Azione Urgente di Amnesty International per un praticante del Falun Gong arrestato

NEW YORK -- Amnesty International ha lanciato una Azione Urgente per praticanti del Falun Gong a rischio di tortura, mentre un intero villaggio è minacciato e obbligato a ritirare una petizione che chiede il loro rilascio.

“Il praticante del Falun Gong Wang Xiaodong e sua sorella Wang Junling sono stati detenuti e sono a rischio di tortura e altri maltrattamenti”, afferma l'Azione Urgente. “Sono prigionieri di coscienza, detenuti unicamente per la pacifica pratica dei loro diritti di libertà di espressione e di associazione”. (comunicato di Amnesty / PDF)

All'inizio di maggio, la signora Wang ha fatto circolare una petizione nel villaggio Zhouguantun, città di Botou, provincia di Hebei, chiedendo l'immediato rilascio di suo fratello che era stato portato via dalle autorità cinesi il 25 febbraio 2012. Il signor Wang era stato arrestato e detenuto a causa della sua pratica del Falun Gong. Quasi tutte le famiglie del villaggio, circa 300 in tutto, hanno apposto i loro nomi sulla petizione, poi vidimata come autentica da membri del comitato del villaggio – un atto senza precedenti di sfida verso la campagna del Partito Comunista Cinese per eliminare il Falun Gong, in corso da 13 anni.

Una fonte ben informata ha detto al giornale The Epoch Times che funzionari di alto livello, inclusi i membri del Comitato Permanente del Politburo, hanno visto la petizione e ne hanno dibattuto, al punto che alcuni funzionari hanno sollecitato una risoluzione pacifica della persecuzione del Falun Gong. (>notizia)

“Sollecitiamo tutti i membri della comunità internazionale ad unirsi alla richiesta di Amnesty International, e chiedere alla Cina di liberare questi praticanti del Falun Gong”, ha affermato il direttore esecutivo del Falun Dafa Information Center, Levi Browde. “Questo è un evento cruciale in cui il credo profondo di così tanti cinesi in tutto il paese si rivela nell'appello, pacifico e di principio, degli abitanti di questo villaggio. Non staranno più a guardare mentre il regime reprime brutalmente i praticanti del Falun Gong, e noi dovremmo fare lo stesso.”

Versione inglese: http://faluninfo.net/article/1220/