proposte dei commissari, di attivarsi ed informarsi in merito alla persecuzione, di sostenere la proposta della mostra nelle sale a disposizione della Provincia e di proseguire in questa azione di denuncia portando avanti l’idea di redigere un documento ufficiale da portare in consiglio provinciale.

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