Spagna: La Corte Nazionale Spagnola inizia ad indagare sui crimini di genocidio commessi dal PCC

Il 10 gennaio, la corte nazionale spagnola ha rilasciato l’informazione ai media che la Spagna inizierà ad indagare sul crimine di genocidio contro i Tibetani da parte del PCC 1980 al 1990. I media in Europa e nel mondo hanno riportato la notizia.

Reuters ha rilasciato la notizia dicendo che il Comite de Apoyo Del Tibet (CAT) ha fatto un appello alla corte secondaria per il crimine di genocidio commesso da sette alti funzionari del PCC, incluso l’ex capo Jiang Zemin, dopo che il processo era stato approvato dal giudice Moleino della corte elementare. Se tutti i tipi di persecuzione contro i tibetani da parte del PCC elencati dalle accuse del CAT saranno dimostrate essere vere, l’accusa di genocidio sarà validata. La corte nazionale spagnola condurrà le investigazioni in accordo con la costituzione spagnola, anche se le vittime non sono di nazionalità spagnola.

Secondo le prove, dal 1950, il PCC ha iniziato una soppressione politica a culturale in Tibet. Secondo le statistiche del governo tibetano in esilio, fino al 1959 il PCC ha causato la morte di 87,000 tibetani. In più, il PCC ha posto in atto una severa soppressione e persecuzione dei templi e dei buddisti in Tibet. Nel 1956, il leader politico e spirituale, il Dalai Lama, è stato costretto ad esiliare in India. Nel 1987 e 1993, ci sono state violente proteste e dimostrazioni contro il PCC in Tibet e sono state soppresse con la forza. Ad oggi le attività religiose in tibet sono ristrette e molti PLA hanno sede in Tibet, tenendo la regione sotto stretto controllo. Intanto le informazioni sul Tibet sono bloccate. Coì una regione pacifica e isolata deve mantenere il silenzio sotto il regime dittatoriale del PCC. Ad oggi, la Corte Costituzionale Spagnola ha in corso un processo iniziato lo scorso anno dal movimento spirituale Falun Gong contro il Ministro dell’Economia cinese Bo Xilai.