Dal 27 aprile al 1 maggio la mostra fotografica “La resistenza pacifica del Falun Gong” è stata esposta a Seravezza, un paese nella provincia di Lucca nel bel mezzo delle Alpi Apuane, durante la manifestazione Veganfest, il più grande evento vegan d’Europa. La mostra è stata allestita al secondo piano del Palazzo mediceo di Seravezza, all’interno delle sale del Museo del lavoro e delle tradizioni popolari della Versilia.
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Palazzo Mediceo di Seravezza, luogo della manifestazione |
La mattina del 27 aprile i praticanti hanno presentato la mostra nella sala conferenze allestita per la manifestazione. Hanno proiettato un video introduttivo sulla pratica del Falun Gong e esposto ai partecipanti la brutale persecuzione che i praticanti subiscono in Cina da ormai 13 anni da parte del Regime Comunista Cinese. I presenti sono rimasti colpiti dai fatti, ed hanno apprezzato in particolar modo la bellezza della pratica. Hanno fatto numerose domande riguardanti gli esercizi e come poter fare per imparare. Alla fine, incuriositi, hanno chiesto ai praticanti di mostrare la serie dei cinque esercizi.
In molti hanno visto la mostra, tanto che i fogli per firmare la petizione contro la persecuzione lasciati dai praticanti, sono stati tutti interamente compilati anche oltre lo spazio disponibile (vedi foto).
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Fogli firma della petizione per fermare la persecuzione interamente compilati |
Alcuni visitatori sono rimasti molto colpiti dalla violenza con cui i praticanti sono brutalmente perseguitati. Una visitatrice ha detto di essere a conoscenza della brutalità del regime cinese, ma che non conosceva quella perpetrata ai danni del Falun Gong, e ha ringraziato di aver avuto la possibilità di vedere la mostra. Ha inoltre preso con molto interesse una copia dei Nove Commentari.
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I praticanti sono stati invitati a partecipare al Veganfest dagli organizzatori che avevano conosciuto il Falun Gong durante il Festival d’Oriente tenutosi lo scorso ottobre a Carrara, e hanno detto di aver caldamente voluto la presenza del Falun Gong al Festival, poiché dalla loro parte sostengono ogni appello alla libertà e alla vita. I praticanti sono rimasti in contatto con gli organizzatori, in vista di nuove prossime collaborazioni per portare la mostra e organizzare convegni sulla persecuzione del Falun Gong in Cina.
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